Aldo Grasso sul Corriere di oggi tratta delle catene di "Compro Oro" sempre più diffuse sul territorio nazionale: "I negozi di «compro oro», spuntati come funghi, sono uno dei segnali più laceranti della difficoltà che il Paese sta attraversando. Molte famiglie sono costrette a vendere gli anelli, le collanine, gli orecchini, gli orologi conservati per molti anni come piccolo tesoro di famiglia, spesso dall'alto valore simbolico. Le difficoltà economiche, il bisogno di denaro contante per arrivare a fine mese fanno sì che persone senza scrupoli ne approfittino anche per traffici illegali".
Gli scrupoli a volte vanno anche ben oltre: lo si è visto qui nella nostra provincia dove casi di criminalità sono stati strumentalizzati per farsi pubblicità, e l'ultimo esempio di ciò è il caso della gioielliera di Saronno, uccisa ferocemente in una rapina. Un negozio "Compro Oro" della zona ha infatti colto l'occasione per mettere una taglia a chi avesse collaborato alla cattura dell'assassino, non disdegnando di farlo tramite strumenti pubblicitari che mettevano ben in evidenza il marchio della catena: magari le intenzioni saranno state anche buone, ma è difficile non credere ad una sorta di speculazione. E ironia della sorte, si è scoperto poi che il rapinatore aveva venduto i gioielli rubati proprio a dei negozi di "Compro Oro".