martedì 31 dicembre 2013

Bilancio PD di fine anno

Mentre si discute e si litiga (tra passata e attuale Segreteria) sul bilancio economico del Partito, tracciamo quello politico del 2013, che direi piuttosto negativo, visto l'andamento avuto. Siamo partiti da una campagna elettorale in tono dimesso e ad inseguire Monti e i moderati (figure mitiche e inesistenti) piuttosto che ascoltare le invocazioni degli "incazzati", persone invece assolutamente reali e vera maggioranza del Paese: una strategia che ci ha portato alla mancata vittoria alle elezioni, per poi continuare in maniera più disastrosa nel dopo voto, non riuscendo a formare un governo né ad eleggere il presidente della Repubblica, toccando il fondo con il siluramento di Prodi da parte dei 101. Di cui non conosciamo ancora i nomi. O meglio, si presuppone chi siano, ma ufficialmente non si sono dichiarati. E oltre che essere ancora nel Partito, alcuni di loro occupano posti nel governo. E a proposito di governo, il trend negativo del PD è continuato nella formazione delle larghe intese, che ha visto all'inizio l'alleanza addirittura con Berlusconi (che in seguito almeno abbiamo avuto la decenza di farlo decadere con il voto). Abbiamo compensato con vittorie importanti nelle Amministrative (quasi inattesa quella in Friuli) e la grande partecipazione alle Primarie, in cui i nostri elettori hanno dimostrato una volta di più di essere meglio dei dirigenti (e quanto sta accadendo in questi giorni in Sardegna è piuttosto emblematico). Adesso, a fine anno, ci troviamo impantanati, con un Segretario appena eletto che freme per tornare al voto, anche perché questo governo (che vede premier proprio un democratico), con compromessi molto compromettenti (da Alfano a Cancellieri) e i vari pasticci, rischia di trascinarlo giù e lui nemmeno vuole averci a che fare. E visto che lo slogan di Matteo Renzi alle Primarie era "l'Italia cambia verso", beh, caro Matteo, pensaci bene: perché qui, davvero, o si cambia o si muore. E speriamo in un nuovo anno positivo: per il PD e l'Italia.
(nel video, una carrellata dei più importanti avvenimenti del Paese, tra momenti bui -molti- e giornate di entusiasmo, di cui il PD è stato protagonista).

Il baluardo del Colle

Pare che l'obiettivo di tutte le forze d'opposizione sia boicottare il discorso di fine anno del Presidente Napolitano. Un'iniziativa che dà l'idea della serietà propositiva di queste compagini "politiche". Vero è che Napolitano è l'autore dello sciagurato schema delle larghe intese, ma occorre dire che chi adesso lo contesta è di sicuro responsabile della situazione in cui ci troviamo ora: ricordiamoci infatti che sono stati i governi Berlusconi-Lega (in particolare l'ultimo fallito) ad aver perpetrato sprechi e dilapidato tempo e risorse e che sono anche che gli autori del porcellum, una legge elettorale scellerata che ha costretto il Paese a questa situazione di stallo. Quanto al movimento di Grillo (altro fiero oppositore del capo dello Stato), non gli si può certo attribuire alcuna colpa (essendo appena arrivati), ma di certo non ha dato lustro all'immagine della politica, rendendola semmai ancora più offuscata, con discorsi populistici e qualunquisti, preferendo al confronto democratico una strategia di insulti e ostracismo per ogni avversario, politici e giornalisti, e negando di fatto perfino il diritto di critica interna.
Alla fine, andando a scorrere i fatti degli ultimi anni, semmai è la figura di Napolitano ad essersi eretta in mezzo allo squallore del mondo politico. La scelta di avere accettato il secondo mandato può essere stata un errore, ma "re Giorgio", a differenza di tanti che adesso lo contestano (tra l'altro, è da considerare un onore che un individuo come Salvini dichiari di non sentirsi rappresentato da lui), l'ha fatta per il bene del Paese e non per interessi personali. E la protesta che gli monta contro viene dal fatto che in questo momento lui rappresenta l'ultimo (se non l'unico) baluardo della democrazia e della Repubblica al caos e al malaffare, il vero reggente dell'attuale governo, come si è visto nella vicenda del decreto Salva-Roma (ritirato per un suo intervento).
Nel suo discorso di insediamento al secondo mandato, dichiarò di avere accettato solo perché fossero portate avanti le riforme utili al Paese, che il mondo della politica gli aveva promesso in cambio del suo assenso ad andare avanti. Promesse fino ad oggi disattese. Non sappiamo quali saranno i contenuti del discorso di stasera del Presidente, ma di sicuro saranno ancora incentrati sulla richiesta di riforme e di impegno a favore dell'Italia. E ci auguriamo anche un richiamo forte verso chi non ha mantenuto i patti: così forte da mettere tutti con le spalle al muro, di fronte alle proprie responsabilità. Perché è stato ipocrita, da parte di tutti i partiti (responsabili del disastro in cui ci troviamo), caricare un fardello pesante sulle spalle di un novantenne perché incapaci di andare avanti e poi addossargli tutte le colpe.

lunedì 30 dicembre 2013

Più seri senza Silvio

Ad affermarlo non è il solito "comunista" sovversivo, bensì Alberto Bombassei, presidente di Scelta Civica e, soprattutto, numero uno del gruppo Brembo (uno dei goielli del made in Italy) ed ex-candidato alla presidenza di Confindustria nel confronto perso poi con Giorgio Squinzi: "Quando Berlusconi era premier gli imprenditori italiani che si recavano all'estero dovevano sorbirsi, regolarmente, ad ogni incontro d'affari, una storiella su di lui. Per fortuna le cose, adesso, sono radicalmente cambiate. Berlusconi ha promesso molto senza mantenere nulla".
Ecco, gli italiani ne tengano quindi conto e imparino perciò davvero a votare la prossima volta. Ma proprio bene.

Varese ad alto tenore

Nella classifica per la qualità della vita stilata dall'università la Sapienza per "Italia Oggi" Varese si piazza ottimamente per quanto riguarda il tenore di vita (terzi in Italia, secondo la ricerca effettuata). Un dato che contrasta con quello nazionale rilevato dall'Istat, che vede i poveri raddoppiati negli ultimi 10 anni (addirittura triplicati nel solo Nord-Italia). Sul territorio mostriamo però preoccupanti carenze nei settori culturale e alberghiero-turistico: 92esimi per numero di librerie, 104esimi per agriturismi e 96esimi per alberghi oltre 100mila abitanti. Dati preoccupanti tenuto conto degli investimenti e dei proclami lanciati in questi anni per il rilancio del turismo (Varese land of tourism!?) e in vista di Expo 2015.

domenica 29 dicembre 2013

Il delitto prefetto

Le prefetture in Italia costituiscono in effetti un costo enorme allo Stato, con funzioni d'utilità piuttosto dubbie. La protesta della Lega Nord (che ha annunciato un referendum per l'abolizione delle prefetture) non è quindi così campata in aria. Senza giungere alla loro cancellazione, sono però senz'altro necessari un riordinamento e un ridimensionamento di queste istituzioni, magari accorpandole in proporzione alle province in cui operano.
Ma il governo invece ha deciso di raddoppiare il numero dei prefetti: un colossale errore, perché si provocano ulteriori aggravi di spesa pubblica (togliendo risorse a settori come la sanità) e soprattutto si dà forza al populismo di certe compagini politiche come appunto la Lega.

sabato 28 dicembre 2013

Renzi al lavoro

La pausa natalizia non ha fermato il neosegretario del PD, che si è attivato per preparare l'agenda 2014. In particolare su tagli ai costi della politica, legge elettorale e lavoro. Su quest'ultimo tema si sono accese ampie discussioni, pur non essendo ancora delineato il piano che Renzi presenterà. Si fa cenno all'introduzione di un contratto unico nazionale (tema caro al responsabile economico della segreteria Filippo Taddei) così come ad una revisione dell'articolo 18. Argomenti che hanno generato interesse e disapprovazioni, quanto meno precoci visto che ancora non vi è nulla di concreto. Di certo va registrato che sulle ipotesi ventilate ad oggi c'è l'approvazione degli industriali e una timida ma significativa apertura della Fiom, mentre invece le perplessità maggiori sembrano provenire dall'interno del Partito. Renzi dovrà comunque tenere conto nel suo job act di misure che agiscano in favore della crescita, perché la flessibilità può essere messa in pratica solo con un mondo del lavoro che offre un'elevata occupazione. E questa si ha solo se le aziende hanno commesse.

ClientelAler

Varate da Maroni le nuove nomine dei presidenti Aler. Spiace dirlo, ma siamo di fronte alla classica logica spartitoria clientelare, in cui si tiene conto degli interessi dei partiti e delle loro correnti.
Tra i nominati spiccano i nomi di Angelo Sala (segretario del Carroccio a Como) che guiderà la maxiagenzia di Como , Varese, Busto Arsizio e Monza e Brianza, e quello di Gian Valerio Lombardi a Milano, dove si era già distinto in qualità di prefetto avallando il centrodestra quando affermava che "la mafia a Milano non esiste", e prodigandosi nell'assicurare i parcheggi della Prefettura alle "olgettine".

venerdì 27 dicembre 2013

Emendiamoci

C'è stato un bel pasticcio con il decreto Salva-Roma, dove, con una serie infinita di emendamenti, è stato infilato di tutto e di più, causando il ritiro del decreto stesso e procurando tensione fra i diversi organi istituzionali (Colle, governo e Parlamento).
Più che un comitato di controllo sugli emendamenti servirebbe maggiore autocontrollo da parte di alcuni nostri parlamentari e meno influenza dalle lobby: perché la natura della maggior parte degli emendamenti spesso non è che puro favoritismo per pochi a scapito della collettività e della spesa pubblica.

L'autostrada dei veleni

La notizia fa rabbrividire: la nuova terza corsia dell'autostrada A4 nella zona di Brescia è stata realizzata su uno strato di sostanze altamente tossiche, in cui è stato riscontrata una concentrazione di cromo in quantità 1.400 volte superiore oltre i limiti di legge consentiti.
Il territorio della Lombardia, come la Terra dei Fuochi in Campania, è diventata quindi una discarica illegittima ad uso e abuso della criminalità organizzata: ma in questi ultimi anni chi era al governo della Lombardia (Lega e Pdl) e doveva vigilare sul territorio, dove era e cosa ha fatto?

giovedì 26 dicembre 2013

L'età di Letta

Enrico Letta ha annunciato la svolta generazionale: largo, anzi, larghe intese ai giovani, visto che nel suo piano è previsto il coinvolgimento, oltre che di Alfano, anche di Renzi, che già ha dimostrato di essere sulla stessa linea con la nomina della nuova Segreteria del Partito. Sembra iniziare quindi una nuova era. Per adesso i posti di comando della nuova classe dirigente paiono riservati ai quarantenni, e ci può anche stare: attenzione però che tra venti-trent'anni su quelle poltrone non ci ritroviamo le stesse persone, un po' più cresciutelle. Una consuetudine tutta italiana, se consideriamo che, al di à degli annunci di Letta, l'effettivo capo del governo è un arzillo Presidente della Repubblica quasi novantenne, e che il più rappresentativo capo dell'opposizione (anche se fuori dal Parlamento) ha quasi ottant'anni (e quando è entrato in politica era un prestante uomo di mezz'età di poco più di 50 anni). Insomma se ricambio deve essere adesso, venga perpetuato anche in futuro, dando spazio anche a fasce più giovani. E soprattutto, delle nuove generazioni (dai ventenni in giù) ci si occupi subito e davvero nelle prossime manovre governative, collocando le loro problematiche al centro di ogni discussione: perché il futuro dell'Italia dipende dal loro.

martedì 24 dicembre 2013

Più che un augurio, un invito

A tutti un sereno Natale da godere in santa pace.

lunedì 23 dicembre 2013

Non si salva nessuno

L'immagine del post (con il titolo del Corriere di oggi) è emblematica. Della manovra messa alla fiducia c'è poco da salvare: poco coraggio e molta confusione da cui non si intravedono misure in grado di attuare il rilancio, come promesso. E c'è ben poco dei tagli ai costi della politica ventilati (se non una parziale abolizione delle Province), né sugli sprechi. Oltretutto, si prevedono ulteriori aggravi fiscali sulle fasce medio-basse. In pratica ne è venuta fuori una manovra che con provvedimenti a pioggia cerca di dare un contentino a tutti, a iniziare dalla UE e in particolare alle lobby, ma che così risolve poco o niente. E meno male che ci sono stati dei correttivi su provvedimenti che apparivano davvero scellerati (vedi emendamento sulle slot machines). Il fatto è che, nonostante passino governi e coalizioni diverse, sembri non cambi proprio nulla. E chi magari protesta oggi, sono gli stessi che avevano approvato alcune norme oggi contestate o che stando al governo diversi anni si sono ben guardati dal cambiarle (affitti d'oro in testa). Se la vita è dura anche per certi personaggi, a questo punto, si salvi chi può!

Update: e alla fine non si salvò nemmeno il decreto. Ma che stanno combinando!?

domenica 22 dicembre 2013

Gli orti di Expo

E’ il progetto di legge del Gruppo regionale del PD: 10.000 orti didattici, sociali, urbani e collettivi da qui a fine 2014, per valorizzare, condividere e diffondere le conoscenze in campo alimentare e agricolo, portando al centro del dibattito dei cittadini il tema di Expo 2015, che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, "Nutrire il pianeta, energia per la vita".

L'ultimo saluto a Guerino Monetti

E' morto ieri mattina, colpito da un infarto, Guerino Monetti, iscritto al Circolo PD di Vedano e figura storica del centrosinistra vedanese. Di lui va menzionato in particolare l'impegno in ambito sindacale e nel mondo cooperativistico.

sabato 21 dicembre 2013

Se la stabilità è un azzardo

Passa con la fiducia la legge di Stabilità (qui e qui un sunto delle misure), ma alcuni emendamenti andranno rivisti. Come ad esempio la porcata sulle slot machines, o la web tax o le detrazioni sulla casa, e molti altri. Norme quindi proposte dal governo, approvate in un primo tempo e poi contestate e modificate (se non cancellate). E' normale? Sì, se al governo si trovano larghe intese formate da forze e vedute contrapposte, per cui o vai sulla fiducia e voti senza sapere cosa (come è successo per l'emendamento sul gioco d'azzardo), oppure approfondisci e respingi tutto: ma a questo punto le larghe intese non hanno più senso.

Gli affitti del Palazzo

Il Palazzo è quello del potere, dove operano "le amministrazioni dello Stato, le Regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali", ovvero Comuni, Province, Regioni, ma soprattutto Camera e Senato, dove gli affitti degli uffici costano oltre 500 euro annui al metro quadrato, stipulati senza gara (ma a larghe intese) in una serie di contratti. Contratti a quanto pare intoccabili.

venerdì 20 dicembre 2013

Forbici e forconi

La forbice che si allarga sempre di più tra ricchi e poveri aiuta a comprendere l'esplosione di protesta del movimento dei forconi, che delineano un'Italia disperata che non ce la fa e non sopporta più. Abbiamo famiglie intere senza tetto perché sfrattate, molte altre che tagliano sulla spesa del cibo, in un Paese sempre più diviso, dove la classe media sta lentamente sparendo.
Non dobbiamo stabilizzare, ma cambiare.

Slotteria Italia

Incredibile: nella legge di stabilità sono presenti norme per penalizzare Comuni e Regioni che contrastano il gioco d'azzardo! Giusto rivoltarsi contro l'ennesima porcata.

giovedì 19 dicembre 2013

Cosa ci costa la politica

23 miliardi di euro all'anno, con un costo di 757 euro a cittadino: una cifra che rappresenta l'1,5% del Pil, e che comprende il funzionamento di tutti gli organi istituzionali e gli enti locali. Per dare un'idea delle dimensioni della struttura del nostro sistema politico "l'esercito di parlamentari, ministri, amministratori locali è di 144 mila persone, a cui si aggiungono gli oltre 24 mila consiglieri di amministrazione delle società pubbliche, oltre 45 mila persone negli organi di controllo, 39 mila persone di supporto degli uffici politici (gabinetti, segreterie etc.). Inoltre 324 mila sono le persone cosiddette di 'apparato' (portaborse, collaboratori di gruppi parlamentari e consiliari, segreterie) e 524 mila coloro che hanno contratti di consulenze e incarichi". Tagliare da questo settore si deve, iniziando dall'abolizione del finanziamento ai partiti, ma con una legge chiara e trasparente.

P.S.: per dovere di cronaca, riteniamo doveroso segnalare i consiglieri lombardi per cui la Procura ha richiesto l'archiviazione in merito alle indagini sui rimborsi facili alla Regione Lombardia. Perché bisogna fare distinzione tra chi si comporta correttamente e chi, purtroppo, no: la politica non è tutta marcia.

Se questi sono uomini

O bestie, per come vengono trattati. Immagini davvero shoccanti quelle dal Cie di Lampedusa, che ci riportano alla memoria fatti raccontati da quei pochi scampati ai lager nazisti. Scene che se venissero confermate getterebbero vergogna sul nostro Paese. E giustamente la UE minaccia di tagliarci gli aiuti.

mercoledì 18 dicembre 2013

La nuova Segreteria Provinciale

Ufficializzazione Segreteria PD della Provincia di Varese:
- Vice-Segretario: Sara Battistini, 42 anni. Titolare di una piccola impresa di catering, oggi è Consigliere Comunale a Saronno.
- Iniziative Politiche e Relazione con Enti Associativi: Roberto Adamoli, 35 anni. Project manager alla Camera di Commercio di Milano, attualmente Segretario del PD di Vedano Olona.
- Feste Democratiche e Fund-Raising: Gabriella Francescato, 63 anni. Pensionata. Attualmente membro del Direttivo di Circolo del PD di Malnate, già membro dell'esecutivo della Festa della Schiranna.
- Responsabile Enti Locali: Paolo Bertocchi, 32 anni. Istruttore presso la Commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale della Lombardia, attualmente ricopre la carica di Assessore ai servizi educativi e scolastici del Comune di Cunardo.
- Coordinatore Progetti Tematici: Mauro Sarzi Amadé, 50 anni. Lavora presso la Whirpool con incarichi di responsabilità in ambito finanziario e di trade marketing. Precedentemente ha ricoperto al carica di Segretario cittadino DS di Varese.
- Responsabile Formazione: Valentina Verga, 30 anni. Avvocato bustocco.
- Responsabile Comunicazione: Aureliano Gherbini, 21 anni. Studente universitario di Filosofia. Capogruppo del PD in Consiglio Comunale a Tradate e Segretario uscente dei Giovani Democratici.
- Responsabile Tesseramento e Partecipazione: Martina Cao, 31 anni. Collaboratore del Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia, oggi è Assessore al commercio e turismo del Comune di Ispra.
- Responsabile Circoli: Giovanni Macchi, 66 anni. Pensionato, già Segretario del Circolo di Varese 1 del PD.

Buon lavoro a tutti!

Treni malpersi

Tutte le opportunità mancate e le risorse sprecate per i progetti di collegamento ferroviario per Malpensa studiati e mai portati a termine in questi ultimi 15 anni. E con Expo 2015 la lista dei treni persi rischia di allungarsi.

I GD regalano cultura

Iniziativa dei Giovani Democratici per il tesseramento 2014: grazie ad una intesa con la casa editrice "Editori Internazionali Riuniti", ogni iscritta/o ai GD potrà acquistare libri con il 25% di sconto.

martedì 17 dicembre 2013

NapoLettano

L'ultimo discorso di Giorgio Napolitano è una difesa a spada tratta del governo di larghe intese di Enrico Letta, sua vera e propria creatura. Il presidente è stato molto chiaro: no ad elezioni anticipate, subito la riforma elettorale e severo richiamo al rispetto della legge in merito alle proteste di questi giorni, ma soprattutto verso le dichiarazioni estremiste di Berlusconi che ha evocato "colpi di Stato". E in particolare, Napolitano ha voluto rimarcare che senza queste condizioni l'impegno assunto per il secondo mandato potrebbe decadere. Così il termine decadenza ritorna ancora: altro che "stabilità".

L'outing di Silvio

Questo Civati è bravissimo, mi piace come parla in TV e ha degli occhi bellissimi. Funziona”. Per Berlusconi Civati rappresenta l'identikit del candidato perfetto per il grande rilancio di Forza Italia, il vero anti-Renzi. Pippo accetta: magari riesci a cambiare la destra.

Esenzione ticket a effetto placebo

Maroni annuncia nuove esenzioni ticket, parlando di 800mila cittadini interessati. Ma la realtà è ben diversa. Il provvedimento infatti riguarda l'esenzione completa dei ticket sui farmaci per i cittadini lombardi con più di 65 anni e con reddito inferiore ai 18.000 euro. Ma molti di questi già lo sono, visto che dai ticket sui farmaci oggi sono esenti i pensionati con redditi fino a 8.263 euro. Quindi la novità riguarderebbe una quota di ultrasessantacinquenni che hanno redditi compresi tra quella soglia e 18mila euro, sempre che già non siano esenti per patologia: in questo caso la quota si abbassa ulteriormente. Sul piano dell'equità e dei benefici sarebbe stato invece più utile rivedere la situazione di oggi dei ticket su visite ed esami per tutti i cittadini dai 14 ai 65 anni, visto che il ricco e il povero continuano a pagare la stessa cifra.
Il PD da tempo propone l'esenzione da tutti i ticket regionali per i redditi fino a 30mila euro, pagando da quella sogli in su in base al reddito, ma la richiesta è rimasta inascoltata.
I ticket pagati dai lombardi continuano quindi ad essere i più cari d'Italia, senza tenere conto oltretutto del fattore equità, e si prova a mascherare le promesse elettorali non mantenute con misure di facciata, che alla fine risultano palliativi che non sanano certo l'attuale situazione iniqua e di disagio.

Giustizia all'italiana

Ogni anno 130mila processi, circa 400 al giorno, vanno in fumo, e i colpevoli rimangono così impuniti, per reati anche gravi. E' questo il risultato di tutte le leggi fatte a favore della prescrizione, un meccanismo che, per come è fatto, esiste solo in Italia, e che è stata sviluppato e modificato nel corso degli ultimi 20 anni in particolare per salvare quello che oggi sarebbe il pluripregiudicato Berlusconi. Alla fine la giustizia non è uguale per tutti, ma è a favore di chi, appunto, può permettersi di pagare avvocati costosi e influenti. E decine di migliaia di vittime non vengono così tutelate.
Matteo Renzi ha messo anche la riforma della giustizia tra le priorità dell'Italia: se si dovesse affrontare questo tema, la prescrizione è senz'altro uno di quegli aspetti che va riformato, almeno da rapportarci agli altri Paesi civili.

La voce degli studenti varesini

Si chiama "L'Obiettivo" ed è il giornale online creato da due studenti varesini. L'obiettivo, come il nome che porta, è quello di dar voce alla vita nelle scuole ma anche permettere ai ragazzi di dire la propria opinione su ciò che li riguarda.

lunedì 16 dicembre 2013

Web tax e abuso d'autore

Nel campo del digitale e di internet pare proprio che l'Italia abbia imboccato una destinazione senza uscita: ecco infatti dal governo la contestatissima "google tax" (emendamento di Francesco Boccia -quello degli elicotteri F35, per intenderci- che rischia di tagliare fuori l'Italia dalla web economy), poi le nuove norme sul diritto d'autore (dettate direttamente dalla Siae, e che determineranno un aumento dei prezzi di smartphones, tablet e PC) e infine l'arbitraria presa di posizione dell'Authority della Comunicazione (AgCom), che si è arrogata il diritto di diventare di fatto un vero e proprio sceriffo della Rete, con la possibilità di scavalcare la giustizia ordinaria con procedure accelerate sulla tutela del diritto d'autore online, chiudendo siti e blog senza l'intervento di alcuna autorità.
Provvedimenti che, al di là dell'ammissibilità e legalità in campo europeo da accertare, nel loro complesso rischiano di isolare l'Italia dall'Europa e dal resto del mondo avanzato, con un pericoloso salto all'indietro che potrebbe portarci (senza scherzare nemmeno troppo) a situazioni di questo genere.
Da Matteo Renzi sono venute forti critiche sulla questione: intervenga allora per fare annullare queste deleterie iniziative.

Update: Renzi convince il governo a modificare il provvedimento.

Venite fuori

Gli studenti lombardi, che protestano con una manifestazione contro i tagli alla scuola pubblica da parte di Regione Lombardia, irrompono in Consiglio regionale e chiedono di incontrare i politici che stanno portando la scuola allo sfacelo.
Come ha sottolineato il gruppo consiliare PD, sulle politiche intraprese da Regione Lombardia per quanto riguarda le risorse alla scuola, con enormi tagli alle pubbliche e mantenimento dei fondi alle private, Maroni supera addirittura lo scellerato Formigoni.

Cambiare il PD per cambiare l'Italia

La prima relazione di Matteo Renzi come Segretario Nazionale del PD:
- Restare ribelli, a iniziare con se stessi: occorre provare a cambiare nel proprio piccolo la propria quotidianità ed essere capaci di provare a cambiare l'Italia
- Il primo punto è il lavoro. È finita l'era ideologica della discussione sul lavoro. Non si può discutere per 10 anni sull'articolo 18, mentre si dimezza l'attrattività degli investimenti esteri. Noi dobbiamo dire che tutti coloro che perdono il posto di lavoro, hanno diritto a un sussidio universale. O il PD torna ad essere il partito del lavoro, o perdiamo la nostra identità
- Riforme istituzioni e della legge elettorale devono essere realizzate al più presto - I valori, i diritti sono fondamentali: sì alle unioni civili e allo ius soli, abolizione della Bossi-Fini
- L'Europa non è il nostro salvatore ma è l'unica occasione per tornare a crescere. Ma l'Europa senza di noi non va da nessuna parte
- Sulle proteste di questi giorni: Ai parlamentari non si deve dire "tutti a casa" ma "tutti a lavorare”. Non ci serve lo sfascismo oltre al fascismo
- Sfida a Grillo: caro Beppe hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme. Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e sulla legge elettorale.

Ora dopo i discorsi, inizino i fatti, perché come ha detto anche Renzi "questa è l'ultima occasione: occorre fare la pace con gli italiani, la pace fra i politici e gli italiani". E la fiducia degli italiani cala sempre ogni giorno di più. Se vogliamo intraprendere la strada del cambiamento, dobbiamo iniziare stimolando il governo Letta, a cui il PD e Renzi hanno concesso 15 mesi: un accordo che deve essere rispettato, però, se dall'esecutivo arriveranno le riforme richieste.

Lotteria Italia

In premio si sorteggiano gli stipendi, perché i soldi non bastano per tutti: accade in un Istituto Comprensivo di Prato.

domenica 15 dicembre 2013

Fiero di aver servito lo Stato

Era stato ferito gravemente lo scorso aprile, colpito da un folle attentatore, mentre faceva il proprio dovere davanti a Palazzo Chigi: il brigadiere Giuseppe Giangrande ha voluto mandare questo messaggio ai suoi colleghi, ma indirettamente anche a tutto il Paese, rimarcando, in un clima esasperato di proteste contro la politica e le istituzioni, il suo senso di attaccamento verso lo Stato, nonostante le condizioni in cui si trova. Una lezione che dovrebbe servire a tutti.

La prima Assemblea dell'era Renzi

Oggi, alle 10.30, si tiene a Roma l'Assemblea Nazionale PD, che sancirà l'insediamento di Matteo Renzi alla carica di Segretario del Partito, con Gianni Cuperlo che ha accettato l'invito di Renzi a ricoprire il ruolo di Presidente dell'Assemblea: il segnale che questo nuovo PD vuole lavorare unito.

sabato 14 dicembre 2013

Un incentivo a leggere

Il governo vara un provvedimento che permette detrazioni fiscali del 19% fino a 2000 euro di spesa per l'acquisto libri. Una decisione per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei e aiutare le piccole librerie. L’importo massimo è fissato a 2000 euro, ripartiti in euro 1000 per i libri scolastici ed universitari ed euro 1000 per tutte le altre pubblicazioni. La detrazione però non è valida per gli e-book e i testi digitali.

La fine del finanziamento ai partiti

Annunciata (tra le polemiche) l'abolizione del rimborso ai partiti: ma occorre definire bene come stanno le cose. Intanto è un provvedimento a scalare: il nuovo sistema entra in vigore dal 2014 ma con tagli graduali in 3 anni prima dell'abolizione definitiva. I cittadini potranno destinare il 2 per mille delle proprie imposte sul reddito a favore di partiti dotati di statuto. Potranno anche esserci donazioni ai partiti da parte di privati, ma con tetti fissati (vedi immagine qui sotto per i dettagli: clicca sopra per ingrandire).
C'è chi esulta a questa norma, c'è chi invece si dice preoccupato perché teme che la politica diventi appannaggio solo di chi ha capitali. C'è da dire però che qualcosa andava fatto, soprattutto in un momento come questo in cui le risorse sono poche, e i partiti hanno dimostrato spesso di sprecare i finanziamenti ricevuti (nell'immagine sotto i fondi ricevuti dai partiti negli ultimi 20 anni: clicca per ingrandire) in situazioni che nulla hanno a che fare con l'attività istituzionale e politica.
Se però qualcuno pensa che all'estero la situazione sia diversa, si sbaglia, perché anche in altri Paesi i partiti ricevono fondi pubblici, seppure in quote e modalità diverse tra loro (clicca su immagine sotto per ingrandire). Ad essere sbagliato, in Italia, è stato appunto l'atteggiamento dei politici, che hanno utilizzato quelle risorse per fini personali anziché per la collettività, come era stabilito.

venerdì 13 dicembre 2013

I due lati della barricata

La protesta dei "forconi": chi la sostiene e chi, purtroppo, la subisce.

Per sfrattare il "nero"

Un emendamento del PD nella Legge di Stabilità prevede che gli affitti (salvo quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica) non potranno più essere pagati in contanti. Una misura per contrastare i pagamenti in nero delle locazioni. Oltretutto, con questo provvedimento, viene affidata ai Comuni, in funzione di contrasto all’evasione fiscale, facoltà di attività di «monitoraggio» anche utilizzando «quanto previsto in materia di registro di anagrafe condominiale e civile». L'attuale giunta di Vedano accoglierà questo invito?

Misure economiche tra conti e sconti

Mentre la Banca d'Italia annuncia il nuovo record raggiunto dal debito pubblico (2.085 miliardi di euro) e uno studio della Cgil rivela che un pensionato italiano su 2 fatica ad arrivare alla fine del mese, il governo prova ad alleviare il disagio di famiglie e piccole-medio imprese con tagli su bollette energetiche e sconti per Rc auto per chi si munisce del dispositivo di tracciamento: misure apprezzabili, ma non ancora sufficienti. Si può, si deve fare di più.

Cosa ci si aspetta da Renzi, e cosa lo aspetta

Dopo avere trionfato alle Primarie, tutta Italia guarda a Matteo Renzi, in attesa delle sue mosse e speranzosa che "cambi davvero verso" al Paese. E la situazione di enorme disagio esplosa in questi giorni, ben rappresentata dalla protesta dei forconi, impone al nuovo Segreatario del PD di muoversi subito. In ogni caso, diverse sono le priorità e gli ostacoli che Renzi dovrà affrontare:
- Tagliare i costi della politica, con abolizione del Senato, delle Province e del finanziamento pubblico ai partiti: un segnale che potrebbe calmare gli animi e nello stesso tempo garantire un miliardo circa di risparmi, che potrebbero essere utilizzati come risorse per il lavoro. Ma sarà dura abbattere la "casta";
- Lotta alla disoccupazione e nuove forme di avviamento al lavoro: la scelta di Filippo Taddei (firmatario della mozione Civati) come responsabile economico nella nuova segreteria PD e di Marianna Madia al lavoro fa intuire come Renzi voglia portare seri cambiamenti a livello di fiscalità e di contrattazione per quanto riguarda il mondo del lavoro;
- Legge elettorale maggioritaria: la proposta del "sindaco d'Italia" pare stia convincendo anche l'Ncd di Alfano. La nuova legge elettorale diventa forse la priorità assoluta per garantire il cambiamento promesso. E il passaggio dal Senato alla Camera per la discussione della proposta di legge è un segnale positivo;
- Lotta al rigorismo della Ue: è palese che l'Italia non è in grado di rispettare il Fiscal Compact firmato nel 2011 da Berlusconi e Tremonti e poi avallato l'anno successivo da Monti. Gli italiani non potranno reggere ad altri pesanti sacrifici, e la situazione rischia di divenire esplosiva. Occorre parlare chiaro ai leader UE e rivedere i patti;
- Convivenza con il governo Letta: nell'incontro con Letta, Renzi gli ha garantito un anno di governo, ma il presidente del Consiglio dovrà dimostrare di meritarsi la fiducia agendo subito con le richieste avanzate da Renzi (legge elettorale, taglio ai costi della politica, riforma del Senato, interventi sul lavoro e lotta alla povertà). Solo così Letta sarà legittimato ad andare avanti: perché se il governo dovesse rimanere immobile come lo è stato in questi 6 mesi, Renzi si troverebbe costretto a farlo cadere ed andare subito ad elezioni, per non perdere la propria credibilità. E soprattutto tempo: non ne abbiamo più.

Update: primo effetto Renzi con abolizione del finanziamento ai partiti.
Update2: a quanto pare l'abolizione non è così immediata...

giovedì 12 dicembre 2013

Insulternet

Online, su social network e blog, sembra impossibile non trovare insulti. Anche da parte di personalità (Grillo è l'esempio più lampante) che dovrebbero essere di esempio alla pubblica opinione. Eppure la Rete sarebbe uno spazio ideale per favorire dibattiti, diffondere cultura e idee nuove, scambiare e trovare informazioni. Invece, a costo di seminare odio e rancore, si cerca a tutti i costi la visibilità a suon di offese e parolacce.

E' tempo di Papa Francesco

Il Time ha eletto Persona dell’Anno 2013 Papa Bergoglio, definito “il leader della chiesa cattolica diventato una nuova voce della coscienza”.
Un riconoscimento di prestigio all'umiltà di un Pontefice, capace di diventare subito un nuovo protagonista della scena mondiale, attirando attenzione e simpatie da vecchi e giovani, fedeli e non.

mercoledì 11 dicembre 2013

Forca Italia

Come afferma Dario Di Vico oggi sul Corriere, "è nato con il logo dei Forconi un attore sociale e politico trasversale, il cui retroterra non è chiaro e che ha aggregato di tutto, persino gli ultrà del calcio". E c'è chi vuole sfruttare e strumentalizzare il disagio e la rabbia: da Grillo a Berlusconi, che addirittura incontra oggi una delegazione della protesta. In pratica, chi vuole sfruttare il disagio è il massimo responsabile che ha contribuito a crearlo E non vorremmo che ne approfittasse per gettare ulteriore benzina sul fuoco.
Occorre però che la politica, già oggi nel discorso di Letta alle Camere per la fiducia, dia subito delle risposte per fare fronte alla disperazione della gente e soprattutto riempia il vuoto che si è creato tra istituzioni e cittadini. Un vuoto ancora più evidente in questi giorni, in cui l'assenza decisionale del governo (colpa anche di un ministro dell'Interno incapace) ha permesso al movimento di protesta di impadronirsi delle città, abbandonando i cittadini e lasciandoli alla mercé di minacce da parte di frange violente.

L'ultimo miracolo di Mandela

Ai funerali di Mandela, un gesto senza precedenti: la stretta di mano tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader cubano Raul Castro. Il modo migliore per omaggiare l'addio a un gigante della storia. Così grande che è riuscito a influenzare i potenti anche dopo la morte.

martedì 10 dicembre 2013

La partecipazione alle Primarie

I dati della partecipazione alle Primarie PD: le ragioni che hanno motivato l'affluenza ampia quanto inattesa (e che ha fatto rosicare Grillo: d'altra parte, poverino, lo si può comprendere, visto il flop delle sue "parlamentarie" e tutte le parentopoli che ne sono derivate); le differenze generazionali degli elettori dei tre candidati (a Civati i consensi soprattutto fra i più giovani, a Cuperlo fra i più anziani, a Renzi, invece, in modo trasversale, tutti gli strati d’età); il voto di iscritti e non iscritti (quasi metà degli elettori di Cuperlo è composta da iscritti al PD, mentre più di tre quarti di quelli di Renzi e di Civati si dichiarano non-iscritti); l'orientamento politico degli elettori (gli elettori di Cuperlo sono concentrati a centrosinistra e a sinistra, quelli di Civati soprattutto a sinistra, Renzi, invece, è saldamente ancorato a centrosinistra ma ha attinto consensi anche al centro con un'ampia quota dei cattolici praticanti). Il dato che più emerge comunque è il forte desiderio di cambiamento: una domanda che va senz'altro soddisfatta.

Una sanità trasparente è più sana

E' l'appello lanciato dall'associazione antimafia Libera e dal Gruppo Abele (la onlus torinese di Don Luigi Ciotti). Dopo 2 mesi di monitoraggio dei siti istituzionali delle 143 Aziende sanitarie locali e provinciali italiane, delle 75 Aziende ospedaliere, dei 18 Istituti nazionali di ricerca e cura, ne esce infatti un quadro che mostra il sistema sanitario nazionale poco trasparente, permeabile al malaffare e quindi facilmente corruttibile.
Per questo, attraverso la campagna "Riparte il futuro", è stata lanciata una petizione online intitolata "Salute: obiettivo 100%" . Sempre sul sito, inoltre, i cittadini stessi possono attribuire a ogni Asl un punteggio, così da aggiornare il monitoraggio svolto finora.

Se la tolleranza va a farsi benedire

Nelle scuole di Tradate quest'anno non ci sarà la tradizionale benedizione natalizia: un genitore appellandosi ad una sentenza del Tar che vieta eventi religiosi in edifici pubblici, con la sua protesta e la minaccia di una denuncia ha obbligato la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo (la vedanese Paola Tadiello) a sospendere la benedizione del parroco, che verrà così sostituita da uno scambio di auguri.
Un fatto che richiama l'episodio accaduto qualche settimana fa, in un'altra scuola della nostra provincia.
Il nostro commento sulla vicenda riprende le parole dell'assessore all'istruzione e alla cultura di Tradate, Andrea Botta, che condividiamo in toto: "La benedizione natalizia era una tradizione che si ripeteva da anni e non aveva mai dato fastidio a nessuno, nemmeno a persone di altre religioni che, come prassi delle nostre scuole, si limitavano a tenere i figli in classe per i minuti della funzione. Le sentenze vanno rispettate, ma è una laicità distorta quella che vuole eliminare tutto per non offendere nessuno, come un dipinto a cui si tolgono tutti i colori. È invece una laicità sana quella che, anche nella scuola, aumenta le occasioni di confronto ed evita lo scontro basato su pur legittime opinioni. Non è in questo clima che dobbiamo far crescere i nostri figli e da quest’anno ci abbiamo perso un po’ tutti. Non abbiamo perso soltanto le benedizioni (chi vuole parteciperà comunque alle celebrazioni del Santo Natale), ma la capacità di dialogo e di tolleranza. E questa è più difficile da recuperare".

Il PD di Renzi

Aveva detto che non c'era un minuto da perdere, e in effetti Matteo Renzi si è dato subito da fare, iniziando il suo mandato di Segretario nazionale del Partito con la nomina dei componenti della nuova segreteria: 7 donne su 12, con un'età media di circa 35 anni. Ecco la nuova segreteria del PD a guida Matteo Renzi:
Luca Lotti (Organizzazione)
Stefano Bonaccini (Enti locali)
Filippo Taddei (Economia)
Davide Faraone (Welfare e Scuola)
Francesco Nicodemo (Comunicazione)
Maria Elena Boschi (Riforme istituzionali)
Marianna Madia (Lavoro)
Federica Mogherini (Europa)
Debora Serracchiani (Infrastrutture)
Chiara Braga (Ambiente)
Alessia Morani (Giustizia)
Pina Picierno (Legalità e Sud).
Lorenzo Guerini sarà invece il nuovo portavoce della segreteria.
(nel video: la conferenza stampa di Renzi per la presentazione della nuova segreteria. Qui invece, i volti e la presentazione della squadra scelta da Renzi.)

lunedì 9 dicembre 2013

Gli antichi mestieri nel futuro dei giovani

Recuperare attività tradizionali che rischiano di perdersi: può essere questa la chiave di volta per l'occupazione dei giovani. L'artigianato quindi come sviluppo del lavoro e della ripresa, affiancando a pratiche manuali antiche le nuove applicazioni tecnologiche, come avevamo già segnalato qui. E sarebbe opportuno, da parte di enti pubblici come Comuni, Regioni, Camere di commercio, valutare (con il sostegno del mondo della formazione, dell'imprenditoria locale e delle associazioni di categoria) la possibilità di creare degli incubatori d'impresa sul territorio. A Vedano, dove c'è un'associazione d'impresa molto attiva, questa opportunità potrebbe esserci: si potrebbe iniziare mettendosi a tavolino e discutendone.

Il Matteo segretario della Lega

Anche la Lega ha un nuovo segretario: è Matteo Salvini, che ha vinto le primarie del proprio partito (pur svolte con un tono minore rispetto alle nostre: pensate che in provincia di Varese per la Lega hanno votato in totale 558 persone, contro le 256 delle Primarie PD nella sola Vedano), battendo sonoramente il fondatore della Lega, Umberto Bossi (82% contro 18% delle preferenze). Non si può dire però che ci sia stato un ricambio generazionale: a differenza del nostro Matteo (Renzi) che punta decisamente a un cambiamento e un rinnovamento del Partito e del Paese, il Matteo (Salvini) della Lega sembra invece avere scelto la continuità, o meglio, l'immobilità, ricalcando quella che è stata finora la linea strategica dei padani, fatta solo di insulti, protesta e nessuna proposta. Un salto quindi all'indietro, più che guardare avanti. E da chi è alla presidenza (anche se ancora per poco) delle tre maggiori regioni del Nord, motore del Paese, ci si aspetterebbe molto di più che le solite trite e ritrite invettive contro lo Stato ladrone e l'Euro affamatore: a iniziare dall'assunzione delle proprie responsabilità per averci portato alla grave situazione in cui ci troviamo.

P.S.: Roberto Maroni ha parlato di "giornata storica per tutti i militanti della Lega" e che "la Lega ha capito da tempo l'esigenza di rinnovamento che arriva dai cittadini". Ci fa piacere che ora la Lega la pensi così, visto che in passato su questo argomento invece ci aveva preso in giro. Ma se è vero che solo i cretini non cambiano idea, sono gli ipocriti a girare la frittata.

Arrivano i forconi

Parte dalla Sicilia, ma arriva in tutta Italia: è la protesta del movimento dei Forconi, che rischia di bloccare il Paese. Nasce come rivendicazione di piccoli artigiani e imprenditori siciliani per il benessere della loro Regione, ma rischia di svilupparsi come pretesto e strumentalizzazione da parte di indipendentisti del Nord Est, delusi del centrodestra, simpatizzanti dell’estrema destra. E comunque sia è un sintomo del malcontento che sta sempre più dilagando, anche a causa della situazione economica sempre più drammaticamente critica.
Il PD di Renzi dovrà impegnarsi a restituire equità, fiducia e ottimismo prima che in Italia prenda vita una deriva estremista e pericolosa per la democrazia.

Ora tocca a Renzi

Le Primarie aperte si chiudono con 2 botti: il boom dell'affluenza (quasi 3 milioni di votanti, con gli elettori PD che si dimostrano ancora una volta migliori del loro Partito) e la vittoria netta di Matteo Renzi. La sua elezione era di certo annunciata, ma non ci si aspettava un trionfo di questo tipo: il sindaco di Firenze ha ottenuto infatti il 68% circa delle preferenze (preferenzi), mentre Cuperlo (18%) e Civati (14%- anche se autore di una buona campagna), rimangono staccati di molto.
A livello locale i dati si discostano dal quadro nazionale solo per quanto riguarda i risultati tra Civati e Cuperlo: in provincia di Varese Renzi è al 67%, Civati al 18% e Cuperlo al 15%, mentre a Vedano Olona, su 256 votanti (grandissimo risultato di affluenza: grazie a tutti!), Renzi ottiene 179 preferenze (70%), Civati 44 (18%) e Cuperlo 33 (12%).
Ora Renzi ha i numeri e l'appoggio pieno di un popolo (quello delle Primarie), la cui enorme affluenza dimostra una volta di più che il Paese ha ancora fiducia nel futuro e nel cambiamento. Ma attenzione: perché questa potrebbe essere davvero l'ultima occasione. Quindi, Renzi si impegni a realizzare i sogni di chi lo ha votato, ma anche il Partito (attraverso i suoi dirigenti) lo sostenga, come è giusto che sia: ora è lui il nostro Segretario. E adesso, dopo 20 anni di immobilismo, cambiamo verso all'Italia!
(nel video: il discorso integrale di Matteo Renzi dopo l'ufficialità della sua netta vittoria)

domenica 8 dicembre 2013

Da 101 a 121

Non sto dando i numeri, ma esprimendo il PD che vorrei: chiunque sarà il Segretario, dovrà superare la logica che le decisioni passino dall'alto sulla testa di noi elettori della base. Non voglio più assistere a vicende scellerate come le larghe intese o quella dei 101 e del loro tradimento alle spalle di Prodi (e vorrei anche sapere chi sono questi 101 per escluderli dal Partito): voglio un PD che agisca consultando i propri elettori, contattandoli uno per uno (one to one: 121 appunto) e facendo decidere a loro, come, ad esempio è accaduto in Germania. Un partito, insomma, che mi rappresenti, che ascolti quello che ho da dire, che non mi tratti come un numero. Anche se i numeri contano eccome: soprattutto quando producono scene come queste in occasione delle Primarie, che sono aperte ma ti fanno aprire anche il cuore, vedendo che i nostri elettori sono migliori del nostro Partito. E più che "cucire l'Italia" (come recita uno degli slogan delle Primarie creato sfruttando le iniziali dei cognomi dei candidati) c'è da ricucire un rapporto tra elettori e partito, oltre che tra cittadini e politica. Per questo occorrerà un Segretario che applichi la linea della meritocrazia, della trasparenza e della partecipazione. Tutto dal basso, in un crescendo di consensi. Perché poi i numeri che contano sono quelli delle urne, e li ottieni con i fatti e non con le parole.

Meno slot, più caffè

Un movimento per combattere a suon di caffè la presenza di slot machine nei bar. Un'iniziativa che oggi ha 94 associazioni a sostegno e che si basa sul premiare quei bar che rinunciano alle macchinette portando loro clienti e consumi di caffè, risarcendoli così in qualche modo. Perché dire no alla presenza dei giochi d'azzardo non è così facile: dal punto di vista economico e a quanto pare anche da quello burocratico. Sicuramente quei gestori che fanno questa scelta coraggiosa contribuiscono al contrasto di una vera e propria piaga sociale e vanno perciò sostenuti con atti significativi e concreti. Perché limitarsi, come a Vedano, a emettere copia/incolla di ordinanze altrui (senza poi nemmeno verificare che siano rispettate) è inutile quanto ipocrita.

Votto dicembre

Ovvero, il voto dell'8 dicembre: vi aspettiamo al nostro seggio in Sala consiliare di Villa Aliverti (piazzetta della Pace) dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Sarà anche l'occasione per scambiarci gli auguri per le Buone Feste (ma anche per il resto, che ce n'è bisogno) e magari mangiare insieme una fetta di panOTTOne (il panettone dell'8 dicembre, appunto). E ricordatevi che:
- hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età
- bisogna recarsi al seggio muniti di un documento d’identità
- il contributo di 2 euro per le spese organizzative NON è obbligatorio per gli iscritti al PD
- prima di prendere la scheda elettorale sarà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy
- per votare bisogna barrare sulla scheda il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che si intende sostenere.
Qui gli appelli al voto dei candidati: Pippo Civati, Gianni Cuperlo, Matteo Renzi.
Forza: le Primarie sono aperte!

sabato 7 dicembre 2013

Seguire il cattivo esempio

Durante la partita di calcio Juventus-Udinese, migliaia di bambini sono invitati gratis nelle curve dello Juventus Stadium a fianco degli ultrà, per portare serenità sugli spalti: la presenza dei bambini avrebbe fatto da deterrente, si pensava. E invece anche i giovanissimi tifosi si lasciano andare a cori di insulti verso il portiere avversario. Tanto da fare rimediare una sanzione pecuniaria nei confronti della società torinese. Una vicenda che ci fa capire che anche in questo caso la colpa è dei "grandi", perché i comportamenti degli adulti, quando sbagliati, sono cattivi modelli per i minori. Ma soprattutto riporta sempre più reali il malessere e il degrado che ci sono non solo nel calcio, ma in genere nella nostra società.

Io voto chi

Pippo Civati, Gianni Cuperlo, Matteo Renzi: i tre candidati in corsa per la carica di Segretario nazionale del PD. Alcuni spunti sui loro profili, i loro programmi e i loro propositi su come cambiare Partito e Paese. E poi domani 8 dicembre, in Villa Aliverti, dalle 8.00 alle 20.00, al voto: le Primarie sono aperte.

Primarie: i candidati varesini per l'Assemblea Nazionale

Con il voto di domani 8 dicembre (a Vedano: in Villa Aliverti, dalle ore 8.00 alle ore 20.00), oltre a scegliere il Segretario Nazionale, si eleggono anche i delegati provinciali che faranno parte dell'Assemblea Nazionale.
Qui trovate le liste e i nomi dei candidati del nostro Collegio elettorale (oppure cliccare sull'immagine in alto).

Il patto di fango

A quanto pare sta prendendo forma l'asse Berlusconi-Grillo, con lo stesso duplice obiettivo: impeachment contro il presidente Napolitano e scioglimento del Parlamento per tornare subito al voto: oltre al governo delle larghe intese avremmo quindi l'opposizione dei loschi intenti, che in comune hanno anche l'odio viscerale per ogni avversario e ogni libertà di critica, al punto da non esitare a usare liste di proscrizione e macchine del fango.
Apparirebbe un controsenso vedere i "moralizzatori" grillini allearsi con gli "immorali" berlusconiani (ma ancora più paradossale è vedere questi ultimi gridare all'illegittimità di una situazione creata da loro stessi e di cui hanno usufruito e stanno usufruendo). Ma, come si dice, spesso gli estremi (e gli estremismi) si toccano e diventano due facce della stessa medaglia.

venerdì 6 dicembre 2013

Gli incontri a Varese che chiudono la campagna delle Primarie aperte

Stasera, alle ore 18.30, presso il collegio De Filippi a Varese in via Don Luigi Brambilla 15, chiusura della campagna “l’Italia Cambia Verso” dei "Comitati Renzi" per le Primarie 2013 del Partito Democratico. Saranno presenti l’onorevole Simona Bonafè, i coordinatori dei comitati provinciali e locali.
Alle ore 21.00, presso l’Istituto Interpreti e Traduttori di Varese in via Cavour 30, presentazione della lista collegata a Gianni Cuperlo per il Collegio di Varese. Intervengono Fabrizio Mirabelli, Valentina Tiberio, Elfenne Stefano, Giovanna Meloni, che saranno intervistati da Andrea Giacometti, direttore di Varese Report. Sarà presente anche il deputato del PD Daniele Marantelli.
A Busto Arsizio, presso l’associazione Il Quadrifoglio (via Lodi 20/a), incontro organizzato dai sostenitori di Pippo Civati, dal titolo “Governare dal basso”, con la partecipazione di Gilberto Squizzato e Valerio Crugnola. Moderatrice dell’incontro sarà la candidata alla Segreteria provinciale del PD Sara Battistini.

Triveneto promosso a scuola

Ma nel complesso, tutto il Nord, mentre nel Sud il livello è molto basso. E' questo il risultato espresso dai dati dell’indagine Ocse-Pisa sulle competenze degli studenti della scuola italiana. Nonostante un leggero miglioramento, l'Italia si colloca comunque al 32esimo posto su 65 paesi indagati, dietro ai Paesi più industrializzati. Ma ciò che emerge è il netto divario tra Nord e Sud con i ragazzi di Trento, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia che raggiungono valori al di sopra della media Ocse, e che fa figurare addirittura gli studenti del Triveneto come primi della classe nella matematica, materia che risulta invece indigesta al resto del Paese.

Prodi riapre alle Primarie

Quasi a sorpresa (e che bella sorpresa) Romano Prodi annuncia il suo ripensamento: voterà alle Primarie di domenica 8 dicembre. Nonostante sia stato tradito più volte (l'ultima con la squallida vicenda dei 101), il padre putativo del PD (e dell'Ulivo) non se l'è sentita di abbandonare la sua creatura e gli iscritti in un momento cruciale e delicato come questo, per il Partito e per l'Italia, dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul porcellum. Forza allora, le Primarie sono sempre più aperte: noi vi aspettiamo in Villa Aliverti (piazzetta della Pace) dalle 8.00 alle 20.00.

Si presenta da sé

Un quadrato blu con inserite le lettere "NC" e la "D" fuori dal campo: ecco il simbolo del partito di Alfano, il Nuovo Centro Destra. E a guardare l'imbarazzante presentazione, le premesse non sembrano buone: una serie di intoppi, tra cui video e audio che si bloccano al momento di mostrare il simbolo sullo schermo, che rimane nero per lunghi secondi. Oltretutto, a quanto pare il simbolo nemmeno piace agli esponenti dello stesso partito.

Le delegittimazioni del porcellum

Con la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il porcellum, quali saranno le conseguenze? Viene delegittimato anche il Parlamento, e con esso governo ed elezione del Presidente della Repubblica? Si deve perciò sciogliere le Camere e tornare al voto? Di sicuro è delegittimata la politica, incapace in tutti questi anni di procedere ad una nuova legge elettorale, e che adesso deve rimediare al più presto. Ma anche chi del porcellum è responsabile, avendolo creato e difeso, ed oggi si erge a moralizzatore parlando di "illegalità e abusivismo".
Intanto suona proprio beffarda la mobilitazione degli allevatori della Coldiretti, che all'indomani della fine ufficiale del porcellum, si sono recati davanti a Montecitorio accompagnati da dei maiali.