venerdì 30 settembre 2011

Il PD tra radicali show e radical chic

La decisione dei radicali di astenersi dal voto di sfiducia contro Romano, ha fatto infuriare i deputati del PD, anche quelli più comprensivi. In effetti queste prese di posizione sono proprio difficili da capire, in particolare dagli elettori. E non è la prima volta che accade. Il PD sta meditando l'espulsione, ma la decisione vera e propria toccherebbe al gruppo dei radicali: vogliono o no fare gioco di squadra? La presa di posizione di mercoledì alla Camera poi pare proprio priva di senso: motivare la scelta fatta per dare visibilità al problema carceri non giustifica affatto il gesto, tenuto conto poi che il PD sta avanzando delle proposte concrete sulla questione. Insomma, i radicali sono in Parlamento grazie ai voti degli elettori PD: questo non significa che debbano piegarsi alla linea del Partito, ma nemmeno agire a sorpresa, senza preavviso. E soprattutto, non è giusto che cerchino di trarre dei vantaggi in situazioni piuttosto delicate, a spese del PD e soprattutto del Paese.
Da un possibile addio dei radicali, in settimana c'è stato quello ormai certo di Mario Adinolfi, blogger e giornalista, (nonché giocatore di poker e vicedirettore di RED TV). Adinolfi lascia il Partito con una lettera a Pierluigi Bersani, in cui motiva le sue decisioni. Mario ci mancherà, perché persona estremamente intelligente. Però, diciamolo, le fughe dai Partiti con lettera di accompagnamento sembrano essere una sua specialità.

Abbiamo superato la Spagna

In fatto di indice Cds (credit default swap), ovvero come misura del rischio di credito: in pratica i nostri titoli di Stato sono ritenuti più a rischio di insolvenza rispetto a quelli spagnoli. E non è bello. (chissà che ne penserà Maurizio Lupi, il nostro "paggetto delle libertà")

Una giustizia da sbloccare

Processi lumaca o procedimenti per cause banali: la già non troppo oliata macchina della giustizia spesso si blocca e deve fare i conti con problemi burocratici e formali che vanno ad aggravare una situazione già difficile per mancanza di risorse e personale. E invece di fare riforme per rendere più efficienti, modernizzare e velocizzare i tribunali, si continua ad avanzare leggi per creare maggiori ostacoli al corso della giustizia, con sprechi di denaro per la comunità e colpevoli di reati che rimangono impuniti.

Un governo da ZERO

Domanda numero 5 del questionario sulla percezione della crisi, elaborato da Cna Varese per i suoi iscritti: «Che giudizio si sente di dare dei provvedimenti adottati fino ad oggi dal governo Berlusconi?». Alla risposta «positivo, si è fatto quello che si poteva» il risultato è ZERO PER CENTO.
Un giudizio impietoso, che questo governo del "non-fare" si merita, perché ha dimostrato in pieno la sua incapacità a guidare il Paese per farlo uscire dalla crisi.
Artigiani, piccole imprese, industriali (vecchie e nuove generazioni) sono ormai disgustati dal teatrino continuo a cui assistiamo tutti i giorni.
E mentre l'Italia, travolta dalla crisi (che non c'era...) ha bisogno di riforme che la facciano crescere e modernizzare, la destra che fa? Mette in cima all'agenda la legge bavaglio sulle intercettazioni o, come afferma Pietro, si preoccupa di spostare la festa del 25 aprile.

giovedì 29 settembre 2011

Non siamo tutti uguali

E' quello che affermano i membri dell'associazione ultranazionalista romena «Noua Dreapta» (Nuova Destra), che a Roma hanno deciso di far sentire la propria voce contro quei loro connazionali che hanno portato al degrado una stazione della metropolitana della città.
«Sapete soltanto mangiare e bere», «loro sono solo una parte minima, i romeni non sono tutti così»: queste alcune delle frasi stampate sui manifesti affissi.
La stessa cosa vale per tutti gli stranieri che vivono in Italia: spesso vengono identificati come ladri, spacciatori, stupratori. Ma non sono tutti così: la maggior parte di loro lavora onestamente e paga le tasse, vivendo perfettamente integrato.
Come Jozef Martini, albanese arrivato in Italia negli anni '90 e oggi imprenditore tessile in provincia di Como; o come Marco Latif, nato in Italia ma di origini egiziane, laureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano e autore di Yalla Italia, blog-piattaforma dei "nuovi italiani".
Tutti e due interverranno stasera a "Stranieri in casa nostra" (ore 21.00 - Villa Aliverti), per farci capire che non si sentono così stranieri, ma piuttosto in casa propria. E che proprio per questo hanno tutte le intenzioni di crescere in questo Paese e farlo anche crescere.

Otto per mille alla Scuola Pubblica

Bella vittoria del PD: alla Camera passa un suo ordine del giorno che consente ai cittadini italiani di indicare esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille da utilizzare d'intesa con enti locali per la sicurezza e l'adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati.

Rete unita e unificata contro l'ammazzablog

Aderiamo all’iniziativa lanciata da Valigia Blu: un post a Rete unificata, per dire no, ancora una volta, al comma ammazza-blog inserito nel DDL intercettazioni (che chissà come mai è passato in cima all'agenda del governo, prima delle riforme necessarie per il Paese...).
Qui vengono raccolte le adesioni a questa iniziativa. E oggi, al Pantheon a Roma, manifestazione del “Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo” contro questo provvedimento liberticida.

Testo da diffondere:

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?

La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

Bruno Saetta - BLOG
@valigia blu - riproduzione consigliata

Extra-baby

A Novi di Modena, per la prima volta in un comune italiano i figli di extracomunitari superano il 50% del totale dei bambini residenti. Un dato di fatto a cui dovremo abituarci presto anche a livello nazionale. E sarà facile farlo: come ha raccontato infatti il sindaco di Novi di Modena "in prima elementare, dove ci sono cinesi, pachistani e tanti altri, ho chiesto a una bimba italiana: ci sono stranieri, nella tua classe? Lei mi ha guardato stupita e mi ha risposto: no, non ce ne sono. Per lei ci sono Lin, Said, Hajar, compagni di classe, non stranieri". Sull'anagrafica italiana in netta evoluzione, ne parleremo anche stasera alle 21.00, a "Stranieri in casa nostra", l'iniziativa del nostro Circolo, presentata a Vedano Olona, in Villa Aliverti.

SaltimBossi alla Romano

Dopo la "CotoLega alla Milanese", ecco un nuovo piatto preparato dalla Lega: fiducia a un ministro originario del Sud in odore di mafia. In pratica, ciò che ha sempre detto di voler combattere. Un menu, quindi, sempre più avariato e indigesto, in particolare alla base, stanca di mandare giù "bocconi amari".
La cosa più assurda è che poi la Lega si permette di alzare la voce quando dovrebbe essere la prima a stare zitta. E se lo facesse, sarebbe meglio.

mercoledì 28 settembre 2011

La scuola multiculturale è un bene

10 ragioni a favore della scuola multiculturale: le elenca Vinicio Ongini, autore di Noi domani (Laterza) e di saggi e di libri per bambini. Dopo essere stato maestro per vent’anni, attualmente lavora all’ufficio integrazione alunni stranieri del Ministero dell’Istruzione.
Anche questo sarà un argomento di domani sera a "Stranieri in casa nostra", per comprendere che "con un governo adeguato, il fenomeno immigrazione è una fonte di opportunità".

I costruttori contro il governo dei distruttori

Dall'inizio della crisi i posti di lavoro persi nelle costruzioni sono stati circa 230mila. I numeri raggiungono le 350mila unità se si considerano anche i settori collegati alle costruzioni. Ovvio, quindi, che i soci aderenti all'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) si aspettino dal ministro delle Infrastrutture Matteoli (intervenuto alla loro assemblea) novità, proposte concrete del governo e rassicurazioni sul futuro. Invece, le solite vuote parole.
E allora, giustamente parte la contestazione verso un esecutivo che sta facendo a pezzi il Paese, per immoralità e incompetenza.

Nel regno di Gomorra

Napoli, quartiere Barra: durante una festa religiosa, i capi clan della camorra arrivano su una Rolls Royce bianca, acclamati dalla folla, tra musica e applausi. Poi i boss invitano tutti a «un minuto di silenzio per i morti nostri». E alla fine c'è pure la benedizione del parroco.
Il sindaco De Magistris si dice indignato per l'episodio vergognoso, ma fiducioso perché "il vento cambia". A dire la verità, di fronte a fenomeni così radicati ci vorrebbe uno tsunami, ma per adesso l'unico a cui assistiamo è quello demografico: senza prospettive, nei prossimi anni fuggirà dal Sud un giovane su 4.

I bambini ci salveranno

"Una nuova filosofia di governo della città assumendo i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini. Non quindi un maggior impegno per aumentare le risorse e i servizi a favore dell'infanzia, ma per una città diversa e migliore per tutti, in modo che anche i bambini possano vivere un'esperienza da cittadini, autonomi e partecipanti". E' la mission del progetto "La città dei bambini", di cui si parlerà stasera a Malnate alle ore 21.00 presso l’aula magna di via Gasparotto.
Ospite del sindaco di Malnate Samuele Astuti (che ha sposato il progetto), Francesco Tonucci – pedagogista, ricercatore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma – responsabile de “La città dei bambini”.

Milanese & Romano

Il titolo non si riferisce a una contrapposizione toponimica, ma a quella politico-morale esistente all'interno della Lega, che dopo aver salvato dall'arresto, settimana scorsa, Marco Milanese (consigliere di Tremonti), oggi farà lo stesso con il ministro Francesco Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.
Un voto di fiducia per il governo, ma che ne sarà della fiducia della base leghista di fronte a questo sdoppiamento di personalità? Padani a parole e romani nei fatti. E sarà dura alla prossima campagna elettorale camuffare questo trasformismo: il photoshop non sarà sufficiente.

P.S.: chissà che ne penserà la Velina Verde, che attacca Maroni perché "contro la falsa lega delle poltrone, delle consulenze, del potere romano" (toh, come il ministro), sulla decisione presa da Bossi: è questa la Lega vera?

P.P.S.: pare che quello della Lega verso Romano sia un voto di scambio: fiducia per quote latte.

martedì 27 settembre 2011

Consiglio comunale di Vedano Olona: evasivi sull'evasione

Dal Consiglio comunale una nota buona e una meno buona. La buona è che è stato approvato il regolamento per l'istituzione del Consiglio tributario. Peccato che sia stato solo il voto della maggioranza. Progetto Popolare si è astenuto, mentre Vedano Progresso e Progetto Vedano hanno votato contro. Può sembrare un paradosso il voto non favorevole di Progetto Popolare e Vedano Progresso, visto che avevano presentato un'interrogazione proprio per l'istituzione di questo strumento. Il problema è sorto però su alcuni punti del regolamento, che effettivamente avrebbero meritato di essere discussi e chiariti. Cosa che non è avvenuta. E le richieste contemplavano principalmente di valutare la legittimità nell'inserire nel Consiglio tributario cittadini non vedanesi o figure di professionisti (commercialisti, revisori dei conti ecc.). Insomma: cose di non poco conto, a cui purtroppo la giunta non è riuscita a dare risposta. La presenza di non residenti garantirebbe infatti più neutralità in ambito decisionale, mentre quella di professionisti offrirebbe maggiori competenze. Oltretutto, come ha detto giustamente il sindaco, le decisioni del Consiglio tributario dovranno essere prese con molto buon senso, andando con i piedi di piombo ed essere più che sicuri prima di segnalare un eventuale evasore. Per questo, neutralità e professionalità potrebbero garantire equilibrio e affidabilità.
Ora vedremo se sarà possibile modificare il regolamento in corsa. Una corsa veloce, visto che si sta accelerando proprio per regolamentare tutto entro la fine dell'anno. L'istituzione del Consiglio tributario entro il 2011, infatti, garantirebbe al Comune un saldo di bilancio per il patto di stabilità di 400.000 euro. Peccato, però, che si sia perso tempo: infatti il Consiglio tributario avrebbe dovuto essere già in vigore da fine agosto dello scorso anno...
Una cosa comunque ci ha lasciato perplessi: la repulsione di alcuni esponenti della maggioranza verso questo strumento. Abbiamo sentito termini come "delazione", "ricatto". Signori: stiamo parlando di scovare e denunciare evasori, e l'evasione fiscale è UN REATO: come lo è rubare nelle case altrui o spacciare droga.
Certo, dovrebbero essere altri i provvedimenti, primo fra tutti una riforma fiscale che snellisse l'iter burocratico e portasse le aliquote sul lavoro a livelli ragionevoli o comunque in linea con la media europea. Però le riforme vengono sempre promesse e poi alla fine si discute di intercettazioni. E' vero anche che occorre fare dei distinguo: purtroppo, con questa crisi, c'è chi non paga le tasse perché non ce la fa. Ma c'è anche chi evade per comprarsi la Ferrari!
Chiudiamo con la mozione di Vedano Progresso sul giorno di raccolta dei rifiuti: approvata all'unanimità, con l'impegno del sindaco per l'anno prossimo di convincere Coinger a fare spostare la raccolta dal lunedì ad un altro giorno. Siamo fiduciosi e crediamo che la cosa avverrà. Anche perché, sarebbe assurdo risistemare Piazza San Maurizio per rilanciare il centro se questo durante il sabato e la domenica fosse pieno di rifiuti.

P.S.: il consigliere Angelo Carnelli, capogruppo della maggioranza, ha fatto un bell'excursus sulla storia del debito pubblico in Italia. Forse però non ha approfondito la questione: gli segnaliamo perciò alcuni dei responsabili della voragine apertasi negli anni '80. Guarda caso sono gli stessi che adesso pretendono di sistemare le cose... Senza riuscirci, ovviamente.

Firme no porcellum: obiettivo raggiunto e superato!

Le firme per abolire l'attuale legge elettorale-porcata di Calderoli sono arrivate a quota 500.000, e si punta a raggiungere le 700.000!
E più firme si contano, più il porcellum ha i giorni contati.

Esportiamo leggi ad personam

L'Italia fa da modello e lancia un nuovo ramo per l'export: il sindaco di Québec City, per evitare di essere perseguito per un appalto dubbio, ha fatto approvare una normativa "ad personam", sottraendosi così a "persecuzioni giudiziarie". E in Canada l'hanno subito ribattezzata "Loi à la Berlusconi" (Legge alla Berlusconi).

Contro Berlusconi anche il "popolo porpora"

"atti licenziosi contrari al pubblico costume e alla sobrietà richiesta dalla stessa Costituzione", "aria che va purificata": le parole di ieri del Cardinale Bagnasco (Presidente della CEI) sono inequivocabili, e si allineano all'intervento di settimana scorsa di Papa Benedetto XVI.

Stranieri in casa nostra

Il numero di immigrati nel nostro paese (in particolare nel nord) è cresciuto negli ultimi anni a ritmi molto elevati. Tale presenza causa sicuramente difficoltà ma è anche, in presenza di un governo adeguato del fenomeno, una fonte di opportunità. Il dibattito politico su questo tema è spesso sterile e dominato da posizioni ideologiche.
Come contributo alla riflessione, il Circolo PD di Vedano – in collaborazione con i gruppi civici Progetto Popolare e Vedano Progresso - organizza un incontro su immigrazione e integrazione a partire dalla presentazione del libro “Stranieri a casa nostra” dell'economista Francesco Daveri, che analizzando dati e fatti e presentando punti di vista originali propone idee per una migliore convivenza.
Oltre all’autore del libro intervengono per raccontare la propria storia alcuni testimoni diretti dell’argomento oggetto della serata.

Non mancate!

Roberto Adamoli - Segretario Circolo PD Vedano Olona

lunedì 26 settembre 2011

L'Arabia apre alle donne

In Arabia Saudita, svolta epocale (ma qui l'aggettivo ci sta tutto): alle prossime elezioni, è stato concesso per la prima volta alle donne il diritto di voto e di candidarsi. Un passo importante che apre la strada della democrazia in quei regimi. E ancora una volta, la Rete e i social network hanno avuto un ruolo fondamentale in questa conquista.

Seguire l'esempio

Come Silvio. In particolare, l'inventarsi scuse per sfangarla.

Brunetta la fa semplice. Cosa? La mafia!

Per semplificare la burocrazia, eliminiamo il certificato antimafia. Anzi, già che ci siamo, abroghiamo il reato di associazione mafiosa, così il certificato non avrebbe proprio più senso di esistere. Battute a parte, concordiamo con il ministro Brunetta sulla necessità di snellire apparato e iter burocratici, ma forse su argomenti delicati come i controlli preventivi antimafia non si dovrebbe buttarla così sul semplice. Tra l'altro, dal Consiglio dei ministri (di cui Brunetta fa parte) è stato da poco approvato il Codice antimafia che disciplina proprio in modo molto rigoroso tutta la certificazione antimafia, per cui non si riesce a comprendere una proposta di questo genere che va in netta contrapposizione, tanto che è stata giustamente respinta anche dal ministro Maroni, collega di Brunetta.

Potrei ma non voglio

E' il mantra del nostro governo: promesse tante riforme, ma poi il nulla. E le poche (pochissime) leggi buone promulgate, difficilmente vengono applicate. Anzi, magari si fa di tutto per non incentivarne l'utilizzo. La solita politica di facciata, tanto per cambiare.
E' il caso della norma che prevede l'istituzione nei comuni sopra i 5.000 abitanti del Consiglio Tributario, in modo che i Comuni partecipino all'accertamento dei redditi delle persone fisiche, con il fine di combattere l’evasione fiscale. Un'operazione che tra l'altro consentirebbe non solo di sanzionare chi commette reati, ma anche di rimpinguare le casse comunali, visto che la norma prevede anche la compartecipazione dei comuni ai proventi realizzati nella lotta all'evasione nella misura del 33%.
Certo, più che intensificare i controlli, potrebbero essere adottate altre misure, come permettere la detrazione dalla dichiarazione dei redditi del 55% delle spese mediche specialistiche e di quelle per la casa, e nel contempo tassare le imprese con aliquote sul lavoro più ragionevoli. Ma in attesa di queste soluzioni, il Consiglio Tributario è un piccolo passo, e di questo dobbiamo accontentarci.
Ad ogni modo, la legge è del maggio 2010, e i Comuni interessati avrebbero dovuto istituire il Consiglio Tributario a 90 giorni della promulgazione, quindi entro la fine di agosto di un anno fa.
Molti Comuni non hanno ottemperato a questo provvedimento, e tra questi anche quello di Vedano Olona. Da parte delle minoranze è stato richiesto più volte di affrontare il tema o quanto meno di avere una risposta, e accadrà al Consiglio comunale di stasera (ore 21.00 - Villa Aliverti), visto che i gruppi Progetto Popolare e Vedano Progresso hanno presentato insieme un'interrogazione.
D'altra parte, non si comprende come mai ci sia questa ritrosia: istituire il Consiglio Tributario non significa dare vita ad un tribunale dell'inquisizione, né accusare i cittadini di Vedano di essere degli evasori. Si tratta semplicemente di effettuare dei controlli e verificare che tutto sia in regola. E se dovesse risultare, come crediamo, che tra i vedanesi il "fenomeno evasione" è assente, sarebbe un motivo in più per essere orgogliosi del nostro paese. Oltretutto, qui a Vedano la giunta ha già preso provvedimenti di tipo costrittivo più discutibili, come l'ordinanza contro l'accattonaggio. E, sinceramente, prendersela contro i poveracci, senza invece fare nulla contro chi procura danni ben maggiori, può dare l'impressione di fare i forti con i deboli. Però se lo si fa notare, sei tu che vieni accusato di essere arrogante.

Update: nell'ordine del giorno del Consiglio comunale (pubblicato oggi in tarda mattinata, ben dopo il nostro post) si legge al punto 3: "Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento del Consiglio Tributario (art.18, comma 2, D.L. 31 maggio 2010 n.78, convertito con modificazioni nella L. 30 luglio 2010 n.122)". A questo punto l'interrogazione diventa superflua, anche se, lasciatecelo dire, è servito comunque presentarla.

Ritorna l'incubo dell'ammazzablog

Il Governo ha deciso di presentare un nuovo disegno di legge anti-intercettazioni che contiene, ancora, la famigerata norma “ammazza blog” che impone ai gestori di tutti i “siti informatici” l’obbligo di procedere alla rettifica di ogni contenuto pubblicato, che deve essere assolto entro quarantotto ore e su semplice richiesta (fondata o infondata) di chi si ritenga leso dal contenuto di una notizia, di un commento o di un approfondimento, pena una sanzione fino a 12.000 euro.
In pratica, è un tentativo molto palese di censurare tutto quello che viene scritto sul web, non soltanto dai giornalisti, ma anche da tutti quei cittadini che hanno trovato in internet un luogo dove esprimere liberamente il proprio pensiero. In particolare saranno questi ultimi a venire maggiormente colpiti da questa norma: un giornalista infatti ha gli strumenti e magari anche la copertura legale-amministrativa per fare fronte a una richiesta di rettifica, ma un semplice cittadino difficilmente potrà opporsi. Sia chiaro, ognuno deve essere responsabile e rispondere di ciò che scrive, però occorrerebbe buon senso ed equilibrio prima di procedere con simili provvedimenti. Il nostro caso può essere d'esempio: qualche giorno fa siamo stati contattati da una persona che aveva visto citato il suo nome in un post in cui avevamo riportato la notizia di accuse lanciate da un sito (lavelinaverde.org) contro esponenti della Lega (tra cui la persona in questione). Velina Verde pare essere gestito da una corrente interna della Lega. Chi ci ha contattato ci aveva detto che vedere pubblicato il suo nome avrebbe potuto generare equivoci e procurargli danni di immagine. Abbiamo provveduto a pubblicare un post in cui dichiaravamo che da parte nostra non c'era nessuna intenzione di danneggiare alcunché, ma avevamo solo riportato una notizia. Oltre a questo abbiamo espresso la nostra solidarietà a chi era stato attaccato da quel sito, tenuto conto che è gestito in maniera anonima e che le accuse lanciate sembrano prive di fondamento. Tanto è vero che era stata subito presentata alla Polizia postale una querela per diffamazione. Ecco, in questo modo abbiamo soddisfatto chi si era lamentato, salvaguardando il nostro diritto di cronaca: senza bisogno di obblighi e divieti, ma con un pizzico di responsabilità.

domenica 25 settembre 2011

Fuori dal tunnel

Anche quando l'Italia partecipa a risultati straordinari, il nostro governo riesce ad offuscare tutto, spesso con azioni che oltrepassano il senso del ridicolo. E' il caso dell'esperimento in cui è stata misurata la velocità di oscillazione dei neutrini in rapporto a quella della luce. Il commento a riguardo del ministro Gelmini (pubblicato sul sito istituzionale del ministero della Pubblica Istruzione) è infatti allucinante. E preoccupante, dato che questa classe dirigente ha in mano il destino della scuola e della ricerca. Quando riusciremo ad uscire da questa grave e buia situazione e a rivedere la luce?

Dal centro rifiuti al centro pieno di rifiuti

A Vedano Olona della riapertura centro rifiuti non si sa più niente. In compenso, passando la domenica per il centro paese ti trovi di fronte lo spettacolo desolante di via Matteotti coperta di sacchi di immondizia (vedi fotografia a lato). Il motivo è semplice: il lunedì è attualmente il giorno designato alla raccolta rifiuti per il porta a porta, e così può capitare anche che un esercizio commerciale che chiude sabato possa portare fuori i rifiuti da ritirare proprio alla fine di quella giornata, con la conseguenza che sacchi e scatole possano rimanere esposti anche per 48 ore. Eppure il 5 febbraio scorso (primo giorno in cui si riunì il Gruppo di lavoro sul centro rifiuti -gruppo tra l'altro che non viene convocato da circa 4 mesi-) chi scrive ha partecipato tra il pubblico in sala, e quando venne data la possibilità ai presenti di formulare delle domande, avevo chiesto se era possibile spostare il giorno di raccolta, proprio per i problemi evidenziati sopra e che già allora (all'inizio della collaborazione con Coinger) si intravedevano. L'assessore Chiurato aveva risposto che avrebbe esposto il problema a Coinger, ma le cose non sono cambiate. Adesso, il gruppo Vedano Progresso (anche su sollecitazione dei cittadini) ha presentato una mozione per il Consiglio comunale di domani sera, in cui si chiede al sindaco di chiedere a Coinger di spostare il giorno di raccolta.
Non sappiamo se l'assessore Chiurato abbia o no già provveduto a farlo: ci piacerebbe però avere, domani sera, risposte da parte sua e della giunta. Risposte chiare, senza giri di parole, accuse di scaricabarile o ricostruzioni fantasmagorico-politiche di cui è solito in particolare il vicesindaco-analista. Le domande che poniamo sono semplici: Coinger è stata interpellata a riguardo? Se sì, è possibile spostare il giorno di raccolta? Se no, perchè?
Attendiamo fiduciosi, sperando di non dovere chiedere a Don Roberto di organizzare ogni domenica una processione per le vie del centro, per poter vedere i marciapiedi liberi dalle masse di rifiuti, come accaduto settimana scorsa, in occasione della Festa del Patrono San Maurizio.

venerdì 23 settembre 2011

La crisi di voti di Angela Merkel

In Germania il tasso di disoccupazione è più basso di quanto fosse prima della crisi, e il tasso di crescita del PIL tedesco dello scorso anno, del 3,5 %, è stato il secondo tasso più alto dal 1991. «Perché allora i tedeschi sono insoddisfatti dei loro leader politici?» si chiede il Wall Street Journal. Infatti, quest'anno la coalizione di governo di Angela Merkel è stata sconfitta a tutte le elezioni, ultime quelle municipali e regionali di Berlino.
Può sembrare un'esagerazione, ma la causa principale è che il popolo tedesco sia molto esigente. La crescita infatti c'è e la Germania ha tenuto meglio di tutti in Europa, ma i risultati in campo economico della Merkel non sono stati ritenuti sufficienti: il reddito netto del tedesco medio, adeguato all’inflazione, è diminuito bruscamente durante la fase peggiore della crisi economica del 2009, e da allora sta sì crescendo, ma lentamente. Inoltre, ha giocato un ruolo fondamentale anche la gestione dei rapporti con gli altri paesi della zona euro: gli elettori tedeschi infatti, pare non abbiano gradito il salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo. E a dimostrazione di ciò, vi è stata di recente la prudenza mostrata dalla Merkel per quanto riguarda la situazione di Italia e Spagna, che l'ha portata ad opporsi a politiche incisive come l’istituzione degli Eurobond.
Anche la politica energetica del governo ha certamente influito sull'opinione del popolo tedesco: basti pensare che, al suo insediamento, il nuovo esecutivo guidato dalla Merkel aveva annunciato che la Germania avrebbe puntato sul nucleare, salvo poi fare una clamorosa marcia indietro dopo il disastro di Fukushima.
Infine, la sensazione è che anche in Germania sia in atto un desiderio di rinnovamento. Non a caso le forze politiche che sono maggiormente cresciute sono i Verdi e i Pirati: due partiti formati e guidati da giovani talenti, che puntano su programmi innovativi, e che sembrano più in grado di affrontare le sfide del futuro.
E a tutti auf wiedersehen!

Sulle nostre teste, nelle nostre mani

L'Italia è preoccupata, la sensazione è di qualcosa che incombe su di noi: il satellite, ma anche la crisi economica, l'incertezza politica, la paura del domani. E appare proprio un controsenso che proprio il nostro Paese, qui, dove tutto sembra essere immobile, sia stato coinvolto in un esperimento sul superamento della velocità della luce: forse è il segno che abbiamo le risorse per cambiare e risollevarci. Dobbiamo solo volerlo, senza aspettare più che decisioni sbagliate ci cadano addosso dall'alto.

L'Italia sta perdendo il treno di internet

Il flop del wi-fi sui treni Frecciarossa è l'emblema di quanto internet sia un'occasione sprecata per il nostro Paese. Un vero peccato, perché la Rete oltre ad offrire nuove ed ampie forme di partecipazione, in nazioni come la Francia, che ha investito nel mezzo ed ha sfruttato le sue potenzialità, ha permesso ottimi risultati a livello occupazionale. I problemi di questo ritardo sono diversi, politici e culturali innanzitutto, con un governo ed una classe dirigente che oltre a non comprendere il mezzo, non hanno nemmeno interesse a svilupparlo.
Sono comunque in atto tentativi per lanciare il wi-fi, come il progetto Free Italia Wi-Fi: una rete Wi-Fi gratuita gigante, che copre centinaia di comuni in una dozzina di province italiane, frutto di un accordo tra diverse pubbliche amministrazioni locali. Resta da capire se la politica favorirà queste iniziative, o ancora una volta farà di tutto per ritardarle.

giovedì 22 settembre 2011

Primarie di Napoli: la camorra ha sporcato il voto?

Se fosse così, Pierluigi Bersani ci aveva visto giusto ad annullare il risultato di quelle primarie piuttosto anomale e a commissariare la Federazione del Partito di Napoli. E questa volta, vigilando bene e agendo in maniera decisa, siamo arrivati prima dei magistrati.

Velina Verde: dietro il velo dell'ipocrisia

Giorni fa abbiamo dato notizia di un sito (www.lavelinaverde.org) da cui partivano accuse infondate contro alcuni esponenti della Lega. Una delle persone coinvolte, l'avvocato Andrea Mascetti, ci ha contattato, rammaricandosi di vedere citato il suo nome. Noi non solo ci scusiamo se riportando la notizia appresa dai media abbiamo creato qualche disagio nei suoi confronti, ma gli diamo la nostra piena solidarietà, condannando chi, come gli autori de La Velina Verde, nascondendosi dietro l'anonimato, lanciano attacchi in maniera subdola. Anche perché accusare in maniera anonima, significa fare solo illazioni.
Tra l'altro, occorre sottolineare che a riguardo è già stata presentata una denuncia per diffamazione alla polizia postale.
Solidarietà, ma anche un ringraziamento all'avvocato Mascetti, che ha compreso che da parte nostra non c'era assolutamente nessuna intenzione di danneggiarlo ed ha rispettato in maniera intelligente il nostro diritto di cronaca, sancito tra l'altro dall'art. 21 della Costituzione.
Il diritto di replica che gli è stato concesso è perciò sacrosanto e meritato.

-265.936

E' questa la cifra conseguente al taglio ai trasferimenti agli enti locali che subirà il nostro Comune, grazie all'assurda manovra del governo. Ciò significa, per i cittadini, meno servizi comunali o tariffe aumentate. O magari le due cose insieme.

CotoLega alla Milanese

La maggioranza, grazie allo chef Bossi, oggi ci propina un altro piatto indigesto: il no all'arresto di Marco Milanese, consigliere politico di Giulio Tremonti, accusato di associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio. La vergogna sembra non avere fine, e il popolo, sempre più nauseato, inizia a non averne proprio più (anche quello leghista).

Fuori dal mondo

Se Obama si dimentica di menzionare l'Italia nel suo discorso di ringraziamento alle nazioni che hanno contribuito alla caduta di Gheddafi, non è per dimenticanza o maleducazione, ma per il fatto che grazie a questo governo abbiamo perso così tanta credibilità da essere isolati e tagliati fuori dal mondo che conta.

Una firma li fermerà

Primi effetti della raccolta firme contro il "porcellum": Berlusconi annuncia una nuova legge elettorale per "dare potere ai cittadini". Se si pensa che è stato proprio un suo governo a istituire l'attuale legge-porcata che toglie ai cittadini il diritto di scegliere chi votare, l'annuncio (in tutte le sue sfumature) è davvero paradossale. E significativo: hanno paura del referendum.
Per cui, chi non ha ancora firmato, lo faccia subito.

Un ospedale mutilato dai tagli

3,5 milioni di euro: a tanto ammontano i tagli imposti da Regione Lombardia all'Ospedale di Circolo di Varese. Una decisione che mette a rischio le prestazioni chirurgiche, con carenza di infermieri e drastica contrazione dei posti letto: tutto con enorme disagio dei cittadini.
E fa davvero rabbia di fronte a queste notizie ricordare come la politica di Formigoni abbia in passato privilegiato con fondi e risorse strutture private come la Clinica Santa Rita, dove si "macellava" la gente, oppure come il San Raffaele, i cui amministratori, con speculazioni avventate, sono riusciti a portare il loro ospedale sull'orlo del baratro nonostante i 400 milioni annui che venivano da Regione Lombardia.
E l'obiettivo di tutto questo è favorire il privato a scapito del pubblico.

mercoledì 21 settembre 2011

No-porcellum: le firme volano!

Quelle raccolte a Vedano Olona, almeno, lo stanno facendo, visto che sono in viaggio per Roma. Ma anche a livello nazionale le cose pare stiano andando bene (visti gli ultimi aggiornamenti) e, facendo i debiti scongiuri, la probabilità di raggiungere la quota necessaria di 500.000 per fine mese, è a portata di mano. E speriamo che una volta raggiunto il risultato agognato, le firme non facciano la fine di quelle raccolte tempo fa dal Movimento 5 Stelle ("Parlamento pulito").
Nel nostro piccolo abbiamo contribuito a raccogliere un centinaio di firme: 3 moduli riempiti, altre 10-15 persone venute al banchetto organizzato sabato mattina e dirottate in Comune perché i moduli per le firme erano finiti, almeno un'altra decina di iscritti al nostro Circolo che nel pomeriggio si sono recati a Varese per firmare. Per non parlare di un'altra decina di cittadini non residenti che purtroppo non abbiamo potuto soddisfare (le firme erano consentite ai soli residenti). Il nostro appello è stato quindi accolto con successo, e ringraziamo di questo i nostri simpatizzanti.
Il PD in questa raccolta firme si è mosso in maniera altalenante: prima i vertici hanno respinto questa ipotesi, puntando sulla proposta di legge elettorale presentata in Parlamento; poi hanno iniziato a tentennare e infine hanno dato il pieno appoggio. Un comportamento che si è riflesso anche a livello locale, in Lombardia e a Varese, visto che, tra l'altro, l'abrogazione del "porcellum" potrebbe anche ridurre il numero dei parlamentari del PD e del centrosinistra. Ma come fa notare giustamente Giuseppe Adamoli "può una coalizione che si propone di governare l’Italia vivere con la paura di avere la Lombardia e il Nord all’opposizione?". Comunque sia, alla fine anche a Varese, esponenti del PD hanno dato pieno sostegno al referendum, pur se un po' tardivamente, tanto che qualcuno parla di "referendari del giorno dopo". Anche se c'è da sottolineare, che Roberto Molinari (segretario cittadino del PD varesino) è sceso da subito in campo a favore della campagna per l’abolizione dell’attuale legge elettorale.
Chi non avesse ancora firmato, si rechi presso il proprio Comune o consulti la mappa dei banchetti organizzati, perché questa settimana c'è il rush finale e decisivo.

Lampedusa, dal casinò promesso al casino annunciato

Come ci ricorda Andrea Civati, nei programmi di Berlusconi Lampedusa avrebbe dovuto essere un'isola da sogno, con tanto di campi da golf e casinò. Beh, per adesso c'è solo un grande casino, con duri scontri tra isolani e immigrati. Lampedusa è stato l'ennesimo spot del governo e rappresenta il fallimento totale della sua politica sull'immigrazione (soprattutto se, per favorire i tuoi amici, regali mezzi necessari a fronteggiare le emergenze).
E ancora una volta le promesse-burla devono fare spazio alla dura realtà.

Da Adro a Cesate

Da un sindaco della Lega a un sindaco del PD: una situazione inaccettabile.

C'è poco da stare allegri

Anzi, c'è proprio da piangere, con i tagli della manovra agli enti locali (grazie Lega!).
Se ne discute oggi alle 17.00 in diretta web.

Il punto della situazione

In questi 3 anni di legislatura abbiamo visto il Parlamento impegnato solo a discutere delle leggi ad personam per salvare Berlusconi dai tribunali; un'evoluzione incredibile di cricche e corruzione; episodi paradossali e imbarazzanti, come il ministro Scajola che dice di non sapere che hanno pagato la casa al posto suo o i parlamentari di Lega e Pdl che votano in Parlamento convinti che Berlusconi credesse davvero che Ruby fosse nipote di Mubarak; Berlusconi stesso che dichiara che gli 800mila euro dati a Tarantini erano un aiuto ad una famiglia bisognosa; abbiamo sentito dire che le feste a luci rosse ad Arcore erano incontri conviviali con gente elegante, poi però che nel privato ognuno è libero di fare ciò che vuole (anche concedere incarichi istituzionali in cambio di prestazioni sessuali?).
Nel frattempo, le riforme annunciate non ci sono mai state (nemmeno il federalismo), il deficit pubblico è aumentato a dismisura, la crisi che non c'era ha travolto l'Italia, che è diventata lo zimbello internazionale, è stata declassata e viene massacrata dai media stranieri, e non solo quelli "comunisti" di casa nostra.
Tutti, ma proprio tutti, chiedono un passo indietro a un governo che ormai non è più in grado di guidare il Paese e che si regge solo a colpi di fiducia.
Occorre che si faccia il possibile affinché qualcuno li convinca o li fermi, prima che si arrivi davvero alla piazza inferocita, perché la situazione sta precipitando al punto di non ritorno.

martedì 20 settembre 2011

Dare voce ai giovani

Domani sera alle ore 21.00 in Villa Fara Forni a Vedano Olona prende il via una serie di incontri organizzati da Progetto Popolare, in cui i protagonisti saranno i giovani e le proprie esperienze, raccontate direttamente dalla loro voce.

In Sicilia PD è Partito Diviso

Insulti e spintoni alla direzione regionale del Partito Democratico Siciliano. Al centro della discussione, l'imbarazzante alleanza con il governatore Raffaele Lombardo.
"Mi chiedo come fa un partito come il PD a sostenere una giunta in cui il presidente della Regione è rinviato a giudizio per fatti moralmente molto gravi. La coerenza indica una sola strada. Ritirare l'appoggio e consultare i nostri elettori. Per questo chiediamo che sia fissata subito la data del referendum sul sostegno al governo Lombardo, per il quale abbiamo raccolto oltre 5.000 firme". Così ha commentato il senatore Enzo Bianco, da sempre contrario al patto politico stretto con Raffaele Lombardo.

Falce e cancello

Il Tribunale di Milano ha condannato Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, a pagare un risarcimento di 300mila euro per il libro "Falce e carrello", in cui è stata ravvisata concorrenza sleale e denigrazione nei confronti di Coop Italia.
Fin qui una sentenza normale, che ci può stare. Ciò che sorprende, è il fatto che la sentenza preveda anche l’immediato ritiro di tutte le copie del libro: una censura bella e buona, che in un Paese democratico ci pare indubbiamente eccessiva. Speriamo che sia veramente una misura temporanea.

Buffetax

E' la proposta di Obama per uscire dalla crisi: aliquota minima al 35% per i ricchi. "Se sei così ricco devi pagare almeno l'aliquota fiscale della tua segretaria": è quanto chiedeva appunto il miliardario americano Warren Buffet. Riuscirà il Presidente USA a fare passare il provvedimento contro il muro di repubblicani e tea-party?

I sindacati ci sono anche in America

E la Fiat riesce a litigarci anche lì: ormai è il suo "Marchionne di fabbrica".

Treni Lombardia: il PD dice no a corse dimezzate e a costi raddoppiati

Per i pendolari lombardi la situazione rischia di diventare drammatica: dopo gli aumenti subiti nella prima parte dell'anno, dopo che a fronte di questo sacrificio erano stati garantiti maggiore efficienza e migliore servizio, arriva la stangata dei tagli della manovra, che rischia di dimezzare le corse e di vedersi raddoppiare i costi dei biglietti. Una conseguenza delle politiche scellerate di Lega e Pdl, che nel frattempo pensano a giocare con le bandierine.
Il PD Lombardo si schiera come sempre dalla parte della sua gente e chiede alla Regione di fermare gli aumenti, favorire la concorrenza tra operatori sulle tratte ferroviarie e garantire più investimenti per portare finalmente il trasporto ferroviario lombardo ai livelli di qualità garantiti negli altri Paesi europei: perché viaggiare non è un lusso ma una necessità!

lunedì 19 settembre 2011

Famiglia dei Valori

Per chi pensava che fosse la Lega l'unico partito a conduzione familiare. (E Di Pietro si difende: "Che c'azzecca mio figlio Cristiano con il Trota?")

Lascia stare i Santi

Oggi si è compiuto il miracolo di San Gennaro! E a dispetto del decreto taglia-feste della manovra (che prevedeva lo spostamento della festa patronale alla domenica più vicina), vedremo ripetersi la liquefazione del sangue nell'ampolla (che non è quella del Po) sempre nello stesso giorno. Dopo le proteste del cardinal Sepe (vescovo di Napoli), il governo ha deciso di non toccare San Gennaro (oltre ai Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo). Ora rimane aperta la questione a Milano, dove è in atto una rivolta (trasversale) a difesa del patrono Sant'Ambrogio. E molto probabilmente anche in questo caso rimarrà tutto come è.
Insomma: si possono toccare le pensioni, i risparmi delle famiglie, le tasche dei consumatori, i servizi degli enti locali, ma guai a mettersi contro i Santi!

Ripulire Napoli

Ma dalle risorse, non dai rifiuti.

A Berlino cade un altro muro

Alle elezioni insieme municipali e regionali tenutesi a Berlino, il "Partito dei Pirati" rompe lo sbarramento del 5% ed entra nel Parlamento regionale.
La tendenza sembra essere questa: giovani, internet e centrosinistra.
Vi viene in mente qualcuno?

Il sole delle Alpi tramonta a Venezia

Si è parlato di secessione, ma il pensiero è rivolto ormai alla successione: alla Festa dei Popoli Padani di ieri, c'era proprio un'atmosfera crepuscolare.

domenica 18 settembre 2011

L'allarme di Confesercenti

Per Confesercenti "cambiare rotta e rendersi conto che, per reperire risorse, sono necessari tagli alla spesa poiché la pressione fiscale effettiva è alla soglia insostenibile del 54%". L'aumento dell'Iva stabilito dalla manovra economica infatti graverà per il 70% sulle famiglie e si tradurrà in 140 euro di aumento medio annuo per ciascuna famiglia. Nella sudisivisione per aree geografiche, l'aumento sarà più marcato al Nord-est (166 euro a famiglia ogni anno), seguito dal Nord-ovest (158), dal Centro (138), Sud (113) e Isole (102). Guardando alle professioni, la crescita sarà di 220 euro per imprenditori e professionisti, 170 per i lavoratori in proprio, 189 per impiegati e dirigenti, 149 per operai e assimilati, 104 per i pensionati e 95 per altra condizione (cassintegrati, disoccupati). La manovra sull'Iva, inoltre, unicamente per la parte riguardante i consumi delle famiglie, inciderà dello 0,48% sull'inflazione e porterà un gettito annuo aggiuntivo di 3,4 miliardi di euro.
E secondo l'associazione di consumatori Codacons, su un monitoraggio effettuato in 10 città italiane, i prezzi sono già aumentati nel 35% degli esercizi commerciali.

L'inchiesta sui rifiuti tossici buttata via

Più di un milione di tonnellate di rifiuti tossici del Nord Italia che tra il 1999 e il 2000 partivano a bordo di camion verso il Sud. Fumi delle industrie siderurgiche e metallurgiche, oli minerali, lubrificanti delle macchine, scarti delle vernici, ceneri residue da combustione, solventi, e le acque proveniente da stabilimenti di industrie chimiche e acidi: da Milano, Vicenza, Padova, Treviso, Verona, Venezia, Bergamo e Brescia con una regolarità di circa 100 viaggi a settimana per essere sversati nelle campagne campane. Uno sversamento dei rifiuti ha distrutto la coltivazione della mela annurca, dei carciofi, dei pomodori, dei mandarini, delle pesche, dei finocchi e dei broccoli, ha avvelenato il latte delle bufale, devastato gli alberi di limoni, provocando danni enormi alle risorse agricole e alla salute degli abitanti delle zone avvelenate.
Un'inchiesta durata 13 anni, che ha portato al rinvio a giudizio di ben 98 imputati, ma che ha visto finire tutto nella prescrizione.

Più niente da dire

Immagini di un partito e del suo leader in caduta libera: a Venezia, alla Festa dei Popoli Padani, dopo più di 20 anni, parole ancora più vuote del solito. Secessione della Padania? Sì, dalla Lega.