Napolitano è rimasto piuttosto colpito dal fatto grave e inquietante delle annunciate dimissioni di massa dei parlamentari Pdl in caso di decadenza di Berlusconi. Consigliamo al Presidente della Repubblica di non preoccuparsi più di tanto: siccome la decadenza sembra ormai probabile, si sarebbero già dovuti dimettere e questa sembra essere quindi solo l'ultima (e probabilmente la penultima, perché altre di sicuro ne seguiranno) delle minacce di buttare tutto all'aria che Berlusconi e il Pdl hanno ventilato in questi ultimi 2 mesi, cioè da quando è avvenuta la condanna.
Se poi dovesse avvenire, gli scenari sarebbero questi: si può trovare un'altra maggioranza per formare un nuovo governo (che può essere un Letta-bis) o si sciolgono le Camere e si torna al voto. Ma a deciderlo sarà sempre e solo Napolitano. In tutti e due i casi, comunque, Berlusconi decadrebbe, e per lui non solo non ci sarebbe più lo scranno in Parlamento (a renderlo oltretutto impunibile), ma, come prescrive la legge, nemmeno la possibilità di candidarsi in quanto condannato e pregiudicato.
Per cui alla fine, il "decada Berlusconi insieme a tutti i Filistei", sempre poi che questo teatrino venga messo in atto, non avrebbe conseguenze nemmeno così catastrofiche.
P.S.: giusto per sottolineare il bluff, le dimissioni di un parlamentare non sono un semplice automatismo messo subito in atto, ma una trafila piuttosto complicata e laboriosa.