Presentato un documento da Confindustria e sindacati (Cgil, Cisl, Uil) per le priorità per la legge di stabilità e la crescita del Paese.
Tre i cardini fondamentali su cui si chiede di intervenire: fisco, politica industriale e rinnovamento dell'amministrazione pubblica. Per l'abolizione dell'Imu solo critiche: "ha sottratto risorse che sarebbero state meglio impiegate per misure più efficaci per il rilancio delle imprese e il sostegno dei lavoratori".
L'abolizione dell'Imu non è proprio stata presa bene dalle imprese, un po' per il fatto che non sarà tolta dai capannoni, ma soprattutto perché si temono ulteriori aggravi con la nuova Service Tax (che ingloberà anche l'Imu). E c'è perciò chi chiede fin da ora delle soluzioni di ottimizzazione e razionalizzazione dei costi della macchina amministrativa, in modo da alleviare le imprese dagli oneri fiscali.
Le proposte che giungono dal mondo del lavoro vanno comunque non solo ascoltate, ma prese in considerazione, perché quanto fatto fino ad oggi dalla politica non ha dato risultati al Paese. E non è un caso che l'Italia sia l'unica nazione del G7 ad avere un Pil negativo nel 2013.