sabato 31 maggio 2008

E' qui la festa!

Sabato 31 maggio, alle 18.30 l'on. Andrea Orlando, responsabile nazionale Organizzazione PD, aprirà la prima edizione della Festa del PD della Schiranna, a Varese, che avrà luogo nell'ex area go-kart di via Vigevano fino al 31 agosto.
Qui puoi trovare il programma completo

Pedalania

Negli scorsi giorni l'on. Giorgetti si è lamentato del fatto che il logo dei mondiali di ciclismo Varese 2008 si vede poco, sia nella nostra provincia che, soprattutto, fuori dal nostro territorio. Siamo d'accordo con lui, ma ci chiediamo dove è vissuto fino ad oggi l'on. Giorgetti, tenuto conto poi che è stato il principale artefice della scelta della sede di Varese per questo evento. Chieda conto della questione al suo collega Reguzzoni (ex-presidente della Provincia e genero dell'europarlamentare Speroni) ed agli esponenti locali del suo partito, che hanno la regia di tutta la manifestazione, e che per l'organizzazione della quale hanno messo da parte problemi importanti come il ciclo dell'acqua ed il piano rifiuti. Forse conviene prendere esempio dalla Svizzera, dove hanno cominciato a "pedalare" per l'organizzazione dei mondiali del prossimo anno che si terranno a Mendrisio, e già da adesso il logo della manifestazione viene pubblicizzato. Qui a Varese invece stiamo assistendo ad un'organizzazione incerta e balbettante: dalla questione alberghi alla comunicazione, che non è poi altro che la figlia di tutta la politica legata al marketing territoriale.

martedì 27 maggio 2008

Il ministro Scorjola

L'annuncio è stato clamoroso (ma ormai questo governo ci sta abituando), anzi atomico: "Entro 5 anni costruiremo centrali nucleari in Italia". A parlare (in spregio poi al risultato del referendum abrogativo del 1987), il ministro dello Sviluppo Economico Scajola, noto esperto di energia nucleare. Certo, parlare così a vanvera, senza un minimo di concetto... Tanto per cominciare, costruire una centrale nucleare comporta almeno il doppio di 5 anni, tenendo conto poi che le ultime di così detta "terza generazione" sono già considerate obsolete, e stanno per essere soppiantate da quelle di "quarta generazione", tuttora in fase di studio e sperimentazione (se tutto va bene impianti di questo tipo saranno disponibili tra 20-25 anni!). E poi, mettere in preventivo altri fattori: dove recuperare i soldi per realizzare gli impianti, ad esempio. Il primo e finora unico reattore nucleare commissionato nell'Europa occidentale dopo Chernobyl, quello finlandese sull'isola di Olkiluoto, ha già sforato il budget di spesa previsto del 35%. E se si tiene conto di come vanno qui in Italia questi appalti politico/affaristici, c'è davvero da rabbrividire. Oltretutto, quella nucleare non è certo una energia economica: il prof. Rubbia (Nobel per la Fisica) in una recente trasmissione televisiva a riguardo è stato molto chiaro: "Si pensa che il nucleare possa ridurre il costo dell’energia. Questo non è vero: un recente studio ha dimostrato, per esempio, che i costi per il nucleare in Svizzera continueranno ad aumentare. I costi per il nucleare variano notevolmente da paese a paese: in Germania ha un prezzo di circa due volte e mezzo in più rispetto a quello francese. Ciò è dovuto al fatto che il nucleare in Francia è stato finanziato per anni dallo Stato, quindi dai cittadini. Ancora oggi, le 30.000 persone che lavorano per il nucleare francese sono pagate grazie agli investimenti massivi dello Stato. L’aumento del numero di centrali atomiche nel mondo in questi ultimi anni ha causato, inoltre, un considerevole aumento del costo dell’Uranio, che difficilmente tornerà a scendere. Il nucleare è dunque molto costoso, anche nel lungo periodo". Non solo lui, ma anche altri esperti hanno affermato che l'elettricità proveniente da una nuova centrale nucleare è più costosa del 15% rispetto a quella prodotta con il gas naturale, senza contare lo smaltimento delle scorie e i costi di dismissione della centrale stessa. Già, le scorie: dove le andiamo a stoccare? Un problema estremamente serio: qui in Italia poi non si riesce a risolvere il problema della costruzione di un inceneritore per riuscire a bruciare l’immondizia (basta vedere la Campania in questi giorni), come riusciremo a sistemare queste grandissime quantità di scorie nucleari che nessuno al mondo sa ancora smaltire? In realtà il prof. Rubbia stava lavorando ad un progetto per bruciare le scorie con gli acceleratori di materia e renderle così innocue, ma Il programma è stata bocciato e non finanziato dall’Italia (anno 2005 - governo Berlusconic III), e Rubbia è stato costretto ad emigrare in Spagna. Se si pensa di affrontare il problema energetico il nucleare ORA non è la scelta migliore, almeno fino a quando non verranno trovate le soluzioni ai problemi che esso comporta. Per ovviare alle fonti di energia fossili c’è chi punta molto sulle cosiddette fonti rinnovabili, soprattutto sull’energia solare ed eolica, considerate del tutto pulite e a basso impatto ambientale. Certamente pensare che da esse arrivi una porzione considerevole dell’energia futura è quantomeno azzardato (basti pensare ad esempio che per soddisfare la metà del nostro futuro fabbisogno elettrico con l’energia solare servirebbero circa 22 mila chilometri quadrati di pannelli, un’area grande più o meno quanto tutta la Sardegna), ma al momento potrebbero tamponare qualche falla, in attesa che l'energia nucleare fornisca più garanzie di sicurezza (sempre Rubbia sta lavorando ad una forma di “nucleare più pulito” che prima di tutto avrebbe il grande merito di bruciare le scorie e il plutonio prodotte negli anni del nucleare sporco e indica nel torio, anziché nell'uranio, il "combustibile" ideale, perché meno costoso e più reperibile -circa 3 volte di più dell'uranio-). E soprattutto, dobbiamo riportare in Italia la ricerca, che negli ultimi anni è stata bloccata, facendo scappare i nostri più brillanti cervelli: è quella la migliore energia!

lunedì 26 maggio 2008

Sogni e bisogni

Milano, 24 maggio 2008 - 1° Forum dei Circoli Lombardi del PD
In un teatro Strehler pieno, con una platea variegata, fatta di uomini e donne più o meno giovani, e soprattutto giovanissimi in prima fila, Veltroni ha usato parole cariche di ottimismo sul futuro e di critica sul presente. In un'analisi del voto, ha sottolineato la strategia adottata dal PD: "Non abbiamo nascosto i dati della sconfitta, ma siamo anche un grande partito, una grande novità politica per il paese, il primo grande partito riformista. Siamo stati tuttavia vincenti in molti grandi comuni, registrando risultati importanti. A Milano per esempio tra il 2006 e il 2008 Il PD è cresciuto al senato del 9%, così come è cresciuto a Bologna, Firenze, Napoli e Roma, nonostante le premesse negative, con una coalizione che aveva il minimo storico dei consensi." Veltroni ricorda inoltre il coraggio che si è avuto nell’andare da soli come scelta necessaria in seguito alle dichiarazioni di Bertinotti e Mastella.
Altro argomento toccato, sono state le primarie: "In tutti gli appuntamenti elettorali del futuro - spiega il segretario - faremo le primarie. A partire dalle prossime provinciali". Non sono poi mancate le critiche al governo, polemizzando in particolare col reato di clandestinità che rischia di riempire oltremodo le carceri del nostro paese oltre che di intasare i tribunali con cause che non hanno senso, quando ha più senso abbracciare la proposta del Pd che chiede l’espulsione per i clandestini, il rispetto per chi lavora e la certezza della pena per chi delinque. Altre stoccate sono state per il ponte sullo Stretto e le centrali nucleari: "Il ponte di Messina è sbagliato. Vorrei che voi andaste nei bar, nei ristoranti e nei mercati a chiedere ai dirigenti della Lega perchè il ponte era sbagliato prima del 14 aprile, mentre ora è diventato una priorità". Sulle centrali nucleari: "Occorre aspettare 10 anni di permessi per un rigassificatore pensiamo a quanti ce ne vorranno per una centrale nucleare?". Poi, parole anche sul futuro del PD: "Siamo un partito nuovo. Basta con le riunioni degli ex e basta con il guardare al gruppo sanguigno di ognuno: gli ex fanno tristezza! Dobbiamo imparare a combattere". C’è bisogno secondo Veltroni di un partito che stia in mezzo alla gente e non in tv, che non paga nel breve periodo ma nel lungo". Vuole un partito in cui sia la gente a scegliere chi vuole con le primarie, un partito che riesca a radicarsi nel territorio. Poi ha indicato le prossime priorità: "Salari, pensioni, precarietà: dobbiamo stare il più vicino possibile alle condizioni materiali delle persone per contrastare l’impoverimento a cui questo governo non sa dare risposte”. E poi ha concluso: "Il nostro partito dev’essere ciò che ha promesso di essere, dobbiamo guardare con fiducia e far crescere questa nuova forza riformista, perché tra cinque anni governeremo noi e dobbiamo avere un Paese che consenta un'azione riformista".

Dialogo sì, ma sulle riforme

Milano, 23 maggio 2008: prima riunione milanese per il governo ombra del PD.

Veltroni, presente con tutto l'esecutivo, ha criticato pesantemente le azioni del governo, snocciolando l'elenco dei provvedimenti sui quali l'opposizione intende dare battaglia. "C'è una grande questione che non è stata messa all'ordine del giorno ed è la lotta al rischio di impoverimento di una grande parte della società italiana".
Tra gli annunci del governo, mancano infatti le vere priorità del paese:gli interventi sui salari, sulle pensioni, la lotta al precariato. Cose di cui non si sente affatto parlare. La defiscalizzazione sugli straordinari non è certo una misura sufficiente. Critiche anche sull'ICI:"Va bene l'intervento sull'Ici, d'altra parte il governo Prodi era già intervenuto per il 40 per cento - ha ricordato - Ora però è necessario un intervento a favore di coloro che la casa non possono acquistarla, come, per esempio, la doppia defiscalizzazione per aprire il mercato degli affitti e la vendita dei patrimoni comunali o statali per la costruzione delle case popolari".
Si è parlato anche del nodo Rete 4: "Mi chiedo perché ci sia stato bisogno di introdurre surretiziamente un tema di questo genere quando, a mio parere, sull'argomento occorre aprire un dibattito parlamentare. Non si capisce tutta questa precipitazione".
Sul pacchetto sicurezza, Veltroni ha chiarito che su una parte delle norme introdotte esiste l'approvazione dell'opposizione per il semplice fatto che "Gran parte degli articoli sono copiati dal decreto Amato per cui non può non esserci il nostro consenso". Fa eccezione però il reato sulla clandestinità, che rischia di creare enormi complicazioni.
Veltroni è tornato poi a parlare di Alitalia (non ce ne siamo dimenticati!):"Su Alitalia - ha ricordato - è sceso il silenzio e ci chiediamo a che punto è la famosa cordata italiana. Il tempo passa - ha aggiunto - e le soluzioni non si vedono. Con Air France sappiamo come è andata e ci chiediamo, ora, a che punto è la famosa cordata italiana. Ma, mentre attendiamo il destino di Alitalia che coinvolge migliaia di lavoratori, dobbiamo pensare a Malpensa. Ne ho parlato oggi anche nell'incontro che ho avuto con Formigoni. Dobbiamo cercare dei provvedimenti che permettano di attirare in maggior quota compagnie straniere".
Con il presidente della Regione Lombardia però il segretario del Pd ha parlato soprattutto di federalismo fiscale, chiarendo di condividere con lui l'idea di un federalismo solidale. "Ringrazio il presidente Formigoni per l'incontro che abbiamo avuto questa mattina. E' la dimostrazione che il governo ombra è un soggetto istituzionale come lo è in tanti altri paesi, dove è codificato il rapporto tra il governo ufficiale e quello ombra".

domenica 25 maggio 2008

La politica del rifiuto

I rifiuti in Campania da emergenza rischiano di trasformarsi in tragedia: il muro contro muro tra autorità e popolazione locale ha già dato avvio a cruenti scontri. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai rifiuti Guido Bertolaso incontrerà a partire da oggi i sindaci, i presidenti di municipio e le autorità locali dei comuni dove dovranno essere realizzate le discariche previste dal decreto, proprio per spiegare i contenuti del provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso. Il commissario è disposto a "lavorare" nelle cave con i tecnici indicati dalla comunità, a coinvolgerla nel controllo della quantità e qualità dei rifiuti che vi saranno smaltiti. Chiederà però che siano smantellati subito i blocchi stradali. Una saggia decisione: non si poteva prenderla prima? Forse si sarebbero potuti evitare gli scontri di ieri. Certo, la situazione è diventata intollerabile e quei rifiuti devono sparire dalle strade: capiamo quindi la determinazione del governo a risolvere una situazione penosa che si sta trascinando ormai da troppo tempo, causata da una classe politica inetta e autoritaria, incapace di trovare nell'arco di quattordici anni soluzioni efficaci e condivise. E il sindaco Iervolino e il presidente Bassolino hanno le loro pesanti responsabilità. Ma affidarsi in modo esclusivo all'uso della forza, potrebbe lasciare un segno nei rapporti tra cittadini e istituzioni, perché nella protesta non ci sono solo facinorosi, ma anche cittadini normali e bisogna preoccuparsi della loro tutela. L'impressione però è che il governo veda la soluzione a questo problema come una prova di forza, una vetrina per l'immagine della propria efficienza, e che ciò che importi sia innanzitutto sgomberare le strade dei rifiuti, senza un altro piano preciso per il futuro, senza nessuna tutela per la salute delle persone. Il piano del governo infatti lascia ancora in vita l'intero network di intermediazione (consorzi, società miste) che ha ingoiato, negli ultimi dieci anni, 780 milioni di euro all'anno, quindi 15 mila miliardi di lire in dieci anni. Non si pensa ad esempio ad azioni mirate a colpire la camorra e le imprese a lei affiliate che in tutti questi anni sono state la causa principale dell'emergenza rifiuti in Campania. I cittadini giustamente sono preoccupati per questo proliferare di discariche e termovalorizzatori: loro devono viverci lì accanto. E' vero che la sindrome "NIMBY" (non nel mio giardino) non deve prendere il sopravvento sulla partecipazione civile e sulle proprie responsabilità (i rifiuti in qualche maniera devono sparire dalle strade); è anche vero però che la popolazione deve essere INFORMATA e TRANQUILLIZZATA, e non convinta a manganellate. Ci auguriamo perciò che il problema venga risolto attraverso la collaborazione ragionevole tra autorità e popolazione, e che gli amministratori locali in futuro (potendo contare sul senso civico dei cittadini) sappiano avviare pratiche moderne ed ecologiche come la raccolta differenziata. Ma basta scontri: se è vero che le immagini dei rifiuti in tutto il mondo non hanno fatto fare una bella figura all'Italia, non è che quelle di polizia in assetto di guerra che carica donne, vecchi e bambini ci dia più lustro.

sabato 24 maggio 2008

1° Forum dei Circoli lombardi del PD con Veltroni

Ieri c'è stata l'arrivo a Milano del governo-ombra PD (con riunione a Palazzo Pirelli). Oggi invece si tiene a Milano (Teatro Strehler, Largo Greppi), dalle ore 10.00 alle 14.00, il 1° FORUM DEI CIRCOLI LOMBARDI DEL PD, un'occasione per confrontarsi e fare il punto sugli aspetti politici e organizzativi che interessano il Partito Democratico sul territorio, con la partecipazione di Walter Veltroni.

L'iniziativa è rivolta ai Portavoce dei Circoli del PD della Lombardia. I portavoce dei Circoli sono invitati ad essere a teatro prima delle ore 10.00. Poi, l'ingresso sarà aperto al pubblico, sino ad esaurimento posti.

venerdì 23 maggio 2008

Primi provvedimenti: niente di straordinario...

Il nuovo governo ha preso i primi provvedimenti: cancellazione dell'ICI sulla prima casa (su cui avevamo già espresso le nostre preoccupazioni-e che tra l'altro è una decisione in netto contrasto con l'idea del federalismo, giusto on. Bossi?-); pacchetto sicurezza (con il contestato reato di clandestinità che può provocare seri pasticci se non gestito con buon senso); contromisure per l'emergenza rifiuti in Campania (dove per adesso l'unico ad essere stato riciclato è Bertolaso, richiamato in veste di sottosegretario per l'emergenza); rinegoziazione dei mutui sulla prima casa (un'idea delle banche e non del governo, tanto è vero che già da qualche giorno in TV giravano spot su questo tema), venduta come regalo alle famiglie italiane (si è parlato di un risparmio di 850 euro anno), ma che invece è solo una vergognosa frottola, perché tali "teorici sconti" saranno messi in coda alle rate, maggiorate di salati interessi (oppure verranno aumentati gli anni delle rate); e per finire, un decreto per la detassazione del salario variabile (esclusi gli statali), rappresentato da straordinari e premi di produttività, che verranno assoggettati ad un’aliquota secca del 10%. Ed è su questo ultimo decreto che ci concentreremo, partendo da un paio di dati: -4,3% di fatturato e -3,7% di ordini. E' lo stato di salute dell'industria italiana registrato nel mese di marzo 2008 rispetto al marzo 2007 (Istituto Italiano di Ricerca). Un dato molto basso: era dal 2004 che non se ne registrava uno così debole. Per cui ci si domanda: a che serve questo decreto? Se doveva essere un palliativo per rimediare al problema dei bassi salari, l'efficacia (se ci è consentito il paragone) potrà essere come la somministrazione di un'aspirina nella cura di un cancro. Gli sgravi, infatti, saranno applicati a tutti i lavoratori dipendenti con redditi non superiori a 30 mila euro ed entro una franchigia di 3.000 euro. Per cui il basso limite di reddito esclude una parte importante dei lavoratori. E teniamo conto di un'altra cosa: il regime fiscale più favorevole potrebbe tentare datori di lavoro e dipendenti a trasferire il più possibile di retribuzione alla parte agevolata del salario, generando un'elusione fiscale a spese della collettività. Sicuramente questo decreto non raggiungerà nemmeno l'obiettivo di favorire l'aumento della produttività, visto che questa può essere valutata come una misura "pro-ciclica", cioè che funziona quando l'economia va bene e si sgonfia se è fiacca (come in questo momento, in cui addirittura c'è un calo degli ordini). L'unico vantaggio che crea questo decreto (ed è solo per le imprese) è che aumenta ulteriormente la flessibilità nell'impiego della manodopera, ma, soprattutto, ne riduce il costo. Infatti un'ora di straordinario costa molto meno di un'ora di lavoro normale. Questo però andrà a scapito dell'occupazione: infatti le imprese saranno indotte a fare ricorso agli straordinari invece di dover fare nuove assunzioni. Può comunque questo aspetto (minor costo di manodopera) servire almeno ad una maggiore competitività delle nostre aziende? Difficile sostenerlo. Già oggi il nostro costo del lavoro è agli ultimi posti in Europa (dati Ocse) e, come è ben noto, questo non ci ha aiutato ad essere competitivi. Oltretutto, se si osserva la Germania, che ha il costo del lavoro forse più alto del mondo, si nota che è il primo esportatore del mondo, e che oggi è anche tornata ad essere la locomotiva della crescita europea. Per cui, se si vuole dare competitività ed aumentare la produttività delle nostre imprese, facendo girare l'economia (che attualmente è proprio stagnante), forse le misure da adottare sono altre. E come sottolinea Enrico Letta (responsabile del Welfare del governo-ombra) "Ogni riduzione delle tasse sul lavoro va bene, ma più che sugli straordinari si doveva agire sulla produttività".

mercoledì 21 maggio 2008

E Varese fa anche scuola sul web!

Premiati a Chianciano Terme il giornalino scolastico online del liceo Tosi di Busto e quello dell'Isis di Gallarate
Nell'ambito del concorso nazionale "Giornalista per un giorno" il giornale on-line "La voce degli studenti", del liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio, e "Ora Alternativa", quotidiano dell'Isis Andrea Ponti di Gallarate, sono stati premiati con un diploma di gran merito "per l'impegno e l'assiduità dimostrati nella pubblicazione".
Un risultato frutto di grandi sforzi: i due giornali on-line hanno ottenuto questo riconoscimento grazie all'assiduità con cui le rispettive redazioni hanno aggiornato il proprio sito, prodotto articoli con immagini, con una costante partecipazione degli studenti-giornalisti alle riunioni di redazione.
Sorprendenti i numeri espressi da questi siti: l'"Ora Alternativa" ha oltre 43 mila visitatori mentre "La voce degli studenti" ne conta poco più di 41 mila (contatti totali, non visite giornaliere).
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo al teatro Garden di Chianciano Terme ed è stata organizzata dall'associazione Alboscuole che pubblica anche i dati dei giornali scolastici on-line in Italia.
Complimenti a queste nuove generazioni, che sembrano vogliano indicarci la via futura dell'informazione.

lunedì 19 maggio 2008

Ronda anomala

Parliamo un po' di sicurezza. Lo facciamo solo perché è il tema del momento, anche se personalmente non credo sia questo il primo dei nostri problemi. Io vedo con maggiore preoccupazione lo stagnamento dell'economia, il carovita, la casa, le giovani coppie, il precariato... Ma sembra che tutti abbiano la mania della delinquenza, in particolare verso quella che arriva dagli stranieri. Addirittura si parla di istituire delle ronde di cittadini per tutelare maggiormente le strade delle nostre città. Io penso che a volte l'ideologia ed il fanatismo ci impediscono di riconoscere le cose, per cui abbiamo una percezione deformata di quella che è la realtà. Immaginatevi comunque volontari che pattugliano il territorio e i quartieri, di città e paesi, per denunciare - e inibire - l'illegalità e la criminalità comune. Io sono dell'idea che non tocchi al comune cittadino sostituirsi alla legge: sarebbe invece meglio potenziare e fornire maggiori mezzi alle forze dell'ordine. Oltretutto penso che questi novelli "giustizieri della notte" potrebbero trovarsi a mal partito se avessero di fronte spacciatori, banditi o protettori - agguerriti e senza scrupoli. Per cui, ci si potrebbe trovare nella condizione che mentre le ronde cercano di proteggere i cittadini, la polizia locale sarebbe chiamata a proteggere le ronde. Non a caso, in molte realtà locali che intendono optare in questa direzione, viene proposto in alternativa il reclutamento di vigilantes professionisti . Resta il fatto che il 50% dei cittadini vorrebbe le ronde (dati IPSOS). Lo stesso sondaggio rivela che quasi il 40% degli italiani, ritiene che il fenomeno dell'immigrazione vada fermato: questo perché l'equazione immigrato=delinquente va sempre più prendendo forza. Eppure l'immigrazione deve essere considerata una risorsa. E invece di investire risorse in controllo del territorio ed espulsioni (arresti e rimpatri ci costano soldi -circa 1,7 miliardi di euro l'anno), perché non prevenire? Il nostro problema è che NON SAPPIAMO ACCOGLIERE chi decide di venire nel nostro paese. E' nel momento dell'accoglienza che bisogna fare selezione, e se possibile anche prima.Organizzando, ad esempio, nei nostri consolati dei corsi di formazione (sulla lingua, sui nostri usi e costumi) a chi fa richiesta di entrare nel nostro paese, magari in accordo con aziende italiane che necessitano di manodopera. Giusto non abbassare la guardia, ma è inutile chiudere il recinto dopo aver fatto scappare i buoi, soprattutto se chi dovrebbe recuperarli non fa il mandriano di professione...
E comunque, basta con le esagerazioni: la sicurezza sembra essere diventata una vera e propria ossessione: anche qui, nel mio tranquillo paese, c'è chi non parla d'altro, manco fossimo nel Bronx! Eppure, chi parla così tanto del problema sicurezza qui a Vedano, o non è vedanese, o fa finta di non ricordarsi, o non era ancora nato, quando la sala da ballo del nostro paese intorno agli anni 60/70 venne chiusa più di una volta per questioni di ordine pubblico, visto che spesso accadevano risse. Non c'erano extracomunitari, non c'erano ronde, ma soprattutto non c'erano tristi personaggi che ci sono oggi.

sabato 17 maggio 2008

La nostra inviata nel mondo

Quando Michela Vittoria Brambilla è stata nominata sottosegretario al turismo, qualcuno della maggioranza disse che sarebbe stata "ambasciatrice del turismo italiano". Beh, la rossa dei Circoli della Libertà ha già avuto in passato un'esperienza di "inviata speciale", quando muoveva i primi passi sulle TV di Berlusconi, in una trasmissione intitolata "I misteri della notte", in cui (occhiali scuri e guanti di pizzo) visitava locali notturni, tra topless e balli sadomaso (chissà, visti i trascorsi forse era meglio darle un incarico di sottosegretario alla giustizia, con delega alle ronde...). Quei birichini della Gialappa's hanno scovato il video che documenta quell'esperienza (potete vederlo qui sotto). Per la cronaca, il regista della trasmissione era Giorgio Medail, che attualmente è il direttore della "TV della libertà", il canale satellitare gestito dai Circoli della Libertà. Come dire: Berlusconi li fa e poi li accoppia...

venerdì 16 maggio 2008

Approvato il nuovo Statuto della Regione Lombardia

Il 14 maggio 2008 è una data storica per la Regione Lombardia: è stato infatti approvato in via definitiva il nuovo Statuto d’autonomia della Lombardia, che entrerà in vigore all’inizio del prossimo settembre: 67 i votanti, 59 voti a favore, 7 astenuti e un solo voto contrario. La nuova carta costitutiva sostituisce il primo Statuto della Regione, risalente a 37 anni fa. Una notizia che riempie di orgoglio noi cittadini di Vedano Olona, visto che tutto questo è il risultato del lavoro della Commissione speciale, presieduta dal vedanese Giuseppe Adamoli (consigliere regionale PD - nella foto in una seduta della Commissione-). Soddisfazione traspare anche dalle parole dello stesso Giuseppe Adamoli: "Il nuovo Statuto di autonomia «permetterà alla Lombardia di valorizzare pienamente le sue potenzialità legislative, di amministrazione e di governo. Sono convinto che al termine del processo di riforma le differenze di ordinamento e di finanza tra Regioni speciali e Regioni ordinarie saranno diminuite di molto, anche attraverso la partecipazione delle Regioni speciali al fondo di solidarietà interregionale.
Sono orgoglioso di aver contribuito, insieme a tutto il Consiglio regionale, alla scrittura di uno Statuto essenziale e valoriale, che disegna senza iperbole ideologiche l'identità lombarda, che afferma come mai è stato fatto finora il principio di sussidiarietà. Il nuovo Statuto utilizza puntigliosamente tutti gli spazi autonomistici che la Costituzione consente all'interno dell'ordinamento repubblicano. E' lo strumento idoneo affinché la Lombardia possa esercitare non solo le funzioni ordinarie, ma anche quelle straordinarie che il Consiglio regionale ha già richiesto al Parlamento e al governo nazionale con la risorsa del federalismo fiscale. Un'ultima annotazione: la forma di governo derivante dall'elezione diretta del Presidente è nitida, ma altrettanto forte è la valorizzazione del Consiglio regionale in quanto sede della sovranità popolare."
Clicca qui per scaricare e visionare lo statuto della nostra Regione

Roma, un altro stupro

(da repubblica.it - 16/05/2008)
ROMA - "Una giovane romena è stata aggredita e stuprata da un 39enne italiano, A. A., che è stato arrestato dagli agenti della mobile. La ragazza, dipendente di una cooperativa di servizi, aveva appena iniziato a fare le pulizie in un call center in zona Vescovio quando è stata aggredita alle spalle da un uomo che, minacciandola con un taglierino, l'ha costretta a subire violenza sessuale. Subito dopo la violenza, la donna ha chiesto soccorso in un bar poco distante dal call center e ha chiamato la polizia. Le indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile, hanno consentito di identificare l'aggressore che è risultato essere il convivente della responsabile della cooperativa dove lavora la giovane."

Una ricerca dell'Istat effettuata alla fine del 2007 sfata molti luoghi comuni sui reati a sfondo sessuale: secondo i dati resi noti dall'istituto solo il 10% delle violenze arriva da stranieri. Il 90% degli stupri è commesso da italiani.
E il rischio maggiore parte da familiari e conoscenti.

mercoledì 14 maggio 2008

Il respiro dell'eterno tra le nostre case

A Vedano Olona è terminato il restauro della chiesa di San Pancrazio (XIII sec). Per festeggiare la fine dei lavori, iniziati nel 2003, si sono tenute dal 2 al 12 maggio una serie di iniziative, che ha visto una parata di autorità civili e religiose, con l'abbraccio sincero e caldo di un'intera comunità. Un vero successo la serata organizzata dalla Parrocchia di Vedano, che è culminata con una standing ovation per il parroco don Roberto.
Quella di San Pancrazio è una piccola preziosa chiesa cui la comunità vedanese è particolarmente legata. Da anni versava in condizioni precarie, e durante i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2003, sono venuti alla luce degli affreschi lungo le pareti e sulla volta del presbiterio risalenti al XVI secolo, e al di sotto della pavimentazione, l’intera struttura di fondazione dell’abside dell’antica chiesa romanica, di una piccola porzione (i primi 30 cm circa) della muratura in elevazione dell’abside stesso con il relativo intonaco affrescato nonché di numerose sepolture, alcune delle quali risalenti al IX - X secolo.
Ora San Pancrazio è tornata a splendere dopo un accurato e complesso intervento di recupero.
Alla cerimonia, che si è svolta sabato sera 10 maggio al Parco Spech, c'erano il vicario episcopale monsignor Stucchi e il prevosto di Varese monsignor Donnini, il consigliere regionale Giuseppe Adamoli (vedanese), il presidente della provincia Galli e diversi consiglieri provinciali (tra cui il vedanese Andrea Larghi), il sindaco uscente Giovanni Barbesino con la Giunta e gran parte del Consiglio comunale. Presenti anche il comandante dei carabinieri di Malnate Camelia e rappresentanti delle aziende e delle realtà che hanno contribuito al progetto. E soprattutto c'erano tantissimi vedanesi, a testimoniare la partecipazione di tutto il paese alla rinascita di San Pancrazio.
Particolarmente apprezzato da tutti il concerto del quartetto d'archi di Luca Falasco, Michelangelo Cagnetta , Michele Ballerini e del vedanese Luca Serpini, che ha intervallato la cerimonia e ha accompagnato anche l'ingresso solenne nella chiesina ritrovata di monsignor Stucchi, che ha benedetto l'edificio.
La grande festa di San Pancrazio è proseguita anche domenica con incontri, musica e giochi nel parco, e si è conclusa lunedì 12 maggio con uno spettacolo pirotecnico come gran finale. Durante le giornate di festa, è stato possibile usufruire di visite guidate da parte di giovani vedanesi estremamente preparati sull'argomento.
(testo e foto del post tratti da VareseNews)

lunedì 12 maggio 2008

Sul web Varese detta legge

Il Tribunale di Varese si propone come esempio in fatto di ente pubblico che funziona online. Infatti, per rispondere alle esigenze dei cittadini di dialogare in maniera rapida ed efficace con gli uffici giudiziari, è stato realizzato il nuovo sito web del Tribunale.
L’idea del sito del Tribunale di Varese e di una Carta dei Servizi è stata fortemente voluta dal presidente del Tribunale, Emilio Curtò, di concerto con i vertici locali degli Ordini degli avvocati e dei commercialisti. Sviluppato nel 2005, il progetto ha preso corpo e si annuncia come una vera e propria rivoluzione nella strada verso la semplificazione del sistema giustizia. Tanto è vero che per questo progetto, il Tribunale ha chiesto ed ottenuto dei finanziamenti europei. I servizi on line offerti dal Tribunale di Varese permetteranno agli utenti di richiedere e prenotare telematicamente, tra l’altro, atti notori, rinunce a eredità, permessi di colloquio con detenuti. Ma il sito è pensato anche per semplificare l’attività degli operatori della giustizia offrendo informazioni tecniche e servizi come, ad esempio, le sentenze civili e la procedura per il calcolo del danno biologico, nonché una ampia produzione documentale, come la rassegna di giurisprudenza, relazioni, protocolli di udienza e avvisi. Di pari passo, la Carta dei servizi, un vero e proprio supporto all'utente dei servizi del Tribunale. E' stato quindi realizzato un rapporto immediato e diretto con il territorio, consentendo al cittadino (senza bisogno di specifiche competenze tecniche) di accedere fisicamente al Palazzo di Giustizia, avere informazioni sui servizi, sulle cancellerie e su eventuali prassi dell'Ufficio. Unico appunto da fare: il sito non soddisfa pienamente i requisiti di accessibilità richiesti dal consorzio internazionale W3C.
Varese balza quindi agli onori della cronaca nella vetrina dell'innovazione. E oltre al Tribunale, possiamo aggiungere il successo di VareseNews (quotidiano locale online più letto in Italia) e aziende come NGI, pioniere in fatto di tecnologie informatiche e del web.

domenica 11 maggio 2008

La lunga ombra del PD

Veltroni lo aveva annunciato il 14 aprile, subito dopo le elezioni: "Faremo il governo-ombra per incalzare l'azione del governo. Per controllare, monitorare, proporre, punto su punto. Per evitare che il governo Berlusconi - che è già un governo del Presidente, una squadra con un-uomo-solo-al comando - abbia in mano in esclusiva le chiavi del paese." Alcuni hanno criticato questa scelta, definendola magari inusuale. Eppure è una consuetudine esistente in altri paesi, in particolare in quelli del Nord-Europa (paesi scandinavi e Regno Unito), dove assume il termine di "shadow cabinet". Il governo-ombra avrà la funzione di operare un'opposizione in grado di fare proposte alternative, e non solo di dire "no". O comunque, potrà servire come palestra di allenamento per un futuro si spera il più prossimo possibile.

Questa la lista dei ministri del Governo ombra del Pd, presieduto dal segretario del partito Walter Veltroni:
Piero Fassino (Esteri)
Marco Minniti (Interno)
Lanfranco Tenaglia (Giustizia)
Pier Luigi Bersani (Economia)
Maria Pia Garavaglia (Istruzione)
Matteo Colaninno (Sviluppo Economico)
Enrico Letta (Welfare)
Roberta Pinotti (Difesa)
Alfonso Andria (Politiche Agricole)
Ermete Realacci (Ambiente)
Andrea Martella (Infrastrutture e Trasporti)
Vincenzo Cerami (Beni e Attività Culturali)
Giovanna Melandri (Comunicazione)
Sergio Chiamparino (Riforme)
Mariangela Bastico (Rapporti con le Regioni)
Linda Lanzillotta (Pubblica Amministrazione e Innovazione)
Vittoria Franco (Pari Opportunità)
Beatrice Magnolfi (Semplificazione normativa)
Maria Paola Merloni (Politiche Comunitarie)
Michele Ventura (Attuazione del Programma)
Pina Picierno (Politiche Giovanili).

Fanno parte del governo ombra anche il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, i capigruppo alla Camera e al Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro, nonché Enrico Morando e Riccardo Franco Levi, che svolgono le funzioni rispettivamente di coordinatore e portavoce.

sabato 10 maggio 2008

Hanno sparato sulla Croce Rossa?

Leggendo l'elenco dei nuovi ministeri, molti si saranno chiesti: ma che fine ha fatto quello della Sanità? E' stato forse soppresso? Niente di tutto questo, semplicemente è stato accorpato nel ministero del Welfare (ministro Sacconi), che diventa letteralmente: ministero del Lavoro, della Sanità e delle Politiche Sociali. Direi che l'abbinamento Lavoro/Salute è più che mai azzeccato, visti i numerosi incidenti sui posti di lavoro...

Il nuovo che retrocede

Una considerazione sul Berlusconi IV: esecutivo assolutamente deludente. Il peggiore, a mio parere, dei governi Berlusconi. Nei precedenti almeno qualche tecnico c'era, o comunque si intravvedeva qualche competenza in più. Qui invece siamo al peggio di quella che è la consuetudine di tutti i governi italiani, in cui gli incarichi vengono affidati più per logica di spartizione tra i partiti che non per capacità e meriti, e di conseguenza, per il bene del paese. Intendiamoci: neppure il precedente governo Prodi sfugge pienamente a questo giudizio (il ministero della Giustizia affidato a Mastella ne è la riprova), ma qui mi sembra che abbiamo veramente toccato il fondo. Ed è ancora più grave la cosa alla luce della situazione in cui si trova il paese: tutti i più recenti studi effettuati da centri di ricerca nazionali ed internazionali danno l'Italia all'ultimo posto in Europa per la crescita della produttività nel periodo 2000/2007, con un valore vicino allo "zero"! Occorreva perciò senso di responsabilità nel formare questo nuovo governo. Un esempio di quanto detto è il caso Brambilla, la rossa animatrice dei Circoli delle Libertà. Pareva destinata prima alla delega della Sanità, adesso invece forse si prospetta per lei quella al Turismo: quali le sue competenze per questi settori, e soprattutto, quale nesso? L'impressione è che questi personaggi vivano in una ricca torre d'avorio e non si rendano conto di cosa stia accadendo fuori: ma se dovesse arrivare lo tsunami, finirà per travolgere anche loro! Rialzati Italia, ma fallo solo contando su te stessa.
Segnalo anche un articolo del Prof. Sartori, i cui contenuti non si discostano dal mio pensiero.

venerdì 9 maggio 2008

Formagoni

Il nostro governatore ha il muso lungo! Anche per questa legislatura per lui nessuna poltrona, e così le aspirazioni del nostro Cenerentolo sono andate deluse per l'ennesima volta. Infatti già due anni fa era stato bloccato da Berlusconi e Bossi quando voleva fare la lista e poi la giunta regionale riformista. Chissà se il contentino di una nuova candidatura alla presidenza della Lombardia nel 2010 (ammesso che vinca le nuove elezioni) gli basterà... Intanto possiamo dire che stavolta il fattore CL per lui è stato negativo: infatti Berlusconi e Bossi hanno fatto Comunella e si sono Liberati di lui.

giovedì 8 maggio 2008

Varato il "Berlusconic IV"

Oggi ha giurato il nuovo governo. Ecco l'elenco dei ministri nominati:

Ministri con portafoglio:
agli ESTERI Franco Frattini, ministro dell' INTERNO Roberto Maroni, alla GIUSTIZIA Angelino Alfano, alla guida del dicastero dell' ECONOMIA Giulio Tremonti, alla DIFESA Ignazio La Russa, SVILUPPO ECONOMICO per Claudio Scajola, la PUBBLICA ISTRUZIONE va a Maria Stella Gelmini, per le POLITICHE AGRICOLE il leghista Luca Zaia, all' AMBIENTE Stefania Prestigiacomo, alle INFRASTRUTTURE Altero Matteoli WELFARE a Maurizio Sacconi, ai BENI CULTURALI Sandro Bondi.

Ministri senza portafoglio:
alle RIFORME Umberto Bossi, alla SEMPLIFICAZIONE Roberto Calderoli, l' ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA al dc Gianfranco Rotondi, per le POLITICHE COMUNITARIE Andrea Ronchi, il ministero per le PARI OPPORTUNITÀ a Mara Carfagna, agli AFFARI REGIONALI Raffaele Fitto, le POLITICHE GIOVANILI per Giorgia Meloni, RAPPORTI CON PARLAMENTO per il forzista Elio Vito, infine il ministero per l'INNOVAZIONE va a Renato Brunetta.

L'obiettivo è di rimanere in carica per tutta la legislatura. Ma nei prossimi 5 anni si riuscirà ad evitare la rotta di collisione con l'iceberg "Bossi/Lega"?

mercoledì 7 maggio 2008

Only for men

Ieri è nata la nuova giunta della provincia di Varese, ma non c'è nemmeno un fiocco rosa: vale a dire nessuna donna nominata assessore dal neo-presidente Galli. Non solo, poche anche le novità. Cambiano infatti le deleghe tra gli assessori, ma curiosamente in tanto rimescolamento emerge solo una faccia nuova, il leghista saronnese Alessandro Fagioli. Vediamo la giunta nel dettaglio: Dario Galli (Lega, presidente, con delega al marketing territoriale), Gianfranco Bottini (Pdl, vicepresidente), Aldo Simoni (Pdl, viabilità e trasporti e piste ciclopedonali), Carlo Baroni (Pdl, territorio e grandi opere), Luca Marsico (Pdl, tutela ambientale, ecologia e energia), Rienzo Azzi (Pdl, sicurezza protezione civile), Christian Campiotti (Udc, politiche sociali), Andrea Pellicini (Pdl, formazione professionale e istruzione), Giuseppe De Bernardi Martignoni (Pdl, attività produttive innovazione e commercio), Alessandro Fagioli (Lega Nord, lavoro, politiche giovanili), Bruno Specchiarelli (Lega, agricoltura, gestione faunistica), Fausto Brunella (Lega, finanze, bilancio, personale, affari generali).
Come detto nemmeno una donna, nonostante ne siano state "sbandierate" parecchie di loro in campagna elettorale. Galli a riguardo di questa scelta ha commentato che "la mancanza delle quote rosa è un fatto (ma va?). Nel futuro vedremo di rimediare, ma credo che il vero problema sia la loro mancanza nella partecipazione politica in generale. Quando questa differenza sarà colmata, come in altri ambiti, il loro ingresso diventerà una cosa naturale". Insomma, discorsi da terzo millennio (o terzo mondo?).
Comunque ha ribadito che "quel che conta è che gli assessori siano persone capaci". Infatti, grosso modo sono gli stessi che, sotto la guida dell'ex-presidente Reguzzoni (il genero dell'europarlamentare Speroni, che ha preferito andare a Roma), ci hanno portato in grave ritardo per quel che concerne situazioni serie come, ad esempio, il piano rifiuti (tra poco vera e propria emergenza quando la discarica di Gorla sarà satura) e il ciclo dell'acqua. Va beh: buon lavoro comunque!

lunedì 5 maggio 2008

ICI, ICI, sento odor di sacrifici...

Il futuro premier ha annunciato che uno dei primi provvedimenti (se non il primo) che prenderà il suo governo sarà quello di abolire l'ICI sulla prima casa. Le conseguenze di questa decisione possono essere gravi. I soldi dell'ICI sono infatti la fonte principale delle entrate dei Comuni, in gran parte vengono usati per la copertura della spesa corrente: dalle mense, all'assistenza degli anziani. Questo provvedimento rischia quindi di far ricadere sui cittadini delle fasce più deboli il peso di scelte che rischiano di compromettere qualitativamente la loro vita. E poi, perché non prevedere allora l'estensione di un beneficio simile anche ai non proprietari di casa attraverso un sostegno sulle spese di affitto? Se uno non ha la fortuna di essere proprietario di una casa, che almeno abbia benefici simili. Non trascuriamo poi il fatto che, siccome con un'eventuale abolizione dell'Ici, i comuni molto probabilmente dovranno far fronte con nuove entrate o aumenti di altre tasse (tipo TARSU) per recuperare altre risorse finanziarie e garantire i servizi essenziali ai cittadini, alla fine ci si ritroverà a pagare gli stessi soldi (se non addirittura di più). Speriamo che la cosa venga studiata con buon senso e non come la classica trovata propagandistica, in maniera approssimativa. E che comunque non si faccia la figura dei "belli, bravi e generosi" sulla pelle degli altri!

sabato 3 maggio 2008

Per fortuna a Vedano c'è ancora la democrazia

L'immagine che vedete è il frontespizio dell'ultimo comunicato alla popolazione della sezione vedanese della Lega Nord. In democrazia, si governa, si amministra, si fa il bene comune. Le regole si DETTANO nelle DITTATURE (è da lì che ha origine il termine). Oltretutto le regole già esistono (costituzione, codici civile e penale ecc.): tutt'al più si rispettano e si fanno rispettare, non si DETTANO. Confidiamo comunque che sia stata solo una semplice svista da parte dei nostri concittadini leghisti. Rimane però un dubbio: visti i noti problemi che l'attanagliano (contrasti interni e scissioni varie), se la Lega Nord di Vedano riesce a malapena ad amministrare se stessa, come pensa di farlo con l'intero paese?