giovedì 31 luglio 2014

Renzi apre all'Unità e chiude alle divisioni interne

L'intervento di Matteo Renzi oggi in Direzione Nazionale:
- su "L'Unità" (la storica testata che rischia di scomparire): "Dobbiamo fare una grande scommessa sul brand, sul giornale e sulle feste. La priorità è partire dai lavoratori e dalle lavoratrici
- sulle accuse di "autoritarismo": “Siamo quelli che faranno il referendum anche se ci saranno, come credo, i due terzi dei voti favorevoli: faremo mancare i voti necessari per dare l'ultima parola ai cittadini. Io non ho mai visto degli autoritari proporre il referendum alla fine: ‘volete voi diventare autoritari o no?’ L’idea che la riforma costituzionale si faccia incappucciati, a voto segreto, è questo che non mi convince. Noi abbiamo avuto e avremo uno stile che non è evitare il canguro, ma la lumaca"
- sui dissidenti interni al Partito: "Nessuno di noi espelle nessun altro. Ci chiamiamo PD perché tra di noi possono esserci delle idee diverse. Riconosciamo a chi dissente di farlo in piena libertà, poi sarebbe più bello fare una discussione interna e adeguarci tutti. Ma oggi è stata scritta una pagina non positiva. Quando con un voto segreto si dà un giudizio che non si ha coraggio di dare a voto palese"
- sull'Italicum: "Possibilità di apportare all'accordo sulla legge elettorale alcune modifiche che si possono fare, lavorando insieme ai contraenti del Patto. In particolare al Senato bisogna cercare di alzare un po' la soglia per il premio di maggioranza e introdurre le preferenze"
- sull'economia: "I dati economici sono altalenanti, la disoccupazione va meglio ma la crescita è decisamente più bassa di quello che ci aspettavamo e non siamo in condizioni di avere un percorso virtuoso come avevamo immaginato. Ma sono convinto, certo e sicuro che l'Italia è nelle condizioni di guidare la ripresa dell'Europa. E questo processo o lo fa il PD non lo fa nessuno".

(nel video, l'intervento completo)

Salto all'indietro

Il voto di stamattina al Senato con i franchi tiratori in azione contro il governo riporta indietro la memoria al mese d'aprile 2013, quando fu affondata la candidatura di Prodi alla Presidenza della Repubblica. Non pensiamo comunque che questo voto affosserà anche la riforma del Senato (e tutto ciò che ne consegue), però di certo rende più difficoltoso l'iter. Ci si chiede però come mai nei 4 e passa mesi di discussione in commissione non si sia riusciti a trovare un testo condiviso da andare poi a votare in Parlamento, senza arrivare a questo muro contro muro, una guerra vera e propria combattuta fra singolari contestazioni e artifici tecnici del regolamento.
Possibile che la maggioranza non abbia trovato da parte dell'opposizione nessuna proposta condivisibile? Poi, c'è anche il paradosso che chi critica il governo di perdere tempo per la riforma sul Senato, si industria proprio a creare migliaia di emendamenti (anche i più assurdi) per fare ostruzionismo all'infinito. Tenendo conto poi che senza i 2/3 delle Camere la proposta di Renzi non passerebbe ma andrebbe ad un referendum confermativo, dove a decidere sarebbero i cittadini: quindi proprio quel voto popolare che alcune frange dell'opposizione hanno innalzato a loro cavallo di battaglia, ma che invece sembrerebbero volere evitare.
La speranza è che si arrivi al più presto ad una conclusione, evitando salti nel vuoto o nel buio.

Cottarelli taglia se stesso

Scoppia il caso Cottarelli, commissario straordinario alla spending review. Incomprensioni con il premieri Renzi, difficoltà a portare avanti il suo programma, lentezza e indecisione nel realizzare il suo lavoro: le ragioni sembrano essere tante ma l'esito appare unico e scontato: il prossimo taglio alla spesa pubblica frutto del lavoro di Cottarelli sarà il suo stipendio.

mercoledì 30 luglio 2014

S'ellontana?

La discussione sulla riforma del Senato ha reso distanti nettamente (e polemicamente) le posizioni tra Renzi e Vendola: tra i rispettivi partiti (PD e Sel) ci saranno ripercussioni sulle attuali e future alleanze anche in ambito di amministrazioni locali?

100% buttati via

Maroni in campagna elettorale aveva promesso che il 75% delle tasse sarebbe rimasto in Lombardia. A parte il fatto che già è così, ma varrebbe la pena tenere in Regione anche tutti i soldi dei lombardi se poi vengono sprecati in referendum inutili, consulenze assurde e donazioni clientelari?

martedì 29 luglio 2014

Un decreto per sbloccare l'Italia

E' lo "Sblocca Italia" (annunciato più di un mese fa), che prevede una serie di provvedimenti, tra cui sconti fiscali per chi acquista case nuove e per i proprietari di case in affitto, la riconversione delle case di nuova costruzione ancora vuote in alloggi popolari o di housing sociale, investimenti per 43 miliardi per grandi opere e interventi mirati sui piccoli centri.

Assurdamenti

Alcuni degli emendamenti più assurdi che stanno bloccando la discussione sulla riforma del Senato.

I più omofobi d'Europa

Altro triste primato per l'Italia: un sondaggio dell'Unione Europea relega il nostro Paese in fondo a tutte le classifiche quando si parla di libertà sessuale a scuola, sul posto di lavoro o al momento di accedere ai servizi. "Merito" anche di una classe politica tra le più arretrate in materia. E i peggiori esponenti li abbiamo qui in Lombardia.

Terre che tornano a vivere

Terreni pubblici adatti alla coltivazione, spesso frazionati in piccole parti e incolti saranno riportati a nuova vita, trasformandoli in una occasione di lavoro per le nuove generazioni: con il decreto 'Terrevive', il governo mette in vendita o in locazione più di 5.500 ettari di terreni agricoli pubblici, con prelazione agli imprenditori under 40.

lunedì 28 luglio 2014

Un'estate calda di tasse

Calendario delle scadenze fiscali pieno: più di 400 adempimenti in poco più di un mese. Uno sforzo titanico che sarà affrontato da 20 milioni di contribuenti, tra imprese, professionisti e artigiani. Per ora il governo è venuto incontro rinviando dal 31 luglio al 19 settembre la scadenza della presentazione dei modelli 770 (i moduli che contengono l’elenco della forza lavoro retribuita), ma per il futuro occorreranno dosi massicce di semplificazioni a tutto campo.

Le ronde del decoro

A Milano 50 disoccupati saranno impiegati (per 500 euro al mese) in azioni di presidio sociale, pulizia e decoro.

domenica 27 luglio 2014

Un neo degli atenei

E' senza dubbio quello delle tasse di immatricolazione e iscrizione, passate negli ultimi 10 anni ad un aumento del 70%. Una vera stangata per gli studenti.

sabato 26 luglio 2014

Il calcio sta vecchio

Dopo la figuraccia della nostra nazionale al mondiale in Brasile, nel mondo del calcio si è invocato il rinnovamento. Ma l'impressione di come si stanno muovendo le cose è quella di un ulteriore passo indietro.

Boschi sul lago

Oggi alle ore 18.30 presso la Festa Democratica dalla Schiranna un'ospite d'eccezione: il Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi.

venerdì 25 luglio 2014

L'8x1000 va a scuola

Il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di regolamento che modifica la disciplina della destinazione della quota dell'8 per mille dell'Irpef: anche le scuole potranno beneficiarne per la riqualificazione delle strutture. I cittadini potranno perciò scegliere di destinare l'8 per mille delle imposte sul reddito per rimettere in sesto le scuole: una misura valutabile intorno ai 150 milioni di euro all'anno.

All'opposto

Ormai è un muro contro muro per la riforma del Senato. E non si guarda a costruire, quanto a bloccare e distruggere. Nemmeno per convinzione, ma solo per partito preso. Una riforma così importante meriterebbe condivisione, dialogo e aperture tra le parti. Invece ci ritroviamo a reciproche accuse di dittatura. Purtroppo la politica di oggi non è ai livelli di quella del 1946, quando invece le diverse forze riuscirono a riunirsi e mettersi d'accordo (in breve tempo) per scrivere tutti insieme l'intera Costituzione (e non solo un articolo o una parte di essa), mettendo da parte interessi e convinzioni personali e guardando solo al bene del Paese. Oggi invece c'è chi si rinnega maldestramente o dà luogo a ridicole pantomime pur di mantenere la propria posizione: che cambia a seconda di dove è posto l'avversario, spingendolo via anziché cercando di dare una spinta al Paese. Ma così non si salva l'Italia: semmai l'opposto.

giovedì 24 luglio 2014

Il Parlamento torna al Paese reale

Camera e Senato danno l'ok al taglio degli stipendi dei dipendenti che erano assolutamente al di fuori di ogni logica di mercato: per intenderci, il barbiere della Camera aveva una retribuzione di 136mila euro annui (al lordo delle ritenute Irpef, ma con i contributi previdenziali spesati a parte). Con questi tagli, oltre ad un risparmio stimato di circa 20 milioni di euro l'anno, si fa un enorme passo verso l'equità e soprattutto si avvicina l'istituzione parlamentare ai cittadini e alla realtà del Paese.

Premiata la fede di Meriam

Grazie all'impegno del nostro governo e del ministero degli Esteri, Meriam Yahia Ibrahim Isha, la giovane cristiana condannata a morte a Khartoum, in Sudan, per apostasia e poi liberata, è arrivata a Roma con i due figli e il marito. Per lei una seconda occasione di vita, dopo avere rischiato di essere uccisa solo perché aveva voluto professare la propria fede cristiana. Quando il fanatismo prende il posto della religione, c'è spazio solo per le tenebre e la barbarie.

Sprecherendum

Maroni e la sua giunta intendono stanziare 30 milioni di euro per il farlocco referendum sulla Lombardia a statuto speciale: un'iniziativa inutile, visto che poi occorrerebbe una modifica della Costituzione, operata dal Parlamento con maggioranza qualificata e in doppia lettura, per portare a quel risultato. Smettiamola allora di buttare soldi e risorse con fasulle propagande e preoccupiamoci piuttosto di risolvere i veri problemi, come occupazione, lavoro, scuola, infrastrutture, trasporto pubblico e sanità. Oggi, alle 15.15, diretta web del Gruppo Regionale PD sull'argomento.

Così Siae

E' inutile che il ministro Franceschini se la prenda, ipocritamente, contro i produttori che hanno aumentato i prezzi dei dispositivi dopo l'entrata in vigore "dell'iniquo compenso": si sapeva che con questo assurdo provvedimento è stata fatta la volontà della Siae e che per i suoi interessi alla fine avrebbero pagato i consumatori.

mercoledì 23 luglio 2014

Avanti, a oltranza

Riuscirà Matteo Renzi a fare andare in porto il piano delle riforme, agognate quanto necessarie alla ripresa dell'Italia? Il percorso in Parlamento, tra gli scogli dell'ostruzionismo e le correnti avverse, assomiglia al viaggio verso Genova della Costa Concordia: una nave mandata allo sbaraglio da chi invece aveva promesso di governarla con giudizio e adesso passata al timone di chi ha deciso di fare uscire il Paese dalle secche e rottamare tutto il sistema. E nonostante i rallentamenti, il "comandante" sembra deciso a non mollare. D'altra parte le alternative sono affondare e rimanere in alto mare. E stavolta ciambelle di salvataggio non ve ne sono.

Almeno questa è stata smacchiata

Nessuna macchia sul suo operato: assolta perciò Zoia Veronesi, storica segretaria di Pier Luigi Bersani: "E' finita come doveva finire e come non doveva nemmeno cominciare".

Autostrade senza senso

Inaugurata oggi la Bre-Be-Mi, l'autostrada che collegherà direttamente Brescia e Milano su un percorso di circa 60 km. Un tratto che lascia però molti dubbi, così come altre opere (tipo la Pedemontana). Finanziata interamente dai privati, la Bre-Be-Mi ha visto raddoppiare i costi dei lavori, e adesso, a opera finita, si prospetta un calo delle stime delle previsioni di traffico (da 70.000 veicoli al giorno a 35.000). Tanto è vero che questo tratto non pare appetibile neppure ai gestori della distribuzione aree ristoro e servizi: al momento nessuno si è fatto avanti per margini di guadagno molto bassi. Così gli investitori da qualche parte devono recuperare: pedaggi cari agli automobilisti e richiesta di sgravi fiscali (che alla fine ricadono sempre sui contribuenti). Senza tralasciare l'enorme consumo di suolo, con grave danno per le aziende agricole. E ci si chiede quando si capirà che occorre rivedere la logica del trasporto in Italia e che quanto stiamo facendo è tutto sbagliato.

Ad Expo con la cultura si mangia eccome

"Nutrire il pianeta" è il tema di Expo 2015: ma a guardare i costi delle mostre in programma e soprattutto i cachet dei loro curatori, c'è da sperare che non ci sia il solito "magna-magna".

martedì 22 luglio 2014

Camere con svista

Nella riforma della PA è previsto un dimezzamento dei diritti fissi pagati alle Camere di Commercio per dare sollievo alle aziende: si parla di circa 400 milioni di risparmio. Ma questo taglio rischia di mettere in crisi le Camere di Commercio, con problemi occupazionali per 2.500 posti di lavoro, e di fare perdere alle piccole e medie imprese risorse per oltre 500 milioni di euro per finanziare l'internazionalizzazione, la presenza a fiere, ma soprattutto ad accedere al credito attraverso il sistema dei Confidi.

Un anno senza Laura

Il 22 luglio del 2013 moriva Laura Prati, sindaca di Cardano al Campo, in seguito alle ferite inferte nel vile agguato di un mese prima. Oltre che del suo paese, Laura era una grande figura di riferimento del PD varesino e dell'intera società civile. Le sue battaglie e le sue convinzioni però rimangono, e tocca a noi portarle avanti, perché il suo ricordo rimanga sempre vivo. Oggi al Pirellone, in Regione Lombardia, è stata dedicata una sala alla sua memoria, e domenica la Festa Democratica della Schiranna renderà omaggio alla coraggiosa e dolce sindaca.

lunedì 21 luglio 2014

Consulenze senza competenze

In Regione Lombardia consulenze poco trasparenti e molto fantasiose. E dopo il presidente Maroni, ci inciampa anche il vice Mantovani.

Mal comune

Aumenta il dissesto dei bilanci dei comuni italiani.

PD, ci sei?

Il M5S invita il PD a rispondere a 6 punti sulla riforma elettorale. L'ennesimo cambio di idea da parte di Grillo e dei suoi, dopo avere annunciato invece che non non ci sarebbero stati più incontro e dialogo per discutere sulle riforme, e la sollecitazione a Renzi di rispondere in fretta, dopo che loro sono rimasti sordi e immobili ad ogni tipo di apertura proposta per circa 6 mesi.

Di Matteo contro tutti

La commemorazione per l'attentato mafioso in via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, è stata l'occasione per il sostituto procuratore Nino Di Matteo di rinfocolare la sua crociata contro il rischio di isolamento e delegittimazione dei magistrati che combattono la mafia.
Lo Stato deve garantire maggiore sostegno e più risorse alle forze dell'ordine, e nel contempo situazioni ambigue e "muri di gomma" vanno definitivamente cancellati.

domenica 20 luglio 2014

Più beni comuni, più rilancio per tutti

Stasera alle 21.00, presso la Festa Democratica della Schiranna a Varese, dibattito dal titolo "Più beni comuni". La serata verterà sulle politiche e sulle iniziative che possono essere proposte ed attuate ai diversi livelli istituzionali, dal Parlamento ai nostri Comuni, finalizzate alla tutela ambientale e alla conservazione dei beni comuni, in una prospettiva di rilancio dell’economia. Parteciperanno:
- Maria Chiara GADDA - Deputato membro della Commissione Ambiente;
- Mirko TUTINO - Assessore del Comune di Reggio Emilia con delega a Infrastrutture e Beni Comuni;
- Gianluca RUGGIERI - Ricercatore presso l'Università dell’Insubria;
- Vittore SOLDO - Membro della Segreteria regionale PD con delega a Sostenibilità e Beni Comuni.
Modera:
- Emanuele MASON - Ingegnere Ambientale e membro della Segreteria GD del Bustese.

sabato 19 luglio 2014

Il Cottarellum

Il documento sui costi della politica commissionato dal commissario straordinario per la spending review Carlo Cottarelli.

venerdì 18 luglio 2014

Rubycondo

Berlusconi torna sorridente, la Corte d'Appello lo assolve da tutte le accuse del processo Ruby: "Sono commosso. La maggioranza dei magistrati lavora con equilibrio e rigore". Vedremo quanto durerà questa convinzione. E soprattutto se questa sentenza servirà a rasserenare la vita politica e a dare un'accelerata sulle riforme.

Ci vorrebbe una bella paternale

La vicenda della legge sul doppio cognome (ovvero, la norma che abolisce l'obbligo di trasmettere il cognome paterno ai figli, lasciando liberi i genitori di scegliere tra quello del padre o della madre o di entrambi) ha davvero del vergognoso: nonostante il provvedimento sia passato all'unanimità in Commissione, il voto alla Camera è stato bloccato, in particolare dall'opposizione trasversale dei deputati maschi. Un'altra occasione mancata per riformare il Paese e portarlo a un livello di civiltà pari ad altri (Germania, Francia, Spagna ecc.), tenendo conto a causa di questa mancanza nel gennaio scorso una sentenza della Corte europea del Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per violazione del principio d'uguaglianza.

giovedì 17 luglio 2014

Il disgelo del M5S

Nuovo incontro oggi tra le delegazioni del PD e del M5S. L'argomento era la riforma della legge elettorale, e tutto sommato sembrano esserci delle aperture da entrambe le parti, nonostante alcune schermaglie scattate durante il confronto. Vedremo come le cose evolveranno. La sensazione, però, è che Grillo si sia svegliato tardi, non accettando subito (l'8 dicembre scorso) l'invito di Renzi. Beppe e i suoi hanno detto no a tutto e tutti: potevano offrire la sponda prima a Bersani e poi a Renzi per fare le riforme assieme. Ma invece hanno sempre sdegnosamente rifiutato, tenendo congelati i loro voti: volevano prendere il 51% e fare tutto da soli. Così Renzi è stato costretto a trattare con B e ha trovato un accordo. Nemmeno a me, come a tanti elettori del PD piace questa situazione, ma i grillini, dopo il contrordine del loro capocomico, non possono pretendere che adesso venga riavvolto il nastro e fare come dicono loro: comunque sia, B ha dato la sua disponibilità, e per quanto pregiudicato, va rispettato il suo impegno. E se adesso i 5 Stelle temono di rimanere tagliati fuori dalla fase delle riforme, se la prendano solo con se stessi e con la loro indisponenza.
(nel video, lo streaming dell'incontro di oggi)

Una pista utopica

Stop alla terza pista a Malpensa. Dopo tante polemiche e contestazioni, ma soprattutto ingenti risorse sprecate per un progetto assurdo, che oltretutto rischiava un devastante impatto ambientale sul territorio.
Ancora una volta, comunque, la gestione dell'hub varesino si è dimostrata assolutamente inefficiente, puntando, non si quanto inconsapevolmente, su voli pindarici piuttosto che su obiettivi concreti. Ora qualcuno dovrebbe davvero fornire le proprie scuse. E anche qualcosa in più.

mercoledì 16 luglio 2014

La faida infinita del Medio Oriente

La guerra tra Israeliani e Palestinesi non solo sembra non avere mai fine, ma si ha l'impressione che il suo inizio si perda nella notte dei tempi: un conflitto che ormai non si colloca più sul piano politico o religioso, ma è un devastante odio tribale tra due popoli quasi fratelli, che si colpiscono a vicenda con vendette e rappresaglie. E in tutti questi secoli ad oggi, nessun passo avanti è stato fatto mai per raggiungere la pace. Intanto la strage degli innocenti continua.

I due fronti di Renzi

Il premier italiano si ritrova impegnato in una doppia partita: la riforma del Senato, in Italia, e la nomina a "ministro" degli Esteri UE per Federica Mogherini. Due fronti che si presentano caldi e infidi, e che potrebbero determinare il futuro del governo e dell'Italia. Europa e Italia dunque incrociano la strada di Renzi, che dovrà dimostrare di possedere doti di vero leader e che di sicuro lotterà fino alla fine sulle proprie scelte: per ribadire il proprio ruolo di Presidente del Consiglio e di Segretario del Partito, nonché quello dell'Italia a guida del semestre europeo. E vedremo se riuscirà a non farsi sbranare ed uscire vivo dalla tana delle belve della politica.

martedì 15 luglio 2014

Consiglio comunale di Vedano Olona: il metodo Boffo e il metodo buffo

Vi ricordate il metodo Boffo? Era stato un tipo di campagna stampa basata su bugie, creata nel 2009 dal centrodestra di Berlusconi allo scopo di screditare l'allora direttore de "L'Avvenire" (che si chiamava appunto Dino Boffo).
A Vedano invece l'opposizione di centrodestra non ha inventato nulla, ma ha presentato nella seduta di ieri un'interrogazione in cui è stata citata una lettera anonima che accusa la lista Vedano Viva di irregolarità durante la campagna elettorale (nella fattispecie, una sorta di voto di scambio).
Che dire? Un'accusa ovviamente e palesemente priva di fondamento e ridicola, e la scelta di portarla in Consiglio (anche solo per una richiesta di chiarimenti che appare alquanto superflua e pretestuosa) dimostra una volta di più come il risultato elettorale bruci ancora.
Secondo noi c'è un modo più serio di fare opposizione: la minoranza ha infatti il diritto/dovere di critica e anche di proposta, ma su ciò che riguarda i veri problemi dei vedanesi e le loro necessità. Per adesso invece si è visto solo un atteggiamento polemico all'eccesso e fine a se stesso, che rischia di trasformare un luogo delle istituzioni in un patetico e grottesco teatrino. E la cosa non fa onore all'intelligenza di nessuno dei partecipanti al dibattito né del pubblico che vi assiste.

Il cerchietto magico

"Il cerchio magico delinquenziale del suo ex duce Umberto Bossi ha oscurato tutti gli altri cerchietti magici padani, ma anche Bobo ne ha da anni uno ben collaudato, diventato sempre più famelico dopo la sua assunzione al vertice della prima regione d'Italia": il giro nelle nomine per gli amici di Maroni.

La crisi brucia la carta

Quella stampata, e in questo momento sono proprio i giornali “di area” del Partito Democratico a soffrire particolarmente: l'Unità ha meno di un mese di vita, mentre Europa rischia di chiudere il 30 di settembre.

giovedì 10 luglio 2014

Una provincia a larghe intese?

Anzi, larghissime, visto che per le elezioni della nuova Provincia di Varese (in cui saranno saranno i sindaci e i consiglieri comunali ad eleggere il nuovo consiglio comunale, come prescrive la riforma degli enti locali) viene proposto un listone unico con PD, Forza Italia, Ncd e Lega. Perplessità in particolare da Lega e parte del PD. E soprattutto c'è giustamente da chiedersi come farebbero, con una lista unica, le tantissime formazioni civiche che hanno tutto il diritto di essere rappresentate. Per conto mio, meglio una sana e accesa competizione, visto che poi i candidati ci sono.

mercoledì 9 luglio 2014

Una legge per ammazzare i boschi

E' stata fatta qui in Lombardia, dalla maggioranza di centrodestra (Lega, Forza Italia e Ncd). Loro hanno osato chiamarla legge sul «recupero delle aree boschive», ma di recupero non c'è nulla, visto che sarà permesso di abbattere alberi fino a di trent’anni di vita e in pianura fino a 15, se il terreno è destinato ad attività produttiva. Inoltre i Comuni potranno organizzare gare di motocross su sentieri e mulattiere. Uno sfregio al paesaggio del nostro territorio, che è la vera ricchezza che possediamo da sempre.

martedì 8 luglio 2014

Il gran gesto di Errani

Vasco Errani dà le dimissioni perché condannato a un anno in appello per falso ideologico nella vicenda che vede coinvolta la cooperativa di suo fratello. I vertici del PD gli chiedono di rivedere la sua decisione, ma noi condividiamo la scelta del governatore dell'Emilia-Romagna: un gesto il suo da vero uomo delle istituzioni, che gli fa onore e gli permetterà di agire liberamente per dimostrare di avere agito sempre con correttezza e onestà.

Fondi privi di fondamento

Sui fondi europei dati all'Italia Grillo ha sicuramente esagerato nel suo intervento a Strasburgo, però di certo la gestione di questi finanziamenti va senz'altro rivista: ad una spesa di quasi 7 miliardi e mezzo di euro per 504 mila progetti di formazione non si conoscono né costi né benefici, e c'è un riscontro di solo 233 nuovi impieghi contro i 30-50 mila di Germania e Francia.

lunedì 7 luglio 2014

SMS per CSM

La vicenda del sottosegretario Ferri, magistrato in aspettativa per l'incarico ricoperto nel governo, che ha sponsorizzato tramite sms due candidati in vista del voto per il Csm (Consiglio Superiore della Magistratura), oltre a palesare il dubbio di una grave interferenza del potere politico su quello giuridico (su cui il governo e il ministro Orlando dovrebbero fare subito chiarezza), evidenzia incongruenze e ambiguità relative alle carriere, al ruolo e alle posizioni dei magistrati.
La riforma della giustizia dovrebbe quindi tenere conto anche di queste falle del sistema.

Riusciremo a rivedere i 5 Stelle?

Per il secondo incontro sulla riforma elettorale il PD aveva chiesto al M5S una risposta con documento ufficiale (nero su bianco) alle condizioni poste da Renzi al primo appuntamento. I 5 Stelle si sono limitati a rispondere tramite un'intervista al "Corriere" del vice-presidente alla Camera Luigi Di Maio. Ma per i vertici del PD non è stato sufficiente: confronto quindi saltato. Il problema comunque non è l'aspetto formale della presentazione delle proprie proposte, quanto semmai il fatto che innanzitutto c'è un'impostazione avanzata tra PD e Forza Italia portata avanti in mesi di incontri e trattative, e la reciproca diffidenza tra i democratici e grillini. Oltretutto difficilmente ci sarà un passo indietro sulle proprie posizioni, e questa potrebbe essere l'unica condizione perché si trovi un accordo tra le due forze politiche. A meno che intervengano fattori esterni, anzi interni, che possano fare saltare tutto quanto tessuto in questi mesi. A quel punto ci sarebbe tabula rasa e si partirebbe da zero. Ma Renzi farà tutto il possibile perché questo accada: per lui sarebbe una tremenda sconfitta che porrebbe un freno al suo progetto.

Update1: il PD ribadisce le 10 domande a cui il Movimento 5 Stelle dovrebbe rispondere per iscritto. Sarà dura rivedere le stelle...

Update2: le risposte dei 5 Stelle. Piuttosto divergenti...

Il Papa e i padrini

Non molti giorni fa era arrivato da Papa Francesco, in visita in Calabria, un monito di scomunica ai componenti delle cosche mafiose. La risposta della malavita non si è fatta attendere: in un carcere 200 detenuti si rifiutano di partecipare alla Messa e in un paese della Calabria, durante una processione, è stato dedicato un "inchino" con la statua della Madonna davanti alla casa del boss della zona. Occorre perciò che Stato e Chiesa prendano i dovuti provvedimenti, per zittire per sempre queste forme estreme del male. Magari passando dalle parole (e prediche) ai fatti.

domenica 6 luglio 2014

Il bonus Irpef tira i saldi

Quasi 7 italiani su 10 faranno acquisti in occasione dei saldi estivi, e il 46% di loro utilizzerà il bonus fiscale da 80 euro, uno dei primi provvedimenti del governo Renzi.

Pil e benessere

Le 2 cose spesso non coincidono, come negli USA, dove ad un calo del Pil corrisponde invece un aumento del benessere. Il motivo? La riforma Obama sulla sanità, con un sistema meno caro, con meno sprechi e rendite parassitarie delle compagnie assicurative, che permette agli americani di spendere un po' meno per le assicurazioni mediche. Una lezione per i tecnocrati e i sostenitori dell'austerity in Europa.

sabato 5 luglio 2014

Assemblati sul lavoro

Appuntamento oggi alle 17.00 con l'Assemblea Provinciale dei GD che, in occasione dell’estate, si terrà alla Festa provinciale della Schiranna. Si parlerà di giovani e lavoro, confrontandosi sulle nuove misure prese dal governo su questa materia.
Ospite e relatore Pierluigi Costelli, responsabile università e tesseramento della segreteria regionale, che interverrà per parlare nel dettaglio di "Garanzia Giovani", iniziativa del governo a favore dell'occupazione giovanile.

Un miliardo per le scuole

Prende il via il piano di edilizia scolastica fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il piano prevede investimenti pari a 1.094.000.000 di euro (tra finanziamenti statali e sblocco del Patto di Stabilità dei Comuni) e sarà composto di tre principali filoni: #scuolenuove, #scuolesicure e #scuolebelle. Nell’arco del biennio 2014-2015 l'obiettivo sarà avere appunto scuole più belle, più sicure e più nuove. Anche Vedano è interessata all'iniziativa, con stanziamenti di 80.000 euro per #scuolenuove e di 30.800 euro per #scuolebelle.

venerdì 4 luglio 2014

Una riforma sbiadita

Il libro bianco di Maroni sulla riforma sanitaria lombarda (che di riforma non ha niente) appare scialbo e opaco, visto che presenta tante ombre e nessun barlume di luce. Innanzitutto manca la riqualificazione dei due assessorati (quello alla famiglia e quello alla sanità) in uno unico, necessario per passare da un sistema sanitario ad uno socio-sanitario. Nulla è stato fato anche per ridurre la presa della politica sulle nomine dei vertici di Ospedali e Asl. Nell'impostazione del sistema sanitario, poco chiaro è ancora il ruolo (troppo preponderante) e il rapporto del privato rispetto al pubblico. E per finire, rimane l'annosa questione dei ticket più cari d'Italia, che si potrebbe risolvere non con falsi proclami ma spendendo meglio le risorse e alleviando il peso che oggi grava sui cittadini, indipendentemente dal loro reddito.

F-35: non si può più sorvolare

Il Pentagono ferma gli F-35 in attesa di ulteriori ispezioni dopo l'incendio scoppiato a bordo di uno dei jet militari qualche giorno fa. Il capogruppo PD in commissione Difesa Gianpiero Scanu chiede perciò garanzie sulla sicurezza degli aerei prima che l'Italia proceda al loro acquisto (60 esemplari a decollo orizzontale convenzionale e 30 a decollo verticale, per la portaerei Cavour, per un totale di 14,3 miliardi di euro spalmati in 15 anni). Ma dopo tutti i difetti tecnici riscontrati e le falle di sicurezza emerse, dobbiamo ancora pensare di affidarci a questo progetto militare, o utilizzare le risorse lì destinate ad emergenze più concrete?

giovedì 3 luglio 2014

Diritto all'oblio o sopruso all'informazione?

Primo caso di applicazione della contestata e controversa sentenza della Corte Europea sul riconoscimento del diritto all'oblio per gli utenti che fanno richiesta di rimozione dal web di dati che li riguardano. Una norma che permetterà in particolare a ricchi e potenti (come ad esempio politici e supermanager) a censurare informazioni imbarazzanti ma veritiere sul loro conto. E il rischio è che il diritto ad essere "dimenticati" si trasformi nel diritto di censurare il web.

mercoledì 2 luglio 2014

Se la scuola apre alle nuove tecnologie

La rete ha permesso a due ragazzi di non emigrare dalla loro piccola isola delle Egadi per frequentare le scuole medie. Ma questo è solo un piccolo esempio di come la scuola può evolversi e cambiare, con enormi sviluppi e progressi per gli studenti e tutto il sistema, grazie alle innovazioni tecnologiche. Occorrono però investimenti, strutture e leggi.

Sistema immunitario

Il ripristino dell'immunità anche ai componenti del nuovo Senato (benché non elettivo) lascia perplessi, ma soprattutto l'amaro in bocca: perché ci dà l'idea di un sistema, un apparato che pare voglia mettersi al di sopra delle leggi, di una casta chiusa che, a differenza dei comuni cittadini, ha diritto ad ogni tipo di privilegio e tutela. E tutto questo fa male al Paese e alla politica, che già gode di scarsa fiducia. A questo punto, ci si chiede davvero che senso ha nell'annunciare una riforma della giustizia. E soprattutto: ha senso, in questo contesto, parlare di giustizia?

In diretta per chi prende il diretto (ma anche l'omnibus)

Una diretta web dedicata ai pendolari, in cui il PD Lombardo parlerà della situazione di treni e linee e presenterà le proprie proposte. L'appuntamento è per le ore 13.00.

Ricordando Laura

Un anno fa la sindaca di Cardano al Campo Laura Prati veniva ferita in un vile agguato. Una vicenda assurda quanto drammatica che aveva colpito profondamente.
Ieri cittadini, sindaci, amministratori, iscritti e dirigenti del PD (tra cui la ministra Pinotti) hanno voluto ritrovarsi per ricordare Laura e tutto quanto ha fatto e avrebbe ancora potuto fare. E purtroppo la sua tragica morte sarà per tutti una ferita che non si rimarginerà mai.

martedì 1 luglio 2014

Sei mesi alla guida dell'Europa

Parte oggi il semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo. Matteo Renzi crede all'Europa e al sogno di cambiamento che potrà coinvolgere il nostro Paese: "Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa, avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto? Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza". Non sarà facile per lui portare avanti i programmi della UE: tra la crisi economica che sembra non finire, le tensioni internazionali e chi invece vuole voltare le spalle all'Europa, saranno 6 mesi duri e gravosi. Tenendo conto anche dell'impegno sul fronte interno delle riforme.

Tra il silenzio della UE e l'ululato degli sciacalli

Ennesima tragedia dell'immigrazione, con altre decine di morti. Ormai la situazione è sempre più drammatica ed occorre un impegno concreto della UE per un allargamento della capacità operativa in modo da fare fronte all'esodo continuo che arriva dalle coste africane. L'Europa però per adesso fa la "gnorri" e si limita a pura demagogia, lasciando l'Italia da sola a fronteggiare l'emergenza. E spiace poi che nel nostro Paese ci sia chi speculi sui morti per il solo scopo di attaccare il governo, portando la discussione a livelli infimi con parole miserabili. Magari questa persona (un europarlamentare oltretutto nemmeno apprezzato dai suoi colleghi a Bruxelles) dovrebbe dirci quali sono le soluzioni che suggerisce: chissà se sono le stesse che, quando c'era il suo governo (il fallito Berlusconi-Lega), avevano portato ad un accordo con la Libia, con miliardi di euro dati a Gheddafi, causando la morte di centinaia se non migliaia di persone assassinate nel deserto, e che grazie a questo l'Italia è stata condannata dalla corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani...

P.S.: a chi lancia allarmi di aumento esponenziale di arrivi di immigrati in Italia, un invito a leggersi questo interessante articolo sui flussi migratori nel mondo. In particolare soffermandosi al paragrafo in cui si dice che "i flussi (sempre nel 2012) sono diminuiti sia in Spagna (-22 per cento) che in Italia (-19 per cento). In entrambi questi due Paesi, i livelli erano più di due volte superiori nel 2007. In una tendenza costante che si è registrata a partire dal 2008, gli afflussi nell’Unione europea da paesi extra-UE sono diminuiti del 12 per cento".
Giusto per non parlare poi a sproposito senza essersi informati prima.