sabato 29 settembre 2018

DOMANI A ROMA PER IL DOMANI DELL'ITALIA

In piazza per costruire un’alternativa alla politica dell’odio, del declino, dell’isolamento e della paura. In piazza perché tante persone vogliono un Paese diverso: più giusto, più forte, più solidale, aperto al mondo e al futuro.

venerdì 10 agosto 2018

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martedì 24 aprile 2018

Oggi, più che mai, resistenza!

#25aprile: ora più che mai, in un momento come questo, è doveroso ricordare e trasmettere la storia e i valori alle nuove generazioni. Tenendo alta la nostra identità.
Domani, al mattino alle ore 10.00, al parco Spech, presso il monumento dei Caduti, le celebrazioni della nostra comunità al Giorno della Liberazione.

venerdì 2 marzo 2018

VOTO: ISTRUZIONI PER L'USO E PER L'UTILE


Si vota solo domenica 4 marzo, per Politiche e Regionali. I seggi sono aperti dalle ore 7 alle 23.
Presentarsi muniti di documento di identità e tessera elettorale.
Se si smarrisce la tessera elettorale o se dovesse essere completa, rivolgersi agli uffici comunali, aperti per l'occasione:
- sabato 3 marzo dalle ore 9 alle 18
- domenica 4 marzo dalle ore 7 alle 23
- per il voto a Camera e Senato (scheda rosa e scheda gialla), barrare SOLO il simbolo PD
- per il voto alle Regionali (scheda verde) oltre a barrare il simbolo PD, si può dare la preferenza segnando il nome di un candidato, che può essere doppia se si rispetta l'alternanza di genere (maschio e femmina).
Buon Voto!

Prima i soldi!

Dopo i diamanti della Tanzania e i 40 milioni di rimborsi elettorali presi truffaldinamente, la Lega sembra ricascata in una losca vicenda in cui i soldi pubblici, anzichè per il bene comune, sarebbero stati usati per gli affari propri. In pratica, secondo le accuse dell'avvocato di Umberto Bossi e diverse testimonianze, "LA LEGA FACEVA ASSUMERE I DIPENDENTI DALLE REGIONI" e "SEGRETARI PROVINCIALI LEGA AVEVANO CONTRATTI CON REGIONE".
La conclusione è che alla Lega interessano soldi e poltrone, e non certo gli italiani (nè del Nord nè tanto meno del Sud).
Con il voto del 4 marzo possiamo mettere fine a questo schifo, sia in Lombardia (una regione in continuo declino a causa di malgoverni scellerati di Lega e centrodestra con clientelismi, corruzione, sprechi e inefficienze) votando per Giorgio Gori Presidente, che a livello nazionale, votando il programma concreto del PD e ponendo così fine alle assurde ambizioni di diventare premier del segretario della Lega, un individuo che non ha mai lavorato e si fa anche dare del fannullone in Europa; per non parlare del fatto che il giornale di partito La Padania e l'emittente Radio Padania hanno chiuso con lui come direttore, mentre come segretario di partito ha lasciato a casa i dipendenti della sede di via Bellerio.
Dio ce ne scampi, altro che Vangelo...

giovedì 1 marzo 2018

Votiamo e voltiamo

Siamo allo sprint finale di questa campagna elettorale! Il nostro voto per i candidati del PD e Giorgio Gori Presidente potrà fare prendere una nuova direzione alla Lombardia, lasciando alle spalle 25 anni di inefficienze, clientelismi, infiltrazioni mafiose, disservizi, sprechi, corruzione. Votiamo e voltiamo per sempre pagina: fare meglio si può, facciamolo tutti insieme.

Per votare alle Elezioni Regionali (scheda verde)
- barra il simbolo del PD
- scrivi a fianco la preferenza per il candidato alla Regione (fino a due, ma in questo caso maschio e femmina)
- in automatico il voto andrà anche a Giorgio Gori.

mercoledì 28 febbraio 2018

In Lombardia cambiamo binario!

Allarmi e raccomandazioni dell'Agenzia della Sicurezza per le Ferrovie che vengono ignorati; perdite di milioni di euro per disservizi, rirardi e treni soppressi, ma bonus elargiti comunque ad personam, ma solo ad alcuni dipendenti “indicati” dai vertici dell’azienda (la campagna "prima i nostri", tanto per intenderci: nepotismo e clientelisnmo allo stato puro): questa è la gestione disastrosa di Trenord, a cui il Pirellone il 10 gennaio 2015 ha prolungato senza gara – tramite una “scrittura privata” – il contratto di servizio fino al 31 dicembre 2020 per complessivi 2,55 miliardi di euro. E come funziona il rapporto tra Trenord e Regione? In maniera inconcepibile: Trenord si controlla da sola, comunica poi a Regione Lombardia (sua proprietaria) se ha rispettato o meno gli obblighi previsti dal contratto di servizio, e infine il Pirellone, in base alle informazioni ricevute da Trenord, multa la società per eventuali inadempienze. Ci si trova così che i pendolari sono affidati ad una società inefficiente con enormi problemi di gestione per i quali non riesce ad assicurare gli standard previsti di quel Contratto di servizio che aveva ottenuto senza gara.
Con Giorgio Gori Presidente si farà senz'altro meglio. Il programma di coalizione infatti prevede:
- un cambio di passo sulla gestione del servizio ferroviario regionale, attraverso una gara europea, per ottenere un ammodernamento del materiale rotabile, una migliore qualità del servizio e un controllo dei costi. Nel nuovo contratto di servizio sarà richiesto un potenziamento delle linee cadenzate, la loro estensione ai collegamenti con i principali capoluoghi di provincia della fascia pedemontana e l’introduzione di collegamenti espressi tra Milano e Varese e Milano e Bergamo
- un potenziamento dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali, a partire dal rafforzamento dello snodo di Milano, dei collegamenti con gli aeroporti e delle linee ferroviarie dell’area prealpina, orobica e lariana, raddoppiando le linee dove necessario, potenziando le stazioni di incrocio tra le linee e minimizzando le interruzioni di linea.

martedì 27 febbraio 2018

Mai più spreconi a casa nostra

Domani mattina, mercoledì 28 febbraio, ci sarà la firma del Patto di Autonomia tra il governo e le regioni di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Quest'ultima senza la necessità di fare referendum, perché, come stabilisce la Costituzione, il processo poteva essere avviato anche senza consultazione popolare. Diciamo pure che il referendum si è dimostrato inutile e dispendioso. E se in Veneto la spesa è stata "solo" di 10 milioni di euro, in Lombardia si è arrivati a 50 milioni di euro, grazie anche allo spreco per l'acquisto di finti tablet. Ma poco importa: le risorse sono state recuperate con vari tagli ai servizi, tra cui le ore di sostegno a scuola per i bambini disabili. Constatare, come comunque già si prevedeva, che lo stesso risultato era raggiungibile senza costose e farlocche propagande, fa risultare la vicenda come una beffa e suscitare parecchia rabbia. E se quel referendum è stata la prova generale di come potrebbe agire in autonomia la Lombardia guidata ancora da Lega e centrodestra, ci spinge ancor di più a convincerci che con Giorgio Gori Presidente in Lombardia si farà senz'altro meglio, senza più sprechi e inutili personalismi, ma con criterio e senso del bene comune.

lunedì 26 febbraio 2018

Il futuro dell'Industria


Nella sua recente visita a Varese, il ministro Carlo Calenda ha incontrato il mondo produttivo varesino, per parlare di sviluppo e crescita economica dei nostri territori trattando i temi della produzione, del credito, delle infrastrutture e della formazione 4.0.
In pratica è stato illustrato il Piano Nazionale Industria 4.0, studiato dal PD per promuovere lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese italiane.
Un provvedimento molto apprezzato e soprattutto utilizzato dalle imprese, come dimostra la continua crescita degli investimenti in macchinari e dall’aumento degli ordinativi.
Industria 4.0 è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2017, e rafforzata in quella per il 2018, con un rilevante impegno per il governo, visto che prevede un investimento di poco meno di 10 miliardi di euro, a partire dal 2018.
Nel dettaglio:
◉ E’ stato prorogato il superammortamento al 140 per cento per i beni strumentali già introdotto nel 2016 (130 per cento dal 1 gennaio 2018);
◉ E’ stato introdotto l’iperammortamento al 250 per cento per gli investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione in chiave 4.0;
◉ Per gli investimenti in software connessi agli investimenti 4.0 è previsto un superammortamento al 140 per cento;
◉ E’ stato rafforzato il credito d’imposta per le attività in ricerca e sviluppo, con un’aliquota del 50 per cento e una spesa massima incentivabile di 20 milioni di euro per contribuente;
◉ E’ stata rafforzata la policy delle startup e Pmi innovative;
◉ E’ stata avviata la costituzione di Digital Innovation Hub e Competence Center per sensibilizzare le imprese e fornire adeguata formazione;
◉ Nel 2018 verrà introdotto il programma Formazione 4.0, grazie al quale le imprese possono godere di un credito d’imposta del 40 per cento sulle spese di formazione del personale in attività 4.0.
Un progetto che aiuterà davvero le imprese con misure concrete e non con falsi bonifici o con proposte da fessi come l'introduzione di dazi.

A Varese tutto pronto per Gori

Giorgio Gori è pronto a tornare a Varese, in vista del rush finale: il candidato Presidente del centrosinistra per le elezioni regionali sarà presente il 27 febbraio alle ore 21 a una serata pubblica al collegio De Filippi in via Brambilla 15, per illustrare il proprio programma. Tocca a noi essere pronti a sostenerlo perché in Lombardia si possa fare, meglio.

sabato 24 febbraio 2018

Un impegno per il lavoro autonomo

In un mercato del lavoro sempre più flessibile è giusto che ci siano le stesse tutele e gli stessi bonus per tutti: dipendenti e partite IVA. Per i lavoratori autonomi ci sono già stati dei provvedimenti a favore nel Job's Act, come pagamenti tutelati, maternità e malattia, centri per l’impiego e lavoro “agile” (ridotto il cuneo contributivo per il lavoro autonomo dal 33 al 25% e introdotto regime dei minimi agevolato). Nel nuovo programma il PD propone anche di estendere diritti come gli 80 euro e gli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori autonomi e alle partite IVA. Questo perché vogliamo combattere la distinzione tra lavoratori di serie A e serie B, una sensazione che i lavoratori autonomi in questi anni hanno provato.

venerdì 23 febbraio 2018

Dare forza alle fasce deboli

In Italia si stimano circa 4,5 milioni di disabili e 2,5 milioni di anziani non autosufficienti. Un numero considerevole di persone che necessitano di concrete misure di sostegno. Il PD ha già provveduto con diversi interventi con i governi Renzi e Gentiloni:
- approvata la legge sul Dopo di Noi
- approvata la legge sull'autismo
- introdotto il reddito di inclusione per le persone in difficoltà, prima misura della storia repubblicana contro la povertà
- aggiornato dopo quasi vent'anni il nomenclatore e i LEA, livelli essenziali di assistenza
- aumentato il Fondo per la non autosufficienza, massacrato negli anni della crisi.
Ma tanto ancora c'è da fare, e lo si propone nel programma elettorale: - realizzare un piano di accessibilità universale per garantire qualità della vita adesso
- rendere concreto l'inserimento sul lavoro delle persone con disturbi allo spettro autistico
- incentivi fiscali alle famiglie che necessitano del sostegno di badanti o di ricovero in case di cura per migliorare la qualità della vita
- rispettare in modo rigoroso il limite dell'aggiornamento triennale dei LEA per prendersi cura in modo più efficace di chi vive una situazione di difficoltà
- investimento di due miliardi di euro per rafforzare l'indennità di accompagnamento, graduando l'aumento sulla base del bisogno dei singoli.
Questo perché per il PD non esistono cittadini di serie B, e di sicuro viene prestata maggiore attenzione alle fasce deboli. Un atteggiamento ben diverso da quello della Lega, che al governo in Regione Lombardia, per finanziare un referendum inutile quanto dispendioso, ha tagliato le risorse per le ore di sostegno a scuola per gli studenti disabili.

Ci si ritrova in piazza


Domani, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, banchetto Circolo PD Vedano Olona in piazzetta della Pace. Sarà l'occasione per rivedersi, discutere delle imminenti elezioni e ritirare materiale per capire come votare, approfondire programmi, conoscere i candidati per Regionali, Camera e Senato: alcuni di loro addirittura di prsona. Saranno infatti presenti Paolo Bertochhi (candidato al Consiglio Regionale) e Martina Cao (candidata alla Camera dei Deputati).
Vi aspettiamo per il rush finale!

giovedì 22 febbraio 2018

Un voto per le famiglie

Il PD le tasse le taglia alle famiglie e non ai milionari. Nel suo programma propone infatti una significativa riduzione delle tasse sulle famiglie, fino a 240 euro in meno al mese per ciascun figlio fino alla maggiore età. La misura costa poco meno di quella per finanziare gli 80€ e dunque è perfettamente realizzabile.
Da ricordare nei precedenti governi, proposte come l'istituzione del Bonus Bebè, il Bonus Giovani Coppie per ristrutturazioni e acquisto arredi, il reddito di inclusione per le persone in difficoltà, eliminate l'IMU e la TASI sulla prima casa e sugli imbullonati. Mentre per il prossimo governo sono pronte a sostegno delle famiglie altre importanti e concrete proposte:
- istituire la Carta Universale dei Servizi dell'Infanzia (400€ al mese per i primi tre anni da spendere per asilo, servizi di cura, baby sitter)
- mutuare dall'esperienza del RBE spagnolo (reddito base emancipazione) la detrazione di 150€ mensili fino a 30.000€ di reddito per agevolare chi decide di uscire di casa prima dei 30 anni
- creare speciali forme di aiuto, specie abitative, per i padri separati
- incentivi fiscali alle famiglie che necessitano del sostegno di badanti o di ricovero in case di cura per migliorare la qualità della vita.

mercoledì 21 febbraio 2018

Votiamo per il lavoro

Tra le proposte concrete e fattibili del programma del PD ci sono quelle a favore dei lavoratori:
- meno tasse per chi assume a tempo indeterminato, perché il lavoro che vale di più deve costare meno;
- introduzione della misura del salario minimo per legge. Una misura di dignità perché la tutela dei lavoratori deve essere sempre garantita.
Quello per il PD è un voto utile al lavoro e all'Italia.

martedì 20 febbraio 2018

Un tris vincente

3 schede.
3 voti.
1 solo simbolo.
Scegli il futuro.
Scegli Partito Democratico.

sabato 17 febbraio 2018

Per una politica del fare in Lombardia

Una serata ricca di contenuti, quella di ieri venerdì 16 febbraio in Villa Aliverti, in cui si è discusso di temi vitali come la sanità, la mobilità, il welfare, le infrastrutture e i trasporti. Tematiche che nei 5 anni di giunta leghista targata Maroni sono state condotte in Lombardia senza capacità decisionale e senza programmazione. Ciò ha portato a dei veri paradossi, come ci hanno illustrato Samuele Astuti e Margherita Silvestrini, candidati per il PD al Consiglio Regionale. Ospedali con attività di servizio sotto lo standard richiesto che non vengono chiusi e nemmeno potenziati, ma lasciati come sono, con deroghe su deroghe (ovvero, il problema non lo affronto né tanto menmo lo risolvo, ma continuo a rimandarlo). Nei trasporti, invece, non si potenzia la rete ferroviaria per l'imminente arrivo di AlpTransit, che porterà dall'Europa, via Svizzera, un incremento notevole del traffico merci, e come conseguenza al centro intermodale Hupac di Busto Arsizio, tutte le merci trasborderanno su camion, che invaderanno le strade della nostra provincia. Non parliamo poi della Pedemontana, vero emblema del fallimento di una ipotetica autonomia a guida Lega e centrodestra. Tutto ciò perché i governi regionali di centrodestra degli ultimi anni in Lombardia poco o niente hanno deciso e fatto. E di certo, guardando l'esperienza di immobilismo per 10 anni da sindaco a Varese, anche Fontana, candidato presidente della Lega e del centrodestra, pare orientato sulla stessa strada.
In Lombardia invece tanto e meglio si può e si deve fare: nei trasporti
1. Alptransit. Oltre all'infrastruttura è necessario pensare ai territori e alle comunità locali: è decisivo, pertanto, che le opere di compensazione vengano concluse entro tempi certi e che venga garantita adeguata assistenza agli enti locali interessati per lo sviluppo di piani di emergenza e di interventi di messa in sicurezza rispetto al transito dei cargo e del trasporto merci delicato;
2. Frontalieri. Favorire forme di trasporto collettivo per diminuire il traffico in entrata e in uscita dalla Svizzera;
​ 3. Politiche premianti per incentivare l'utilizzo dei trasporti pubblici e la mobilità sostenibile;
​ 4. Ristrutturare il debito di Pedemontana S.p.A., pensando a un nuovo modello di business. Portare a compimento le compensazioni ambientali già concordate;
​ 5. Pianificare la crescita dell'aeroporto di Malpensa sulla base del transito di passeggeri e merci, in maniera tale da gestire i processi di sviluppo dell'infrastruttura.

Per quanto rigaurda sanità e welfare:
1. Revisione dei decreti attuativi emanati dalla Regione per rimettere la persona al centro, e non le strutture;
​ 2. Maggiore sinergia tra pubblico e privato per ridurre le liste d'attesa, con anche la previsione di meccanismi sanzionatori per coloro che non disdicono per tempo le prenotazioni;
​ 3. Riprogrammazione della rete ospedaliera regionale, tenendo conto del grado di specializzazione delle strutture e considerando anche la diffusione territoriale delle patologie;
​ 4. Rafforzare l'importanza della medicina territoriale nella gestione delle cronicità e fragilità dei pazienti, evitando inutili disagi alle famiglie con la presa in casa della persona in cura o un suo allontanamento nella struttura sanitaria più prossima.
Proposte presenti nel programma di coalizione di Giorgio Gori, che hanno l'obiettivo preciso di mettere la persona al centro. Un aspetto, come sottolineato da Rosalba Folino, assessore del comune di Besnate e candidata alla Camera per il PD, che in questi anni il Partito Democratico ha fatto il punto cardine del mandato dei suoi governi, Renzi prime e Gentiloni successivamente, con una serie rilevante di leggi e riforme attuate.

mercoledì 14 febbraio 2018

Una Lombardia che mette la persona al centro

Venerdì 16 febbraio, alle ore 21.00, in Sala Consiliare di Villa Aliverti a Vedano Olona, in vista delle Elezioni Regionali del 4 marzo, il nostro Circolo organizza un incontro con Samuele Astuti (sindaco di Malnate) e Margherita Silvestrini (consigliere comunale di Gallarate), candidati entrambi dal PD per il Consiglio Regionale.
Protagonista del dibattito sarà la centralità della persona, discutendo su temi cruciali per la vita dei cittadini lombardi come sanità, welfare, trasporti, infrastrutture, mobilità. Partecipare significherà comprendere che con le proposte e la BUONA POLITICA dei nostri candidati in Lombardia si può FARE MEGLIO E DAVVERO.

lunedì 12 febbraio 2018

La flat che è un flop

Si sente molto parlare di "flat tax" (ovvero l'aliquota fissa e unica da applicare a tutti i contribuenti, eliminando così la progressività dei redditi), la grande idea del centrodestra che dovrebbe liberare i cittadini dalle tasse e nel contempo creare sviluppo all'Italia. Ecco, nulla di tutto questo. Al di là che sia Berlusconi che Salvini ancora non sono d'accordo tra di loro sull'aliquota da applicare (e non è problema da poco), ma ciò che è sicuro è che la flat tax andrà a beneficiare solo i redditi alti (dai 50.000 euro in su, per intenderci) e a penalizzare i più bassi, che non si vedranno magari ridotte le tasse, ma si troveranno i costi dei servizi (sanità, scuola, trasporti ecc.) più alti perché la flat tax comporterà una minore entrata nelle casse dello Stato: si parla di almeno 75-80 miliardi di euro, un buco assolutamente insostenibile. E ad avere dubbi sulla bislacca proposta Lega-Forza Italia è addirittura l'Istituto Bruno Leoni, nonostante sia fautore a sua volta della flat tax. Non a caso, la flat tax in Europa è stata applicata esclusivamente da paesi dell'Est: Estonia, Lituania, Lettonia, Russia, Serbia, Ucraina, Slovacchia, Georgia, Romania. Nazioni che di certo non eccellono in democrazia né in innovazione, e che comunque hanno iniziato a tornare sui propri passi reintroducendo le aliquote progressive.
La strada da applicare per pagare meno tasse è quella indicata dal PD in questi ultimi anni: farle pagare a tutti, incentivando la lotta all'evasione, in modo da fornire vantaggi e contributi ai redditi bassi e a sgravare le imprese dai diversi balzelli fiscali: proposte che nascono da un programma concreto e non da una sequela di vuote e assurde pronesse.

venerdì 9 febbraio 2018

Un programma per fare meglio in Lombardia

Autonomia e rapporti con l'Europa, lavoro e sviluppo, governo del territorio e infrastrutture, trasporti e mobilità, edilizia, tutela dell'ambiente, gestione rifiuti, efficienza energetica, welfare e sicurezza, politiche sociali e famiglia, migrazioni e integrazione, diritto allo studio, politiche giovanili, contrasto alle mafie... Questi e tanti altri punti cruciali nel programma di Giorgio Gori Presidente per fare meglio per la nostra Lombardia.

giovedì 8 febbraio 2018

Immigrazione: dati, non chiacchiere.

L’immigrazione è un problema enorme, tragico e globale, e va trattato con criterio, competenza e buon senso. Non si può pensare di assecondarla accogliendo gente e poi abbandonarla a se stessa, lasciandola senza controllo e che si arrangi come può. Ma è sbagliato anche contrastarla con frasi di odio razzista, con attacchi strumentali e accuse ingiustificate. Tirando fuori anche numeri a caso (per non dire ad minchiam), come accaduto negli ultimi giorni da parte di Berlusconi, il candidato presidente non candidabile del centrodestra.
Teniamo poi conto che la legge che disciplina ancora oggi la condizione degli immigrati è la Bossi-Fini del 2002 (governo Berlusconi). Mentre è il trattato di Dublino a regolamentare e stabilire l'accoglienza e le richieste d'asilo di chi ne fa richiesta, penalizzando il nostro Paese poiché conduce a una distribuzione ineguale delle richieste d'asilo tra gli Stati membri. E anche questa convenzione è stata firmata dal governo Berlusconi nel 2003. Un dovuto chiarimento per fare comprendere che chi oggi più urla è proprio grossa parte in causa e del problema ha poca cognizione, se non quella di specularci in termini di campagna elettorale, facendo promesse da sempre inapplicabili. come le espulsioni di massa.
Per onestà intellettuale, ma anche per comprendere veramente la situazione, converrebbe documentarsi su quelli che sono i dati corrispondenti alla realtà, che offrono una visione differente da quelli che sono falsi luoghi comuni.

martedì 6 febbraio 2018

100 TAPPE: GIORGIO GORI INCONTRA L'ALTO VERBANO 

Questa sera, martedì 6 febbraio, ore 21.00, presso la Colonia Elioterapica a Germignaga, via Bodmer 20, il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Giorgio Gori incontra i cittadini per costruire insieme il futuro della nostra regione.
  Un evento aperto a tutti, nel quale si parlerà del progetto di una Lombardia proiettata verso il futuro e capace di valorizzare le imprese locali, di una Lombardia più giusta e più bella.
La tappa di Germignaga è parte del tour Gori100tappe, un lungo viaggio attraverso la Regione e i suoi territori.
  Ascoltare il candidato Presidente dal vivo è un'occasione da non perdere: non venite da soli, invitate chi conoscete e sapete che è ancora indeciso, disilluso o convinto a non votare.

lunedì 5 febbraio 2018

Un programma concreto al 100x100

Sono tante le cose fatte in questi anni, e altrettante da fare nei prossimi anni: tutte realizzabili e sostenibili.

sabato 3 febbraio 2018

Macerati dall'odio

"Era andato in cura da uno psichiatra, che a quanto diceva lo aveva giudicato 'border line'. Una dimostrazione della quale lui quasi era orgoglioso, a dimostrazione di quanto fosse ignorante e scemo. Aveva una situazione familiare disastrosa: il padre se n'era andato quando era piccolo e la madre, anche lei con grossi problemi, lo aveva cacciato di recente. Viveva con la nonna. Ha fatto dei lavoretti, ma duravano sempre poco".

Questa è la descrizione del folle autore della sparatoria di Macerata, fatta da chi sostiene di conoscerlo bene.
Sarebbe proprio il caso di abbassare i toni ed evitare ulteriori strumentalizzazioni "elettorali", senza più fomentare odio e razzismo, per evitare di trascinare altre menti deboli a fare quello che è avvenuto a Macerata.

Il programma del PD per un'Italia più forte e più giusta

Ecco il programma del PD per la prossima legislatura. Non si tratta di un libro dei sogni, ma non rinunciamo al sogno e all’orgoglio di vivere nel Paese più affascinante del mondo. Un sogno che non si nutre di promesse irrealizzabili ma di concrete e quotidiane azioni di buon governo.

giovedì 1 febbraio 2018

Tablet bocciati!

Tablet (che non sono tablet) inutili, da un referendum inutile. Ci sarebbe da ridere, se non fosse che dietro c'è una spesa di oltre 20 milioni di euro di soldi pubblici, che hanno determinato qui in Lombardia tra l'altro il taglio alle ore di assistenza agli studenti disabili. Si può e si deve fare meglio con Gori Presidente, per evitare in futuro figuracce e sprechi simili.

venerdì 26 gennaio 2018

La Lombardia non può perdere il treno

La magistratura e le altre autorità competenti provvederanno senz'altro a stabilire a chi addossare le responsabilità del dranmmatico incidente ferroviario di ieri a Pioltello, ma intanto un verdetto è già stato emesso da tempo: la rete ferroviaria lombarda non è certo adeguata a quella che è una delle 10 regioni più ricche di Europa. E a farne le spese sono le migliaia di pendolari che in questi anni hanno subito ogni giorno disservizi e ritardi. Questo perché in Lombardia, sino ad oggi, si è investito poco e male, preferendo magari puntare su soluzioni senza senso e fallimentari come (giusto per fare gli ultimi due esempi significativi) La BreBeMI e la Pedemontana. Bisogna cambiare e fare meglio di quanto fatto (o addirittura non fatto) finora.