mercoledì 31 ottobre 2012

Il posto pubblico è meno stabile

Con la legge di Stabilità: in provincia di Varese, al Comune di Carnago per l'esattezza, c'è il primo dipendente pubblico in Italia ad essere licenziato perché in esubero (il geometra dell'Ufficio Tecnico). Conseguenza, appunto, della legge di Stabilità che (a detta del sindaco) "obbliga i Comuni alla verifica della pianta organica". Sindacati, ovviamente sulle barricate. Ed è singolare notare che la giunta di Carnago è di centrosinistra e che il vice-sindaco è nientemeno che Fabrizio Taricco, segretario provinciale del PD.
In ogni caso, finisce il dogma del posto pubblico fisso.

Freccia giallorossa

Un Frecciarossa partito da Napoli e diretto a Milano avrebbe fatto una deviazione a Parma per far scendere in città i giocatori della Roma, che giocheranno stasera nella città emiliana. Il tutto procurando un ritardo di oltre 40 minuti al treno tra le proteste dei passeggeri. Potere della "privilege class": una categoria tutta italiana.

A Vedano l'appello contro la violenza alle donne

Si discute stasera, nella seduta del Consiglio comunale, l'approvazione della mozione presentata dal Consigliere Provinciale Greta Carla Achini (Partito Democratico) per aderire all'appello "Mai più complici": una petizione lanciata per dire NO al femminicidio e alla violenza sulle donne, che in Italia ha raggiunto livelli non più tollerabili.
La mozione di Greta la trovate qui.

Il ticket Formigoni-Lega

Da domani, 1° novembre, avranno diritto all'esenzione dei ticket per la diagnostica e la farmaceutica i cittadini in trattamento di cassa integrazione in deroga e i cittadini in contratto di solidarietà, ma solo con reddito familiare pari o inferiore a 20 mila euro. Effetto di una delibera di Giunta sulla compartecipazione alla spesa sanitaria approvata dal Pdl e anche dalla Lega, nonostante il segretario regionale Salvini avesse nei giorni scorsi preteso l'abbassamento del ticket per le fasce di reddito più svantaggiate, facendo la voce grossa con Formigoni. Questo però a parole, perché con i fatti abbiamo visto come è andata: un gioco che in Lombardia, ma anche a Roma, è durato anche troppo. Eppure, se davvero stessero a cuore i bisogni dei cittadini, le risorse per abbassare i ticket ci sarebbero: come ha proposto, inascoltato, il PD.

Consumo del territorio senza freni

Il professore Pileri, intervenuto lunedì scorso a Vedano nell'incontro organizzato dal nostro Circolo, l'aveva detto: sarà difficile che passi il Disegno di Legge proposto dal ministro Catania per arginare il depauperamento delle risorse agricole e paesaggistiche e contrastare la cementificazione. Sono in tanti infatti che mettono ostacoli a quel provvedimento, a iniziare dalle Regioni e dalle loro amministrazioni, da destra a sinistra: troppi gli interessi in gioco.
Eppure il nostro Paese già detiene il triste primato di maggiore consumatore di suolo in Europa (vedi immagine): ogni giorno vanno in fumo 100 ettari, ovvero 10 metri quadrati al secondo, con il risultato che il 7,3 per cento del territorio italiano, una superficie grande come la Toscana, è ormai cementificato. La Lombardia è poi la regione più cementificata e tra le province quella di Varese è al 4° posto in Italia (con un terzo del territorio urbanizzato!). E non è nemmeno una conseguenza di crescita demografica: dal 1950 la popolazione è aumentata del 28 per cento, mentre la cementificazione è progredita del 166 per cento. E il grosso di questo scempio è avvenuto negli ultimi 20 anni. E' ora di dire basta.

martedì 30 ottobre 2012

La tecnologia al servizio delle città

Il modello è la città spagnola di Santander, notevolmente all'avanguardia e che da due anni ha avviato l'integrale informatizzazione di tutta l'area urbana, con dodicimila sensori in grado di registrare tutto quanto avviene e rimandarlo a un'unica piattaforma. Ma anche da noi qualcosa inizia ad accendersi.

Un libro sulla 'ndrangheta in Lombardia

Lo ha scritto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri (in collaborazione con lo scrittore Antonio Nicaso). Una ri-lettura della nostra Regione negli ultimi anni, con tutti i legami tra malavita organizzata, affari e politica.

Dal giardino al cemento

Sembra sia il destino di Varese, che di Città Giardino (con cui è sempre stata conosciuta) ormai mantiene solo il nome, visto che nei fatti, per quanto riguarda la tutela dell'ambiente, risulta all'82° posto nella "classifica" complessiva del rapporto "Ecosistemi urbani" curato da Legambiente in collaborazione con "Sole 24 Ore", perdendo ben 12 posizioni più in basso rispetto allo scorso anno.
E' il frutto della politica condotta dall'amministrazione comunale che non ha assoluto rispetto né alcun interesse per il verde della città, se si pensa a progetti scellerati come parcheggi nei parchi, o ad azioni pretestuose come il licenziamento del Presidente Daniele Zanzi della Commissione Paesaggio perché si era opposto a progetti sconsiderati nei confronti dell'ambiente.
Varese non sarà Salerno, ma non è nemmeno più Varese.

lunedì 29 ottobre 2012

In Sicilia vince l'anti-politica

Quando siamo ormai a più di metà sezioni scrutinate, astensionisti primo partito (più della metà dei siciliani non ha votato), secondo partito il Movimento 5 Stelle: che dire? Il sistema politico è imploso, con il Pdl sempre più allo sfascio (solo al 12%: sono proprio lontani i tempi dei 61 seggi a zero delle politiche del 2001). Il PD potrebbe consolarsi con la vittoria del proprio candidato (appoggiato anche dall'Udc) Rosario Crocetta, ma più che esultare ci sarebbe piuttosto da riflettere.

domenica 28 ottobre 2012

Dal Titolo V a zeru tituli

Nei Consigli regionali scoppiano i casi di appropriazione indebita dei finanziamenti pubblici ai partiti, e dei geni come Alfano e Formigoni (visto che il loro partito era in prima fila ad essere sotto accusa) danno la colpa di tutto al Titolo V della Costituzione e a chi l'aveva approvato, ovvero un governo di centrosinistra. Detto fatto: Monti, prendendoli alla lettera, riforma il Titolo V, togliendo in pratica quel poco di autonomia che avevano ad oggi le Regioni.
Il Titolo V infatti era un'anticamera del federalismo, e la sua modifica toglierà enormi risorse alle Regioni. Ora tutti i governatori infatti protestano, perfino Formigoni, che pure aveva innescato la modifica dell'articolo. In effetti non è il Titolo V il problema, ma semmai una classe politica che viola le leggi e che ha approfittato anche degli scarsi controlli per sperperare e fare letteralmente esplodere la spesa pubblica locale, mettendo non solo regioni storicamente povere ma anche solide e ben strutturate, come ad esempio il Piemonte, in situazioni davvero critiche.

Ricordiamoceli così

Lombardia e Lazio, Lega e Pdl: insaziabili, all'epoca del magna-magna. In vista del voto (regionale e nazionale) teniamocelo bene a mente, perché se oggi ci troviamo in queste disastrate condizioni dipende anche dal fatto che veniamo da quelle vergognose situazioni. E non vogliamo più tornarci.

Uniti per una nuova cultura energetica

Sei comuni della Val Seriana hanno aderito insieme ad un progetto reso possibile dal dipartimento Best del Politecnico di Milano, la Fondazione Cariplo, il patto dei sindaci e il Piano d’azione Ue per l’energia sostenibile (Paes).
L'obiettivo è di lavorare a punti come trasporti pubblici e privati, illuminazione urbana, pianificazione energetica: in questo modo, incentivando la mobilità sostenibile, le fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni energetiche del parco edilizio, si riuscirà a razionalizzare i costi e inquinare di meno. Un esempio da seguire su scala nazionale: se non sarà possibile effettuare l'accorpamento di enti locali, almeno si riesca a farlo per quanto riguarda la gestione delle risorse.

Andate a votare

In un simpatico sketch, Michelle Obama imbraccia un megafono e sveglia un malcapitato elettore alle cinque e mezza della mattina, invitandolo perentoriamente ad andare a votare. "Non importa per chi votate, ma votate" dice alla fine la firts-lady.
E anche in Italia è importante andare a votare: sapevatelo.

La Rossa e i Marò

Oggi al Gran Premio di F1 che si corre in India, le Ferrari correranno con la bandiera della Marina Militare, come simbolo del sostegno ai due militari italiani trattenuti da mesi in India: "La Ferrari vuole così rendere omaggio a una delle migliori eccellenze del nostro Paese auspicando anche che le autorità indiane e italiane trovino presto una soluzione per la vicenda che vede coinvolti i due militari della Marina italiana". Sperando che anche questa iniziativa contribuisca a porre fine alla vicenda.

sabato 27 ottobre 2012

L'energia di Enrico Mattei

50 anni fa moriva Enrico Mattei, vittima a quanto pare di un incidente doloso (si sospetta di un vero e proprio attentato). Fu il fondatore dell'ENI, che creò dal carrozzone dell'Agip a cui era stato messo a capo nel primo dopoguerra. Dotato di grande forza e caparbietà, per il bene del Paese non esitò a mettersi contro politici e multinazionali, e con i suoi successi contribuì a modernizzare l'Italia. E molto ancora sarebbe riuscito a realizzare se non fosse morto in circostanze tanto tragiche quanto oscure. Rimpiangiamo la sua persona, ma soprattutto la figura di grande manager pubblico dalle notevoli capacità e dirittura morale che oggi purtroppo sembra assolutamente mancare.

No Monti, dai!

Basta, tagli, basta tasse, basta austerità! Era questo quanto chiedevano oggi alcune decine di migliaia di manifestanti che sono scesi in piazza a protestare contro il governo. Tra i partecipanti esponenti della sinistra estrema, dei centri sociali, movimenti studenteschi, Cobas, Movimento No Tav, ma anche medici e infermieri.

P.S.: pochi scontri e incidenti, per fortuna, tra manifestanti e forze dell'ordine. Ma la vera molotov contro il governo Monti ieri l'ha tirata Berlusconi.

Colpo di coda

Del "Caimano": dopo la condanna, Berlusconi annuncia che è "obbligato a restare in campo" e ritorna a mordere. E si comincia quindi a capire che il suo ritiro dalla politica era solo una finta, con l'illusione di rabbonire i giudici in vista dell'imminente sentenza dell'ennesimo processo a suo carico. Solo che i giudici, contrariamente a quanto crede e vuole fare credere Lui, lo valutano per il fatto di avere o no commesso reati (e in questo caso trattasi di volgare, anche se rilevante, frode fiscale). Quindi adesso via alla solfa della magistratura politicizzata e al vittimismo. Intanto si è scoperto il suo gioco ed appurato che comunque sarebbe tornato in campo una volta passata la tempesta: dei "caimani", mai fidarsi. Ma per fortuna, o anzi sfortuna, ormai lo conosciamo.

Storia di fantasmi cinesi

Trovare lavoro da un'inserzione su internet scritta nella propria lingua, arrivare in Italia per venire pagati a 15 centesimi per ogni vestito stirato e senza sapere dove ci si trovi perché rinchiusi e costretti a vivere in un laboratorio clandestino, invisibili agli occhi di tutti, come dei fantasmi.

Ricchezza ed equità

Per per ampliare il fondo a copertura dei lavoratori esodati, è stata proposta una tassa del 3% sui redditi oltre i 150mila euro considerati "ricchi". Attenzione però a fare le giuste considerazioni: perché cercando di fare equità si rischia di dare vita ad una norma iniqua se non vengono considerati, oltre al reddito, tutti i fattori, a iniziare dal quoziente familiare.

venerdì 26 ottobre 2012

Formigout

Con l'approvazione della nuova legge elettorale, che prevede l'abolizione del listino bloccato, nonostante l'ostruzionismo della Lega, viene sciolto il Consiglio Regionale della Lombardia e si spengono i riflettori sull'era Formigoni.
C'è da segnalare anche l'addio alla politica di Filippo Penati, che ci auguriamo affronti il processo che lo riguarda rinunciando alla prescrizione, come aveva promesso.
E ora al voto, al più presto.

Laura c'è

Sui media compare poco, ma alle primarie Laura Puppato ci sarà. Nonostante le enormi difficoltà dovute a regole molto discutibili (20.000 firme da raccogliere in circa 10 giorni in tutta Italia, con un limite di 2 mila per ogni regione), il capogruppo del PD in Consiglio regionale veneto ce l'ha fatta, grazie anche ad una generosa mobilitazione nei suoi confronti anche da parte di nomi importanti del giornalismo e della cultura. Sarà quindi l'unica donna a confrontarsi con gli altri candidati: Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Bruno Tabacci e Nichi Vendola (quest'ultimo, sentenza del processo in corso permettendo).

Cattaneo tira un sospiro di sollievo

L'ex-assessore regionale alle infrastrutture, che già aveva perso il posto in giunta, potrà continuare a sostenere le sue spese, visto che la Commissione parlamentare ha bocciato i tagli agli stipendi dei politici locali. Viva l'equità! Già...

Choosy e ciula

"I giovani nella scelta del lavoro sono troppo schizzinosi". Anzi "choosy". Così disse il ministro Fornero. Salvo poi rettificare, per sedare le polemiche. E non è la prima volta che accade che i ministri tecnici fanno dichiarazioni avventate, e poi cercare di rimediare. Forse dovrebbero essere meno ingenui. Anzi, ciula.

Formazione deformata

Corsi "fantasma" o fatti tenere da docenti "assolutamente dequalificati e letteralmente raccattati a caso". Tutto a spese della Regione, perché erano corsi finanziati per anni con risorse pubbliche: e si parla di quasi un milione e mezzo di euro pagati dal 2008 al 2011. Nella Lombardia di Formigoni e Lega con gli amci giusti a quanto pare era una cosa semplice farsi accreditare una fittizia agenzia formativa e accedere ai finanziamenti pubblici.

giovedì 25 ottobre 2012

Camuni in festa

Nella "Prossima Lombardia".

Il primario farà saltare le primarie?

Brutta grana per Nichi Vendola: chiesti contro di lui 20 mesi di condanna per abuso d'ufficio per la nomina di un primario di chirurgia in un ospedale pugliese.
La sentenza è fissata per mercoledì: se sarà accolta la richiesta di condanna, il governatore della Puglia ha già annunciato il ritiro dalla vita pubblica. La sua partecipazione alle primarie rimane quindi in bilico.

La meccanica delle tangenti

Sembra che in Italia un'amministrazione o un ente pubblico non possano gestire e portare avanti un'attività senza la mediazione delle tangenti. E che questo sistema, purtroppo, sia trasversale, da destra a sinistra. Un governo tecnico, su questi fatti, avrebbe il dovere di prendere decisioni serie a riguardo, per mettere fine, una volta per tutte, a questo infernale meccanismo.

Più che un ritiro, una ritirata

"Non ripresenterò la mia candidatura a Premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol". Queste le parole all'interno del comunicato con cui Silvio Berlusconi annuncia di non volersi ricandidare alle prossime elezioni. Volendo fare una battuta, per come sta andando il Milan, sembra una candidatura alla panchina della squadra al posto dell'allenatore Massimiliano Allegri, sempre più in bilico per gli scarsi risultati. Sinceramente dubitiamo che Berlusconi si faccia effettivamente da parte: rimarrà comunque nell'ombra a dirigere il suo (inteso come proprietà) partito. Dietro a questa decisione vi è infatti l'amara consapevolezza della sconfitta, di essersi reso conto che la sua figura non trova più il favore degli italiani, e che anzi la sua presenza fa più danni al Pdl, come gli ha fatto intendere il suo segretario (personale, non di partito) Alfano: siamo passati insomma dal "meno male che Silvio c'è" al "meno male che Silvio se ne va". Ecco perciò l'ultimo disperato tentativo di salvare il salvabile in un partito ormai allo sfascio totale. Anche se ormai sembra già tardi: in questo momento c'è chi sa raccontare le barzellette meglio di lui. Forse è la fine di un'era: dopo Bossi, dopo Formigoni, ecco anche il Cavaliere mollare. Speriamo sia davvero così: dopo 20 anni, con queste figure non riusciremmo a reggere come Paese un giorno di più.
Ciao Silvio: se davvero te ne vai, non ci mancherai. E purtroppo, ci ricorderemo ancora di te per molto tempo.

mercoledì 24 ottobre 2012

La segretaria del Segretario

Indagata per truffa Zoia Veronesi (nella foto), storica segretaria di Pierluigi Bersani.
"Oh ragassi, siam passi? Siam mica qui a dettare avvisi di garanzia alle segretarie".

Terremoto giudiziario

La sentenza contro i sette membri della Commissione Grandi Rischi è davvero una bella scossa per il campo scientifico. Molte le perplessità per la condanna, anche dall'estero. La colpa addossata ai tecnici e agli scienziati non è comunque quella di non avere previsto il terremoto, quanto semmai di essere stati troppo blandi nelle dichiarazioni rilasciate alla popolazione: un processo, quindi, alla comunicazione. E sarebbe grave se questo fosse avvenuto per compiacere le direttive imposte da chi allora era al vertice.
Resta comunque il fatto che questa sentenza rischia di comportare seri problemi per la composizione della prossima Commissione Grandi Rischi e che a questo punto dovranno essere ripensate regole e norme sull'attribuzione di incarichi e responsabilità.
Di sicuro, andrebbero valutati con la stessa severità chi costruisce edifici non a norma che poi crollano come castelli di carte, e quegli amministratori che permettono queste gravi mancanze. E nel caso specifico de L'Aquila, ci sarebbe molto da ridire anche su come è stato gestito il processo di ricostruzione: dai "6 mesi e tutti a casa" rimasta la classica promessa mancata, alle orride e assurde "new town".

I mostri-ciminiera

L'Ilva vista nei disegni dei bambini di Taranto, dove spesso si nasce con il cancro. Giusto salvaguardare i posti di lavoro, ma la salute deve venire prima di tutto.

Chiudere in bellezza

L'era Formigoni si avvia alla fine, ma prima c'è sempre tempo per regalini di fine mandato agli assessori. Ed è davvero emblematico che alle casse pubbliche le auto blu della Regione costino anche se non vengono utilizzate.

Nello stesso partito?

«Ci sono delle persone intelligenti nei vari schieramenti, politici ancora in gamba, che mi piacciono. Le primarie, per esempio. C’è Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani, voglio dire, sono due persone... Se fossero anche nello stesso partito vincerebbero anche le elezioni». Così Roberto Benigni (vedi video) sulle primarie del PD. Si ride, ma neanche tanto.

martedì 23 ottobre 2012

Torna l'inKubo

3 uomini con cappuccio bianco aggrediscono e danno fuoco ad una ragazza nera: negli USA ricompare il Ku Klux Klan.

Update: le indagini dell'Fbi stanno appurando che a quanto pare la ragazza si è data fuoco da sola (!), inscenando l'aggressione. Incomprensibili le ragioni di un gesto così assurdo. Ad ogni modo, ciò non significa che si debba abbassare la guardia.

Ultrallarghiamoci!

La banda ultralarga potrebbe diventare realtà con una spesa di 600 euro a testa e l'impegno e la collaborazione delle amministrazioni comunali.

E' giunta l'ora

Annunciata da Formigoni (dopo averla twittata) la nuova giunta di Regione Lombardia. Ora si attende l'annuncio dello scioglimento del Consiglio e la data delle elezioni: Formigoni le vuole subito, entro Natale, la Lega invece ad aprile.
Dopo averci fatto "buttare nel cesso" più di 300 milioni quando era ministro dell'Interno del fallito governo Berlusconi-Lega rifiutandosi di accorpare amministrative e referendum (che cadevano a distanza di 2 SETTIMANE), Maroni infatti oggi si scopre invece fan dell'election-day e vuole il voto in concomitanza con le politiche del 2013, anche se questo vuol dire condannare la Lombardia a 6 mesi di immobilità: perché parliamo di 6 mesi e non di 2 settimane!
Maroni e la Lega non sono diventati d'un tratto sensibili agli sprechi, semmai, oltre all'attaccamento alla cadrega, contano di guadagnare tempo per capire gli umori dell'elettorato e come muoversi di conseguenza: correre da soli o alleati al Pdl. E questa decisione potrà essere determinata anche dalla scelta del candidato presidente: Maroni (il nome emerso dalle primarie della Lega) oppure Albertini (o un'altra figura in area Pdl). La base della Lega comunque sembra avere già scelto.
Altro nodo cruciale prima del voto sarà l'approvazione della nuova legge elettorale, che vedrebbe l'abolizione del listino bloccato del presidente (quello che ha portato Nicole Minetti in Consiglio, per intenderci). Ma anche su questo, la Lega fa ostruzione, per tentare di evitare lo scioglimento del Consiglio il 25 ottobre, allungando i tempi della legislatura e spostare così la data delle elezioni il più in là possibile. Quindi, non solo rischiamo una lunga agonia per la Lombardia, ma anche di tenerci il listino bloccato.
Il PD in questa incresciosa quanto confusa situazione si muove tenendo salda la propria rotta: portare a termine al più presto questa scellerata legislatura, come è giusto che sia, e trovare un candidato forte e credibile, capace di rinsaldare tutto il centrosinistra e sostenere la proposta del PD, basata su un progetto aperto a soggetti politici, civici e sociali, per accogliere e valorizzare le tante energie e disponibilità presenti nei nostri territori. Umberto Ambrosoli era senz'altro la figura ideale per questo progetto, ma altri possibili candidati sono pronti a garantire le stesse competenze e statura morale. E saranno le primarie a selezionare il miglior candidato possibile. Come nella migliore tradizione democratica. E questa volta, il PD non partirà battuto, e giocherà per vincere: perché in Lombardia è giunta l'ora del cambiamento e del rinnovamento.

lunedì 22 ottobre 2012

Il "no" di Ambrosoli sia stimolo positivo per il PD

Umberto Ambrosoli (nella foto) rinuncia alla candidatura a presidente della Regione Lombardia offertagli dal centrosinistra. Un vero peccato, perché il suo impegno e la sua figura morale avrebbero senz'altro allargato lo schieramento anche alla società civile.
Sono stati i tempi ritenuti troppo stretti per realizzare il suo progetto a fare desistere "il figlio dell'eroe Giorgio". Ma proprio il progetto indicato da Ambrosoli deve essere preso dal PD e servire come spunto per un programma di massima da cui ripartire con un nuovo candidato:
a) creazione di un gruppo di persone estremamente competenti sulle principali tematiche regionali
b) elaborazione di un programma concreto da proporre ai cittadini lombardi e intorno al quale impegnare una coalizione ampia e trasversale
c) condivisione con i partiti aderenti circa i criteri selettivi (estremamente rigidi e severi) dei candidati al Consiglio
d)condivisione dei meccanismi di trasparenza, a partire dalla campagna elettorale.
A questo punto, più che la tempistica per andare al voto (che purtroppo potrebbe addirittura dilatarsi a mesi), la difficoltà potrebbe essere quella di trovare un candidato forte e credibile: ma nella rosa dei nomi del centrosinistra ci sono personaggi che non faranno rimpiangere l'avvocato Ambrosoli.

Al livello del Ghana

Italia al sessantanovesimo posto, a pari «demerito» con Ghana e Macedonia, nella classifica della corruzione percepita stilata da «Transparency International».
Allora: ci sbrighiamo o no a fare una legge anticorruzione seria ed efficace?

La nuova Italia delle province

A quanto pare è pronto il decreto che farà scendere da 86 a 50 il numero delle province, con conseguente accorpamento di molte, tra cui la nostra, che verrà accorpata insieme a Como e Monza-Brianza. Ora ci sarà da vedere le reazioni e le controproposte delle diverse forze politiche locali, che a Varese sembrano piuttosto compatte (con proposte anche ben articolate, come quella del PD). Ma sarà dura accontentare tutti, da Tradate a Saronno, da Busto Arsizio a Gallarate. Vincerà la logica delle singole autonomie o quella della "spending review"?

Non solo Obama e Romney

Negli USA corrono altri candidati, a capo di partiti piccoli ma che potrebbero avere un peso determinante in un duello altamente equilibrato come quello che si prospetta tra i 2 maggiori partiti, Democratici e Repubblicani. Come nel 2000, quando il terzo "incomodo" Ralph Nader in Florida rubò ai progressisti 100mila voti beffando il democratico Al Gore che per meno di 500 voti fu sconfitto da George W. Bush.

Il suolo eclissato

Dal cemento. E' quanto accade intorno a noi, che di continuo vediamo sorgere superstrade, autostrade, edifici e palazzi che vanno a coprire e fare sparire prati, boschi e zone agricole. La nostra Regione poi in questo eccelle veramente: è la più cementificata d'Italia. Un altro punto di "eccellenza" dei 17 anni di governi Formigoni. E anche a Vedano il rischio di consumo del territorio ci tocca: basti pensare al prato di via Libertà, a cui si vuole fare spazio con un supermercato.
Per questo parleremo di un tema importante e cruciale come il consumo del territorio stasera alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare di Villa Aliverti (in piazzetta della Pace).
Relatori della serata saranno:
- Paolo Pileri, docente del politecnico di milano (DiAP- Dipartimento di architettura e pianificazione), nonché responsabile di VenTo, il progetto di pista ciclabile da Venezia a Torino (di cui farà sicuramente un accenno durante la serata)
- Luca Tomasini, ingegnere ambientale consulente presso il DiAP - Politecnico di Milano, che concentrerà il suo intervento sulla situazione del territorio del nostro Comune
- Samuele Astuti, sindaco del vicino comune di Malnate, che affronterà il discorso sulle responsabilità e sui doveri degli amministratori per le decisioni riguardanti il Governo del Territorio, e di come queste, giuste o sbagliate, possano incidere sul futuro del paese e dei suoi abitanti.

domenica 21 ottobre 2012

Contro la corruzione occorre di più

Deludente il decreto anticorruzione approvato al Senato. Una legge che tutti attendevano con notevoli aspettative, ma che invece si è presentata carente in diversi punti critici: la mancanza del reato di falso in bilancio (che non a caso era stato depenalizzato dai precedenti governi Berlusconi-Lega), di quello di auto-riciclaggio, del voto di scambio ultimamente in gran voga tra governatori e assessori. Per non parlare delle pene ridotte per la concussione a cui si accompagna anche l'accorciamento della prescrizione. Norme che hanno subito le critiche del CSM, che ha bocciato il decreto, generato così, più che dal volere del ministro Severino, dai veti dei partiti. E dire che bloccare la corruzione significherebbe evitare un danno al Paese di oltre 60 miliardi di euro l'anno: meglio di una finanziaria o di centinaia di punti di spread. Occorre rivedere questo decreto: il PD si sta impegnando per apportare modifiche e colmare i vuoti pericolosi di questa legge. Lo faccia con il massimo sforzo, e se non riesce, non la voti. Non possiamo correre il rischio di renderci complici un domani di situazioni come queste rapportate a processi ben più illustri, come quelli a Berlusconi o Penati.

La Lega cavalca l'antimafia

Roberto Maroni dichiara che per la Regione Lombardia occorre una "commissione antimafia". Ma guarda un po'! E pensare che quando a proporla fu Giulio Cavalli (attore e consigliere regionale dell'opposizione, che vive sotto scorta perché minacciato proprio dalla 'ndrangheta) nessuno della Lega gli diede retta. Anzi, quando lo stesso Cavalli denunciò infiltrazioni della 'ndrangheta in Consiglio fu minacciato di querela dal leghista Davide Boni, allora Presidente del Consiglio regionale e poi dimessosi perché indagato per corruzione.
Comunque, anche se in ritardo, ben venga la commissione, ma il candidato ideale per esserne presidente e offrire le dovute garanzie dovrebbe essere lo stesso Giulio Cavalli, per la credibilità e competenza fin qui dimostrate, e non certo la persona indicata da Maroni: che avrà anche rifiutato i voti dalla 'ndrangheta, ma sembra più per paura che per consapevolezza.

Sregolati

Approvato ieri il regolamento per le primarie di coalizione del centrosinistra. Ci sono un paio di regole che lasciano molto, molto perplessi.
Innanzitutto il diritto di voto esclusivamente ai maggiorenni, a differenza delle precedenti primarie in cui potevano votare anche i sedicenni (e di conseguenza chi compie 18 anni dopo il 25 novembre e potrà votare alle politiche nel 2013); poi, la registrazione all'Albo degli elettori, con la sottoscrizione alla "Carta di Intenti", che si può effettuare anche il giorno stesso del voto, ma in una sede diversa da quella in cui si voterà. Per un Circolo piccolo come il nostro che non ha addirittura una sede propria, quest'ultima regola diventa un bel problema, e obbligare gli elettori meno identificati e fedeli a recarsi in un luogo stabilito per la registrazione significherebbe scoraggiarli e respingerli, rendendo difficile la partecipazione alla consultazione a quanti non sono normalmente militanti.
Altra regola piuttosto assurda è l'ammissione al secondo turno (in caso di ballottaggio) SOLO a chi ha partecipato al primo turno. Salvo "coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra 'Italia Bene Comune' e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori". Il che potrebbe creare qualche "pateracchio".
Davvero non si comprende come mai non ci si sia relazionati a chi le primarie le fa da tempo, tipo i francesi. O comunque, sarebbe stato anche sufficiente mantenere le regole precedenti e meno lambiccate.
Il testo completo lo trovate qui. In realtà ci sarebbe il sito proprio delle primarie (www.primarieitaliabenecomune.it) dove scaricarlo, ma al momento (21 ottobre ore 11.30) non è raggiungibile. Un po' come rischia di esserlo la partecipazione al voto del 25 novembre.

sabato 20 ottobre 2012

Il nuovo volto dell'Italia

InsideOut, il progetto di arte globale del famoso artista JR, tocca anche l'Italia. Dopo il muro che divide israeliani e palestinesi, gli slums indiani, il Municipio di Parigi e le favelas brasiliane, anche il nostro Paese ospita infatti una tappa del progetto, qui a sostegno della campagna «L’Italia sono anch’io», per l’estensione della cittadinanza ai figli degli immigrati. In 8 grandi città italiane sono stati fotografati i volti di oltre 1.500 persone, che sono stati alla fine esposti su grandi poster in bianco e nero: guardandoli, ti accorgi di come il Paese sia cambiato e che non puoi ignorare questo cambiamento. E nemmeno fermarlo.

Signori si nasce

Arroganti invece si diventa. Il prefetto di Napoli se la prende con un sacerdote (da anni impegnato contro la camorra e le discariche abusive) per averlo chiamato semplicemente "signore".
E queste sono le istituzioni che dovrebbero essere al servizio dei cittadini? Ma in che Paese siamo? Di sicuro, poco a che vedere con questo.

Morsi da Cayman

Renzi incontra un finanziere a capo di una società con base nel paradiso fiscale delle Cayman. E Bersani lo attacca. Ecco innescata l'ennesima quanto futile polemica. Dissolviamola con un confronto serio sulla regolamentazione della finanza: è un invito che rivolgiamo a Bersani, sull'esempio di quanto programmato e realizzato finora da Hollande. A Renzi però consigliamo per il futuro di stare un po' più attento a chi imbarca sul proprio camper.

Virus primario

Nemmeno qualche anno fa le primarie del PD erano oggetto di scherno da parte di Lega e Pdl. Adesso invece pare siano stati tutti contagiati dalla voglia di fare primarie. Non stiamo certo a guardare troppo per il sottile le modalità e l'autenticità con cui queste verranno organizzate: siamo già contenti che si parli di elezioni dove prima il capo era indiscusso.

venerdì 19 ottobre 2012

Disparitarie

Il disegno di legge di Stabilità contiene una norma che prevede l'erogazione di 223 milioni alle scuole paritarie, mentre a quelle pubbliche si continua a tagliare. In pratica, quello che si toglie alla scuola pubblica viene assegnato alle paritarie.

Per salvare Sallusti si ammazzano i blog

E' l'ultima trovata del Pdl, che approfitta del DDL "salva Sallusti" (che rischia il carcere per la legge sulla diffamazione a mezzo stampa a causa di un articolo pieno di notizie false pubblicato sul "Giornale di famiglia" da lui diretto) per infilarci dentro una norma ammazza-blog. E come non bastasse, già che ci siamo, anche un emendamento “anti-Gabanelli” e un subemendamento che niente ha a che fare con libertà di stampa ed opinione, ma che serve tanto alla casta: la cancellazione dell'articolo che prevede l’ineleggibilità in Parlamento dei presidenti di Provincia.

Un cantiere per la solidarietà

Parte a Vedano un progetto che vede la collaborazione di ben 7 Organizzazioni diverse lavorare attorno al tema della coesione sociale e del bene comune: Associazione Gruppo Betania Onlus, Centro Sociale Villa Spech, Comune di Vedano Olona, Figli Per Sempre Onlus, I.C.C. Silvio Pellico, Il Melograno Onlus, I Ragazzi del '53.
La presentazione ufficiale domani, sabato 20 ottobre, nel convegno che si terrà alle ore 9.15 presso la sede dell’I.C.C. Silvio Pellico di Vedano Olona.

Chi manda a casa lei?

In Regione Lazio continuano a fare notizia i privilegi della casta. E questa volta ad essere beccata è proprio l'ex-governatrice Renata Polverini, la Giovanna d'Arco de noantri, che va a fare shopping per Roma senza rispettare i divieti approfittando dell'auto di scorta. Quando la si manda a casa?

La "sfascista"

Daniela Santanché chiede le dimissioni dei vertici del Pdl, che si difendono e contrattaccano.
Santanché novella "Renzi" del centrodestra? Macché, non c'è niente di nuovo né di propositivo in queste esternazioni, ma semmai qualcosa di molto remoto: l'istinto di sopravvivenza. Nel Pdl infatti ormai regna la paura di affondare insieme agli altri e quindi siamo al "tutti contro tutti" e al "si salvi chi può": mors tua, vita mea.

giovedì 18 ottobre 2012

Sogni celesti

"Andare in giro in posti bellissimi ed essere pagato per questo": era il sogno di Formigoni da piccolo.
Pur non diventando "collaudatore di vacanze", è riuscito lo stesso a coronarlo.

Ivasione

Con la legge di stabilità, il Governo prevede per il 2013 l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota Iva ordinaria e ridotta. Tuttavia, i dati sembrano indicare che il precedente incremento avvenuto a settembre 2011 non solo non ha contenuto la perdita di gettito dovuta alla recessione, ma l'ha amplificata. Una spiegazione possibile è che si sia registrata una maggiore evasione, motivata presumibilmente proprio dall'aumento dell'aliquota oltreché dalla crisi.
Il resto dell'interessante analisi lo trovate su www.lavoce.info.

Un grave handicap

Secondo il Censis l'Italia è tra gli ultimi Paesi in Europa per risorse destinate alla persone con disabilità: il raffronto con le altre nazioni è davvero impietoso, così come la scelta di lasciare sulle spalle delle famiglie anziani e malati cronici.

Attenzione al territorio

La qualità del territorio, la valorizzazione degli spazi pubblici, il coinvolgimento della cittadinanza rappresentano i principi chiave ai quali dovrebbe ispirarsi una politica urbanistica orientata all’interesse generale della comunità. Non sempre è così però. Anche in Lombardia si sono registrati negli ultimi anni piani di sviluppo che hanno provocato uno sconsiderato consumo del suolo sottraendo spazi verdi ai nostri territori. Su questi temi decisivi per il futuro delle nostre città e dei nostri paesi è importante promuovere la discussione e tenere alta l’attenzione. Questo è l’obiettivo dell’incontro che vedrà come protagonisti amministratori e studiosi. Si tratta di una riflessione di particolare attualità a Vedano, dove è in corso di approvazione il nuovo Piano di Governo del Territorio che su molti punti appare inadeguato.
Vi aspettiamo perciò lunedì 22 ottobre alle ore 21.00 in Sala Consiliare di Villa Aliverti (Piazzetta della Pace) in un incontro dal titolo "Governo del Territorio. Verso l'eclissi di suolo?". I relatori saranno:
- Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano (DiAP- Dipartimento di architettura e pianificazione)
- Luca Tomasini, ingegnere ambientale consulente presso il DiAP - Politecnico di Milano
- Samuele Astuti, sindaco di Malnate.

Roberto Adamoli
Segretario Circolo PD di Vedano Olona

mercoledì 17 ottobre 2012

I sogni dei bambini

A volte diventano realtà: a 5 anni Felix Baumgartner faceva volare la sua fantasia, immaginando già di tuffarsi nel vuoto con il paracadute.

Prevenzione svizzera

Nell'ipotesi di uno scenario con il crollo dell'euro, l'esercito svizzero si prepara con esercitazioni militari al confine «per fermare la migrazione di italiani, greci, spagnoli, francesi».

La Compagnia delle delibere

Mentre si avvia al tramonto, nuove inchieste si abbattono sulla giunta Formigoni. Ed è sempre più forte la sensazione che in questi 17 anni ci sia stato ai vertici della Lombardia non un governo istituzionale, ma un centro di potere abilitato allo scambio di favori con amici e compari.

martedì 16 ottobre 2012

I nostri candidati ufficiali

Pierluigi Bersani, Laura Puppato, Matteo Renzi: sono i candidati PD per le primarie del centrosinistra. Saranno perciò loro a sfidarsi da qui al 25 novembre, insieme agli altri candidati del centrosinistra (di sicuro Nichi Vendola, forse Bruno Tabacci e Antonio Di Pietro).
Non ce l'ha fatta invece l'europarlamentare democratico Sandro Gozi, per una ventina di firme. E non possiamo che condividere il suo amaro commento: "Nonostante la delibera unanime dell'assemblea nazionale che doveva garantire il pluralismo delle candidature, la resistenza a far passare nomi diversi da quelli già decisi è stata fortissima. Mi dispiace di non essere riuscito a cambiare pratiche e logiche che continuano a riprodursi a dispetto dei discorsi sul rinnovamento. Queste logiche non sono e non saranno mai le mie. Nonostante tutto ciò continuerò a credere che si possa far politica con pochi soldi, pochi apparati e molte idee". In effetti il meccanismo della raccolta firme per presentare la propria candidatura è stato pazzesco: 18.000 firme di iscritti al Partito o il 10% dei componenti dell`Assemblea Nazionale (circa 100 delegati) da fare sottoscrivere in poco più di una settimana! Una piccola macchia nel regolamento delle primarie. E speriamo che sia l'unica.

Posizioni inderogabili

"Mi ricandido se me lo chiede il Partito" afferma D'Alema, che secondo lo Statuto PD non è più candidabile, avendo raggiunto e superato il termine dei 3 mandati e dei 15 anni di legislatura. E insieme a lui ci sono altri nomi eccellenti: Rosy Bindi, Franco Marini, Anna Finocchiaro, Enrico Morando, tanto per fare qualche nome. Altri, come Livia Turco, Pierluigi Castagnetti, Tiziano Treu, Giovanna Melandri, hanno già seguito l'esempio di Veltroni, che con la sua mossa ha spiazzato tutti, in primis proprio il suo eterno rivale Massimo D'Alema.
Nessuno vuole togliere meriti, né essere irriconoscenti verso chi ha contribuito alla nascita e vita del Partito (ma anche alle sue sconfitte), e non è nemmeno una questione di "rottamazione: però bisogna considerare, come è giusto che sia ed accade (o comunque dovrebbe accadere) in ogni campo, che un ricambio è d'obbligo, perché nuova linfa garantisce il perpetrare della specie, con nuove idee e strategie più al passo dei tempi. E oltretutto, c'è anche il rispetto delle regole: bypassarle con delle deroghe ci riporta a quei meccanismi di vecchia politica che non farebbero certo bene al Partito, e nemmeno a quei candidati che se ne avvarrebbero. E come ha detto Veltroni, si può rimanere al servizio della politica e lavorare per il Partito anche restando fuori dal Parlamento.

Celeste al tramonto

La giunta Formigoni è di fatto finita. Dopo il teatrino con la Lega (i cui vertici avevano dovuto ritrattare, sotto la spinta del dissenso dei propri elettori, l'accordo preso a Roma con il Pdl), ecco l'annuncio ufficiale del Celeste. Termina quindi un regno durato ben 17 anni, e in maniera piuttosto indecente, una vera farsa.
Innanzitutto, il fare credere di essere lui in persona a decidere, mentre invece sono state le inchieste giudiziarie e l'impegno delle opposizioni a sfiancare una posizione sempre più indifendibile. Poi, l'attaccamento fino all'ultimo alla poltrona, in questo caso quella preziosa dell'Expo. Infine, l'incredibile presa di coscienza sull'esistenza del listino bloccato del Presidente, un privilegio che adesso deve essere abolito perentoriamente, ma che fino alla scorsa legislatura è stato proprio Formigoni, con la sua maggioranza, a volere mantenere a tutti i costi, bloccando di fatto ogni tentativo di una nuova legge elettorale.
Ora si torni a votare al più presto, per rilanciare finalmente la Lombardia e farla uscire da un tunnel oscuro di potere pervaso da clientelismo, interessi personali e malaffare.

Non per fare i detrattori

Ma sulle detrazioni fiscali il governo poteva agire diversamente, e perlomeno in maniera equa (parola che sembra mancare proprio in molti provvedimenti presi finora). Comunque sia, non solo viene confermata la stretta sulle detrazioni, ma viene resa anche retroattiva a tutto il 2012. E questo significa che "le spese già fatte nell'anno corrente, sulle quali si considerava un certo «risparmio» fiscale, avranno un peso diverso sul bilancio familiare rispetto a quanto preventivato". Un provvedimento che va a colpire soprattutto le famiglie, visto che "la stretta sulle detrazioni colpisce gli interessi sul mutuo per la prima casa, le spese per l'intermediazione immobiliare sull'acquisto dell'abitazione principale, le spese per l'asilo nido, per l'istruzione dei figli".
Insomma, ce la si poteva anche risparmiare. Anzi, detrarre.
(sotto: detrazioni prima e dopo la legge Stabilità)

lunedì 15 ottobre 2012

Fuori dal Palazzo

Questa sera, ore 20.30, in via Melchiorre Gioia a Milano, sotto Palazzo Lombardia, manifestazione pubblica di tutto il centrosinistra per chiedere ancora una volta le dimissioni del presidente Formigoni ed elezioni SUBITO.
Formigoni, libera la sedia, il Palazzo e la Lombardia.

La svolta di "Uolter"

Walter Veltroni, primo Segretario e tra i fondatori del PD, annuncia di lasciare il Parlamento e di non volere più ricandidarsi, proprio nel giorno in cui ricorre il 5° anniversario delle prime primarie del PD, vinte proprio da lui.
Un gesto che in questo momento si stacca nettamente da una situazione che vede molti, e tra questi anche personaggi discussi e discutibili, aggrapparsi disperatamente alle poltrone.
Grazie Walter per questa lezione di stile. E probabilmente anche di aver dato il via al ricambio nel Partito.