lunedì 31 gennaio 2011

Basta telefonate inopportune

Da oggi è possibile bloccare le telefonate pubblicitarie indesiderate: chi è sull'elenco telefonico e non vuole più ricevere chiamate, può iscriversi infatti al Registro delle opposizioni per bloccare pubblicità, offerte commerciali e sondaggi. L'iscrizione si può fare semplicemente on line, e non occorre per chi ha già deciso di non apparire più sull'elenco telefonico. In questo caso, infatti, le chiamata commerciali sono già vietate da tempo.
Chissà se faranno anche un registro per i conduttori delle trasmissioni televisive, così da evitare le intromissioni telefoniche di Berlusconi...

Un futuro digitale per l'Italia

«Siamo nel secolo della digitalizzazione e ci stiamo arrivando in modo quasi distratto, dobbiamo costruire un programma per affrontare coscientemente questa migrazione» E' l'appello del progetto Agenda Digitale, una raccolta firme online, per chiedere al governo una strategia per l'innovazione digitale dell'Italia, entro 100 giorni. Altro che lettere, caro Berlusconi: bisogna iniziare una buona volta a comunicare con le email!

Una lettera che giunge in ritardo

Berlusconi passa dalle "letterine" alle lettere: ne scrive oggi una al "Corriere", con cui offre al suo "gemello" Pierluigi Bersani un "patto" per "agire insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana".
Una lettera senza contenuti ma che denota, da parte del Cavaliere, una grande faccia tosta. Primo perché la proposta viene fatta, guarda caso, in un suo momento di grande difficoltà; ma soprattutto, perché il PD più di 2 anni fa aveva avanzato l'idea di un tavolo di lavoro comune per affrontare la crisi (sempre negata dal governo), ma l'invito era stato sdegnosamente respinto (come prova questo video dal min. 6.20).
La lettera, quindi, non solo appare generica e superficiale, ma arriva in ritardo. E perciò, deve essere rispedita al mittente. L'unica lettera che siamo disposti ad accettare da Berlusconi, sarà quella delle sue dimissioni.

domenica 30 gennaio 2011

Stop alle auto, ma non allo smog

Questa domenica alcune città della Lombardia e della nostra provincia sono chiuse al traffico. Una misura per contrastare l'inquinamento che ha raggiunto soglie fuori dalla norma. Anziché gridare contro la minaccia dei PM, il centrodestra, che governa gran parte dei nostri territori, dovrebbe occuparsi dei PM10, un grave pericolo per la nostra salute, e in particolare quella di bambini ed anziani. Misure come questa adottata oggi poi sono assolutamente insufficienti. Occorre un piano nazionale in grado di coordinare le singole amministrazioni, evitando così polemiche tra Comuni e Regioni. La nostra poi, visto l'interesse di Formigoni, è assolutamente inesistente sulla questione. Servono poi interventi più ampi e strutturali, dal contrasto all'auto privata al rilancio del trasporto pubblico. E invece in Lombardia assistiamo ad una politica esattamente opposta, con un servizio pubblico sempre più carente e caro, che ne disincentiva l'utilizzo, a cui fa fronte la costruzione sempre crescente di autostrade e tangenziali: un vero e proprio controsenso! E chi è responsabile di questa disastrosa linea adottata si limita poi ad inutili iniziative di facciata. A questo punto, non resta che sperare nell'intervento del cielo...

Inizia lo scarica-Nicole

Roberto Formigoni difende Nicole Minetti (nella foto), e spende per lei le stesse parole usate per Prosperini ("lasciamo lavorare i giudici" - il che non porta certo bene...), ma lo fa prendendo le distanze "dall'igienista dentale" eletta nel suo listino: "Non la conoscevo, me l’ha segnalata Berlusconi".Diciamo pure imposta! E comunque, almeno per amor proprio, si dovrebbe evitare di "prendere a scatola chiusa", tenendo conto che ormai nel listino del Presidente chiunque può essere eletto consigliere regionale senza alcun merito. E proprio questo è degradante: che il listino del presidente, nato per mettere in Consiglio regionale personalità di valore della cultura, delle scienze, dell’economia, si sia trasformato in una mera pratica clientelare.

sabato 29 gennaio 2011

Piattaforma ecologica: occorre un passo avanti.

La questione discarica arriva in Commissione Ambiente e Sicurezza, su sollecita richiesta congiunta dei gruppi di opposizione. A dire la verità è dal gennaio 2010 , a seguito di un'interrogazione di Vedano Progresso, che era stata promessa la convocazione di questa Commissione...
Ad ogni modo, dalla discussione di oggi è emerso poco o nulla. L'unica cosa che i componenti della giunta si sono lasciati sfuggire (ma tirandogliela fuori quasi con le pinze) è che si sta valutando o meno la possibilità di un sito, che all'inizio dovrebbe servire ad affrontare l'emergenza venutasi a creare con la chiusura del precedente centro rifiuti, ma che dovrebbe ampliarsi progressivamente fino a diventare una discarica altamente efficiente a tutti gli effetti.
Prima però, insieme a COINGER, bisognerà valutare luogo, fattibilità, costi e rispetto delle norme.
Soluzioni alternative, suggerite dai gruppi di opposizione, come l'utilizzo di container per la raccolta di verde, legno ed ingombranti, oppure isole ecologiche per la raccolta del vetro, non vengono considerate perché ritenute inadeguate o non convenienti.
Un punto certo, che già era noto, è invece la formazione di un gruppo di lavoro, allargato alla partecipazione di cittadini vedanesi. Una proposta lanciata nell'incontro pubblico del 10 gennaio da Progetto Popolare ed accolta e rilanciata da altri cittadini. Da questo gruppo dovrebbero uscire idee da discutere successivamente in Commissione ed in Consiglio Comunale. Ancora però non si conoscono i criteri che lo regoleranno.
La situazione appare quindi tuttora nebulosa, ed al prossimo Consiglio Comunale l'unica cosa certa su cui si discuterà sarà la mozione di Vedano Progresso. E fa davvero sorridere sentire un consigliere della maggioranza sollecitare la giunta a seguire la linea fin qui adottata: perché più che linea, direi che siamo ad un punto fermo.
Valutando la vicenda, l'amministrazione ha dalla sua alcune buone ragioni per la chiusura della discarica: non era a norma, per cui prima o poi andava spostata o chiusa (certo, resta discutibile l'urgenza con cui si è deciso di farlo). E sicuramente ci sono anche degli ostacoli di tipo economico che impediscono la realizzazione di un nuovo sito in tempi rapidi: non solo il budget di spesa elevato per questo periodo di crisi, ma anche il patto di stabilità. La scelta poi di affidarsi ad un consorzio collaudato come COINGER, sulla carta appare vantaggiosa, in termini di costi ai cittadini e di risultati nella raccolta rifiuti (poi, nella pratica, si dovrà valutare se e in che percentuali questo avverrà).
Restano però mancanze gravi: il problema avrebbe dovuto essere affrontato almeno un anno fa, ed i cittadini dovevano essere messi al corrente fin da subito, anziché avvisarli il giorno prima della chiusura della discarica! Qualche mese fa, invece che parlare con i giornali come è avvenuto, sarebbe stato opportuno farlo con i cittadini in un incontro pubblico, e da lì creare il gruppo di lavoro: ben prima della chiusura! Adesso si sta cercando di chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati.
Ora comunque ciò che conta è trovare al più presto soluzioni. E proprio in vista di questo gruppo di lavoro allargato che andrà a costituirsi, il suggerimento che diamo a tutti è di evitare contrapposizioni ed alzare muri: fare quindi non un passo indietro, ma avanti, ognuno andando verso gli interessi di tutti.
E soprattutto, con rispetto, che ultimamente abbiamo visto spesso mancare. In particolare verso le opposizioni e la cittadinanza.

Taricco mette in campo la squadra provinciale PD

Il Segretario provinciale del PD Fabrizio Taricco ha presentato questa mattina, presso la sede varesina PD di via Monte Rosa, il programma di lavoro per i prossimi mesi e la "squadra" che lo supporterà.
Il programma prevede come punti basilari innanzitutto la campagna per la raccolta di firme "per mandare a casa Berlusconi" (che partirà subito a febbraio); la discussione sul federalismo; la ricorrenza dei 150 anni dall'Unità d'Italia.
Il team che appoggerà il lavoro del Segretario è stato costituito suddividendo fra i componenti tematiche di rilievo dell'azione territoriale. La scelta dei nomi è quindi avvenuta tenendo conto delle competenze specifiche acquisite direttamente sul campo in virtù dell'esperienza di ognuno:
Luca Carignola - coordinamento segreteria, giustizia e sicurezza;
Giorgio Belli - risorse e logistica, servizi pubblici
Beatrice Bova - territorio, ambiente
Emiliano Cacioppo - economia, lavoro
Roberto Caielli - comunicazione, sport e turismo
Erica D'Adda - enti locali
Carlo Manzoni - tesoreria
Maria Angela Monti - carta dei valori, associazionismo
Luisa Oprandi - scuola, università, cultura
Luca Radice - organizzazione
Luca Rasetti - infrastrutture, mobilità
Angelo Senaldi - politiche industriali ed impresa
Mauro Zaffaroni - sanità, welfare.
Una squadra agguerrita, che si prepara ad una partita veramente impegnativa: oltre a fare fronte al nebuloso quadro politico nazionale ed alle problematiche quotidiane derivanti dalla crisi economica, ci sono in vista, a livello provinciale, le elezioni amministrative che vedono in prima fila comuni come Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Castellanza, Malnate.

La fine dei pentiti

E' morto l'altro giorno Salvatore Cancemi, il primo pentito della «cupola»di Cosa Nostra.
Ma la vera notizia è che si rischia di non avere più pentiti di mafia.
Infatti da quasi un mese è stata abolita la Commissione del Viminale che forniva protezione e nuove identità segrete ai pentiti. E questo significa appunto vedere bloccato anche l'iter giudiziario per l'inserimento di nuovi testimoni o pentiti nel programma di protezione.
Il settimanale "L'Espresso" ha giudicato questo fatto come un "maxi regalo alla mafia" da parte del Governo. Vedremo se anche questa volta il ministro Maroni saprà replicare.

Per gli orologiai riparatori il tempo non è ancora scaduto

Continua la lotta degli orologiai riparatori indipendenti contro la potente lobby svizzera dell'orologio.
Questa categoria di artigiani sta manifestando perché le principali marche di orologi, silenziosamente, non forniscono più loro i pezzi di ricambio originali.
Le conseguenze sono immaginabili: senza una libera concorrenza ogni marca sarà libera di imporre i propri listini (incrementando gli utili) e di allungare a piacere i tempi di fermo degli orologi in riparazione.
Ma anche di condannare a chiusura certa migliaia di artigiani.
Noi avevamo seguito la vicenda circa un anno e mezzo fa: la riprendiamo per diffondere la notizia e fare sapere alla gente quanto sta avvenendo e del rischio di vedere scomparire una categoria artigianale portatrice di cultura e tradizione.
Registriamo che ad oggi gli orologiai riparatori, grazie alla loro caparbietà, hanno ottenuto alcuni positivi risultati: l'attenzione di molte istituzioni (tra cui anche quella del Presidente della Repubblica) e la notizia di una sentenza della Corte UE che si riferisce proprio ad un caso come il loro.
Continueremo a seguirli, e chiediamo ancora un intervento deciso della politica a favore di questi professionisti.

Un ministro inutile

Invitata alla trasmissione Rai "Ballarò", Mariastella Gelmini aveva definito "inutile" la Laurea in Scienze della Comunicazione. Gianmarco Gaspari, Docente di Letteratura italiana al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi dell’Insubria, in una lettera di VareseNews, le risponde così a tono. Certo, se gli studenti italiani dovessero seguire l'esempio di questo ministro quando osa parlare di dovere, sacrifici e risultati...
Intanto, la sua riforma inizia a dare i propri frutti. Marci.

Nuovo messaggio contro la giustizia

Osama "Bin Lusconi" colpisce ancora.
"Non sono mai fuggito davanti ai giudici...
In 17 anni di persecuzione giudiziaria non è stata prodotta una prova contro di me...
": ma piantala e dimettiti!
E intanto al "Forum mondiale di Davos" ci processano: "Orge e prostitute invece di riforme".

venerdì 28 gennaio 2011

Comunicazione di servizio

Anzi di Carta Regionale dei servizi, che a partire dal 1° marzo 2011 sarà anche Carta sconto benzina. Meno male che a Vedano Olona c'è l'opposizione, altrimenti, se aspetti la giunta, magari ti informano il giorno prima della scadenza (come è successo con la discarica).

Giovani: più che umili, umiliati

"Quando noi ragazzi eravamo all'asilo, le maestre ci chiedevano il nostro futuro lavoro. C'era chi diceva l'astronauta, chi la pop star ed anche il presidente. Poi, alle elementari dicevamo maestra, dottoressa, avvocato. Oggi, dalla terza media in su, a noi ragazzi del 2010, questa domanda non ce la pone più nessuno perché sa già la risposta: non lo so". Questo è il pensiero di una giovanissima studentessa che frequenta le scuole medie.
A lei fa da contraltare l'intercettazione telefonica di Iris Berardi, una delle ospiti dei festini di Arcore: "Io non c’ho voglia di andarmi a cercare un lavoro, vado a fare un lavoro da 1000 euro?"
Per le ministre Gelmini e Meloni e per il flaccido Sacconi, sono però i giovani italiani che non hanno l'umiltà di accettare lavori che non si adattano al loro titolo di studio o disdegnano di imparare un mestiere di manovalanza.
Davanti ad accuse di questo genere, siamo anche noi del parere che è invece a questi ministri che mancano umiltà, capacità e senso della realtà: basta infatti pensare a tutti quei giovani laureati che si umiliano a lavorare nei call-center al compenso di poche centinaia di euro al mese. O a quelle migliaia di precari senza diritti e senza futuro.
Perché ai nostri giovani non è l'umiltà che manca, ma le opportunità. E di certo non possono trovarle nel Paese del bunga-bunga, se non essendo di sesso femminile, di bell'aspetto e recandosi ad Arcore: sempre che esperienze di quel tipo siano da considerarsi opportunità. Ed è per questo che tanti di loro vorrebbero abbandonare l'Italia.
Nel messaggio di fine anno il Presidente Napolitano si rivolse alle le istituzioni ed alle forze economiche perché si impegnassero ad offrire maggiori garanzie ai nostri ragazzi. Ma l'appello sembra caduto nel vuoto. Non giochiamoci il futuro dei nostri giovani, perché è anche il nostro.

Farsa e tragedia

Dal "Satyricon" al "bunga bunga", dalle cene del liberto Trimalcione ai festini del libertino di Arcore, con una miriade di personaggi che nemmeno la fervida fantasia di Petronio (che pure era alla corte di uno come Nerone!) avrebbe immaginato: il Cavaliere ed i suoi "fede-leli" compagni di cene, la "minorenne nipote di Mubarak", il "cantore napoletano", "l'addestratrice" (o la "destratrice") di un nugolo di escort disponibili a soddisfare ogni appetito sessuale, ma nello stesso tempo voraci di soldi e potere. E come scenario, una sala con tanto di trono per l'imperatore e palo lap dance.
Uno squallore che però non si ferma ad Arcore, ma dilaga fino a Roma, nel Parlamento, dove deputati e senatori non sono più eletti dal popolo, ma ingaggiati ed al soldo di re Silvio, al punto che non si occupano più dei problemi del Paese, ma pensano solo a salvare il "culo flaccido" del loro padrone. E lo fanno rinnegando i valori, mistificando la realtà, al punto di autlesionarsi nell'onore e nella dignità. Come accaduto ieri, nella Giunta per le autorizzazioni della Camera, dove è stata fatta approvare la tesi che competente sull'inchiesta non può essere il tribunale di Milano bensì il Tribunale dei ministri, dal momento che "Silvio Berlusconi avrebbe agito per motivi istituzionali quando si è mosso per Ruby fermata dalla questura di Milano, pensando che fosse la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak".
Pensate: è come se uno di noi si presentasse ad Obama o a Sarkozy o alla Merkel e dicesse "Ciao, sono il nipote di Silvio". Ecco, se uno di questi ci credesse, potremmo tranquillamente dire di trovarci di fronte (e adottiamo lo stesso linguaggio del Cavaliere, così dopo si può contestualizzare) ad un COGLIONE. O forse, coglioni sono quelli che credono a quanto afferma Silvio e gli vanno dietro.
Ma, a dire il vero, i coglioni siamo tutti noi, incapaci di reagire a tutto questo, che accade tra l'altro proprio nell'anno in cui si celebra il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. E la farsa si trasforma allora in tragedia: perché i valori che dovremmo ricordare si degradano in questo fango; i padri del Risorgimento che dovremmo onorare si rivolteranno di sicuro nelle loro tombe, a contatto con il suolo di questo SCHIFO DI PAESE, diventato ormai una "Repubblica fondata sulla prostituzione".
Per questo, ci sentiamo di convenire almeno su una cosa detta dalla "destratrice" Nicole Minetti: "quel vecchio ci sta rovinando la vita". E allora, facciamolo dimettere.

giovedì 27 gennaio 2011

Dai Fori imperiali al porto di Imperia

Scajola ritorna protagonista delle cronache giudiziarie (in buona compagnia, tra l'altro).
Chissà che si inventerà stavolta: magari che ad Imperia c'è il mare a sua insaputa...

La fantasia contro l'orrore

Sembra una storia che esce dalla trama del film "La vita è bella" di Roberto Benigni: l'orrore dei lager nazisti visto attraverso i disegni di Thomas Geve, un bambino ebreo che aveva passato 2 anni di prigionia ad Auschwitz. 79 tavole che documentano architettura e organizzazione del Lager, il funzionamento interno, i tipi di lavoro, i regolamenti disciplinari, i problemi igienici, l'alimentazione, e perfino lo schema delle camere a gas! Una testimonianza di inferno vissuto e di un'infanzia dilaniata: oggi, Giornata della Memoria, questi disegni diventano delle vere e proprie opere d'arte.
I disegni di Thomas sono depositati allo Yad Vashem di Gerusalemme ed hanno cominciato a circolare con una mostra itinerante e poi in pubblicazioni. In Italia una di queste è edita da Einaudi: "Qui non ci sono bambini. Un'infanzia ad Auschwitz" traduzione di Margherita Botto.
Qui, invece, le iniziative in provincia di Varese per la giornata dedicata al ricordo della Shoah.

Napoli pulita

Non ci stiamo riferendo all'annosa questione rifiuti (tuttora irrisolta), ma alla spinosa situazione del PD e delle primarie.
Come ha detto il segretario Bersani, occorre al più presto fare chiarezza sull'esito del voto, ed appurare se le denunce di brogli (con testimoni che asseriscono di aver visto ai seggi file di cinesi ed esponenti del centrodestra per votare il candidato Cozzolino, poi risultato vincitore): perché più che una questione di correttezza qui è soprattutto una questione di immagine.
Ma occorre, e lo ribadiamo, rinnovare completamente i vertici del Partito in quella Regione: perché già nelle primarie nazionali (che avevano decretato Bersani segretario) si erano verificati "strani fenomeni" (ad un certo punto, c'erano più tesserati che elettori...)
Per questo è stata sospesa l'Assemblea Nazionale del Partito (che doveva tenersi proprio a Napoli) e si pensa addirittura ad un candidato scelto a tavolino. Roberto Saviano, in un suo appello al PD, propone Raffaele Cantone, giudice anti-camorra. Chissà, dopo tante cantonate, Cantone potrebbe essere il nome giusto...

Nausea-Bondi

Respinta la mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi. In parte hanno contribuito anche le assenze, e lascia perplessi la volontà da parte del Pdl di non aver voluto il rinvio, richiesto dalle opposizioni, per evitare la concomitanza del Consiglio d'Europa dove si discuteva delle aggressioni contro i cristiani in Africa e in Asia, a cui hanno partecipato alcuni deputati Udc (ma non del Pdl): si vede che, nonostante le esternazioni di Frattini & C., i cristiani perseguitati non stanno poi tanto a cuore al partito dell'amore...
Quello che comunque rimane grave è il fatto che il ministro in aula abbia più badato ad attaccare che a difendersi, senza proporre alcuna traccia di qualsivoglia programma: eppure dalle opposizioni c'era stato chi si era detto disponibile a ritirare la mozione in cambio di proposte concrete a favore della Cultura.
Ma Bondi, consapevole che avrebbe avuto la maggioranza, ha preferito mettere la propria persona davanti agli interessi degli italiani: una consuetudine per gli esponenti di questo governo.
Intanto la vicenda Ruby assume sempre più contorni talmente allucinanti e deprimenti, che viene perfino ripulsione a parlarne: ora più che mai DIMISSIONI!

mercoledì 26 gennaio 2011

Pidileaks

"Il Foglio" pubblica un documento riservato con cui Stefano Fassina, responsabile economico del PD, demolisce le proposte espresse sabato scorso da Walter Veltroni al Lingotto.

Per Ruby è proprio un momentaccio

Oltre a tutto quello che sta passando in Italia per lo scandalo che la coinvolge con Berlusconi, ci si mette anche il popolo egiziano in rivolta che se la prende con suo zio...

I discorsi che vorremmo sentirci dire

"Investimenti nell'innovazione, nell'istruzione, nell'energia pulita e nelle infrastutture. Uno sforzo collettivo per creare nuovi posti e per superare le incognite di un mondo che cambia".
Dal discorso dell'Unione del Presidente Barack Obama.

Da Montecarlo a Monforte

Nonostante la crisi del settore, la casa è sempre protagonista: da quella del cognato di Fini agli affitti irrisori di appartamenti in centro Milano concessi dal Comune in privilegio ai soliti amici e parenti. La crisi non c'è proprio per tutti.

La Giöbia ecologica

La giunta di Vedano Olona ha trovato la soluzione per ovviare alla piattaforma ecologica che ha improvvidamente chiuso. Leggiamo infatti sul volantino de "La festa della Giöbia", distribuito in questi giorni nelle scuole dall'assessorato alle "identità culturali e tradizionali", che "la mega catasta per il rogo veniva fatta con tutti gli sfalci e dalla bonifica di rovi ed infestanti del sottobosco, trovando così una collocazione di smaltimento del materiale ingombrante e pericoloso". Scherzi a parte, più che un invito alla "coerenza alla nostra cultura e tradizione locale", sembra davvero un suggerimento ai tanti cittadini che, a causa della chiusura della discarica, si trovano in difficoltà per lo smaltimento di verde, legno ed ingombranti vari.

Don Camillo e "papone"

E' il segno dei tempi che cambiano: a Gallarate, don Walter Sosio, il coadiutore della parrocchia di Arnate (che in passato aveva offerto uno dei suoi spazi alla comunità islamica per celebrare il Ramadan), diffonde tra i giovani della parrocchia, un messaggio del gruppo “Noi siamo Chiesa”, che chiedeva ai vertici dell’ecclesia italiana "una radicale presa di distanza dal governo Berlusconi" in merito alla squallida vicenda Ruby.
Apriti cielo! Per Michele Grillea, coordinatore cittadino del Pdl, quello di don Walter è un attacco irresponsabile, anche perché «invita il Premier a presentarsi dai magistrati»!
Eh sì, di questi tempi schierarsi dalla parte della giustizia è un vero atto sovversivo.
Rimane comunque da sottolineare ancora una volta il disagio e lo sgomento (per usare le parole del Cardinal Bagnasco) della Chiesa (dai vertici ai preti delle piccole parrocchie di periferia) di fronte ai comportamenti ed agli scandali che coinvolgono Sivio Berlusconi.

martedì 25 gennaio 2011

Sbraita il telefono

Sulle incursioni telefoniche di Berlusconi in TV (l'ultima in ordine di tempo ieri, a "L'infedele" condotta da Gad Lerner -vedi video-), si è detto e scritto di tutto e di più. Ma una bella interpretazione la dà di sicuro il sociologo Ilvo Diamanti.

Una cattedrale nel deserto di Malpensa?

A Malpensa viene inaugurato il gigantesco hotel Sheraton: 433 camere e 30 sale. Presenti il sindaco di Milano Moratti ed il presidente di Sea Bonomi, si sprecano paroloni: «scommessa vinta», «abbiamo guardato lontano», «crescita virtuosa», «la migliore risposta alle cassandre». Sarà: intanto l'aeroporto rispetto ai principali europei sembra di un paio di spanne inferiore in fatto di servizi ed efficienza, ed appare sicuramente ridimensionato, altro che "decollo"!
E come non bastasse, vai a scoprire anche che le imprese ed i lavoratori che hanno lavorato per edificare lo Sheraton non sono ancora stati pagati: una situazione grave ed imbarazzante che dura da settembre scorso.

Eternodomestici

Negli USA le grandi industrie si stanno lanciando in un nuovo business: la rigenerazione di telefonini e computer, lavastoviglie e aspirapolvere, fotocopiatrici e televisori. Perfino macchinari molto sofisticati come apparecchiature biomediche per la Tac, scavatrici per lavori edili, locomotrici ferroviarie (e le nostre locali ne avrebbero ben bisogno...).
È un intero segmento nuovo dell'economia americana che vede coinvolti i colossi dell'industria: General Motors, General Electric, Xerox, Kodak, Caterpillar. E i numeri sono di tutto rispetto: 100 miliardi di dollari all'anno di business, mezzo milione di lavoratori americani occupati. Per non parlare dei benefici che offre all'ambiente e alle tasche dei consumatori. Infatti, oltre ad evitare i danni ambientali per l'accumulazione di "discariche elettroniche" altamente inquinanti, l'usato rigenerato, altrettanto sicuro ed efficiente del nuovo, può costare addirittura la metà. Infine c'è anche l'interesse economico a investire in sistemi che riducono il consumo dei materiali di base, come rame e acciaio.
L'Amministrazione Obama sta spingendo molto su questo fronte, iniziando a lavorare sulla testa dei consumatori, convincendoli, ad esempio, a non cambiare inutilmente il telefonino ogni 2 anni.
Anche in Italia questo business potrebbe risultare veramente interessante dal punto di vista economico e dell'occupazione. Ma con un governo praticamente immobile, con la testa (ed altro...) nel bunga-bunga invece che nei problemi del Paese, è davvero dura. Basti pensare a cosa succede ad esempio con le rinnovabili, un altro settore che sta portando sviluppo e lavoro in Europa (Germania in particolare), ma che qui in Italia è letteralmente bloccato.

La denuncia dei cattolici del PD

No, non possiamo tacere di fronte ai fatti di questi giorni”: i politici cattolici del Partito Democratico scrivono una lettera aperta sulla squallida vicenda che coinvolge Silvio Berlusconi. Una denuncia della questione morale che troverà senz'altro d'accordo il Cardinal Bagnasco.

Savianorola

Mentre si prospetta un suo allontanamento dalla Mondadori dopo lo scontro avuto sui giudici con Marina Berlusconi, Roberto Saviano ed i suoi libri vengono messi all'indice in Veneto. I partiti dell'amore quindi propagano la cultura dell'odio: già che ci sono potrebbero mettere al rogo gli autori indesiderati. Forse Saviano non aveva tutti i torti sulle infiltrazioni della mafia al Nord...

lunedì 24 gennaio 2011

DiscROMinazioni

"La scelta di rivedere le assegnazioni degli alloggi già destinati" alle famiglie nomadi ha connotati evidentemente discriminatori in quanto risulta fondata esclusivamente su ragioni etniche": è la motivazione con cui il tribunale civile di Milano ha respinto il reclamo presentato dal Comune di Milano, dal ministero dell'Interno e dalla prefettura del capoluogo lombardo sull'assegnazione delle case popolari a 10 famiglie nomadi.

P.S.: la Moratti e Maroni agiscono in questo modo per la "pancia" dei loro elettori. Ma il prefetto?

Va a ciapà i Ra

Sarà "l'occhio di Ra" (divinità egizia) il simbolo adottato dagli Osservatori Volontari del Seprio, che pattuglieranno il territorio di Vedano Olona.
Si vede che presso i Celti non c'erano divinità adibite a rappresentare le ronde.

E' morto Silvio Berlusconi

L'operaio, quello vero.

Discredit card

Essere invitati ai festini di Arcore non ha prezzo. Per tutto il resto c'è "Moracard".
Anzi no.

A Bologna vincono le primarie

"L'inverno del nostro scontento è finito, è arrivata la primavera di Bologna". Così Virginio Merola (candidato PD) ha commentato la sua vittoria, ma soprattutto quella delle primarie: a Bologna le urne si sono chiuse con l'affluenza da record di 28.390 votanti!

Spaccanapoli

A Napoli il vincitore delle primarie è Andrea Cozzolino, PD e area Bassolino. Ma il centrosinistra si spacca tra polemiche e sospetti di brogli.
Non si riesce nemmeno a godersi la vittoria...

domenica 23 gennaio 2011

D'Alemarcord

Massimo D'Alema, 1999: "Mettiamo un po’ di ambientalismo. Perché... Va di moda. Poi siamo un po’ di sinistra ma come... Blair. Perché è sufficientemente lontano, diciamo. Poi siamo anche un po’ eredi della tradizione del Cattolicesimo democratico. Poi ci mettiamo un po’ di giustizialismo, che va di moda, e abbiamo fatto un nuovo partito. Lo chiamiamo in un modo che non dispiace a nessuno... Perché “Verdi” è duro. “Sinistra” suona male. Democratici siamo tutti... Ed è fatta. E chi può essere contro, diciamo, un prodotto così straordinariamente perfetto??? C’è tutto dentro. Auguri. Però io non ci credo".
Questo "reperto" è stato riesumato insieme ad altri (giusto per sdrammatizzare e fare 2 risate) ieri a "Prossima fermata Nord", l'incontro organizzato ieri pomeriggio al Teatro Santuccio dai ragazzi di "Prossima fermata Varese". Non si è però solo assistito a queste "amenità": ci sono stati parecchi interventi (circa 30) di politici, amministratori, volontari impegnati nelle associazioni, cittadini comuni, che hanno parlato di lavoro, scuola, cultura, immigrazione, ambiente, nord Italia, Varese, delle prossime elezioni amministrative, di FUTURO. Qui trovate una bella sintesi registrata in diretta.

La politica du pilu


Esce in questi giorni il film "Qualunquemente" che vede protagonista Antonio Albanese nei panni del personaggio Cetto Laqualunque, il politico a cui "piace u pilu".
Certo, che con quanto sta avvenendo sugli schermi della politica, si può ben dire che la realtà supera l'immaginazione...

Uno scatto di orgoglio

"Noi popolo del centro destra vogliamo uno scatto d’orgoglio, un motivo per andare avanti e credere ancora in questo grande progetto politico! Vogliamo che vadano avanti i giovani in gamba, con percorsi puliti e meritocratici.
Chiediamo pertanto le sue dimissioni che darebbero speranza al partito ed al Paese che vogliamo
". Inizia così il testo della petizione online lanciata dalla 25enne consigliere di zona del Pdl milanese Sara Giudice (nomen omen? -nella foto-), che chiede le dimissioni di Nicole Minetti.
Nel Pdl non c'è solo ipocrisia.

L'Udc perde la C

Salvatore Cuffaro condannato a 7 anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Grazie al suo exploit in Sicilia, nelle politiche del 2008, l'Udc aveva ottenuto per un soffio il quorum per essere presente in Parlamento. Altrimenti ora Casini sarebbe a fare compagnia a Ferrero & C.

Legge ad minorem

Il caso Ruby sta inducendo il Pdl a pensare all'ennesima legge salva-Sivlio.

sabato 22 gennaio 2011

Un treno chiamato desiderio

"Se tutti i treni fossero così, dovrebbero iniziare a farci pagare il biglietto come a tutti gli altri. Perché, diciamocelo, preferisco mille volte pagare per essere libera di viaggiare come tutti gli altri, che avere la Carta blu per non dover pagare dei treni su cui non posso salire come voglio". E' il commento di una lettrice di VareseNews, disabile su sedie a rotelle e passeggera delle Nord, che qualche sera fa ha trovato la piacevole sorpresa del treno più bello del mondo, come l'ha chiamato lei: quello delle pari opportunità, attrezzato per non fare differenze tra disabili e non.
Allora, cosa aspettiamo perché il desiderio diventi una realtà quotidiana anziché un evento eccezionale? E non ci sarebbe nemmeno bisogno che i disabili pagassero in più: le risorse ci sono, basterebbe non sprecarle in flop inutili come il "Freccia Rossa" che trasporta a Malpensa 2-3 passeggeri, o di solo uso sfacciatamente propagandistico come il car-sharing elettrico.

Piazza Craxi? No, via!

Nel senso di cacciate via da un centinaio di persone, al grido "Ladro, Ladro" e lanci di monetine, le autorità di Lissone (tra le quali la figlia di Craxi, Stefania) che volevano intitolare una piazza al latitante di Hammamet. Queste buone notizie ti rincuorano: in Italia c'è ancora spazio per l'indignazione, e quindi c'è ancora speranza.
Però sorge spontanea una domanda: non era meglio intitolare la piazza a Sandro Pertini come era stato proposto? Avrebbe messo d'accordo tutti. Invece no, si preferisce provocare, dividere e cercare lo scontro.

Un week-end PD (Particolarmente Denso)

Da Milano a Torino, da Desio a Monza, da Varese a Vedano Olona.
Ieri sera a Milano, presentazione del film documentario “A furor di popolo”, girato durante la due-giorni “Woodstock 5 Stelle”, il raduno dei “grillini” che si è tenuto a Cesena il 25 e 26 settembre 2010. Un lavoro commissionato dal Forum nazionale del Pd “Nuovi linguaggi e nuove culture”, di cui è responsabile il consigliere regionale lombardo Pippo Civati.
Oggi a Torino, appuntamento al "Lingotto" di Torino con "MoDem", il movimento di Walter Veltroni.
Il PD Lombardo oggi alle ore 15.00 a Desio, organizza una tavola rotonda sulla legalità, mentre domani 23 gennaio, a Monza, c'è l'assemblea regionale (dalle ore 9.00 alle ore 13.00), che vedrà la presenza di Rosy Bindi, presidente del Partito.
Oggi pomeriggio, a Varese (teatro Santuccio, ore 14.30) "Prossima fermata Nord", incontro organizzato dal progetto "Prossima fermata Italia".
E, dulcis in fundo, a Vedano Olona (Sala consiliare di Villa Aliverti - ore 17.00) presentazione di "Cuore e Regione", il libro scritto da Giuseppe Adamoli (ex-consigliere regionale PD e componente della Commissione Statuto PD) e Federico Bianchessi (giornalista de "La Prealpina"). Evento quest'ultimo organizzato dall'Associazione Popolari Provincia di Varese, con il patrocinio del Comune di Vedano Olona.

Il Papa bacchetta "papi"

All'indomani del duro richiamo del cardinale Bertone alla moralità, alla giustizia e alla legalità, Papa Benedetto XVI rincara la dose sulla vicenda Ruby/Berlusconi. I cattolici del Pdl di sicuro ora avranno meno dubbi.
Intanto, dopo il B (Ben Alì) della Tunisia, anche il B (Berisha) dell'Albania vede il proprio popolo in rivolta.
E a febbraio parte la campagna del PD per raccogliere 10 milioni di firme e chiedere le giuste dimissioni di Berlusconi.
Eh sì, tempi duri per i B-presidenti...

venerdì 21 gennaio 2011

Fede-irrealismo

L'Anci (associazione nazionale comuni italiani) stoppa la bozza di riforma del federalismo fiscale proposta dal "semplificatore" Calderoli. "Troppe incertezze", rileva Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente Anci.
Le stesse che riscontra il PD in questa sorta di federalismo "farlocco": innanzitutto nessuna tutela economica ai Comuni, che hanno subito dalla legge di (in)stabilità tagli del 60% e che, stando a quel che dice il testo della riforma, fino al 2014 non vedranno ripristinate le risorse. Oltretutto, quello che si intravede sembra un finto federalismo, in quanto non crea una reale autonomia agli enti locali, produce ulteriore confusione nelle pratiche burocratiche e aumenta le difficoltà degli amministratori: per fare un esempio, l’Imu, l’imposta municipale unificata sulle seconde case, slitta al 2014, con un’aliquota che verrà decisa di anno in anno dal governo centrale attraverso la legge di stabilità. Il che significa che gli enti locali non potranno preparare un bilancio di previsione finché lo Stato non avrà definito l’aliquota. Oltretutto, l'Imu non sarà unica come indicato nel proprio nome, ma andrà ad affiancarsi alle imposte oggi in vigore. E colpirà pesantemente gli immobili utilizzati da artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, mentre esenta le società di capitali: quasi una Irap bis, per capire.
Sperequazione anche per quanto riguarda la cedolare secca decisa sugli affitti, da cui trarranno benefici soltanto i proprietari con i redditi più elevati.
Contraddittoria anche la proposta sulla tassa di soggiorno, portata fino a 5 euro per notte: per Chiamparino "la tassa di soggiorno così com'è strutturata non va bene perché sono i piccoli comuni ad averne più bisogno per i servizi. In queste condizioni non ha senso e poi va sottolineato che comunque dal 2011 non c'è". Per Armando Cirillo, Responsabile turismo del PD, invece “in tutto questo ragionamento ci si dimentica clamorosamente che sono le Regioni ad avere competenze esclusive in materia di turismo”.
Insomma, falso e pasticciato: il federalismo che la Lega vuole a tutti i costi portare a casa per meri scopi elettorali (e non per gli interessi del Paese) rischia di portare indietro di 20 anni l'Italia, danneggiandola pesantemente.
Le opposizioni hanno chiesto un rinvio di almeno 6 mesi per rivedere il documento: la Lega però ha fretta e concede solo una settimana. Basterà a sistemare le cose e fare passare una legge decente?

Prima di Arcore ci fu Varese

Concussione, giovani accompagnatrici presenti a festini... Non è lo scenario di Arcore, ma quanto la magistratura ipotizza sia accaduto a Varese circa 6 anni fa. Per questo è stato rinviato a giudizio l'ex sindaco leghista di Varese Aldo Fumagalli (nella foto), che almeno davanti ai giudici si è presentato. Il processo in tribunale inizierà il 3 maggio. Quello per un rinnovamento della città invece potrebbe partire già da domani a "Prossima Varese": perché c'è davvero bisogno di un'altra Varese e di un'Italia migliore.

Alzare la guardia, ma abbassare i toni

L'atto vandalico compiuto a Vedano Olona contro la sede locale leghista è assolutamente da condannare. Ed alla Lega Nord ed al suo segretario cittadino Samantha Macchi rinnoviamo la nostra piena solidarietà, comprendendo anche il disappunto per il danno morale, ma anche quello materiale (una vetrata ha comunque un suo costo).
Però troviamo fuori luogo, nel comunicato apparso ieri su "La Provincia", le accuse di "incapacità di proporsi al confronto programmatico in termini costruttivi sulle azioni di governo locale" lanciate, senza ombra di dubbio, contro le opposizioni.
Perché fino ad oggi (compresa la questione discarica) questa incapacità l'ha palesata proprio la giunta in carica: per intenderci, le emergenze erano ben altre, ma si è preferito occuparsi di mendicanti, ronde, campi da tennis e cacca dei cani. Insomma: tutta questa "forza delle idee e del fare" proprio non si è vista.
E ci permettiamo di dare anche un suggerimento: sarebbe sbagliato minimizzare di fronte a certi gesti, ma lo è anche eccedere con i toni, creando ulteriori tensioni.
Non è parlando di "meccanismi di avversione" o di "brutto clima a livello comunale" che si favoriscono le condizioni per "rientrare in una gestione dei rapporti che sia pacifica e democratica": i cittadini di Vedano hanno sempre dimostrato buonsenso, anche nelle ultime vicende, e demonizzarli per un gesto inconsulto (di uno o pochi) denoterebbe una certa mancanza di equilibrio.

giovedì 20 gennaio 2011

Berlusconi si delegittima da sé

Con i suoi videomessaggi eversivi, in cui attacca i giudici annunciando loro "punizioni", Berlusconi delegittima le istituzioni, a cominciare da se stesso.
Per 2 motivi:
- porsi al di sopra della giustizia da parte del capo del governo con lo sprezzo più assoluto del rispetto delle regole, diventa un chiaro invito al menefreghismo a tutti i cittadini: e se lui non rispetta la magistratura, perché noi dobbiamo rispettare la sua carica e riconoscere la sua autorità?
- l'ostinato rifiuto di presentarsi di fronte ai giudici palesa la PAURA di Berlusconi di fronte a prove inequivocabili, ed invece di chiarire preferisce quindi FUGGIRE dalle proprie responsabilità.
Ammesso che ne abbia avuto uno prima, oramai è lampante che l'Italia è senza premier, e che Berlusconi è sempre più isolato.
Non solo le opposizioni, ma anche le alte cariche dello Stato, la Chiesa, le forze dell'ordine, associazioni, media italiani e stranieri, comuni cittadini dichiarano sdegno ed imbarazzo di fronte alle torbide e squallide vicende che stanno emergendo dalle carte dell'inchiesta "Ruby".
Non è solo una questione di etica e morale: c'è la dignità delle donne, per cui ieri è stato organizzato un sit-in davanti a Palazzo Chigi da parte delle donne del PD, che hanno anche lanciato un appello; c'è la preoccupazione di padri e madri che non vedono un futuro per i loro figli in questo Paese immobilizzato dal fango; c'è una crisi economica che mai è stata affrontata da chi non aveva la minima preoccupazione di subirla ed ha pensato solo ai suoi problemi ed al suo divertimento.
Pierluigi Bersani oggi ha annunciato la campagna del PD per il mese di febbraio: 10.000 gazebo in tutta Italia per raccogliere 10 milioni di firme per chiedere le dimissioni a Berlusconi. Noi ci auguriamo che non ci sia bisogno di queste firme e che Berlusconi prenda questa decisione da solo: anche perché, prima la si fa finita e meglio è.

A Varese ferma la Prossima Italia

Il 22 gennaio a Varese (dalle 14.00 alle 18.00 al teatro Santuccio di via Sacco) appuntamento con "Prossima Italia", il progetto coordinato da Pippo Civati e Matteo Renzi.
Stessa formula del battesimo di Firenze: ogni partecipante sarà chiamato a presentare in massimo 5 minuti di tempo una proposta o un’esperienza, in cui descriverà la propria idea di città e di nord. L'argomento a cui ruoterà l'evento sarà infatti Varese, ed alla fine si giungerà ad un documento, “La prossima Varese”, «una sorta di manifesto con le idee che usciranno dall’incontro, da consegnare alle forze politiche in vista delle prossime elezioni amministrative.
Varese è stata scelta come simbolo di tutto il Nord, geografico e politico, per il suo indubbio valore simbolico di sede originale del fenomeno leghista, di importante polo economico del paese e come effettivo territorio di confine ed immigrazione
».
Per partecipare, inviare il proprio contributo alla mail prossimafermatavarese@gmail.com.
Qui invece la pagina Facebook.
Tra i partecipanti, i consiglieri regionali Pippo Civati e Alessandro Alfieri, l'ex-consigliere Giuseppe Adamoli, il giornalista Marco Alfieri e Loris Mazzetti, uno degli autori del programma “Vieni via con me”.

Dal Nord-Est al Nord-Oriente?

Un'indagine di Confartigianato ha rilevato che in Veneto un imprenditore alla moda su quattro è cinese. Ed è davvero bizzarro che questo avvenga in un territorio governato dalla Lega, che qualche anno fa addirittura aveva chiesto barriere doganali per i prodotti cinesi. Certo, non ci sarebbe nulla da ridire: gli investimenti stranieri sono sempre i benvenuti. Il fatto è che però la stessa indagine ha riscontrato che "molto spesso i laboratori vengono fatti aprire a dei prestanome controllabili, in realtà la regia è gestita da altre persone sempre le stesse, tipo capi clan locali. I laboratori, una volta ottenuta la partita Iva, iniziano a lavorare notte e giorno per un anno e mezzo senza versare un euro di Iva. Questo perché non superando i due esercizi fiscali riescono a evitare i controlli". E in questo modo queste aziende possono permettersi costi bassissimi a fronte di rapidità nelle consegne e alta flessibilità, generando una concorrenza sleale a danno delle imprese locali, già colpite dalla crisi. C'è da dire che questa situazione non è limitata al solo Veneto (basti pensare a quello che accade a Prato) ed oltre ad essere figlia di scarsi controlli, gode anche di una certa complicità dei grandi gruppi, che in questo modo possono speculare senza bisogno di spostarsi in Estremo Oriente: la Cina ormai ce l'abbiamo in casa.