martedì 30 giugno 2020

10 RAGIONI PER DIRE SI' AL MES

Il governo non può più tergiversare sul Mes, sul tavolo risorse mai viste: 37 miliardi di euro da utilizzare subito per ricerca, ospedali e cure.

Ecco 10 ragioni concrete per dire sì ai soldi europei senza condizionalità da investire per il sistema sanitario italiano:
1. Investire nella ricerca
2. Rivoluzionare e digitalizzare il settore sanitario
3. Dare più centralità a medicina territoriale e distretti
4. Dare più forza alla medicina di base
5. Riformare i servizi per anziani e malati cronici
6. Modernizzare e adeguare gli ospedali
7. Aumentare gli investimenti nel personale sanitario
8. Garantire l'accesso alle terapie
9. Ampliare le borse di studio
10. Aumentare i posti finanziati per gli specializzandi

Il MES è stato criticato e combattuto da molti, ma ora è uno strumento finanziario totalmente diverso da quello del passato. Le destre sono abituate a cavalcare i problemi e non a trovare soluzioni per risolverli.
Il motivo? È semplice: sui problemi delle persone ci campano.
Chi sta governando l'Italia ha il compito opposto. Io non credo possiamo permetterci ancora di tergiversare.




SPERIAMO IN UN PO' DI SAGGEZZA!

Fontana si affida a un "comitato di saggi" (riprendendo così l'utilizzo delle task-force governative tanto dileggiate dagli oppositori del Governo) per valutare eventuali correzioni del sistema sanitario regionale alla luce dell'emergenza coronavirus (la cui gestione in Lombardia è stata un vero e proprio disastro).
Vedremo cosa ne verrà fuori da questa iniziativa che sembra l'anticamera del commissariamento di Gallera (passando così, con i saggi, da un estremo all'altro), ormai messo in discussione anche dalla sua coalizione. Sperando che non sia l'ennesima farsa, prendendo in giro innanzitutto persone di livello.
Intanto, a ripensare la sanità lombarda ci ha già iniziato a lavorare il PD, avanzando proposte per il contrasto al Covid approvate in sede di Consiglio Regionale e studiando un progetto nuovo e alternativo, che abbia al centro il valore clinico e umano del paziente, di ciascuno di noi.Si partirà il prossimo venerdì 3 luglio coinvolgendo il mondo sanitario, dagli operatori alle più alte competenze scientifiche, in un dialogo con la comunità del Pd lombardo e nazionale, consiglieri regionali, parlamentari, dirigenti locali e amministratori. Una parte in diretta Facebook per presentare le linee guida di questo lavoro e una parte in gruppi di lavoro per raccogliere idee, proposte e suggerimenti. Costruiamo insieme il cambiamento, da subito.

IL NAUFRAGIO DEI NAVIGATOR

Quasi 3.000 "navigator", formati e poi assunti per trovare lavoro ai riceventi del reddito di cittadinanza, ma mai entrati in azione. E paradossalmente hanno pure richiesto i 600 euro di bonus  a marzo ed aprile. Un flop colossale, come tutto il meccanismo del reddito di cittadinanza, il provvedimento catastrofe del precedente governo Lega/5Stelle che costerà agli italiani quasi 30 miliardi in 3 anni. Poi il problema è usufruire del Mes senza condizioni...  

venerdì 26 giugno 2020

IL TAGLIO AL TAGLIO DEI VITALIZI

La Commissione Contenziosa del Senato ha annullato la delibera dell'Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari, cavallo di battaglia dei grillini.Quando iniziò la legislatura nel 2018, il PD venne escluso da diversi incarichi che gli sarebbero spettati di diritto in qualità di forza di opposizione, in particolare la Presidenza del Senato, per avere un maggiore equilibrio di democrazia. Fu una rappresaglia di Lega e 5Stelle, che pensavano così di gestire loro tutto il potere.
Ora in particolare i 5Stelle pagano dazio: con un'altra Presidenza al Senato, senz'altro meno conservatrice dell'attuale onorevole Casellati,  il loro obiettivo elettorale principale (il taglio dei vitalizi alla Casta) difficilmente sarebbe stato messo in discussione, e in ogni modo, la presenza di un esponente PD nella Commissione Contenziosa (magari con il ruolo di Presidente che invece si è preferito dare a Forza Italia, stesso partito della Casellati), avrebbe salvaguardato di certo la delibera. Ed è da notare che, come dichiara la  senatrice PD, Anna Rossomando, il PD (non presente nella commissione contenziosa) quando la vicenda venne affrontata in Consiglio di Presidenza nel 2018, aveva proposto una soluzione alternativa che non venne presa in considerazione dall'allora maggioranza. Una soluzione, quella del PD, che non avrebbe esposto il Senato alla situazione attuale. Ma si preferì ignorarla perché era una proposta del PD: ancora una volta la cieca ideologia ha avuto la meglio su buon senso e bene comune.

giovedì 25 giugno 2020

QUOTA 100 E REDDITO CITTADINANZA: I CONTI NON TORNANO.

Nella sua relazione sul rendiconto generale dello stato 2019, la Corte dei Conti boccia il Reddito di Cittadinanza e Quota 100, i due provvedimenti decisi dal passato governo Lega/5 Stelle.
Il Reddito di Cittadinanza è stato un flop per quanto riguarda l'obiettivo di occupazione, poiché soltanto il 2% delle richieste ha poi dato luogo ad un rapporto di lavoro.
Quota 100, la misura con cui si può andare in pensione con un’età minima di 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni, invece non ha raggiunto affatto uno degli obiettivi maggiormente prefissi, cioè la finalità di ricambio generazionale della forza lavoro.
Appare senz'altro più logica e più concreta la misura del taglio del cuneo fiscale voluta dal PD, che dal 1° luglio permetterà ai lavoratori di avere 100 euro in più in busta paga

RICORDI DI SCUOLA

Salvini, contestando le linee-guida della ministra Azzolina sulla ripresa dell'attività scolastica a settembre: "Mi rifiuto di mettere mia figlia di 7 anni a settembre in una classe buia, senza insegnati e senza tutele.".
Matteo, quella è la scuola Bosina.
P.S.: una domanda: che fine ha fatto il precedente ministro all'Istruzione, il leghista Bussetti? Ancora in missione?

LE STRAORDINARIE BOIATE DI GALLERA

"Grazie agli ospedali privati che hanno aperto le loro stanze lussuose a pazienti ordinari che venivano trasferiti dal pubblico": con queste sue parole, l'assessore regionale  alla Sanità e al Welfare Giulio Gallera in pratica ci fa capire che per lui (e quindi per l'intera giunta lombarda)  la sanità privata conta più del pubblico e che nella sua mente contorta ci sono cittadini di categoria inferiore, i così detti "ordinari", che grazie al Covid-19 hanno potuto beneficiare del lusso degli ospedali privati. Al di là del fatto che il lusso viene garantito alla sanità privata grazie ai soldi pubblici (tasse dei cittadini lombardi) e che quindi questo sistema va riformato, lascia davvero esterrefatti sentire continuamente ogni giorno gaffe che vanno al di là del tragicomico (come dimostra Crozza, con i suoi sketch) e dimostrano inadeguatezza e incompetenza, oltre che rimarchevole distanza dal mondo reale. Questa persona non merita e non è in grado di gestire la carica che porta: dimissioni, subito.


mercoledì 24 giugno 2020

LA SCUOLA DOPO IL COVID


La riorganizzazione didattica post-Covid: qui la proposta organizzativa per la riapertura della scuola a cura del PD e del Forum Conoscenza

PROPOSTE PD A SOSTEGNO DEI LAVORATORI

Per i lavoratori dipendenti i 3 mesi lockdown hanno portato ad una flessione degli stipendi: la cassa integrazione non copre interamente il salario. Per questo occorrono ammortizzatori sociali e la tutela dei contratti

Intanto, grazie al taglio delle tasse sul lavoro voluto dal PD nell'ultima legge di bilancio, dal 1° luglio stipendi più alti per 16 milioni di italiani e dal 1° settembre cancellato il super ticket nella sanità.

martedì 23 giugno 2020

LA COMMISSIONE DEVE PARTIRE PER FARE CONOSCERE LA VERITA'

Il Presidente è stato scelto e tutto è pronto per partire. Ma la Lega ostacola l'inizio dei lavori della Commissione d'inchiesta creata per fare luce sugli errori che hanno portato in Lombardia al disastro durante l'emergenza Covid-19. Eppure i lombardi aspettano risposte e vogliono conoscere la verità. A partire dai componenti di "Noi denunceremo",  un comitato che raggruppa numerosi famigliari delle vittime di Coronavirus nel Bergamasco, territorio divenuto tragico simbolo dell'emergenza Coronavirus.

Sono i primi a cui Regione Lombardia dovrebbe delle spiegazioni per quanto riguarda le scelte e l'operato della Giunta nel periodo più acuto della pandemia. Chiedono perché la Commissione di Inchiesta non sia ancora partita, perché vogliono conoscere la verità. Hanno ragione.

Le minoranze sono pronte, hanno fatto il nome del nostro Jacopo Scandella per la presidenza. Manca la volontà della maggioranza di prenderne atto e iniziare a lavorare. Chi frena la commissione d'inchiesta pensi anche a queste persone, alla loro sofferenza e al loro desiderio di verità.



Meglio Irpef, più che meno IVA.

Dice bene Pier Paolo Baretta, più che abbassare l'IVA (anche solo temporaneamente) occorrerebbe una riforma fiscale complessiva, che quindi riguardi anche, anzi soprattutto, l’Irpef. E sarebbe oltretutto un provvedimento visto meglio dall'Europa.

lunedì 22 giugno 2020

A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE

Il "Family Act" è un provvedimento del Governo PD/5Stelle, che prevede una serie di interventi a favore delle famiglie con figli.
Assegno unico universale per i figli, riordino dei congedi genitoriali: il Family act si propone di sostenere il costo dei figli e la conciliazione famiglia-lavoro. È un primo passo positivo, ma occorre ancora lavorarci per risolvere alcune problematiche e ambiguità.

IL TEMPISMO DI FORZARE I TEMPI

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha messo in discussione le scelte del Segretario Zingaretti, chiedendo se non sia il caso di organizzare un Congresso per discutere l'elezione di un nuovo Segretario, o quanto meno una nuova linea politica di Governo. Certo, il momento non pare adatto per sollevare questa questione: siamo nel pieno della più grave crisi economica dal dopoguerra e ci si accinge a studiare e varare una legge finanziaria tra le più difficili e mai così decisiva per il futuro del Paese, oltre al pericolo di un autunno che potrebbe rivelarsi incandescente se non si mettono in atto misure immediate e concrete. Tutto questo stando al Governo con alleati che hanno una visione opposta di crescita economica e cercando di portare a casa dall'Europa ciò che non si è riusciti a raccogliere in 20 anni. In ogni caso, occorrerà senz'altro essere più chiari, più esigenti, più efficaci su tanti temi: dal Mes ai decreti (in)sicurezza Salvini, dal reddito di cittadinanza alla ripartenza dei cantieri delle opere pubbliche, da quota 100 alla lotta all'evasione. Rimane comunque sempre viva l'attitudine del centrosinistra di litigare con se stesso, prova ne è anche la candidatura di Ivan Scalfarotto alla presidenza della Puglia con Italia Viva, +Europa e Azione che si contrappone così a quella di Emiliano. Ed è da notare che nel dibattito che si è aperto finora Zingaretti sia rimasto zitto.


domenica 21 giugno 2020

IN PIAZZA PER CAMBIARE IN LOMBARDIA

Ieri in piazza Duomo in tanti a distanziati a chiedere alla regione un cambiamento, la presa d’atto del tragico fallimento della sanità lombarda di fronte al Covid e agire di conseguenza.
Non è stata sfortuna se in Lombardia ci sono stati così tanti contagi e un tasso di mortalità altissimo, il più alto d’Europa, in rapporto alla popolazione e ai contagi. L’eccellenza lombarda non ha tutelato i cittadini, ha lasciato soli troppi malati. Una politica seria deve partire da qui, capire cosa non ha funzionato perché non ricapiti.
Negare il problema, dire che è stato fatto tutto giusto, non solo è ridicolo ma anche colpevole. Un sistema sanitario tanto avanzato e celebrato ha fallito per come è stato concepito: perché i fondi che dovevano servire per i pronto soccorso e le terapie intensive sono stati indirizzati altrove come ha dimostrato l’inchiesta su Maugeri e San Raffaele e perché Maroni ha cancellato la sanità territoriale e chi è venuto dopo ha solo gestito l’esistente.

I lombardi non meritano una classe dirigente che per difendere se stessa rischi di farci rivivere la tragedia che abbiamo vissuto negando i problemi.

Franco Mirabelli


sabato 20 giugno 2020

RILANCIO PER UNIVERSITA' E RICERCA

La ricostruzione parte dall'istruzione e dalla conoscenza. Di qualità e per tutti. Per questo nel Decreto Rilancio sono state stanziate risorse per:
- 1 miliardo per le Università e 700 milioni per Progetti di Rilevante Interesse Nazionale

- 4000 nuove assunzioni di ricercatori universitari.


UN DOVERE VERSO I DIRITTI DEI RIFUGIATI

80 milioni di donne e uomini, di cui 34 milioni di bambini sono rifugiati. Un popolo in fuga da guerre, persecuzioni e catastrofi. Non un impalpabile fenomeno, non un freddo numero. Sono persone, esseri umani. Abbiamo il dovere di riconoscere loro diritti e speranze. Iniziamo a cancellare i decreti (in)sicurezza di Salvini.

Dal Governo PD risorse per un nuovo piano della sanità lombarda

Il Governo sta facendo uno sforzo importantissimo per sostenere la Lombardia, a partire dai tanti medici e infermieri che hanno condotto in prima linea la lotta al Covid. Ecco quindi, grazie al Governo PD, 550 milioni di euro in più per il sistema sanitario lombardo. Una cifra straordinaria stanziata con i decreti Cura Italia e Rilancio che la Regione può e deve impegnare su due fronti: in incentivi al personale sanitario e nuove assunzioni per potenziare la sanità sul territorio, e forti investimenti per la riconversione e l'adeguamento degli ospedali. A questi se ne aggiungono altri per le spese sostenute dalla Regione per fare fronte all'emergenza, che vengono rimborsate a piè di lista. Ci auguriamo quindi che queste risorse vengano utilizzate nel modo appropriato e non invece, come dichiarato dall'assessore Gallera, di investire altri fondi per le terapie intensive. Occorre investire invece nel prendere personale medico da usare sul territorio, laboratori analisi che analizzino i tamponi e risorse adatte a controllare la diffusione della pandemia. Se la nostra regione si troverà nuovamente nella situazione di dover usare migliaia di terapie intensive per i malati COVID-19, avrà già sbagliato e sarà già tornata al disastro. Il problema non è poter curare le persone in ospedale, soprattutto nel momento in cui ancora non abbiamo una cura realmente efficace, il problema è prevenire che la gente finisca in ospedale.

venerdì 19 giugno 2020

LUCIANA LAMORGESE, UNA SICUREZZA.

In attesa di cancellare i decreti (in)sicurezza di Salvini, emerge un dato interessante: grazie al lavoro al Viminale della Ministra Lamorgese, i ricollocamenti in Europa dei rifugiati hanno avuto un picco del 600% rispetto alla precedente gestione. Infatti con Salvini ministro, la media dei ricollocamenti era di 16 persone al mese, mentre ora è invece di 586 persone. Una prova in più che c’è chi chiacchiera, e costruisce consenso su propaganda vuota, e chi invece lavora in silenzio. E risultati li porta a casa.

LE PROPOSTE PD PER CONTRASTARE L'EMERGENZA COVID

La sanità lombarda non è stata in grado di affrontare l’emergenza Covid perché non è organizzata per vincere la battaglia sul territorio. È stato un fallimento, purtroppo certificato da numeri pazzeschi di contagi e di morti. Da qui nasce la nostra proposta, approvata all’unanimità in Consiglio regionale, di rinforzare la medicina territoriale per attrezzarla al meglio in questa Fase 2 e, ci auguriamo di no, in caso di una nuova esplosione dell’epidemia. Da mesi avanziamo proposte, ora finalmente abbiamo inchiodato la maggioranza su alcuni punti precisi, con una mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale. Ora la Regione dovrà: - rendere obbligatori i vaccini antinfluenzali per gli over 65 e le persone più fragili o a rischio. - utilizzare i fondi destinati alla sanità dal Governo nazionale per l’assunzione di medici e infermieri, potenziando le Unità speciali per la continuità assistenziale. La necessità è assumere 300 medici e 1600 infermieri. - prevedere una struttura di programmazione sanitaria in grado di organizzare il tracciamento con test sierologici e relativi tamponi per tutti gli operatori sanitari. - ripristinare entro ottobre le attività ambulatoriali e di ricovero sospese per l’emergenza. Perché il virus lo si cura in ospedale ma lo si combatte sul territorio. Gruppo PD Lombardia

PILLOLE DI IGNORANZA

Confondere la Ru486 con la pillola del giorno dopo...
Si arrogano l'autorità per discutere e decidere di argomenti di cui sono all'oscuro: non è questione di ideologia, ma di bieca ignoranza.

giovedì 18 giugno 2020

Non è più tempo di eroi

Accorsi in aiuto per fare fronte alla pandemia Covid-19, erano stati applauditi da eroi, ma passata l'emergenza sono stati sfrattati dagli alberghi che li ospitavano e i cui alloggi erano stati offerti gratis fino al 31 luglio. In Regione Lombardia sono proprio dei distrattoni: ma per fortuna ci sono i media, che, interessandosi ai fatti, permettono alla giunta destroleghista di rimediare ai propri errori. Come era accaduto per la vicenda dei camici del cognato del presidente Fontana, in cui, grazie al servizio di Report, una errata fattura di vendita si era trasformata in una donazione. Ora sembra che anche per il soggiorno di infermieri e operatori tutto si sia risolto, con la Regione che è dovuta tornare sui propri passi, mantenendo così gli impegni presi. E anche in questo caso diciamo grazie ai media (Corriere della Sera in primis). Fontana & C. invece ci sembrano molto provati: forse è il proprio il caso di staccare la spina a questa giunta che si è dimostrata più di una volta inadeguata a governare la nostra Lombardia.

mercoledì 17 giugno 2020

PER GIULIO, PER LA GIUSTIZA.

Lettera aperta del Segretario PD Nicola Zingaretti a "Repubblica":

"Caro direttore, la notizia di un incontro tra la Procura di Roma e i magistrati della Procura generale de Il Cairo fissata per il 1 luglio è di grande rilevanza. Conferma quanto il mantenimento di rapporti con l’Egitto sia utile per proseguire la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni. Nell’occasione dell’incontro però sarà di fondamentale importanza, tra le altre cose, ricevere dalle autorità egiziane il “domicilio” legale di coloro che la Procura di Roma ha indagato dal dicembre 2018 per essere coinvolti nel sequestro e omicidio di Regeni. Non è un fatto tecnico. In uno stato di diritto quale è l’Italia l’avvio di un processo è legato alla possibilità degli imputati di difendersi e quindi in primo luogo di essere avvertiti. Noi non abbiamo mai legato la vicenda delle fregate italiane alla Marina egiziana all’idea di un possibile osceno scambio tra vendita di armi e diritti umani, e bene ha fatto il Presidente Conte a dare immediata disponibilità a riferire alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Per questo ora il Governo italiano deve essere coerente con l’affermata volontà di proseguire nella battaglia per la ricerca della verità. È di fondamentale importanza dunque che il Governo con le figure preposte ai massimi livelli compia già dalle prossime ore, tutti i passi dovuti per ottenere dall’Egitto le condizioni elementari per avviare il processo e la possibilità di fare ulteriori passi in avanti nei rapporti bilaterali. Questo impegno è un atto dovuto e importante nei confronti di Giulio Regeni, della sua famiglia ma anche per la credibilità dell’Italia."

FUGGIRE DAL CONFRONTO

Lega E FdI, per bocca dei loro "leader" Meloni E Salvini, avevano disertato sdegnosamente gli Stati generali a Villa Pamphilj perché secondo loro il luogo istituzionale dove discutere era il Parlamento. E oggi, dopo appunto avere chiesto ed ottenuto che il Governo riferisse in Parlamento, lo hanno abbandonato prima che iniziasse la discussione. Non è stata certamente una bella scena, ma il Parlamento non ci ha perso niente. E semmai questa è un'altra prova che questi individui non hanno niente da proporre per il Paese, anche perché non tengono affatto all'Italia e agli italiani, ma alle loro poltrone. P.S.: comunque si vede che questi sono fuori fase, non sanno quello che dicono e nemmeno cosa ascoltano.

sabato 13 giugno 2020

IL 2 X MILLE AL PD!

In questi mesi, durante l'emergenza, abbiamo fatto del nostro meglio. Non solo nell'attività di governo, ma anche nel prendersi cura concretamente delle persone in difficoltà mentre il virus imperversava. Abbiamo organizzato raccolte di medicinali, la "spesa sospesa", aiutato chi ne aveva bisogno. Ora, dinanzi a noi c'è la sfida della ripartenza.E noi continueremo su questa strada, quella della ricostruzione comune. Per un Paese giusto, solidale, che non lascia nessuno indietro. Che cambi modello di sviluppo. Giustizia sociale e lotta alle disuguaglianze saranno le bussole per orientare le nostre scelte. Ma abbiamo bisogno di cambiare l'Italia insieme, nessuno escluso. Sostieni il Partito Democratico con il 2×1000, è semplice e non ti costa nulla. Scrivi M20 nella dichiarazione dei redditi e firma. Per ricostruire insieme. Qui le indicazioni di COME FARE

GLI STATI DELLE COSE

Era necessaria l'iniziativa degli "Stati Generali" voluta dal premier Conte? Guardando le reazioni di alcuni esponenti del Governo, sembra che il PD non abbia gradito (quanto meno senza esserne messo al corrente prima dell'annuncio da parte del Presidente del Consiglio). In effetti ciò che serve ora al Paese sono interventi rapidi e significativi, da mettere subito in atto. E' stata incaricata una task force di manager che ha realizzato un piano per il futuro dell'Italia post-covid, ma sembra non abbia trovato particolare gradimento nel Governo (e allora perché dare incarichi se già forse hai già tu delle idee?). Ora ecco gli "Stati Generali", presentati come un'occasione per pianificare la ripresa dalla crisi di oggi e per pensare all'Italia che vogliamo vivere fra 10 anni. Ci auguriamo che da queste giornate di riunioni e lavoro si trovino soluzioni concrete e immediate: occorre fare presto, famiglie, imprese e lavoratori sono in sofferenza da mesi, psicologicamente/fisicamente/economicamente, e guardano con paura al futuro. Diamo subito dei segnali di ripresa, accelerando con i fondi dell'Europa (anche quelli del discusso Mes, i 5Stelle se ne facciano una ragione!). A una cosa comunque è servita l'organizzazione di Villa Pamphili: a smascherare il vuoto delle opposizioni, con Salvini-Meloni-Tajani(Berlusconi) che si sono sempre lamentati di non essere consultati dal Governo e che quando ciò è avvenuto, con l'invito a partecipare alle riunioni di questi giorni, hanno declinato l'offerta. Probabilmente perché non avevano proposte concrete da portare (accertata la loro vacuità in materia di contenuti che non oltrepassino le sparate da campagna elettorale) e così sarebbero stati smascherati.

PANDEMIA E AUTONOMIA

Sulla tragedia dell'epidemia in Val Seriana (in particolare per i Comuni di Alzano Lombardo e Nembro) sta indagando la Procura di Bergamo, per accertare eventuali responsabilità e se tante morti potevano essere evitate. Osservando la cronaca e la dinamica dei fatti, l'unica episodio su cui ci sarebbe in effetti da procedere sembra essere l'incauta riapertura del Pronto Soccorso di Alzano, che avrebbe amplificato il via al contagio in tutta la zona. Addossare però responsabilità civili e penali a Regione e/o Governo per quanto successo poi sarebbe come processare il capitano di una nave colto a sorpresa in uno tsunami. Ci sono state falle nel sistema sanitario lombardo (tanto è vero che ora la giunta leghista sembra volere rivedere la precedente riforma regionale) per il dissolvimento della medicina territoriale (con un assoluto abbandono dei medici di base lasciati soli sul territorio a fare ricette), una non fattiva collaborazione con il privato sui posti di terapia intensiva e i tagli dei posti letto (a favore della sanità privata): di sicuro gravi errori, ma politici, non certo reati. Chiudere poi quella zona era alquanto complesso, con paesi addossati uno all'altro oltre alla presenza sul territorio di una miriade di realtà produttive, e la Regione, da sola, non aveva certo i mezzi per farlo, ma quanto meno avrebbe potuto insistere con il Governo, con la stessa forza con cui, strumentalmente, si era battuta in polemiche sterili e di minore importanza, come la chiusura delle librerie, in contrapposizione appunto con Roma. Ma forse ciò non è avvenuto sia per una scarsa conoscenza del problema che per ipotetiche pressioni degli industriali del luogo, come raccontato qui. Vedremo cosa e come valuteranno i magistrati, ma sul piano politico, oltre al fallimento della sanità lombarda (con il sistema misto pubblico-privato che alla prova dei fatti non ha retto), rimane alquanto stravagante che una regione come la Lombardia, in prima fila da anni nel reclamare autonomia, non ne abbia fatto uso proprio quando serviva. Dimostrando così di essere inadeguati per governare la nostra Lombardia.