Il destino del governo sembra indissolubilmente legato a quello di Berlusconi. E in nome della fantomatica stabilità (che pare per altro un vero e proprio immobilismo) si sacrificano leggi, democrazia e buon senso, permettendogli di portare avanti le sue fisime e facendolo sopravvivere. Così, in barba ad una sentenza definitiva e ad una norma precisa e votata all'unanimità in Parlamento solo pochi mesi fa, si sta cercando di evitare a Berlusconi condanna e decadenza da senatore: perché sembra essere lui ad avere il coltello dalla parte del manico.
Di questa situazione di ricatto costante, con le istituzioni sotto scacco, l'Italia ne risente in termini di credibilità ed economia. E i pochi risultati, come l'abbassamento dello spread, faticosamente raggiunti in questi ultimi 2 anni di sacrifici, sembrano vanificati, con conseguenze che potrebbero essere disastrose e impensabili. Provocatoriamente potremmo appellarci al Presidente Obama, chiedendogli di rivolgere le proprie attenzioni e preoccupazioni oltre che alla Siria anche al nostro Paese: perché pure qui c'è un pericoloso individuo che mette in pericolo democrazia e futuro di un popolo.
Non ne possiamo più, liberateci!