lunedì 30 settembre 2013

Il Giachettarellum

Roberto Giachetti (nella foto), deputato del PD e vicepresidente della Camera, racconta come sono andati i fatti sulla bocciatura della sua mozione che invitava il governo ad abolire il cosiddetto Porcellum per tornare al Mattarellum. Una vicenda su cui Enrico Letta e Beppe Grillo stanno litigando.

Dal tramonto all'alba

Il Pdl sembra spaccato, tra diversamente berlusconiani e falchi e pitonesse, tra chi chiede un partito moderato e non estremista tipo Alba Dorata. Un parallelismo quasi azzeccato, viste le traversie giudiziarie del movimento greco di destra: di certo, più che ad un'alba, siamo di fronte al tramonto di un leader e una forza politica che in 20 anni hanno portato l'Italia sul baratro. Sperando che finisca davvero qui e in futuro vengano giorni migliori per il nostro Paese.

Debitalia

Mutui, bollette, rate condominiali, leasing, affitti: gli italiani non riescono più a fare fronte ai propri debiti. Ma anche lo Stato non scherza in quanto a debiti in sospeso: la pubblica amministrazione ha accumulato nei confronti delle aziende un debito di 90 miliardi di euro. Tre volte quello lasciato in sospeso da famiglie e imprese. E domani aumenta l'Iva...

Torte e intortati

Sono 20 anni che l'Italia viene spartita tra i soliti noti e cricche varie, con chi si prende le fette più grosse e chi invece si accontenta delle briciole. 20 anni in cui milioni di italiani sono stati intortati da chi ha fatto tante e tante promesse, senza poi mantenerne una e pensando solo ai propri interessi, a scapito del Paese. Ma adesso, la festa è finita: almeno, sarebbe proprio ora.

domenica 29 settembre 2013

Fino in Fondo

I cittadini della località Fondo Campagna chiedono che venga messa in sicurezza la zona dove abitano: scarsa illuminazione e strade a rischio per i pedoni, bambini in particolare. La zona tra l'altro è in una situazione logistica particolare: oltre ad essere all'estrema periferia del Paese, si trova al confine con i Comuni di Castiglione Olona e Venegono Superiore. La nostra amministrazione, già sollecitata con un'interrogazione dal gruppo Vedano Progresso, a quanto pare ha iniziato a contattare gli altri comuni. L'invito è di non fermarsi ai preamboli e provvedere al più presto per la sicurezza e l'incolumità di cittadini che in questo momento si sentono abbandonati.
(cliccare sull'immagine per leggere l'articolo)

sabato 28 settembre 2013

Rovesciare il tavolo e la frittata

Il premier Enrico Letta su twitter avverte gli italiani a non abboccare alle false motivazioni di Berlusconi sulle dimissioni dei ministri Pdl (vedi immagine). Come è suo costume, infatti, la strategia di Silvio è appunto quella di addossare le colpe agli altri (quando invece il responsabile è proprio lui). Noi lo sappiamo benissimo che la causa di questo caos sono i guai giudiziari del decadente pregiudicato. Ci chiediamo però se Enrico Letta (insieme a Napolitano e ai dirigenti "governisti" PD) abbia considerato o meno questo problema (che era del tutto prevedibile), quando, lui sì, ha abboccato al governo delle larghe intese, alla pacificazione e alla responsabilità tanto decantate dal Pdl. Ed ora ad essere fritto è lui con il suo governo e chi lo ha appoggiato (e meno male che in fronte non aveva scritto JoCondor...). In realtà, l'unico obiettivo del centrodestra era di passare da uno Stato di diritto ad uno di rovescio, come infatti sta accadendo. Ora ci si ritrova al punto di partenza, anzi, ad un punto di non ritorno, con 4 mesi buttati via a fare e non fare tutto quello che voleva Berlusconi: dall'abolizione dell'Imu al continuo rinvio della riforma elettorale. E quindi, o si trova una nuova maggioranza per un governo di scopo (2 priorità su tutto: legge stabilità e riforma elettorale) o si va spediti al voto. Un momento proprio difficile, in cui però potrebbe esserci un rovescio della medaglia: si potrà vedere chi davvero ha a cuore il bene dell'Italia e vorrà impegnarsi per questo.

P.S.: a proposito di cuore (e di diritti e rovesci), per fare fronte al disumano sovraffollamento carcerario, Napolitano a quanto pare avrebbe pronto un messaggio da inviare alla Camere per valutare un provvedimento "di indulto o amnistia". Ecco, caro Presidente, va bene il cuore, ma stia attento a non prenderci per il c..., con una legge che magari finisce per trasformarsi in improponibili amnistie o indulti pro Berlusconi. No, grazie. E nemmeno grazia.

Stabilmente precari

Altro che la stabilità vaneggiata da Enrico Letta... Nel mondo del lavoro i giovani oggi vivono una situazione di precarietà continua, che ormai è la regola. Se ne parla oggi alle 17.30 a Busto Arsizio, presso la sede del PD di Viale Repubblica, n. 67, durante la presentazione del libro "Stabile Precariato" di Carlo Albè, giovane scrittore indipendente, a cui seguirà un dibattito. L'incontro è organizzato dal circolo Bustese dei Giovani Democratici, e vedrà la partecipazione di Luigi Genoni (Presidente Nupigeco S.p.A.), Flavio Nossa (Segretario Generale Fillea CGIL Varese), Erica D'Adda (Senatrice PD, Commissione "Lavoro, previdenza sociale").

Il regolamento finalmente!

Dopo mesi di attesa, è bastata circa un'ora alla Direzione Nazionale di ieri per approvare le nuove regole per il Congresso e le primarie. Poche novità comunque rispetto alle precedenti: le candidature devono essere presentate entro l'11 ottobre, e essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'Assemblea nazionale uscente oppure da un numero di iscritti compreso tra i 1.500 e 2.000 distribuiti in non meno di cinque regioni, appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo; potranno partecipare al voto per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale gli iscritti al Partito e gli elettori che "dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito, sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell'albo pubblico delle elettrici e degli elettori", con la differenza che gli iscritti in regola con il tesseramento non saranno tenuti al versamento del contributo richiesto di 2 euro; fissato inoltre un tetto di 200 mila euro a candidato per la campagna elettorale alla Segreteria nazionale e 8 mila euro per quella provinciale, con il divieto di pubblicazione a pagamento di messaggi pubblicitari o propaganda personale su radio, tv e giornali. Fatte le regole, ora inizi la partita.

La resa dei conti. E forse di Letta.

Proprio mentre Letta era a New York, nel Palazzo di Vetro dell'Onu a rassicurare tutto il mondo della stabilità politica dell'Italia, il Pdl ha pensato bene di annunciare le dimissioni di massa. Il premier ha così scoperto l'America: Berlusconi e il suo centrodestra sono assolutamente inaffidabili e antepongono i propri meschini interessi (in particolare quelli giudiziari del padrone del partito) al bene del Paese. Per prevedere questo non ci voleva un grande analista politico né occorrevano soprannaturali doti divinatorie: chi vive in Italia da 20 anni sa che è sempre stato così. E ci stupisce anche la sorpresa di Napolitano davanti al "fatto istituzionalmente inquietante": caro Presidente, ma allora non ha saputo o non si è accorto di cosa è avvenuto 6 mesi fa a Milano davanti al Palazzo di Giustizia? Insomma, sembrano tutti cascare, o meglio, decadere dal pero. Così siamo alla resa dei conti, con il governo più che mai in bilico: ieri è saltato il Consiglio dei Ministri che doveva bloccare l'aumento dell'Iva ad ottobre, e Letta, umiliato e furioso, si prepara a chiedere la fiducia alle Camere, per proseguire il suo mandato o aprire a un Letta-bis con chi ci sta. Oppure al voto, con il rischio di tornarci con il porcellum, visto che la nuova legge elettorale era stata messa alla fine della scaletta di fantasmagoriche riforme costituzionali. Nel frattempo dobbiamo anche rendere i conti all'Europa: deve essere varata la legge di stabilità, confermata l'abolizione dell'Imu. E stare entro i limiti imposti da Bruxelles: pena il commissariamento del Paese.

venerdì 27 settembre 2013

Consiglio comunale di Vedano Olona: l'importante non è solo partecipare

Tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri sera, grande rilevanza ha avuto quello relativo alla trasformazione di COINGER da Consorzio Intercomunale a società di servizi a tutti gli effetti. Ciò comporterà un nuovo statuto, un nuovo regolamento e obblighi precisi per i soci. L'amministrazione comunale ha deciso di aderire. Se da un lato si continuerà a usufruire del servizio di un ente che si è particolarmente distinto per i risultati conseguiti nel settore della raccolta differenziata (1° in Lombardia e 10° in Italia), dall'altro vi sono alcune perplessità (anche in parte della stessa maggioranza) sulla durata d'obbligo del sodalizio (15 anni) a cui ci si può sottrarre tramite recesso oneroso, e sull'importo delle cifre da versare per la quota e l'aumento di capitale per la costituzione dela nuova forma societaria. Ma se, come ha affermato enfaticamente il sindaco, "il Coinger siamo noi", e quindi quegli investimenti ricadranno a beneficio del nostro paese, sarebbe opportuno che il Comune avesse all'interno una partecipazione propositiva, stimolando il consorzio a evolversi e inserire tra i suoi servizi altre forme di raccolta, cosa invece che in questi anni non è stata possibile nonostante le proposte arrivate. Confidiamo perciò nell'impegno attivo dei nostri amministratori. E di avere presto anche qualche notizia riguardo all'eventuale nuova piazzola.
Da segnalare infine, nell'ambito del programma del Piano Diritto allo Studio tra il Comune di Vedano Olona e l'Istituto Comprensivo "Silvio Pellico", l'organizzazione di un laboratorio rivolto ai ragazzi avente come tema la legalità: un vero e prorpio percorso di più incontri, che avrà come "guida" il magistrato-scrittore Giuseppe Battarino. Un'iniziativa che si riallaccia al progetto sulla legalità realizzato più di un anno fa dagli alunni delle terze medie e che era stato presentato al Consiglio comunale. Soprattutto in questo caso, la partecipazione è senz'altro fondamentale.

Gettare benzina sul fisco

Per ottobre evitato l'aumento dell'IVA, che slitta quindi a gennaio. In compenso aumento dell'acconto dell'Ires (al 103%) e dell'Irap per il 2013, e inoltre incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 cent al litro: imprese e consumatori in un modo o nell'altro quindi pagheranno ugualmente. I concessionari dei giochi d'azzardo invece vengono ulteriormente graziati, con un ulteriore calo dal 25 al 20% del prelievo della sanatoria.

Idem per tutti, ma non per Berlusconi

Quando venne alla luce che Josefa Idem non aveva pagato 3.000 euro di Imu, si scatenò da parte del "Giornale di Famiglia" (vedi foto) una campagna denigratoria per chiederne le dimissioni, invitandola a mollare la cadrega. Lo stesso però non vale per padron Silvio, anche se ha evaso centinaia di milioni ed è stato condannato al terzo grado di giudizio. E a dimettersi saranno i suoi fidi parlamentari.

Ognuno è fatto della propria pasta

Nella vicenda che vede coinvolto Guido Barilla e le sue dichiarazioni sui gay rilasciate in un'intervista ("Non farei uno spot con una famiglia omosessuale"), ti stupisce il fatto che un uomo di mondo come lui, un grande manager a capo di una multinazionale, abbia ancora certe remore (quando perfino un vecchio conservatore come Bush padre dimostra di essere più aperto). Se poi guardiamo il lato commerciale, dichiarare apertamente di rinunciare senza problemi a un target di mercato è abbastanza azzardato (tanto è vero che la concorrenza si è subito buttata all'attacco). Ma ciò che lascia basiti è l'attacco portato contro Barilla e la sua azienda, accusati di essere omofobi. Ecco, forse è il caso di darsi una calmata e non passare da un estremo all'altro, scatenando intolleranza al contrario. Ognuno di noi ha una propria opinione che è libero di esprimere se non offende o non lede diritti altrui. Proprio come ha fatto Guido Barilla, che ha detto solo di preferire la famiglia tradizionale a quella omosessuale. Un concetto su cui magari non si potrà essere d'accordo e condividere, ma che di certo non ha insultato né discriminato nessuno: l'omofobia è altra cosa.
(e a proposito: c'è proprio chi è di "pasta grossa", e continua a fare cretinate)

giovedì 26 settembre 2013

La dimessa in scena

Napolitano è rimasto piuttosto colpito dal fatto grave e inquietante delle annunciate dimissioni di massa dei parlamentari Pdl in caso di decadenza di Berlusconi. Consigliamo al Presidente della Repubblica di non preoccuparsi più di tanto: siccome la decadenza sembra ormai probabile, si sarebbero già dovuti dimettere e questa sembra essere quindi solo l'ultima (e probabilmente la penultima, perché altre di sicuro ne seguiranno) delle minacce di buttare tutto all'aria che Berlusconi e il Pdl hanno ventilato in questi ultimi 2 mesi, cioè da quando è avvenuta la condanna.
Se poi dovesse avvenire, gli scenari sarebbero questi: si può trovare un'altra maggioranza per formare un nuovo governo (che può essere un Letta-bis) o si sciolgono le Camere e si torna al voto. Ma a deciderlo sarà sempre e solo Napolitano. In tutti e due i casi, comunque, Berlusconi decadrebbe, e per lui non solo non ci sarebbe più lo scranno in Parlamento (a renderlo oltretutto impunibile), ma, come prescrive la legge, nemmeno la possibilità di candidarsi in quanto condannato e pregiudicato.
Per cui alla fine, il "decada Berlusconi insieme a tutti i Filistei", sempre poi che questo teatrino venga messo in atto, non avrebbe conseguenze nemmeno così catastrofiche.

P.S.: giusto per sottolineare il bluff, le dimissioni di un parlamentare non sono un semplice automatismo messo subito in atto, ma una trafila piuttosto complicata e laboriosa.

La ricetta PD per gli ospedali lombardi

Mentre Lega e Pdl litigano per la spartizione di poltrone, il Gruppo Consiliare PD fa le sue proposte, mettendo al primo posto le persone. La priorità infatti non è occuparsi di chi guiderà le Asl e le aziende ospedaliere, ma di come abbattere le liste d’attesa e le code al pronto soccorso o di come indirizzare i pazienti nell’ospedale giusto per fare un’operazione complessa o la riabilitazione. E per fare questo occorre mettere da parte innanzitutto la brama di potere, riportare la trasparenza e rivedere l'assegnazione delle risorse, che devono essere distribuite in maggior parte al pubblico, per coprire ad esempio i costi degli straordinari per il personale dei presidi pubblici e fare funzionare i macchinari sino alle 19.00 o alle 24.00, in modo da abbattere le liste di attesa e favorire i cittadini che non devono essere costretti a chiedere permessi per eseguire esami in orario lavorativo. Una scelta, quest'ultima, adottata tra l'altro dal governatore leghista Zaia in Veneto, e che oltre a dare ottimi risultati ha visto anche i complimenti del Presidente Napolitano.
E allora, se Maroni vuole davvero il bene dei lombardi, perché non segue queste iniziative, anziché continuare in un sistema che si è dimostrato fallimentare e che è stato affossato dagli scandali del suo predecessore?

Ma dismettetela!

I parlamentari del Pdl annunciano di dimettersi in massa se decadrà Berlusconi. E chissene, verrebbe da dire: tanto ormai, un giorno sì e un altro anche, sentiamo questa penosa litania. E non ne possiamo più, con tutti i problemi che ci sono e a cui fare fronte. Facciano pure: se ne vadano e lascino il Parlamento, se ne hanno davvero il coraggio. Almeno questa triste e decadente farsa avrà fine, e il Paese smetterà di essere ostaggio dei vaneggiamenti di un vecchio e squallido pregiudicato.

mercoledì 25 settembre 2013

Roberto vs Roberto

Roberto Maroni ha dato mandato al suo legale di fiducia di costituire Regione Lombardia come "parte civile" nel procedimento per lo scandalo Maugeri che vede imputato il suo predecessore Roberto Formigoni per corruzione e associazione a delinquere.
E Formigoni non l'ha presa bene, visto che ha parlato di "scortesia istituzionale". Ma dietro a questo sgarbo probabilmente si cela lo scontro in atto al Pirellone tra Lega e Pdl (il ramo di CL in particolare) sui piani di riforma della sanità ed il riordino degli ospedali lombardi.

Gli scollegati

Della vendita di Telecom non sapeva nulla Franco Bernabé, che è SOLO il presidente della società, e nemmeno il governo, come ha ammesso Antonio Catricalà, viceministro alle Comunicazioni, nonché ex-presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Al di là degli eventuali problemi occupazionali e di competitività del nostro Paese, è una cosa piuttosto grave, se si pensa che il Copasir lancia l'allarme su seri problemi di sicurezza nazionale per la vendita della Rete. Qualcuno avrebbe potuto fare una telefonata a Letta per avvertirlo: ma forse era troppo occupato a fare annunci e dire che c'è la ripresa. E ti rendi proprio conto che mentre il mondo gira e va, questi sono lì chiusi nella loro realtà, nei loro palazzi, fissi e fermi, quasi aggrappati, alle poltrone.

Il tunnel della TAV

In visita al cantiere in Val di Susa, da cui partiranno gli scavi del maxi tunnel, oggi Alfano ha affermato che “Nessuno può fermare lo Stato sovrano. La Tav è già iniziata e si fa". In Francia però sembra che la pensino diversamente, e a quanto pare rinvieranno la TAV (se non addirittura ci rinunceranno del tutto) per dare la priorità ai nodi e alle infrastrutture per il trasporto dei pendolari nelle grandi aree urbane. Per cui sorge effettivamente il timore di dove ci stiamo infilando con l'ostinata decisione di portare avanti una grande opera la cui realizzazione ed utilità destano parecchie perplessità a fronte di uno sconvolgimento ambientale e di investimenti notevoli quasi sicuramente al di sopra delle nostre (ora davvero esigue) disponibilità.

L'Italia in vendita

Con il passaggio di Telecom alla spagnola Telefonica non è rimasto nessun operatore italiano nel campo della telefonia, con Vodafone agli inglesi, Wind ai russi e Tre ai cinesi. Ma non è solo questo settore che è stato "saccheggiato": sono passati e stanno passando all'estero grandi sigle legate alla moda, all'agroalimentare, all'energia, ai trasporti. Una perdita di patrimonio ed asset dovuta alla sempre minore competitività, che ci vede agli ultimi posti in Europa.
Senza dimenticare che Air France sta pensando di acquisire Alitalia (sulla cui italianità Berlusconi aveva fatto ai tempi una campagna elettorale, dove lui e il Pdl ci hanno messo la faccia e vinto le elezioni, ma noi italiani alla fine ci abbiamo invece rimesso miliardi di euro. E adesso la storia rischia di ripetersi con l'abolizione dell'Imu).

Una diretta fiume

Oggi alle 13.00 diretta web del Gruppo Regionale PD sul fiume Olona e sulle prospettive per i bacini idrografici della Lombardia. A confrontarsi i consiglieri regionali Laura Barzaghi e Fabio Pizzul, e Flavio Castiglioni, responsabile Legambiente Valle Olona.

martedì 24 settembre 2013

Il modello Sicilia

Era abbastanza facile prevedere che prima o poi il M5S avrebbe rotto con il presidente Crocetta e messo fine al "modello Sicilia", ma a togliere l'appoggio al governatore siciliano (nonché leader del movimento Megafono) ora è anche il PD, che ha ordinato ai suoi assessori in Ars di dare le dimissioni. Ma questi si rifiutano e sono messi fuori dal Partito.
Più che un modello, un bordello.

Mafia a km zero

Uno dei punti del programma elettorale della Lega era "appalti a km zero", per dare lavoro alle aziende lombarde e soprattutto evitare infiltrazioni della mafia. Perché in Lombardia non ci sono mafiosi, ma eroi.
Sarebbe interessante adesso scoprire se le società coinvolte hanno vinto appalti o avuto accesso a finanziamenti con Regione Lombardia. E magari con quali politici avevano rapporti. Così, per ipotizzare quando si potrebbe tornare al voto...
(Notare che negli anni in cui sono stati ministri della Giustizia e dell'Interno, Castelli e Maroni non si sono accorti di quanto accadeva nella loro terra. E pensare che c'era di mezzo la famiglia dello stalliere di Silvio, il loro capo del governo.).

Almeno questa non dovremo mandarla giù

Se quanto anticipa il quotidiano "Europa" fosse vero, dopo avere ingoiato tanti rospi, non dovremo però digerire anche la "pitonessa" vice-presidente della Camera.

P.S.: se vi interessa sapere il perché del nomignolo della Santanché, rivolgersi al suo ex-marito.

Libri per voltare pagina

Il PD di Varese ha scelto di donare a chi prende per la prima volta la tessera o a chi la rinnova, un libro, da scegliere sui banchetti esposti al gazebo. Un perfetto abbinamento: perché solo il PD e la cultura sono in grado di cambiare la realtà e renderci tutti un po’ migliori.

Francia o Spagna, purché se magna

Telecom Italia passa a Telefonica, società spagnola; così come è probabile il passaggio ad Air France della maggioranza delle azioni di Alitalia. Una scelta inevitabile per due aziende simbolo italiane che quindi diventeranno straniere a tutti gli effetti per sopravvivere sul mercato, sempre che però si continui ad investire e vengano garantiti i posti di lavoro nel nostro Paese.
Rimane comunque il fallimento del capitalismo italiano, l'esito finale di cattive gestioni, sconfinate nel malaffare, portate avanti negli anni.
Lascia però molto perplessi la vicenda Alitalia: scorporata dal fallito governo Berlusconi-Lega in una bad company (lasciata sul gobbo degli italiani) per salvare "l'italianità della compagnia aerea", e impedendo così allora la cessione ad Air France pattuita da Prodi, più vantaggiosa e che ci comunque avrebbe risparmiato i debiti. Invece siamo arrivati dove già si sapeva: per soddisfare un cavallo di battaglia della campagna elettorale di Berlusconi, ci siamo accollati i debiti di Alitalia e Air France alla fine se la prende comunque, ma risparmiando. E sentire il "paggetto delle libertà" Lupi (adesso ministro chissà come) dire che "non ha preclusioni su questa operazione", fa venire davvero rabbia.

lunedì 23 settembre 2013

Un'Italia tropicale

Non è solo il clima politico ad essere agitato nel nostro Paese: anche quello meteo riserva delle anomalie piuttosto rilevanti, come l'arrivo sui nostri mari di vortici con 200 chilometri di diametro al posto di trombe d'aria larghe 500 metri. Un segnale piuttosto eloquente del mutamento climatico in atto che si sta abbattendo sull'Italia e a cui dovremmo già pensare di fare fronte, così come anche per il dissesto idrogeologico, che invece abbiamo del tutto trascurato. Invece l'ambiente e gli aspetti climatici dovrebbero essere delle priorità dell'agenda politica di ogni governo: non solo italiano. Perché gli scenari futuri sono inquietanti a livello mondiale.

Rossocrociata contro il burqa

Il Canton Ticino con un referendum sancisce il divieto per il burqa in luoghi pubblici. Alla decisione referendaria, che adesso sarà introdotta nella Carta costituzionale, dovrà però affiancarsi anche un'azione culturale e di sostegno. Perché limitarsi a contrastare un divieto solo con un altro divieto non solo risolverebbe ben poco, ma rischia di tenere ulteriormente segregate quelle donne a cui viene imposto comunque il burqa, che si vedrebbero costrette a non uscire di casa.
Quello che non è il burqa in se stesso, quanto quello che c'è sotto: pratiche e credenze pseudoreligiose che spesso ledono i diritti e il rispetto della persona. In caso contrario, questo voto finirebbe per essere una crociata contro qualcosa solo perché diverso.

Purtroppo ritornano

O, piuttosto, non se ne vanno mai. Dalla rinascita della decadente Forza Italia alla ricandidatura di Bossi a segretario della Lega. Come se il tempo non fosse mai passato e siamo sempre lì, fermi a 20 anni fa, con i problemi ancora da risolvere, ed anzi, ancor più complicati.

GermAngela

Angela Merkel trionfa alle politiche in Germania e per poco non ottiene la maggioranza assoluta. E visto il flop dei Liberali (suoi alleati nell'ultimo governo e primi fautori della politica del rigore) è probabile una coalizione con i Verdi o addirittura l'Spd (e quindi larghe intese anche in Germania? Se sì, non ci sarà comunque la situazione paradossale che abbiamo qui in Italia: lì lavoreranno tutti per il bene comune e non ci sarà nessuno che farà campagna elettorale a spese del Paese, come sta facendo il Pdl in Italia).

domenica 22 settembre 2013

La Chiesa di Bergoglio

"Penso alla Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia: inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. E per divorziati risposati, persone omosessuali, donne che hanno abortito, bisogna accompagnare con misericordia, perché Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione: se la vita di una persona è un terreno pieno di spine ed erbacce, c'è sempre uno spazio in cui il seme buono può crescere". Non sono certo una rivoluzione queste dichiarazioni di Papa Francesco, ma comunque un grande segnale di un Pontefice che (pure mantenendo il proprio parere su diversi temi come aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi) ha capito che se la Chiesa vuole riguadagnare posizioni deve aprirsi e non chiudersi all'evolversi della società.

Nel nome del genitore

A Bologna nei documenti per l'iscrizione a scuola verrà adottata la dicitura "genitore" e "altro genitore" anziché "madre" e "padre". Ciò non significa che questi termini verranno aboliti: i bambini continueranno a chiamare "mamma" e papà" e si continuerà a farlo in famiglia e a scuola. Semplicemente "si tratta di avvicinare l’ufficialità della burocrazia all’evoluzione della realtà, rendendo questa ufficialità meno discriminatoria per chi non vive in una famiglia tradizionale. Perché, è inutile negarlo, oggi ci sono diversi tipi di famiglia: con un solo genitore, con due di sessi diversi, con due di sesso uguale". Quindi pare stucchevole fare polemiche, tenendo conto oltretutto che "i moduli per la richiesta di qualsiasi servizio educativo e scolastico contengono già la parola 'genitore', visto che formalmente a fare richiesta dei servizi è un solo genitore". E poi teniamo presente che questa prassi è già presente in altri Paesi (in particolare quelli del nord-Europa, a cui guardiamo spesso come modelli, ma poi non siamo in grado di applicare le stesse regole). Diciamo piuttosto che la discussione è salita di tono soprattutto perché la ministra Kyenge si era detta favorevole a questa modifica. E pur di attaccare la ministra di colore, mettiamo da parte ragione e civiltà.

sabato 21 settembre 2013

Un anticipo del confronto

L'Assemblea Nazionale di oggi ha stabilito anche che le candidature per le primarie dovranno essere presentate entro l'11 ottobre. Intanto, possiamo assistere agli interventi durante l'Assemblea di 4 dei probabili candidati alla Segreteria: Gianni Pittella, Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati.



Votiamoci alla Madonna

Stabilita la data delle primarie (8 dicembre, festa dell'Immacolata) ma nessun accordo sulle regole, che saranno discusse alla Direzione del 27 settembre. Non c'è che dire: dopo l'ennesimo illogico teatrino dei nostri dirigenti, speriamo che la Madonna ci assista.

Destinazione Svizzera

Mentre il governo fa annunci roboanti su piani per attrarre investimenti da aziende straniere in Italia, le nostre imprese, oberate da burocrazia lenta e pesanti tasse sul lavoro, prendono direzione verso oltre frontiera in Ticino.
Ma l'importante è togliere l'Imu anche ai ricchi per accontentare Berlusconi: poi non importa se i conti sballano.

MiliTAVizzazione

Il ministro dell'Interno Alfano invia 200 soldati in Val di Susa a tutela dell'opera dell'alta velocità. Certo, gli attentati ai danni dei cantieri e delle imprese negli ultimi tempi si erano fatti sempre più frequenti, e il pericolo di una deriva estremista era più che incombente. Però attenzione a trasformare quella valle in zona di guerra, tenendo conto oltretutto che così si può addirittura fare il gioco di quegli infiltrati che, agendo in maniera eversiva, puntano proprio ad esasperare la situazione.
Ad ogni modo, la stessa autorità e decisione ci piacerebbe vederle applicate anche in altre zone, dove criminali senza scrupoli stanno devastando e uccidendo il territorio ed i suoi abitanti.

venerdì 20 settembre 2013

4 chiacchiere con i GD

Oggi alle ore 18.00, nella Sala Rossa dell'Informagiovani in via Como a Varese, incontro organizzato dai Giovani Democratici di Varese per scambiare quattro chiacchiere su crimine, media, politica, attualità, cronaca. Parteciperanno FIORENZA SARZANINI, giornalista del Corriere della Sera, e l'onorevole PD Maria Chiara Gadda.

Imu, un mal comune

Nei Comuni italiani sono a rischio gli stipendi di settembre perché dallo Stato non è ancora stata versata la prima rata dell'Imu. Che pure è stata pagata dai contribuenti: chissà cosa succederà per la seconda che è stata abolita. Perché la tassa sulla casa è uno dei principi basilari per il federalismo e le autonomie dei territori. E dovrebbe ben saperlo chi, come la Lega, invece è per l'abolizione di questa imposta.

Assemblare il Partito

Oggi e domani a Roma Assemblea Nazionale del PD. Diversi gli argomenti all'ordine del giorno su cui i delegati sono invitati a votare, ma le priorità a cui fare fronte è rimettere insieme il Partito (spaccato anche sulle larghe intese) nelle sue componenti: gli iscritti, che oggi pare siano circa la metà dello scorso anno, dando forza alla campagna di tesseramento, finora piuttosto blanda; le diverse correnti, iniziando dallo stabilire regole precise e definitive per il Congresso, nonché annunciando (finalmente!) la data di quest'ultimo.

Le questioni di Mucchetti

In una lettera indirizzata al "Corriere della Sera" (di cui è stato giornalista) il senatore del PD Massimo Mucchetti (nella foto) propone ai candidati segretari del partito dieci questioni su cui esprimere posizioni chiare.

Associazioni a discriminare

Nel testo di legge contro l'omofobia passato ieri alla Camera, viene introdotto un sub-emendamento che esenta dalle sanzioni previste "le opinioni espresse all'interno di organizzazioni di natura politica, culturale o religiosa". In pratica se sei iscritto ad una organizzazione di questo tipo puoi discriminare e insultare godendo dell'immunità.

giovedì 19 settembre 2013

Larghe intese, coperta corta

Se non c'è l'Imu arriva l'aumento dell'Iva e poi la Service Tax; con l'Imu applicata sulle case di lusso, invece, la si abolisce su negozi e capannoni e in più si evita l'aumento dell'Iva; con l'Imu rimodulata si potrebbe addirittura tagliare le tasse sul lavoro. E ce lo dice, preoccupata, anche l'Europa.
Le risorse sono quelle che sono (poche, quasi allo zero), e la ripresa è ancora lontana (nonostante gli annunci): la scelta, più che logica, sembrerebbe obbligata. E invece si mettono a fare la voce grossa proprio i responsabili di questa tremenda situazione.

La puttinata

L'amico Putin, "grande difensore" dei diritti civili (dote acquisita quando era ai vertici del KGB), spara la sua cretinata in favore dell'amico Silvio.
Deve essere vero amore.

La poltrona dell'impunità

"Si può fare politica anche senza essere in Parlamento" ha dichiarato ieri Berlusconi nell'allucinante videomessaggio alla nazione. E in effetti ha sempre fatto così: Silvio infatti risulta essere il parlamentare più assente (e con lui il suo avvocato Ghedini: della serie "Io ti procuro un posto in Parlamento e tu mi difendi a vita". E così la parcella dell'avvocato la pagano gli italiani...). Il motivo per cui si sta opponendo con tutte le sue forze alla decadenza da senatore quindi è che se perdesse l'immunità parlamentare, rischia di finire in galera. Perché, per quanto si professi innocente, ne ha combinate tante.

mercoledì 18 settembre 2013

Un video decadente

Ieri la diretta della Concordia, oggi invece in onda un altro relitto: un Berlusconi ormai al tramonto, che le sta tentando tutte per risollevarsi (invece di Bertolaso, provi però a chiamare Sloane).
Solo che, viste le sconcertanti stronzate sparate (le solite da 20 anni, tra l'altro), non capisci più quale sia la realtà, e se sono i comici che fanno la parodia a Berlusconi o il contrario.
In effetti, meglio guardare al futuro.

La scuola senza diritti

In Lombardia (la regione dell'eccellenza) studenti disabili che non possono usufruire di assistenza per mancanza di fondi e rischiano così di non potere frequentare le scuole; in tutta Italia, migliaia di bambini lasciati fuori dalle mense scolastiche perché le loro famiglie sono in ritardo con le rette. Il diritto allo studio e all'assistenza non sono più garantiti: la crisi ricade su un settore nevralgico, facendo pagare i più deboli.

Larghe inchieste

Mica c'è solo Berlusconi con il suo Pdl sotto il tiro della magistratura: tra affari con banche e appalti per grandi opere, anche nel centrosinistra ci sono gravi mancanze. O troppa presenza.

martedì 17 settembre 2013

Tutti i lodi vengono al pettine

Dopo condanna della Cassazione per frode fiscale, ecco anche quella del risarcimento supermilionario a De Benedetti per la vicenda Mondadori: le sentenze, che Berlusconi con i suoi governi e le leggi ad personam, era riuscito fino ad ora ad evitare, stanno arrivando tutte insieme. Prima o poi doveva accadere che tutti i nodi, pardon lodi, venissero al pettine. E alla fine, anche i ricchi e potenti (quando truffaldini) piangono.

Confindustriare nel buon senso

Il Comitato tecnico fisco della Confindustria ha criticato apertamente le decisioni del governo in materia di Imu davanti alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera: "L'abolizione dell'Imu è un intervento disorganico che magari snellisce un'imposta, ma finiscono poi per peggiorare la composizione delle entrate a sfavore della crescita, e si è invece persa l'occasione per dare un segnale chiaro e coerente nella direzione di una riduzione del prelievo su lavoro e imprese". E anche la UE è piuttosto critica (e scettica) sul taglio della tassa sulla prima casa. Il governo saprà meditare su richieste e critiche, rivedendo così le proprie scelte e dimostrando buon senso, o continuerà a seguire la scellerata "agenda Berlusconi"?

Sullo spreco d'acqua non si può lasciare scorrere

Ben il 99% di 281 litri di acqua viene utilizzato mentre ci si lava i denti, e la metà nella fase del lavaggio: risultato della cattiva abitudine di fare scorrere l’acqua dal rubinetto aperto mentre si spazzolano i denti. E' uno studio fatto da una nota marca di dentifricio, che ha avviato da qualche anno una campagna di sensibilizzazione per lo spreco dell'acqua, sostenendo nello stesso tempo dei progetti di opere strutturali, legate alle risorse idriche, da realizzare nei Paesi del Terzo mondo.

Raddrizzare la situazione

Il recupero della Costa Concordia è stato salutato da tutti come una vera impresa, un recupero di immagine dell'Italia, dimostrando che il nostro Paese dispone di enormi potenzialità. Ecco, questo dovrebbe farci riflettere che per tirarci su occorre ribaltare tutto il sistema su cui abbiamo fino ad oggi poggiato. Mettere da parte i piccoli interessi privati di ciascuno e spingere tutti verso il bene comune, passando magari da governi di larghe intese, ma dalla visione ristretta, ad una politica che punti a più ampi orizzonti.

lunedì 16 settembre 2013

No-Tav e non violenza

In Val di Susa si è instaurato un pericoloso clima di violenza, con attentati portati ai mezzi e ai dipendenti delle aziende che lavorano alla costruzione della TAV. Occorre maggiore serenità: l'opera si può contestare, ma senza l'uso della violenza. E bisogna stare attenti a dosare le parole su questo. Piuttosto sono da seguire esempi illustri di chi ha portato avanti battaglie di civiltà in modo determinato e pacifico, raggiungendo gli obiettivi preposti.
Il movimento No-Tav è formato da pacifici cittadini, famiglie e amministratori residenti sul territorio: ci auguriamo che siano proprio loro ad emarginare le frange violente, che molto probabilmente arrivano da fuori della Valle. Altrimenti una protesta civile rischia di essere strumentalizzata da chi vuole lo scontro, per trasformarsi in una guerra vera e propria. Un invito anche alle autorità e alle istituzioni: non lanciare proclami di guerra, ma insistere con prove di dialogo, né sparare nel mucchio, ma indagare scrupolosamente per scoprire gli effettivi colpevoli.
La situazione è già abbastanza tesa e non è il caso di creare martiri ed esasperare gli animi.

Mettere all'indice Berlusconi

Il PD sta pensando a un escamotage per dimostrare che tra le proprie fila non ci saranno franchi tiratori al Senato sul voto per la decadenza a Berlusconi. Le intenzioni sembrano dunque palesi: speriamo lo sia anche il voto finale. Perché per salvare Silvio ne bastano anche meno di 101. E fosse così, questa volta sarebbe pollice verso da parte dei nostri elettori.

domenica 15 settembre 2013

Una nuova idea di Europa

Il settimanale francese "Nouvel Observateur" lancia una campagna aperta a tutti i cittadini europei, che potranno in 500 caratteri fare proposte su come rilanciare il progetto di Unione Europea. Le migliori di queste saranno poi presentate e discusse in una conferenza a Bruxelles il prossimo ottobre. Un tentativo per cercare di ritrovare e rinsaldare lo spirito dell'Unione, così come era stato concepito dai suoi promotori. A causa della crisi economica, infatti, la UE sta attraversando un momento difficile in senso istituzionale e di credibilità, e il suo futuro è sempre più a rischio, con il riaffiorare di vecchie pulsioni e stereotipi nazionalisti. Anche, e soprattutto in Italia, l'Europa e la nostra adesione ad essa, in particolare con la moneta unica, subiscono sempre più attacchi e critiche, che mettono in dubbio in particolare il ruolo e la considerazione di cui godiamo presso Bruxelles, messa sotto accusa perché ci relegherebbe ai margini. Invece i detrattori dell'Europa dovrebbero ricredersi, perché non è affatto così. E l'Europa rappresenta per l'Italia, come per tutti gli altri Paesi, un'opportunità di crescita e futuro. A patto però che riveda le sue politiche e prenda una direzione comune.

Amore e fecondità

Per Papa Francesco la famiglia deve basarsi sulla fecondità, e quindi sull'unione tra uomo e donna. Personalmente, credo che alla base di un'unione ci debba essere innanzitutto l'amore: non siamo solo animali da riproduzione, per quanto generare figli sia uno degli aspetti fondamentali per la formazione di una famiglia. Possono esistere quindi altri tipi di famiglia, che non prevedano necessariamente l'unione tra sessi diversi e, conseguentemente, la procreazione. La Chiesa cattolica ha tutti i diritti di difendere i propri dogmi sulla famiglia, ma riconoscere i diritti di altre famiglie non significa mettere in pericolo il matrimonio uomo-donna. E' un concetto su cui forse il Papa dovrebbe meditare, aprendo di fatto la sua Chiesa all'evolversi della società, come hanno fatto altre chiese cristiane che addirittura celebrano i matrimoni gay o provano a superare alcuni tabù.

sabato 14 settembre 2013

Letta rimette in gioco le Olimpiadi

Nel 2012 Mario Monti aveva deciso di ritirare la candidatura dell'Italia per le Olimpiadi del 2020, perché il nostro Paese non era in grado di sostenere l'importante investimento economico che avrebbe fatto seguito, e che avrebbe potuto avere per l'Italia le stesse conseguenze della Grecia per Atene 2004. La decisione di Monti aveva ricevuto il consenso in particolare del PD. Ecco, a poco più di un anno di distanza, per Enrico Letta, allora vice di Bersani ed oggi premier, l'Italia è invece pronta per ospitare i Giochi, annunciando di candidare l'Italia per le Olimpiadi del 2024: sinceramente non si capisce da dove nasca questa convinzione, tenuto conto che la situazione non ci pare affatto migliorata neppure lontanamente da allora (anzi, addirittura peggiorata) e delle conseguenti preoccupazioni che quindi destiamo.
Sorge perciò un dubbio: non è che a Letta occorre l'antidoping?

Lo stato dell'editoria

il Corriere della Sera non è uscito in edicola, mentre la versione online non è stata aggiornata per tutta la giornata. Il motivo è uno sciopero dei giornalisti della redazione che chiedono iniziative concrete per rilanciare il giornale e l'intero gruppo Rcs, in seria difficoltà economica.
La situazione del Corriere, tra l'altro, è sotto i riflettori da mesi, con un duello per il possesso della proprietà che ha visto contrapposti il gruppo Fiat e la famiglia Della Valle, con strascichi e polemiche. Ed è emblematico che una multinazionale di un settore in crisi come quello dell'auto, decida di investire risorse non nel mercato di competenza, ma in quello dell'informazione. Segno che, nonostante la crisi che sta attraversando un'azienda editoriale come Rcs faccia sempre gola: perché il controllo dell'informazione è cercato ad ogni livello, politico e imprenditoriale.
Ciò pone un serio interrogativo: la crisi economica, con il conseguente calo di raccolta pubblicitaria, rischia di mettere in serio pericolo la libertà di stampa, con i giornali costretti a "consegnarsi" a multinazionali o gruppi industriali?
Di certo l'editoria deve iniziare a ripensarsi, tenendo conto dell'evoluzione dei lettori e delle tecnologie: per questo il digitale è sicuramente una risorsa che può rilanciare economicamente ma anche in efficienza il mondo dell'informazione. A meno che non sia il digitale che inglobi direttamente la carta.

venerdì 13 settembre 2013

Arcisate-Sta... ferma

La ditta che doveva realizzare i lavori dell'Arcisate-Stabio, chiude il cantiere. L'opera quindi rimane ferma e incompiuta: colpa di una situazione gestita male e, più che dell'arsenico, di vecchi giochetti.
(nella foto: Formigoni con Cattaneo, ai tempi dell'apertura del cantiere.
Si facciano vedere ora e dicano qualcosa a riguardo...
)

Che non sia solo un fiume di parole

E di promesse, mancate, come accaduto in passato. Il Consiglio regionale della Lombardia ha infatti preso l'impegno all'unanimità perché la pulizia dell'Olona sia una priorità. Ma per fare questo occorrono fondi e risorse. Oltre che un interesse sincero per l'ambiente e i cittadini che vivono nella Valle in cui scorre il nostro fiume.

giovedì 12 settembre 2013

Una brutta cantùnata

Dal 12 al 14 settembre si svolge a Cantù il raduno dei movimenti di estrema destra di varia provenienza europea organizzato da Forza Nuova. Inizialmente si doveva tenere a Milano, ma il sindaco Pisapia si è fermamente opposto. Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù eletto con una serie di liste civiche di centrosinistra, ha dato invece il suo benestare, motivandolo con il fatto che la sua città "fa parte di una Repubblica che nel '48 si è dotata di una Costituzione che garantisce a tutti di manifestare il loro pensiero riunendosi pacificamente e senz'armi". Ecco, il problema è che si dà questo diritto a chi invece, attraverso l'odio e il fanatismo, lo vuole togliere agli altri, violando di fatto i principi della nostra Costituzione, citata dal sindaco Bizzozero, che richiama alla tolleranza e al rispetto di ogni persona.

Sulla pelle della gente

La famiglia Riva ha speculato per anni sulla salute della gente, violando norme e regole e mettendo a rischio l'intera popolazione di Taranto per lucrare con l'Ilva. Le attività illegali hanno addirittura permesso a questi pseudo-imprenditori di accumulare all'estero un tesoro di oltre 1 miliardo, mentre qui in Italia chiedevano aiuti allo Stato per riparare alle loro inadempienze. E ora, indagati e sotto accusa per le violazioni commesse, scaricano le proprie responsabilità sui 1.500 lavoratori del loro gruppo.
Buona parte delle colpe per questa situazione vanno comunque alla politica, connivente e incapace di proporre norme in grado di salvaguardare aziende, lavoro e salute. E poi di farle anche rispettare. Così quel buco istituzionale è stato colmato dalla magistratura, che ha agito in maniera drastica seguendo esclusivamente la logica dei codici. Servirebbe certamente maggiore equilibrio nelle decisioni, ma è difficile quando in campo ci sono soggetti (politica, magistratura e imprenditoria) con pesi decisamente diversi. E così finisce sempre che a pagare le conseguenze di ogni malefatta, punita o impunita, sia sempre la gente normale.

Non molto amato

La nomina di Giuliano Amato a giudice della Corte Costituzionale ha sollevato qualche polemica.

Fare il pieno sul web

Dal 16 settembre diventa obbligatorio per i gestori delle pompe di benzina comunicare ogni aumento di tutte le tipologie di carburante erogate. Per questo la Camera di Commercio di Varese, pubblicherà sul proprio sito il link al nuovissimo servizio offerto dal Ministero dello Sviluppo Economico per monitorare tutti i costi, distributore per distributore. Sarà così possibile fare una ricerca su tutto il territorio provinciale per trovare il distributore meno caro, il più vicino a casa o al luogo di lavoro. Più trasparenza e concorrenza tra gli operatori, quindi. Ma soprattutto, maggiore convenienza per gli automobilisti.

Update: intanto Regione Lombardia ha deciso di aumentare lo sconto ai distributori nelle zone di confine. La misura sarà valida fino al 31 dicembre 2013. Poi, per il 2014, si vedrà se arriveranno risorse da Roma.

Caro Beppe ti scrivo

Lettera aperta di un senatore, fiero di essere del PD, ad uno degli ultimi post di Beppe Grillo.
(Poi ci sono anche padri che hanno figli che invece non sono fieri di avere votato PD).

mercoledì 11 settembre 2013

Ostaggi di un pregiudicato

Il destino del governo sembra indissolubilmente legato a quello di Berlusconi. E in nome della fantomatica stabilità (che pare per altro un vero e proprio immobilismo) si sacrificano leggi, democrazia e buon senso, permettendogli di portare avanti le sue fisime e facendolo sopravvivere. Così, in barba ad una sentenza definitiva e ad una norma precisa e votata all'unanimità in Parlamento solo pochi mesi fa, si sta cercando di evitare a Berlusconi condanna e decadenza da senatore: perché sembra essere lui ad avere il coltello dalla parte del manico.
Di questa situazione di ricatto costante, con le istituzioni sotto scacco, l'Italia ne risente in termini di credibilità ed economia. E i pochi risultati, come l'abbassamento dello spread, faticosamente raggiunti in questi ultimi 2 anni di sacrifici, sembrano vanificati, con conseguenze che potrebbero essere disastrose e impensabili. Provocatoriamente potremmo appellarci al Presidente Obama, chiedendogli di rivolgere le proprie attenzioni e preoccupazioni oltre che alla Siria anche al nostro Paese: perché pure qui c'è un pericoloso individuo che mette in pericolo democrazia e futuro di un popolo.
Non ne possiamo più, liberateci!

Adslenta

In Italia, anche per quanto riguarda la connessione in internet, tante promesse non mantenute, in particolare sulla velocità della banda: la velocità reale di connessione, misurata sul campo, è infatti di ben il 60% inferiore a quella promessa (7 o 20 Megabit). Per gli utenti che non vedono mantenuti i patti c'è comunque la possibilità di verificare la velocità della banda che utilizzano con il test di velocità ufficiale dell’Authority, e in caso di violazione delle norme obbligare l’operatore a rimediare o a concedere la disdetta gratuita.

La giustizia tagliata e non rispettata

Siamo un Paese in cui le sentenze non si rispettano e i tribunali vengono chiusi: anche quelli in zone ad altissima densità mafiosa. (E a proposito di mafia...)

Update: e oltre a chiudere i tribunali, si vuole chiudere la bocca anche ai giudici.