lunedì 31 ottobre 2011

La porti un bacione a FiRenzi...

Il Big Bang di Renzi ha fatto rumore, non solo per i contenuti ma anche per le polemiche all'interno del PD. Peccato, perché spunti interessanti ce ne sono stati. Vedremo nei prossimi mesi se la scossa alla stazione Leopolda servirà a ravvivare ulteriormente il PD e l'energia derivante sarà indirizzata per il bene del Partito e, conseguentemente, del Paese. Incontri come quelli organizzati dal sindaco di Firenze ben vengano per rafforzare il dibattito all'interno del Partito e lanciare nuove idee e nuove persone. Nonostante il grande entusiasmo suscitato dall'evento, lascia però un po' perplessi l'eccessivo protagonismo di Renzi (tanto che si potrebbe chiamare "MattEgo Renzi") e alcune sue discutibili opinioni. Anche le accuse di antiberlusconismo controproducente lanciate verso il PD e il centrosinistra ci possono stare, salvo poi vedere lui stesso che non sembra fare altro che criticare i Bersani o i D'Alema di turno. Perché il problema è che prima dei dinosauri del PD, c'è da scalzare il tirannosauro di Palazzo Chigi. E bisogna farlo uniti e con proposte concrete, non con personalismi e polemiche.
Qualche critica va fatta anche ai vertici del PD: al di là dell'inopportuna coincidenza di alcuni appuntamenti (tipo l'assemblea regionale a Milano o il seminario "Finalmente Sud"), Bersani avrebbe fatto meglio a presentarsi a Firenze, così come avrebbe dovuto andare a Bologna, all'evento organizzato da Prossima Italia: un "capo della ditta" non deve mai fare mancare la propria presenza. E quelle energie, provenienti in particolare dai giovani, devono essere incanalate, e non disperse, perché, come è stato ribadito durante l'assemblea regionale di Milano dal segretario Maurizio Martina, "il PD è un grande fiume in cui affluiscono energie diverse. Ben venga quello che arricchisce a patto che il messaggio unitario prevalga". E noi ne abbiamo parecchi di rivoli da far affluire nel "grande fiume del Partito". D'altra parte, come ha sottolineato Roberto, il nostro segretario di Circolo, che era presente alla Leopolda, "a noi non interessa la figura di Renzi candidato, Renzi rottamatore o Renzi leader del PD. A noi interessa Matteo, come interessano Pierluigi, Rosy, Pippo, Enrico, Marco, Alessandro, Stefan. Usciti dalla Leopolda 2.0 a noi interessano quelli che si impegnano nel e per il PD, che non lo fossilizzano, ma lo mobilitano, che non litigano ma propongono soluzioni". E allora, avanti tutti uniti per ricostruire: la capacità del PD per convincere e vincere, mettendosi alla testa del Paese, starà innanzitutto qui.

Gioco online per ricostruire L'Aquila? No, la Mondadori.

Per finanziare la ricostruzione in Abruzzo il governo ha promosso leggi che invitano al gioco online. Però, tra le varie concessionarie entrate a fare parte del business ce n'è una che fa riferimento a Berlusconi. E così i soldi del fatturato del gioco online non servono solo al terremoto, ma anche a risanare le casse della Mondadori. Dall'inchiesta di Report sembra emergere l'ennesimo caso di "conflitto di interessi", a cui purtroppo siamo abituati: come dire che a Silvio non solo piace vincere giocando facile, ma anche barando.

Update: la Mondadori ha rilasciato un comunicato in risposta all'inchiesta trasmessa da Report

domenica 30 ottobre 2011

Il partito degli ecologisti

A mettere in primo piano la politica dell'ambiente in passato ci hanno provato i Verdi, ma adesso (sull'esempio di quanto sta accadendo in paesi europei come Francia e Germania) si sta provando ad allargare ad un partito trasversale, che oltre ai Verdi comprende i promotori dell'appello "Abbiamo un sogno" (5mila adesioni on line), la rete dei sindaci della buona amministrazione (capitanata da Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, primo comune in Italia ad approvare un piano regolatore a consumo suolo zero). Per ora si chiamano "ecologisti e civici", ma sono state indette una sorta di primarie per scegliere nome definitivo e il simbolo definitivo.

Basta favole: l'Italia è in pericolo

L'intervento conclusivo di Pierluigi Bersani davanti alla platea dei giovani di "Finalmente Sud".
«L'Italia è in pericolo e la reazione non può essere il racconto di nuove favole. La destra crea ancora diversivi, trova capri espiatori e racconta favole. Una volta era colpa dei magistrati, poi dei comunisti, stavolta è colpa dell'euro. No, non è colpa dell'euro. Se non fosse per l'euro, gli italiani sarebbero in mezzo al Mediterraneo con della carta straccia in tasca. Non confondiamo la cura con la malattia. La malattia non è l'euro, è la destra che ha azzoppato l'Europa dopo l'euro»

La violenza secondo Sacconi

"Ho paura che violenza verbale arrivi a omicidio" dichiara il flaccido Sacconi.
Violenza verbale? Tipo questa?

sabato 29 ottobre 2011

Da Cassinetta di Lugagnano: salviamo il paesaggio!

Si è svolta oggi la prima assemblea di “Salviamo il Paesaggio”, un'iniziativa che ha visto in prima fila i sindaci e gli amministratori dell'associazione dei "Comuni Virtuosi". L'incontro si è tenuto in un luogo simbolo: Cassinetta di Lugagnano (a pochi kilometri da Milano), il primo comune italiano a “zero consumo di suolo”, grazie all'impegno e alla passione civile del sindaco Domenico Fininguerra: un esempio da seguire. (vedi video sotto).

A conti ben fatti

Con le nuove norme del flaccido Sacconi sui licenziamenti facili, la disoccupazione aumenterebbe all'11% (con quasi 738mila persone senza lavoro in più). Tagliando invece i costi della politica, ad esempio riducendo di poco più di un terzo il numero dei parlamentari, si otterrebbe un risparmio di spesa di oltre 3,3 miliardi all'anno, da cui ricavare una somma di 2.900 euro all'anno da destinare a tutte le famiglie in condizioni di povertà assoluta.
Giusto per comprendere COME e DOVE bisogna intervenire.

Renzi fa Big Bang

Alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi lancia la nuova kermesse, all'insegna della "sfida ai brontosauri del PD". Dal risultato e dai contenuti che emergeranno dalla manifestazione di questo week-end, si capirà se il sindaco di Firenze è destinato ad essere nel PD una star o, appunto, una meteora, il cui impatto però non lascerà traccia. C'è infatti chi pensa più ad un big bluff che ad un big bang, e chi invece reputa che Renzi sia una risorsa per il Partito, perché capace di pescare in altri bacini elettorali. Vedremo alla fine se il suo big bang deflagrerà nel cambiamento da lui perseguito o imploderà nel disinteresse degli elettori.
Dall'evento dello scorso anno ci sono comunque delle belle differenze: la presenza di volti nuovi e l'assenza di vecchi amici; meno sobrietà e più show (non fosse altro che per la presenza di Giorgio Gori, ex-Mediaset e produttore dell'Isola dei famosi, che ha curato la regia dell'evento); e soprattutto, molto più personalismo e protagonismo da parte di Renzi, anche perché queste giornate dovrebbero rappresentare proprio il suo trampolino di lancio per candidarsi alle primarie nazionali. Non a caso, si parla di 100 idee per il Paese, che ricorda molto i 100 punti della sua campagna elettorale di candidato sindaco.
Ma anche lo stesso Renzi appare un po' cambiato dallo scorso anno, tanto che l'abbiamo visto, durante questi mesi, assumere in alcune occasioni posizioni piuttosto discutibili e spesso in contrasto con vertici ma anche base PD (vedi la condivisione della linea Marchionne, le polemiche con i sindacati, gli attacchi ai dipendenti pubblici). Scherzandoci sopra, si potrebbe dire che la piccola metamorfosi di Renzi sia iniziata dopo la contestata visita ad Arcore: anziché ad un big bang, saremmo di fronte così ad un little bung(a).
Qui comunque la diretta dalla Leopolda.

Proteste estreme

A Roma e a Milano gli estremi sembrano toccarsi: almeno in una cosa Berlusconi sembra essere riuscito a unire il Paese.

NEuro

Un capo di governo che critica in modo così scriteriato la moneta europea in un momento come questo e con il proprio Paese in seria difficoltà proprio a causa dell'inefficienza del suo governo, e che può salvarsi solo rimanendo aggrappato all'Europa, è proprio fuori di testa.

venerdì 28 ottobre 2011

T-Party, i trentenni del PD

La "T" sta per trentenni, ovvero una quarantina di giovani esponenti del PD di diversa estrazione politica, tutti accomunati dal fatto di avere un’età che si aggira attorno ai trent’anni, e da qui la “T” di “T-Party". Dopo i rottamatori, i quaranta-cinquantenni, Prossima Italia, ecco farsi avanti nel PD un altro movimento (o corrente), che chiede in particolare una svolta sulla politica economica, rifacendosi alla difesa della lettera della BCE e alle teorie e alle proposte del Prof. Francesco Giavazzi, che di recente ha pubblicato sul "Corriere" (insieme all'economista Alberto Alesina) una serie di proposte per risollevare l'Italia.
Qui la pagina Facebook con il "manifesto" del "T-Party" (però: che brutta idea utilizzare un nome che richiama il famigerato "Tea-Party"!).

Maserati blu

19 automobili marca Maserati, destinate ai dirigenti del ministero, fatte acquistare dal ministro della Difesa La Russa.
Ovviamente a questi veicoli il pieno è garantito, a differenza delle autopattuglia di Carabinieri e Polizia.

Contributi per l'assemblea regionale PD Lombardo

Domani assemblea regionale del Partito Democratico in programma dalle 9.00 alle 18.00 a Milano (Hotel Michelangelo, via Scarlatti 33).
Vi saranno 4 gruppi di lavoro che si interfacceranno su diverse tematiche:

- Per un nuovo modello sociale
. I cambiamenti necessari in Lombardia. Parole chiave: welfare, sapere, sanità, enti locali, beni comuni, demografia

- Per una politica responsabile e trasparente. Partiti, governo locale, società. Parole chiave: campagna elettorale, costi della politica, controllo, amministrazioni locali

- Per il PD
. Verso la Conferenza nazionale di partito. Parole chiave: Primarie, democrazia paritaria, legge elettorale, selezione candidati, iscritti/elettori, circoli

- Per la ricostruzione nazionale. Riforme e modernizzazione viste da Nord. Parole chiave: fisco, federalismo, crescita, mobilità, pubblica amministrazione, lavoro, Europa

La discussione è aperta a tutti gli iscritti, e si può inviare un proprio contributo a organizzativo@pdlombardia.it.

E' previsto anche l'intervento di Dario Franceschini.

Lettere anomale e lettere anonime

In questo momento nella maggioranza c'è una certa frenesia epistolare. O meglio, e-pistola-re.

Tagliare i ponti

Il governo voleva abolire i ponti delle festività laiche. Invece, a quanto pare, dopo la bocciatura della UE e addirittura il voto contrario della stessa maggioranza in Parlamento sullo stanziamento dei fondi, l'unico ponte che salterà sarà quello sullo Stretto: l'opera "epocale" che doveva essere il simbolo del potere berlusconiano. Più che rinuncia a un progetto, è un rinnegare un programma, ed è più che simbolico.
Proprio vero: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...

giovedì 27 ottobre 2011

Lettera di stenti

Ecco il testo della famosa lettera presentata alla UE da Berlusconi. Una lettera accettata con riserva, e chi si aspettava soluzioni e idee innovative è rimasto deluso. Noi no, perché la pochezza di Silvio e del suo governo la conosciamo bene.
In ogni caso, indipendentemente dalla qualità delle proposte, ciò che salta subito all'occhio (e che ci si domanda) è come questo governo riesca a fare in pochi mesi tutte le riforme e i provvedimenti enunciati nella missiva, quando per più di 3 anni NON HA COMBINATO NULLA.
Veniamo ora ai contenuti:
- sulle pensioni si sono aperte lunghe ed aspre discussioni riguardanti l'innalzamento dell'età, decidendo alla fine di portarla a 67 anni, arrivando per gradi, dal 2026. Nessuno ha pensato ad una riforma previdenziale che portasse a un regime contributivo: perché il nostro sistema pensionistico così come è fatto non offre nessuna garanzia ai giovani, e va rivisto
- licenziamenti facili per "favorire l'occupazione": il ragionamento contorto del flaccido Sacconi, ministro del Welfare, che almeno un merito ce l'ha, visto che ha fatto ricompattare i sindacati. La flessibilità nel lavoro in questo periodo di crisi ci può anche stare, come accade in altri stati europei, ma occorrono anche dei forti ammortizzatori sociali: in questo momento l'Italia ha le risorse per questo?
- sul debito pubblico nessun cenno a come combattere gli sprechi, ma l'ipotesi di istituire una commissione: insomma, creare un altro carrozzone che costerà altri soldi per risparmiarne magari meno. Eppure non è che ci vogliano dei grandi geni per capire dove dobbiamo tagliare
- apertura dei giovani alla politica: sentirla invocare da una persona di 75 anni che è sul campo da 20 anni e non ha ancora nessuna intenzione di mollare, lascia tutto il tempo che trova. Inutile ogni commento
- Pubblica amministrazione: per il governo riorganizzarla e renderla efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa vuol dire licenziare o mettere in cassa integrazione i dipendenti pubblici, ridurre risorse, stipendi e benefici. Farla diventare perciò ancora meno efficiente
- defiscalizzazione alle imprese: va benissimo, ma come e a chi? E soprattutto, quali sono le idee per rilanciare le imprese? Una potrebbe essere quella di dotare l'Italia della banda larga, visto che uno dei settori che potrebbe portare crescita è quello della Information Technology. Ma nella lettera, non se ne fa cenno, e nei progetti del governo ormai si è capito che spazio non ne ha.
Altre proposte (la riforma dell'architettura costituzionale dello Stato, le dismissioni del patrimonio pubblico) invece contemplano tempi lunghi, e quindi non portano soluzioni a breve.
Alcune di queste potrebbero essere la tassazione dei grandi patrimoni o la reintroduzione dell'Ici: misure provvisorie, ma necessarie in uno stato d'emergenza per reperire subito risorse.
Invece ci troviamo di fronte ad un vero libro dei sogni o ad una raccolta di barzellette (fate voi), dove viene venduta roba taroccata, pensando che la realtà si possa ritoccare come si fa con il photoshop. Ormai siamo in piena caduta.

Fatta sparire la 'ndrangheta!

Ma per legge, non dalla legge, nel senso che è stata abrogata e non compare più nel nuovo codice antimafia. Ovviamente la 'ndrangheta continuerà a colpire e delinquere, solo che questa sua "sparizione" dal nuovo codice potrebbe causare delle carenze a livello processuale. Per questo, il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, Andrea Orlando del PD e Fabio Granata di Fli, hanno chiesto che il codice vada migliorato e riscritto.

Una scuola che parla sempre più straniero

Sono più di 700.000 gli alunni stranieri in Italia (circa 40.000 in più rispetto all'anno scolastico precedente), pari quasi all'8% di tutti gli studenti in Italia, dalla scuola d'infanzia fino ai licei e agli istituti tecnici. La Lombardia risulta poi essere la regione con più alunni stranieri in valori assoluti mentre il gruppo più numeroso risulta quello rumeno.
Oltre 250.000 (pari a circa il 40% di tutti gli studenti stranieri) sono studenti stranieri nati in Italia, la così detta "seconda generazione", con un aumento del 13,1% rispetto all'anno precedente. In particolare, sono scuola dell'infanzia ed elementari gli istituti che accolgono la maggioranza (l'80%) di questi studenti.
Il dato negativo è che gli studenti di origine straniera fanno più fatica a scuola, tanto che alla scuola secondaria (di primo e secondo grado) i bocciati risultano il doppio degli studenti italiani.
Uno degli impegni che si dovrà fare quindi in futuro sarà quello di orientare sforzi e risorse affinché questi ragazzi abbiano un sostegno adeguato per reggere all'impatto della nostra scuola: sarebbe un passo fondamentale per una moderna integrazione, e sarebbe un bene innanzitutto per il nostro Paese.
Qui e qui i dati dello studio Miur-Ismu

Il "porta a porta" e il portavoce

Berlusconi a "Porta a Porta": «La signora Merkel è venuta a scusarsi».
«Non ci sono state scuse, perché non c'è nulla di cui scusarsi», ha subito replicato via "Twetter" (vedi foto) il portavoce della cancelliera tedesca.
Magari adesso in UE avranno qualche dubbio in più sul fatto che questa persona "ha sempre onorato gli impegni": noi italiani purtroppo l'abbiamo conosciuto bene a riguardo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il territorio consumato

Piogge intense e alluvioni hanno messo il Nord in ginocchio: morti, dispersi, interi paesi devastati. Il clima è cambiato, e le nostre piogge assomigliano sempre più a dei monsoni. Ma è cambiato anche il nostro territorio, consumato dal cemento, con corsi d'acqua deviati dai loro letti e barriere naturali (come gli alberi) divelte in maniera improvvida. La politica di consumo del territorio e la cura dell'ambiente devono essere ripensate, perché altrimenti continueremo a subire questi disastri.

E Bossi smentisce "La Pravdania"

Così "La Pravdania" di questa mattina. Ma quando il giornale è stato stampato, Bossi non aveva ancora compiuto l'ennesima giravolta.
E' proprio difficile stare al passo sui ripensamenti della Lega.
Ma noi l'avevamo previsto.

Arrivano anche gli in-DIA-gnados

Dopo Polizia, Cocer di esercito e carabinieri, scendono in piazza a protestare anche gli agenti della DIA, gli investigatori che lottano contro il crimine organizzato.
Perché i tagli alla sicurezza riguarda purtroppo anche questo organismo antimafia interforze voluto da Giovanni Falcone. E pure i magistrati anticamorra, a cui vengono tolte risorse e la scorta. Proprio un bel piano per rilanciare lo sviluppo, ma non dell'Italia, della mafia.

I Circoli PD, anello di congiunzione con l'elettorato

L'intervento del nostro delegato Rolando Lucioni all'Assemblea Provinciale PD del 25 ottobre 2011.

Pur condividendo gran parte delle proposte programmatiche, il documento risulta essere zoppo per quanto riguarda la partecipazione attiva degli iscritti e degli elettori nelle scelte del partito.
Noi veniamo consultati su proposte e iniziative che arrivano dalla dirigenza, ma, di fatto, difficilmente possiamo avanzare proposte e idee ai nostri rappresentanti istituzionali nella certezza che le realizzino.
Nel documento si parla di “revisione e riqualificazione della politica”.
Nella percezione della gente i politici sono lontani dai loro problemi e li considerano una “casa autoreferenziale”. E spesso è così.
Ne sono la prova le diverse sensibilità dei vertici e della base sui referendum approvati lo scorso giugno e quello contro il porcellum.
I circoli sono un fondamentale anello di congiunzione con l’elettorato.
Essi si interfacciano con i nostri rappresentanti, a livello provinciale, regionale e nazionale, tramite l’assemblea provinciale.
Questa deve essere quindi l’organo dove i circoli possono avanzare le istanze degli iscritti e degli elettori.
Fino ad ora l’assemblea provinciale ha avuto solo mansioni di avvallo di decisioni arrivate dall’alto e solo sull’assetto del partito.
Per una effettiva partecipazione della base alle scelte del partito, è necessario invece che l’assemblea sia propositiva, e le sue scelte vincolanti e decisive dell’azione politica del partito.
È opportuno quindi che l’assemblea provinciale si riunisca regolarmente a cadenza fissa, così che i circoli, tramite i propri delegati, possano avanzare le proprie istanze e mozioni, che una volta approvate dall’assemblea, siano appunto inserite nell’agenda politica del partito.
Solo così il PD sarà un partito veramente democratico e il linea con la propria gente.
Le necessità delle persone potranno essere più facilmente recepite e gli Italiani percepiranno Il PD come vicino ai loro problemi.

Rolando Lucioni

Carta, calamaio e penna

Come Totò e Peppino, Berlusconi e Bossi hanno scritto una lettera alla UE, citando le «cose fatte» e cercando di convincere i partner europei che il nostro sistema è sostenibile.
Aspettiamoci altre risate.

martedì 25 ottobre 2011

Gentiluomo del Nord

Le imprese non possono più attendere

Fino a 4 mesi per essere pagati: è quanto accade alle aziende italiane che lavorano per la Pubblica Amministrazione.
Un'inadempienza che viola le regole comunitarie, che prevedono il pagamento dei servizi richiesti alle imprese entro il termine tassativo di 30 giorni.
Per rilanciare lo sviluppo, Bruxelles ci chiede in particolare di provvedere a risolvere questi problemi e non solo la riforma previdenziale, perché in tempi di crisi come questi la dilazione dei pagamenti rischia di mettere in ginocchio anche imprese sane e che lavorano. E in più c'è anche il rischio da parte dello Stato di subire in futuro sanzioni e diffide da parte della UE, se venisse recepita con celerità la direttiva comunitaria 7/2011 che prescrive il limite massimo di un mese tra erogazione di un servizio e corrispettivo pagamento. Il governo deve dare risposte e soluzioni su questi temi e non incancrenirsi su questioni di non assoluta priorità.

Dagli amici mi guardi Allah

Lo scorso agosto Gheddafi scrisse a Berlusconi: «Caro Silvio, ferma i bombardamenti».
Ma Muammar era già stato "rimosso dagli amici". E poi Silvio non voleva disturbare.
Tra l'altro lui stesso era troppo impegnato a studiare leggi ad personam per evitare i tribunali. Comunque, per il Cavaliere il ricordo del Rais è sempre forte: magari gli tributerà in suo onore il prossimo "bunga-bunga".
Intanto all'estero, continuano a ridere.

lunedì 24 ottobre 2011

PD: quello che serve all'Italia.

Conferenza stampa oggi alle 18.00 di Pierluigi Bersani, in contemporanea con la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi.
Il Segretario del PD, oltre a chiedere al governo di andarsene dopo "tre anni di politiche dissennate, inique e inconcludenti che hanno portato l'Italia dove non sarebbe dovuta stare: nella situazione più esposta, con il Paese che è considerato un pericolo per l'euro e con gli italiani che devono riconquistare il rispetto loro dovuto", ha presentato le proposte del PD per combattere la crisi e rispondere positivamente all'Europa.
La proposta del PD si riassume in 6 misure urgenti che prevedono:

- Una riforma fiscale che carichi su rendite e evasione per ridurre il peso del fisco su produzione e lavoro, anche anticipando misure immediate contro l'evasione fiscale e di imposizione ordinaria sui grandi patrimoni immobiliari, secondo le proposte che il PD ha presentato concretamente in Parlamento in occasione della manovra di agosto, e di alleggerimento del costo del lavoro per sostenere anche attraverso questa via la crescita. Un programma di liberalizzazioni effettive, secondo i provvedimenti che il PD ha più volte presentato in dettaglio in proposte ed emendamenti parlamentari.

- Una ripresa degli interventi di politica industriale ed energetica, con particolare riferimento al Mezzogiorno, riprendendo l'ispirazione di Industria 2015 che il governo ha boicottato.

- Una deroga selettiva al patto di stabilità interno per consentire ai comuni che ne hanno la possibilità di avviare immediati investimenti e di procedere ai pagamenti verso le piccole imprese. Questa misura può essere agevolmente finanziata con un contributo straordinario a carico degli scudati.

- Misure sul welfare che, a fronte di interventi di riduzione della precarietà dei giovani, correggano in modo flessibile il meccanismo di uscita dal lavoro con incentivi.

- Un piano di dismissione e valorizzazione degli immobili demaniali, secondo il progetto presentato dal PD.

- Un programma di interventi per ristrutturare l'assetto istituzionale centrale e locale, a cominciare dal dimezzamento del numero dei parlamentari, dallo snellimento degli organi di rappresentanza e di governo di Regioni, Province e Comuni, dall'accorpamento degli uffici periferici dello Stato, dall'eliminazione degli organi societari per le società in house dei comuni (oltre 50 mila incarichi) e così via.

Un piano di rilancio degno di una forza di governo: ma un governo vero, non quello "burletta" di Berlusconi (o per meglio dire, Burlesconi), che ci fa deridere dall'Europa. Con un governo così niente basterà mai. E gli italiani meritano senz'altro di più.

Quella sporca dozzina

12 (DODICI) tipi di sanatorie (o condoni) sono in discussione nella nuova bozza del dl Sviluppo richiesto dall'Europa. Il fatto è che con questo genere di proposte non si sviluppa niente, se non l'evasione e l'illegalità. E non crediamo che la UE sarà soddisfatta: da più di un mese attende (invano) riforme per la crescita, non condoni. Il governo per ora smentisce: ci auguriamo sia così. Altrimenti, meglio chiudere bottega.

Il federalismo visto da "Report"

I soldi delle tasse continueranno a passare per Roma prima di tornare ai comuni; i parametri dei costi dei servizi saranno decisi a livello centrale e così gli enti locali avranno ancora meno autonomia; saranno considerati virtuosi i comuni con meno spese, quindi un comune inattivo e che non offre servizi risulterà virtuoso rispetto a un comune che invece investe per i propri cittadini; se poi un comune vorrà alzare il livello dei propri servizi, dovrà aumentare le tasse locali. Queste sono alcune delle assurdità che prenderanno corpo dal federalismo municipale pensato e voluto dalla Lega. Una riforma criticata da economisti e sindaci di ogni colore (compresi quelli della Lega): perché è facile parlare di federalismo come soluzione ai problemi dell'Italia, ma passare dalla teoria alla pratica è un'altra storia, come potete verificare guardando la puntata di "Report", presentata ieri sera da Milena Gabanelli.

L'età della pensione

Ritoccare le pensioni, innalzando l'età a 67 anni, sembra a quanto pare una riforma indispensabile per affrontare l'emergenza e convincere il "duunvirato Merkozy" (che ieri ci ha irriso). Bisognerà vedere cosa deciderà la Lega, che adesso afferma di essere contraria: ma ai ripensamenti del Carroccio (più che marcia indietro, dei veri testa-coda), ormai siamo abituati.
Nel resto d'Europa, comunque, l'età pensionabile non è così più alta rispetto alla nostra attuale (vedi immagine): per cui, siamo sicuri che sia questa la soluzione? O che comunque, sia sufficiente solo questa?

Via la scuola per i ministeri

Per fare spazio ai ministeri-farsa (tra l'altro giudicati illegali da una sentenza del Tribunale del Lavoro) si sfratta da Villa Reale una scuola d'arte che necessiterebbe di aule per i propri alunni: vergogna! Questa è la Lega Nord.

P.S.: intanto il governo (sempre con la Lega) invece del numero dei parlamentari, riduce quello dei presidi delle scuole: un vero senso di responsabilità.

Un muro contro l'Italia

E' l'idea di Giuliano Bignasca, leader della Lega dei Ticinesi, che alle elezioni di ieri in Svizzera è uscita trionfante insieme all'Udc ticinese, un altro partito che aveva impostato la propria campagna elettorale contro i frontalieri italiani. Ci chiediamo, ma soprattutto lo chiediamo ai cittadini svizzeri: ma non è abbastanza chiara la lezione dell'Italia, dove la politica della Lega Nord è stata fallimentare su tutti i fronti? E se non bastasse l'esempio italiano, guardate cosa è successo negli USA, nello stato dell'Alabama.

domenica 23 ottobre 2011

Zanzotto, si è spenta la voce del Nord-est

A qualche giorno dall'aver compiuto 90 anni, è morto Andrea Zanzotto, uno degli ultimi poeti del '900. La sua produzione artistica è iniziata in giovane età, appena finita la guerra, in cui aveva partecipato nelle fila dei partigiani.
La sua poetica si contraddistingue per quell'intreccio tra natura e dialetto, che rappresentava l'amore e l'attaccamento al suo territorio, il Veneto. Sbagliato però ridurre la sua opera a "poesia dialettale": il dialetto utilizzato da Zanzotto nei suoi scritti diventa vera e propria lingua, in tutta la sua espressività.
Proprio in virtù di un dialetto ricco di freschezza e reso più vivo nei suoi scritti, Andrea Zanzotto era stato interpellato da Federico Fellini per scrivere delle cantilene per il suo film "Casanova".
Grande ruolo nella sua poesia anche il paesaggio, una passione tramandata dal padre pittore e che Zanzotto mantenne tutta la vita, quasi come un legame religioso.
A queste passioni faceva da contraltare il suo disprezzo per la Lega: "La Lega è una peste, catalizza i sentimenti di cattiveria di rancore e di intolleranza per etnicizzare la crisi sociale presente". E questi sentimenti contrastanti probabilmente erano correlati.
Con Zanzotto scompare un grande testimone della storia e della letteratura italiana, un artista che ha saputo dare lustro al Veneto, divenendone la sua voce. Rimarranno per sempre le sue grandi opere.

E tutti risero

"Avete fiducia in Berlusconi?". E Angela Merkel e Nicolas Sarkozy se la ridono. Per noi invece c'è da piangere.

C'è chi sa dire solo no

Anche quando le idee sono buone, tanto che vengono poi riprese dai loro vertici. E così non si va avanti, se non incontro a magre figure. Per fortuna che a proporre e fare a Vedano c'è l'opposizione.

Facebronze

Muammar Gheddafi è stato rimosso dagli amici (by Spinoza)

sabato 22 ottobre 2011

E' il tempo di Prossima Italia

"Il nostro tempo" è l'evento organizzato oggi e domani a Bologna da Prossima Italia, con Pippo Civati e Debora Serracchiani. Partecipano ospiti come il governatore Vasco Errani, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il sindaco di Bolgona Virginio Merola, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Rosy Bindi, Stefano Boeri, Concita De Gregorio, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e tanti altri. Qui la diretta web.

Il "ditatore"

Nella Lega comanda solo Bossi e nessuno ha diritto di critica: anche il dissidente Tosi messo all'indice dal dito medio del "capo".

Il colpevole è il maggiordomo

Non è il finale di un giallo di Agata Christie, ma l'ennesimo fantasmagorico alibi di Berlusconi nell'inchiesta che riguardano i suoi inquietanti rapporti con Lavitola.

L'Europa ci chiede sviluppo

Bacchettata della UE al governo italiano: urgono al più presto misure per la crescita nel nostro Paese. Si vede che la riforma epocale delle pagelle online non è ritenuta sufficiente per farci uscire dalla crisi.

La bandiera del baby-pensionato Speroni

Bagarre in consiglio comunale a Busto Arsizio: il gruppo PD ha inscenato una protesta per le parole del leghista Speroni (nella foto) che aveva detto che il tricolore lo mette a disagio. Urla in aula e assemblea sciolta. L'on. Speroni non è nuovo a queste uscite sul tricolore: gli dà proprio fastidio. Però la baby-pensione che si becca dallo Stato Italiano, quella no, non olet: che volete, ognuno insegue la propria bandiera e i propri ideali. Imbarazzante.

Basta ai doppi incarichi

Niente più parlamentari-sindaci: avrebbero dovuto pensarci direttamente i politici coinvolti (come ha fatto Piero Fassino), ma come al solito sono dovuti intervenire i giudici.

venerdì 21 ottobre 2011

Vogliamo la verità sul caso Uva

Giuseppe Uva è morto in circostanze dubbie dopo un arresto. Si parla di percosse subite da parte di poliziotti e carabinieri nella caserma in cui era stato portato.
Ci auguriamo che le indagini in corso portino al più presto alla verità, e se davvero dei pubblici ufficiali sono stati responsabili della sua morte in maniera così barbara, paghino, anche per i loro colleghi che invece si impegnano proprio per tutelare tutti i cittadini, anche quelli tratti in arresto. Perché queste cose non possono accadere nella civilissima Varese: non siamo nell'Argentina dei colonnelli e dei desaparecidos.

Non riescono a capirla

Il responsabile Scilipoti (nella foto) si domanda come fare a spiegare a suo figlio che una coppia di fatto omosessuale possa essere considerata una famiglia: "Come posso spiegarlo?".
Chissà se suo figlio gli avrà domandato come mai il papà oggi considera una persona perbene chi circa 2 anni fa, sempre secondo lui, era uno che pretendeva l'impunità: sarebbe davvero dura spiegarglielo...
Intanto ci auguriamo che almeno il figlio di Scilipoti capisca la differenza tra omofobo e omosessuale, e soprattutto non consideri quest'ultima definizione un'offesa o una malattia.

Italian jobs

La morte di Steve Jobs ha dato vita ad una discussione: nel nostro Paese un potenziale Steve Jobs, giovane con idee e talento, riuscirebbe a fare strada? Le attuali condizioni portano al pessimismo, visto come sono tenuti in considerazione i nostri giovani talenti, che spesso sono costretti ad andare all'estero per emergere.
Eppure in passato non è stato così: è dall'Italia che sono partite alcune tra le maggiori innovazioni nel settore della chimica, della moda, del design, dell'industria.
Ci sono però oggi dei casi che appaiono come delle vere e proprie mosche bianche, ma fanno ben sperare in un rilancio.
Ad esempio, scopri che un'azienda di Torino (che non è la Fiat) che opera in campo energetico, grazie ad un suo geniale prodotto risulta essere tra le 25 startup di punta a livello globale.
Oppure leggi con soddisfazione, che studenti di un istituto tecnico della nostra provincia lo scorso giugno a Lecce hanno conquistato il primo premio "Innovazione e progetto" nella competizione nazionale "Biz factory", grazie ad un'idea vincente che potrebbe lanciarli, seppure a soli 18 anni, nel campo dell'imprenditoria.

giovedì 20 ottobre 2011

Un blocco inammissibile

Il governo Prodi l'aveva finanziata nel febbraio 2008. A questo punto doveva solo partire per essere completata. I lavori sono infatti iniziati, con la solita grancassa di Formigoni.
Adesso però, è tutto fermo, per mancanza di soldi, mettendo a rischio 200 lavoratori e lasciando la Valle Ceresio nel caos.
Stiamo parlando dell'Arcisate-Stabio, un'opera di rilevanza internazionale per rafforzare i collegamenti tra l’Italia e la Svizzera, potenziando così l’accessibilità all’Aeroporto di Malpensa. E invece, come afferma il deputato varesino PD Daniele Marantelli (che ha presentato un'interpellanza), sembra che che tutto questo avvenga non in una delle zone più sviluppate d’Europa (coinvolgendo anche il Ticino) ma sulla tratta Salerno-Reggio Calabria.

Il valore delle donne

La ricetta per la crescita economica sembra essere quella di più donne nel mondo del lavoro. Una crescita che sarebbe anche demografica, visto che è appurato che i Paesi dove si fanno più figli sono oggi quelli che hanno indici di occupazione femminile più alti. E in Italia purtroppo siamo in assoluto ritardo: nelle classifiche mondiali l'Italia è solamente al 74° posto su 134. Un dato preoccupante che ci fa perdere almeno 7 punti di Pil.

Il gioco delle percentuali

In Molise il PD non ha raggiunto il 10% dei consensi: un tracollo, se si fa il confronto con i risultati del 2006, dove i DS raccolsero il 10.9 e la Margherita il 12.42 (anche se bisogna considerare che quest'anno c'erano in lista Api -6.31%- e Psi -4.58%-).
I "veltroniani" lanciano l'allarme, ma D'Alema si dice invece soddisfatto: dopo tutto abbiamo rimontato il centrodestra di 20 punti. E si sarebbe vinto, secondo lui, se ci fosse stata l'alleanza con l'Udc e il Terzo Polo, a cui D'Alema aspira per puntare ad una coalizione in grado di valere almeno il 60% dell'elettorato. Un punto su cui Stefano non è alquanto d'accordo.
In effetti qualche dubbio sorge, e comunque quasi nessuno parla di altri 2 numeri importanti emersi dalle elezioni del Molise: lo ZERO per quanto riguarda le donne candidate nella lista del centrosinistra (una vergogna) e l'oltre 40% di astenuti, con cui si andrebbe ben oltre il 60% agognato da D'Alema.

Gheddafu

Ucciso, durante la sua cattura, Moummar Gheddafi. Con la sua morte, in Libia si chiude un'era.

Niente tasse, siamo politici

La tassa doppia sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici? I politici non la pagheranno perché "non sono lavoratori dipendenti bensì titolari di cariche politiche".
Storie di ordinaria casta, che continuano dall'eliporto di Formigoni ai molteplici doppi incarichi, mentre si discute di tagliare pensioni, scuola, trasporti e sanità. Poi c'è poco da meravigliarsi se cresce l'antipolitica.

mercoledì 19 ottobre 2011

Bla bla block

Le proposte di Maroni dopo le violenze di Roma sembrano uscite da chiacchiere da bar:
- Daspo (come per i tifosi di calcio) per i manifestanti violenti diffidati (e cosa facciamo? Mettiamo i tornelli alle piazze?)
- e soprattutto, FIDEJUSSIONE PER MANIFESTARE: come dire, che può rivendicare i propri diritti in piazza SOLO chi può pagare. Addirittura si pensa ad una tariffa per manifestante. E qualcuno ipotizza (ironicamente, perché altro non puoi fare di fronte a simili scempiaggini) che potrebbero ribaltarsi i punti di vista sul numero dei manifestanti.
Le leggi ci sono, non c'è alcun bisogno di inventarsi stramberie: occorre solo SAPERE FARE. Quindi, smettiamola con le vuote chiacchiere e facciamo le cose serie.
Oltretutto, non è solo dall'opposizione che arrivano critiche su come è stata gestita a livello di sicurezza la manifestazione di sabato scorso a Roma.
Per la cronaca: Roberto Maroni ha avuto in passato una condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. E quanto a curricula "agitati", nella maggioranza il ministro non è l'unico, dato che si trova in buona compagnia: insomma, credibilità ZERO.

Eliministeri

Cancellati gli inutili ministeri di Monza. Quando toccherà ai rispettivi inutili ministri?

Regione Lombardia tra privilegi e tagli

Approvati ieri in Consiglio Regionale l'impegno di spesa e l'assestamento di bilancio: il budget di spesa aumenta di 1 milione e 182mila euro, passando dai 70.050.740 dello scorso anno ai 71.232.740 euro attuali.
E così mentre aumentano i costi delle auto blu e dei rimborsi chilometrici delle spese di trasporto dei consiglieri regionali, vengono annunciati da Formigoni tagli ai trasporti pubblici; mentre fuori dal Pirellone manifestano operai che rischiano il posto di lavoro e disoccupati, vengono aumentati i fondi per pagare i sottosegretari di Formigoni, le consulenze al Pirellone e i vitalizi agli ex consiglieri.
«Nel prossimo bilancio la Lombardia rischia di non riuscire a coprire nemmeno le spese obbligatorie» dichiara Formigoni.
Alla faccia della riduzione dei costi della politica e del federalismo...
Qui le proposte del PD Lombardo (in collegamento dalle 17.00) per una "politica sobria".

P.S.: nell'elenco di congressi, seminari, fiere e patrocini che beneficeranno di contributi regionali grazie ad una sorta di "legge mancia", figura anche la nostra "Fiera di San Pancrazio" (quarta edizione), con 5.000 euro a suo favore.

Bambole, non c'è una lira

Le imprese lanciano un ultimatum a Berlusconi per il decreto sviluppo, ma lui risponde: "Non c'è fretta (prima le leggi ad personam per me). E poi sono finiti i soldi". I nostri, ovviamente.
(nella foto 2009: Silvio Berlusconi tra Emma Marcegaglia e Federica Guidi: quando forse qualche soldo c'era, e anche per Confindustria andava tutto bene e la crisi non esisteva)

Puzza di bruciato

Anzi, Profumo.

martedì 18 ottobre 2011

Shalom, Shalit

Dopo 5 anni, torna a casa il caporale israeliano Gilad Shalit (nella foto), che era stato sequestrato e tenuto prigioniero da Hamas. In cambio, il governo israeliano ha liberato più di 1.000 detenuti palestinesi. Il fatto importante è che questo scambio può davvero rappresentare uno spiraglio di dialogo per avviare un processo di pace tra i due popoli.

Todi attenti!

Parla il Cardinal Bagnasco: al forum delle associazioni cattoliche invita i cattolici ad essere protagonisti in politica e a prendere in mano le redini del Paese, per "il bene comune". Ovviamente, queste dichiarazioni, che parlano di moralità e "buona politica", delegittimano Berlusconi e il suo governo.
Chi raccoglierà l'invito del Cardinale? E soprattutto, chi raccoglierà i cattolici e i loro voti...

Legge Reale e situazione surreale

Si parla di applicare nuove misure per contrastare le violenze in piazza, come successo sabato a Roma; addirittura viene evocata la reintroduzione della legge Reale (suggerimento del poliziotto Di Pietro): un'assurdità che oltre a non risolvere i problemi (e magari ad aggravarli) porterebbe gravi limitazioni alla libertà democratica (come di fatto sta accadendo). Sarebbero sufficienti organizzazione e prevenzione, fattori totalmente assenti a Roma, come denunciato dagli stessi agenti di Polizia (scesi tra l'altro oggi in piazza a indignarsi contro i tagli alla sicurezza e a chiedere ai cittadini i soldi per la benzina delle loro auto di servizio).
E comunque ci si chiede: quali misure bisognerebbe adottare verso chi minaccia di organizzare attacchi contro i tribunali?

P.S.: identificato e arrestato il giovane ripreso mentre lanciava un estintore in piazza San Giovanni. Si è giustificato con la polizia affermando che voleva spegnere un incendio. D'altra parte siamo in un Paese dove un ministro dichiara di non sapere che gli hanno acquistato una casa, un altro paga in nero l'affitto di un appartamento giustificandolo come "accordo tra privati" (?), e abbiamo un capo del governo che crede che una prostituta sia davvero la nipote di Mubarak e dice di averla pagata, invitandola ai suoi festini, per salvarla dalla strada...
Ecco: forse il problema non è tanto ciò che ruota intorno agli "indignados", quanto piuttosto il malaffare degli "indagados".

Un'elezione falsata

Quella di "Firmigoni", visto che la procura di Milano ha accertato che per le sue liste sono state apposte ben 926 firme false, senza le quali l'attuale governatore della Lombardia non si sarebbe potuto presentare. Purtroppo, per i tempi lunghi del giudizio civile, Formigoni terminerà il suo mandato illegittimo. Ma per la storia questa sarà un'onta che rimarrà, tenuto anche conto del rinvio a giudizio della viceresponsabile del settore elettorale del Pdl Lombardia (e poi assistente di Nicole Minetti) e di numerosi consiglieri provinciali del Pdl.

Segnali dal Molise

Alle regionali 2011 in Molise si conferma presidente Michele Iorio, candidato della coalizione del centrodestra. Una vittoria arrivata per una manciata di voti (lo 0,79% - circa 1.500) sul candidato di centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura. Determinante il Movimento 5 Stelle, che conquista il 5,6% dei consensi (10.650 voti). Il segnale più forte che però arriva è il crollo dell'affluenza al voto, passata dal 65,09% del 2006 al 59,79% del 2011.
Poi alcune considerazioni:
- innanzitutto, la vittoria del centrodestra non appariva particolarmente in dubbio, poiché il Molise è una regione a forte trazione conservatrice: Michele Iorio è una sorta di padre-padrone, visto che regna da 10 anni (è al terzo mandato, come Errani e Formigoni). Lo scarto minimo e il forte calo dei voti (circa 20.000 voti in meno rispetto al 2006) della coalizione di centrodestra (che pure era rafforzata dall'adesione dell'Udc e dell'Udeur, che in passato era schierato con il centrosinistra), però, sono indicazioni serie, anche per il governo nazionale
- sono state elezioni strane, con il candidato di centrodestra che è stato in passato nello schieramento del centrosinistra, ed il candidato di centrosinistra (Frattura) che è stato addirittura negli anni scorsi vice di Iorio, nelle liste di Forza Italia
- il Molise ha attirato attenzioni anche per la candidatura come consigliere del "Trota" dell'Idv, Cristiano Di Pietro (rampollo del leader Antonio)
- il voto disgiunto ha favorito il candidato di centrosinistra, che ha riportato 87.637 voti personali contro i 72.807 della sua coalizione, mentre Iorio ha ottenuto 89.142 voti contro i 101.359 del centrodestra: in pratica, il 12% circa di chi ha votato i partiti del centrodestra ha poi dato la preferenza al candidato del centrosinistra
- per la prima volta Berlusconi non è comparso in queste elezioni, sia con il nome nel simbolo, sia "di persona personalmente", nonostante risulti eletto in Molise come parlamentare
- il Terzo Polo si è spaccato in 3: Udc di Casini con il centrodestra, Api di Rutelli con il centrosinistra, e Fli non schierato (i suoi elettori hanno scelto in propria coscienza, senza indicazioni ufficiali dal partito)
- il Movimento 5 Stelle ha influito senz'altro sulla sconfitta del centrosinistra (anche se avrà intercettato voti pure dal centrodestra), però invece di prendersela con Grillo, occorrerebbe chiedersi come mai quei 10.000 hanno votato i grillini e non il centrosinistra. E soprattutto tenere in considerazione questo movimento e il suo programma: ormai è chiaro che dovremo farci i conti.