sabato 31 marzo 2012

Poveri imprenditori

I dati del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia dicono che quella degli imprenditori sarebbe una categoria a basso reddito. La media infatti è di 18.170 euro di reddito lordo, meno dei dipendenti (19.810 euro) e degli autonomi (41.320 euro).
Grande indignazione: ma come, gli imprenditori prendono meno dei dipendenti!? E perché no? E' vero che c'è un alto tasso di evasione fiscale, ma c'è anche la crisi, e ci sono imprenditori che prima pagano dipendenti, fornitori, affitti, tasse e, se avanza qualcosa, se lo mettono in tasca. E se non avanza si ipotecano i beni. E se non ce la fanno più... Perché la situazione è davvero drammatica, lo testimoniano le oltre 10.000 aziende che hanno chiuso: i consumi sono calati, e di conseguenza anche gli ordini di produzione, con utili nettamente inferiori agli anni scorsi.
E comunque, se si va ad analizzare bene i dati, approfondendo i tecnicismi, ci si rende conto che dietro le statistiche si nascondono altre cifre che illustrano una realtà del tutto diversa.

Giovani e innovativi democratici

Dal 31 marzo al 1° aprile 2012 a Villa Truffini (Tradate) si svolge "inNoVa", la 2 giorni sull'innovazione italiana organizzata dai ventenni della Segreteria Provinciale GD Varese, coordinati dal Segretario Aureliano Gherbini. Responsabile dell'iniziativa è il Delegato alle Innovazioni e alle Nuove Tecnologie, Andrea Latino.
Qui il programma ufficiale.

Da Catricalà a Calabrò, l'accento è sulla censura

La bozza interpretativa stilata dal sottosegretario Catricalà in materia di diritto d’autore on-line, dà ad Agcom, presieduta dal presidente Calabrò, poteri inauditi e superiori di censura rispetto a quelli dell’autorità giudiziaria. Per intenderci, Agcom avrà il potere di oscurare i siti o di far rimuovere contenuti che giudica violino il diritto d’autore, senza bisogno dell’intervento di un giudice. E tutto questo ignorando le normative europee e violando i principi fondamentali di libertà di espressione.
Come afferma Guido Scorza (Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione) se si dovesse proseguire su questa strada "il Governo dei professori potrebbe passare alla storia come l'Esecutivo che ha fatto carne da macello della libertà di informazione nel nostro Paese, superando - in peggio - il suo predecessore nemico, per ragioni personali, di Internet e dell'informazione libera".
In effetti, oltre a bloccare una risorsa per la crescita della nostra economia, una censura di questo tipo sulla Rete rischierebbe anche di incatenare l'informazione che la diffusione di internet permette. E conviene ricordare questo proprio nei giorni in cui si annuncia la chiusura di un altro quotidiano, "Il Riformista", schiacciato dai conti in rosso. Perché ormai nei media tradizionali sopravvive solo chi ha alle spalle elevate risorse economiche, e quindi il futuro dell'informazione un domani potrebbe essere in mano solo ai grandi gruppi editoriali. Grazie alla Rete invece si può avere un'informazione libera e senza necessità di investimenti, perché è una comunicazione partecipata, dove perfino la voce di un singolo cittadino può diventare opinione.

venerdì 30 marzo 2012

Metterci la faccia

Per fare fronte alla crisi c'è chi utilizza il proprio viso come uno spazio pubblicitario da vendere agli inserzionisti.

Rinnovare l'Italia con le rinnovabili

Una ricerca dell'Osservatorio internazionale sull'industria e la finanza sulle fonti energetiche ecologiche rivela: un risparmio netto pari a 76 miliardi di euro, un aumento dell'occupazione di 130mila posti di lavoro, una crescita della capacità di export di 3 miliardi di euro l'anno (un decimo di tutto l'export agroalimentare), una diminuzione della dipendenza del Paese equivalente a 13 miliardi di metri cubi di gas l'anno (ben più degli 8 miliardi di metri cubi estratti attualmente in Italia). L'utilizzo delle energie rinnovabili può portare solo benefici al nostro Paese. E non a caso c'è un vero e proprio boom di queste fonti, con la copertura di oltre un quarto del fabbisogno nazionale di elettricità. Tanto che i grandi produttori di energia tradizionale sono preoccupati perché i loro impianti potrebbero essere soppiantati, e stanno tramando per fermare lo sviluppo delle rinnovabili. Strano però: vi ricordate quando si diceva che per crescere era indispensabile il nucleare?

Fate posto

Su iniziativa del consigliere regionale PD Pippo Civati, domani sit-in sotto Palazzo Lombardia per dire a Formigoni e alla sua maggioranza di farsi da parte. I motivi di questa richiesta sono mille e mille (come i tanti soldi che circolano intorno ad amici e stretti collaboratori del Presidente) e tra questi la corruzione dilagante, il clientelismo dominante, una regione bloccata dall'assenza di politiche per lo sviluppo, l'assoluta mancanza di equità e solidarietà, l'inefficienza in un settore basilare come il trasporto pubblico, servizi sociali (sanità e scuola in primis) sempre più tagliati a scapito dei privati...
L'appuntamento è per domani mattina, dalle 10,30 alle 13.00: portatevi la sedia da casa, perché quelle della Regione Formigoni e i suoi se le tengono ben strette.
Qui la pagina Facebook.

La crisi divampa

Debiti, guai finanziari, disoccupazione... La crisi si estende, non ha pietà di nessuno e brucia le vite di imprenditori e lavoratori.

Parliamo di giustizia

Visto che il Pdl si rifiuta di farlo (in particolare quando si accenna a leggi contro la corruzione), tocca al PD occuparsi di giustizia. Oggi, dalle ore 9:30 alle ore 18:30, presso l'Auletta dei Gruppi Parlamentari, in Via di Campo Marzio 78 a Roma, si terrà la Conferenza Nazionale PD sulla Giustizia. Tanti i temi in ballo (carcere, corruzione, lotta alle mafie, giustizia civile e organizzazione del servizio nel territorio) e tanti anche gli ospiti che interverranno (rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura, della magistratura onoraria, le rappresentanze sindacali del personale giudiziario, parlamentari del Partito Democratico).
I lavori si apriranno lavori con la relazione introduttiva di Andrea Orlando, Presidente del Forum Giustizia del PD e le conclusioni saranno del Segretario del PD Pier Luigi Bersani.

giovedì 29 marzo 2012

No-Cav

Come ci racconta il Consigliere regionale PD Alessandro Alfieri (nel video il suo intervento in Commissione Ambiente del Consiglio regionale), è stato votato lo stop alla cava di Cantello. Una decisione che oltretutto, visto che siamo in tema di cave, ha "sfaldato" la maggioranza, perché insieme a PD, Idv e Sel ha votato anche la Lega, mentre il Pdl ha abbandonato l'Aula.

Fallo tecnico

Mario Monti dal Giappone fa "un'entrata dura" sui partiti, e Bersani lo invita a più miti (e sobri) consigli (dei ministri).

L'ABC della nuova legge elettorale

Alfano, Bersani e Casini si sono ritrovati ad un vertice e lì hanno discusso e gettato le basi per la prossima riforma elettorale.
C'è chi dice che rischiamo di tornare indietro di 20 anni, chi ne parla come di un boomerang e chi la definisce addirittura un "macellum" (Maroni invece l'ha definita improvvidamente una porcata, ma dopo il "porcellum" di Calderoli, la Lega farebbe meglio infatti a stare zitta).
Sicuramente la legge così impostata presenta più ombre che luci:
- innanzitutto verrà ridotto il numero dei parlamentari (che dovrebbero passare da 630 a 500 i deputati e da 316 a 250 i senatori)
- sparisce però l'obbligo di coalizione (novità molto contestata, visto che le eventuali alleanze potranno essere stipulate dopo il voto, senza che gli elettori lo sappiano prima)
- viene ridato ai cittadini il potere di scelta dei parlamentari (ma senza ritorno alle preferenze: e la cosa suscita qualche perplessità)
- sono previsti una soglia di sbarramento (4% o 5%) e il diritto di tribuna per i partiti che non riescono ad eleggere parlamentari.
Di certo questa legge così formulata segnerebbe la fine del bipolarismo, formula su cui era nato proprio il PD (ricordate Veltroni e il discorso del "Lingotto?).

Una Lombardia rossocrociata?

E' partita una petizione online che si prefigge l'obiettivo di raccogliere 500mila firme per chiedere al governo italiano di indire un referendum per l'annessione della Lombardia alla Svizzera. Un'iniziativa che ha fatto seguito alle recenti dichiarazioni di Ueli Maurer, ministro della Difesa svizzero, che ha affermato che per i suoi connazionali «annettere la Lombardia non sarebbe un problema, dato che rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro Paese». Non sappiamo se gli autori della petizione raggiungeranno la quota di firme prefissa. Possiamo solo dire che un referendum di questo genere appare improponibile, e che comunque, seppure online, i ticinesi su questa soluzione si sono già espressi, ma negativamente.

mercoledì 28 marzo 2012

La Fornero e gli "elsodati"

Chissà se da ragazzina, durante la sua brillante carriera scolastica, Elsa Fornero veniva premiata con delle caramelle. Di certo, come lei ha dichiarato a "Report", non ha assolutamente intenzione di distribuirne agli italiani, anzi...
Al di là della riforma del lavoro che prevede la contestata modifica dell'articolo 18, alla Fornero va attribuita anche la riforma delle pensioni, che ha allungato la vita lavorativa degli italiani e ha messo molti di loro in una situazione drammatica. Stiamo parlando dei cosiddetti esodati, ovvero lavoratori dipendenti incentivati negli anni passati a lasciare il posto di lavoro, tramite trattative e licenziamenti concordati, ma che con le nuove norme non possono più andare in pensione, rimanendo però anche senza il posto di lavoro.
350.000 persone (e non 50.000 come aveva calcolato il governo) rischiano così di rimanere senza reddito fino ad una decina di anni. Provvedere sarà davvero dura: il ministro Fornero parla di un sussidio da parte dello Stato, ma non si sa quale sarà l'importo e non si sa per quanti anni. La sensazione, purtroppo, è che sarà un boccone molto amaro e che a piangere stavolta non sarà Elsa, ma gli "elsodati".

Salviamo le famiglie

La crisi economica non colpisce solo le imprese: a fallire sono anche le famiglie. Il 27,7% delle famiglie italiane è infatti indebitato: un "rosso" che la Banca d'Italia stima in 43 mila e 792 euro, di media, e che può portare, per chi è alla disperazione, al ricorso agli usurai.
Per questo il governo sta per mettere in atto un piano salva-famiglie: un Disegno di legge che prevede il fallimento individuale e offre, attraverso un percorso guidato e vigilato da un giudice, una "seconda chance a chi va in rosso".

Raffaele Cattaneo sbarca a Malpensa

Direttamente dalla Luna, dove ha vissuto in questi ultimi a quanto pare, visto che si è accorto adesso che una della cause del declino di Malpensa è la vicinanza dell'aeroporto di Linate. Insomma, quello che Bersani e i governi di centrosinistra fin dall'inizio avevano già intuito.
Cattaneo quindi chiede al sindaco Pisapia "una scelta impopolare", ovvero di ridimensionare Linate e «dimostrare se ha davvero a cuore lo sviluppo del territorio o se preferisce "lisciare" la pancia dei milanesi pagando un prezzo altissimo come la sconfitta dell'aeroporto di Malpensa». Tutto giusto, ma chissà perché questo appello non è mai stato rivolto così accoratamente alla Moratti. Tenendo poi conto che qualche anno fa Formigoni (presidente della giunta di cui fa parte Cattaneo) era contrario al ridimensionamento di Linate.
D'altra parte se nelle vesti di assessore regionale alle infrastrutture, le sue iniziative per Malpensa (il Malpensa-Express e il Frecciarossa) sono state dei flop incredibili, e che Varese (il capoluogo di Provincia) non ha ancora un collegamento diretto con l'aeroporto, c'è da pensare che forse non è SOLO Linate il problema per la mancata crescita di Malpensa.
E' PROPRIO ORA DI CAMBIARE.

martedì 27 marzo 2012

Una direzione univoca, un consenso unanime

Si è tenuta ieri riunione della Direzione nazionale del PD. Molti i temi dibattuti: Europa, mercato del lavoro (in particolare la modifica all'articolo 18 proposto dal governo), riforme istituzionali. Alla fine, la relazione del segretario Bersani ha raccolto il consenso di tutta la Direzione nazionale.
Il Partito mostra così di essere compatto e deciso a seguire una linea unica: sostegno al governo Monti, ma impegno a discutere in Parlamento e correggere le lacune presenti nella riforma del lavoro. Si è parlato anche di legge elettorale e primarie per la selezione dei candidati alle politiche, che Dario Franceschini (dopo casi come quelli di Napoli e Palermo) vede molto rischiose, e che necessiterebbero quindi di nuove regole per offrire ulteriore trasparenza.
Qui la sintesi della relazione di Pier Luigi Bersani e qui alcuni interventi.

Licenziare come in Europa

Il vedanese Pierangelo Albini (direttore delle relazioni industriali, sicurezza e affari sociali di Confindustria), nel suo intervento all’assemblea delle imprese meccaniche e siderurgiche, che si è tenuta alle Ville Ponti di Varese, parlando della riforma del lavoro e dell'articolo 18, ha dichiarato che ciò che Confindustria chiede è una disciplina dei licenziamenti che ci avvicini di più all’Europa.
Ecco, allora sarà utile sapere che il modello proposto da Monti-Fornero si distacca nettamente dal progetto di riforma del mercato del lavoro messo a punto dalla Commissione europea. Innanzitutto la riforma vale solo per i nuovi assunti. Poi si parte da un "contratto unico di lavoro" (sulla base della proposta Boeri-Garibaldi). E infine, il reintegro non viene escluso nemmeno a seguito di licenziamento per motivi economici, nel caso il giudice ritenga immotivata la decisione presa dall'azienda.
Comunque, preferiremmo in ogni caso sentire parlare di formule per dare occupazione, piuttosto che di meccanismi per tagliarla.

E vado all'estero

A proposito di chi porta i soldi all'estero.

Pronti o via

"Se il Paese non è pronto il governo potrebbe lasciare, non tireremo a campare". Così ieri Mario Monti durante la visita in Corea del Sud.
Forse però sarebbe da chiarire se è pronto questo governo per guidare l'Italia, visto che fino ad oggi i sacrifici sono stati imposti sempre ai soliti, le misure per la crescita non arrivano e argomenti come riforma della giustizia e della Rai sono dei veri e propri tabù (altro che articolo 18!). Per non parlare poi di una manifesta indisponibilità al dialogo emersa di recente.
E quanto al tirare a campare, è un problema che purtroppo già da qualche tempo riguarda buona parte delle famiglie e delle imprese (in particolare piccole e medie).
Presidente Monti, si rimetta in pista.

Sola e abbandonata

3 anni fa un fiume di acqua e fango distrusse l'albergo di Alexandra Bacchetta. Danni ingenti di oltre un milione di euro per quella che era l'attività della sua famiglia.
Nonostante le promesse, i rimborsi dallo Stato però non sono mai arrivati. Così l'imprenditrice varesina ha deciso di incatenarsi per protesta di fronte alla Prefettura, iniziando uno sciopero della fame.
Come sottolinea Fabrizio Mirabelli, capogruppo PD in consiglio comunale a Varese, “all'epoca il governo in carica era quello Berlusconi. Maroni, ministro degli Interni, garantì che i rimborsi sarebbero arrivati. Il sindaco Fontana sostenne, per mesi, che le risorse erano nella Finanziaria. Ma a fronte di 20 milioni di euro di danni privati arrivarono 0 euro, mentre per i danni pubblici arrivò solo 1 milione di euro. Il governo Berlusconi e il sindaco Fontana hanno quindi abbandonato 423 famiglie e imprese danneggiate dall'alluvione del 2009 e, a tre anni di distanza, i risultati, purtroppo, sono questi drammi personali: persone costrette a fare lo sciopero della fame per richiamare agli impegni presi”.

Cosa c'è sotto il petrolio

La Procura di Varese, accogliendo un esposto del Codacons, ha avviato un'indagine per appurare se gli aumenti a catena che si stanno verificando sul prezzo della benzina siano giustificati o meno, ovvero se non siano oggetto di azioni speculative da parte delle compagnie petrolifere.
Non possiamo sapere a quali conclusioni giungeranno i magistrati, ma se si va a guardare in profondità a quelli che sono i meccanismi dell'andamento del prezzo del petrolio, si scopre che vi sono esigenze ed equilibri legati alla stabilità politica dei Paesi produttori, che dall'oro nero traggono la quasi totalità delle risorse per coprire le spese di copertura del welfare.
Ma anche gli Stati che acquistano il greggio (come l'Italia) possono ricavare dalla tassazione dei carburanti (che va ad incidere non poco sul prezzo finale) un'entrata finanziaria in grado di coprire buona parte della spesa pubblica.

lunedì 26 marzo 2012

Quello attento al web

Berlusconi perde Mediaset(.com).
Capito perché in Italia non c'è ancora la banda larga?

State zitti per favore!

Il governo Monti ha dovuto adottare dei provvedimenti impopolari. L'ultimo di questi è legato alla riforma del lavoro, con la proposta di modifica dell'articolo 18.
Il PD chiede di rivedere il testo e si dichiara pronto a impegnarsi in Aula perché questo avvenga, ma anche Pdl e Lega annunciano battaglia, con forti critiche al governo.
Ecco, come ha ricordato anche Monti a Maroni al Forum di Cernobbio, "il governo precedente ha responsabilità enormemente maggiori di quelle dell'attuale, per avere sottovalutato e negato la crisi". Quindi è meglio che stiano zitti: non si possono certo permettere di criticare nessuno, visto che "se siamo arrivati sull'orlo del baratro la responsabilità è delle politiche delle destre e anche di un pezzo di classe dirigente che ha fatto finta di credere che le cose andassero bene".
Ricordiamocelo bene.

Sostiene Polillo

Il sottosegretario all'economia Gianfranco Polillo (nella foto), che compare spesso nelle trasmissioni TV (e non capiamo il perché), stamattina è stato protagonista di una gaffe: citando il titolo di un famoso romanzo di Antonio Tabucchi, il grande scrittore morto ieri a Lisbona, si è sbagliato e ha parlato di “Diceva Pereira” invece che di “Sostiene Pereira”.
Ma Polillo di recente ha detto castronerie ancor più gravi: dal "Berlusconi responsabile al Quirinale" alle "povere banche danneggiate per i conti correnti dei pensionati".

Le Irpef di marzo

Altro che "idi di marzo"! Domani, data 27 marzo, giorno di paga per dipendenti e pensionati, sarà per loro una bella pugnalata, visto che con l'aumento delle addizionali regionali e comunali, troveranno lo stipendio molto più "leggero".
Il Caf-Cisl nazionale ha calcolato che i prelievi andranno dai 51 euro per un salario da 1.200 euro mese ai 137 per uno stipendio da 3.200 euro per l'Irpef Regionale. Pagheranno invece 73 euro i contribuenti con 1.700 euro di stipendio e 94 euro quelli che con una busta paga mensile di 2.200 euro.
Un salasso che aumenterà quando entreranno in vigore Imu e Iva al 23%. Intanto, non viene introdotta la patrimoniale per "veti" del Pdl, e non si tagliano da subito i vitalizi dei parlamentari, perché "non si possono toccare i diritti acquisiti".

Il candidato "double face"

Lo squallido teatrino della politica offre anche spettacoli che vedono lo stesso candidato correre contemporaneamente con forze politiche diverse (se non opposte).

Meno sacchi rifiutati da Coinger?

Dopo le polemiche e le proteste dei giorni scorsi (anche nel nostro comune) per i sacchi viola non ritirati, Coinger ha riunito i sindaci dei 24 comuni aderenti al consorzio. Dall'incontro è stato deciso di adottare maggiore flessibilità nel controllo dei sacchi e nel contempo di fornire ulteriore informazione ai cittadini. Il piano di comunicazione è già partito, con la distribuzione di un volantino stilato con indicazioni dettagliate. Ora vedremo se seguirà maggiore tolleranza da parte degli operatori Coinger. In ogni caso, il nostro appello va innanzitutti ai cittadini, che devono prestare la dovuta attenzione nella selezione dei rifiuti. E in caso di dubbi, rivolgersi all'ufficio tecnico del Comune (tel. 0332-867790 o castellini@comune.vedano-olona.va.it) oppure a Coinger (numero verde 800 359595). E sollecitiamo sempre l'amministrazione a trovare soluzioni per i rifiuti speciali, in modo da alleviare i vedanesi dai persistenti disagi. E se proprio avessero difficoltà, perché non riconvocare il gruppo di lavoro? Dopo tutto da quegli incontri erano uscite proposte interessanti, tanto che alcune di queste erano state poi messe in atto con risultati soddisfacenti.

domenica 25 marzo 2012

Articolo 18 made in Germany

Il vero "modello tedesco" del lavoro è questo descritto dal sindacalista della IG Metall, l'organizzazione dei metalmeccanici tedeschi che corrisponde all'italiana Fiom e che fece respingere l'offerta di acquisto della Opel da parte di Fiat (in Germania la ricetta Marchionne non convinse proprio).
Come risulta evidente, non c'entra proprio nulla con la riforma proposta dal governo dei "tecnici".
Prima di parlare di modelli, sarebbe il caso di informarsi, evitando di fornire false indicazioni agli italiani.

Il film della lottizzazione Rai

Va in onda stasera e domani sera su Rai1 "Barbarossa", il film-flop della Lega: costato oltre 6 milioni di euro (soldi pubblici, versati dai cittadini), è stato un vero disastro al botteghino, con sale del cinema deserte. Un lavoro senza alcuna velleità artistica e con nessun fondamento storico: si potrebbe definire tranquillamente una "cagata pazzesca".
Questo comunque è il risultato, se non l'emblema, di cosa è diventata la Rai gestita e lottizzata dai partiti: un'azienda in pieno dissesto economico (grazie anche a sprechi e clientelismo), che ha perso buona parte della sua qualità. Una strategia ancora più accentuata negli ultimi 10 anni dai governi di centrodestra, anche per favorire le reti di Berlusconi.
Occorre quindi al più presto una riforma della Rai, per sganciarla dai politici e perché riprenda la sua fuzione di "servizio pubblico", fornendo cultura e informazione LIBERA ai cittadini. E soprattutto per evitare che la TV nazionale faccia la fine di "Telepadania".
(nella foto: il fotogramma di "Barbarossa" in cui compare Umberto Bossi nelle vesti di "un nobile lombardo". Bah...)

sabato 24 marzo 2012

Il bene comune del PD

E' l'Italia. E del bene dell'Italia si è parlato negli ultimi 2 giorni a Genova, all'Assemblea Nazionale degli Amministratori locali PD (qui e qui le sintesi degli interventi), a cui ha partecipato anche il segretario Pier Luigi Bersani, che ha ribadito una volta di più che: "noi siamo con gli italiani".

GiulietTosi e Rutelleo

Altro che Montecchi e Capuleti! A Verona è sbocciato un amore assolutamente impensabile: Francesco Rutelli ha annunciato in una conferenza stampa che il suo partito (l'Api) sosterrà la candidatura del sindaco uscente Flavio Tosi (Lega) alle prossime elezioni amministrative. Al cuor non si comanda, ma all'opportunismo politico sì.

L'ABIura

Dopo il vergognoso teatrino dei vertici dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana) che avevano annunciato le dimissioni per protesta contro la norma del decreto liberalizzazioni che cancellava le commissioni sugli affidamenti, il governo (e il Parlamento tutto, compreso il PD che aveva presentato l'emendamento in questione), fa dietrofront. Povere banche! Perché prendersela con loro? Dopo tutto sono le più care e le meno trasparenti in Europa.
Ci sono lavoratori, famiglie, piccole imprese e pensionati su cui il governo può rifarsi; lobbies e potenti meglio non disturbarli.

venerdì 23 marzo 2012

Di nuovo Prossima Italia

Prossima Italia, il movimento guidato da Pippo Civati, si ritrova domani a Milano, a partire dalle ore 10.00 al Circolo Arci Bellezza (via Giovanni Bellezza 16), per "dare il via alla campagna elettorale per le elezioni politiche del 2013 e iniziare il percorso che porterà al prossimo congresso del Partito Democratico, previsto per la seconda metà dello stesso anno". Qui la diretta.

Le posizioni del PD sul lavoro

Sono proprio tante, come si evince dall'immagine che vedete. E qui potete anche avere una carrellata delle diverse opinioni. Poi, stasera, alle 21.00 al collegio De Filippi in via Brambilla 15 a Varese, potete sentire il senatore Paolo Nerozzi esprimersi direttamente sull'argomento, mentre oggi, dalle 9.30 alle 13.00, a palazzo Pirelli a Milano, ci sarà un incontro sul welfare integrativo e la contrattazione di secondo livello organizzato dal PD Lombardia.

Perché sia una bella storia

Primo Congresso nazionale dei Giovani Democratici, dal 23 al 25 marzo a Siena: tocca a loro cambiare la storia. E il futuro.

Povero ceto medio

La crisi sta cancellando il ceto medio: impiegati, liberi professionisti, lavoratori dei quadri è facile trovarli in fila alle mense della Caritas. Perdita del lavoro o separazione matrimoniale sono tra le cause principali.

Il governo Monti licenzia l'articolo 18

"In piena recessione è evidente il rischio di una spaccatura sociale del paese che può alimentare pericolose derive anche di natura eversiva. Con il solo indennizzo per il lavoratore licenziato ingiustamente passerebbe  un messaggio assai negativo quello che con un po' di denaro si ha la libertà di togliere illegittimamente il futuro alle persone".
"Il lavoratore non è una merce. Non lo si può trattare come un prodotto da dismettere, da eliminare per motivi di bilancio. Ed è sSbagliato escludere la Cgil, quasi che il primo sindacato italiano per numero di iscritti non sia una cosa preziosa per una riforma del lavoro".
Per commentare la riforma del lavoro voluta (anzi, imposta) dal governo, ho scelto le opinioni non di politici o sindacalisti, ma rispettivamente di Enzo Letizia, segretario nazionale dell'associazione funzionari di polizia, e di monsignor Giancarlo Bregantini, capo-commissione Cei per il Lavoro.
Questo per fare intendere che i dubbi sono piuttosto generalizzati, e li hanno anche eminenti economisti.
Certo, nella riforma sono contenute novità positive in particolare quando si parla di riduzione della flessibilità in entrata, però, sinceramente, toccare adesso l'articolo 18 era davvero necessario? Soprattutto in un momento come questo in Italia, in piena recessione e con un'alta disoccupazione giovanile. E poi, la cosa ancora più sconcertante, è che si è voluto prendere come riferimento i modelli tedesco e/o scandinavo sulla questione licenziamenti ma senza la copertura di ammortizzatori sociali che questi sistemi garantiscono. Per dirla come Bersani "bisognava affrontarla alla tedesca, non alla americana", con il rischio che anziché la "paccata" promessa dalla Fornero, i lavoratori possono ritrovarsi un "pacco".
Ora si tenterà di correggere la norma in Parlamento: il governo non sembra avere questa intenzione, ma non sono solo PD e Cgil a chiederlo, visto che anche Cisl e altre componenti del mercato del lavoro si sono unite ale voci di dissenso. Speriamo perciò che ad essere flessibile sia alla fine proprio Monti.
Intanto la decantata crescita non si vede affatto: attenzione, perché andando avanti (o per meglio dire, indietro) di questo passo, le prossime lacrime del governo potrebbero essere di coccodrillo.

giovedì 22 marzo 2012

Posto fisso? Raccomandati a Dio

La Chiesa spagnola fa ricorso alla crisi economica per combattere quella spirituale: lanciata in Rete una campagna per stimolare nuove vocazioni.

Più lavoro, meno finanza

"Il vero conflitto è tra rendite e impresa, e non tra imprenditori e lavoratori". Nella serata di martedì 20 marzo, davanti ad una sala gremita in Villa Aliverti (vedi foto), il professor Luigino Bruni ha sintetizzato così l'attuale situazione economica e la crisi che stiamo vivendo.
Secondo l'economista della Bicocca il lavoro deve tornare al centro del mercato (come investimento e non come costo o, peggio, merce) e anche del nostro vivere: "Con il lavoro noi diciamo a noi stessi e al mondo non solo che 'cosa' facciamo, ma 'chi' siamo. Ecco perché quando si lavora male si vive male, perché un lavoro mal fatto è la vita che va in malora".
Nella sua analisi anche una critica verso alcune scelte dell'attuale governo: meglio, a suo parere, la patrimoniale che non l'innalzamento dell'IVA, mentre la discussione sull'articolo 18 è un falso problema perché "si compie il grave errore di leggere l’oggi con categorie vecchie di qualche decennio, e quindi perdere un’ottima occasione (la crisi) per ri-focalizzare i grandi temi dell’economia e del lavoro nella nostra società" e che non è affatto detto che "se fai uscire dalla cittadella fortificata chi è garantito, chi invece è fuori vi riesca poi ad entrare".
Un giudizio poi anche sul mondo dell'impresa, che "soffre non perché non riesce a licenziare i lavoratori fannulloni, ma per un’eccessiva, abnorme tassazione del lavoro che rende troppo costoso assumere e mantenere i lavoratori, e anche perché l’impresa capitalistica non ha investito nel lavoro, ma nelle rendite finanziarie". Una tendenza, quest'ultima, in netto contrasto con la storia del mercato del nostro Paese: "L’Italia ha una vocazione comunitaria e territoriale: il lavoro è stato sempre visto all’interno di un patto sociale più ampio, nel quale l’impresa non vive in una 'zona industriale' lontana e immune dalla 'città', ma è un luogo del vivere, che ospita le stesse virtù e gli stessi vizi della società intera". E per questo "le imprese che vivono sui territori, e che non sono predatori ma abitanti dei luoghi, sanno molto bene che i lavoratori sono il loro primo capitale, e che se non investono nel lavoro l’impresa non cresce e involve".
L'auspicio conclusivo è stato per "un nuovo patto sociale che sostiene la dialettica dei contratti", perché senza questo "non si esce da questa crisi, o se ne esce male".
Sono anche intervenuti, con interessanti testimonianze, Sandro Di Gregorio, coordinatore territoriale di Banca Etica, Luca Colombo, un rappresentante del DES e dei Gruppi di Acquisto Solidale locali, Tommaso Valle, presidente di Vie-Varese in Europa, Libero Donati, amministratore delegato della Vht, (Varese Hoisting Technology), azienda metalmeccanica di Bodio Lomnago e infine un altro imprenditore, Giorgio Bombelli, titolare di BBL di Castiglione Olona.

OzoNord

Secondo il rapporto annuale 2011 della European Environment Agency sull’inquinamento atmosferico dovuto all’ozono, l’Italia risulta essere il Paese con il maggior numero di giorni oltre il limite considerato pericoloso, e il problema colpisce principalmente il Nord Italia: la regione più inquinata d’ozono d’Europa.

P.S. a proposito di ambiente: oggi è la giornata mondiale dell'acqua! Consigliamo la lettura di questo interessante dossier del "Corriere".

Un golpe contro la Rete

"La quotazione delle azioni del Governo dei professori - già bassa per la scarsa attenzione sin qui dimostrata ai temi dell'innovazione - precipita ai minimi storici, facendo, forse, persino rimpiangere il Governo del tele-potere che non si era spinto a tanto: un Esecutivo che si precipita a legittimare un'azione illegittima di un'Autorità semi-indipendente nella piena consapevolezza che, così facendo, sottrae per sempre la materia della libertà di informazione online al dibattito parlamentare.
Siamo al golpe contro la Rete.
Siamo agli interessi economici di pochi che riescono ad appropriarsi dei centri di produzione normativa dello Stato ed ad usarli a loro uso e consumo quasi che gli appartenessero e che si trattasse degli uffici legali delle proprie aziende
".
Così Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione, sull'eventuale disegno di legge per dare ad Agcom il potere di regolamentare il diritto d'autore su internet.
Speriamo bene, altrimenti rischiamo di passare dall'agenda alla tragedia digitale...

mercoledì 21 marzo 2012

Se l'è cercata anche lui

In un'intervista TV Giulio Andreotti, riferendosi all'assassinio di Giorgio Ambrosoli, dichiarò: «Ambrosoli? Se l'andava cercando».
Oggi, in occasione della celebrazione della "Giornata regionale dell'impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime", istituita dal consiglio regionale della Lombardia, viene ricordato appunto Giorgio Ambrosoli.
Ma dalla cerimonia è stato escluso suo figlio Umberto. Motivazione: un'intervista in cui criticava la giunta Formigoni per le ultime inchieste giudiziarie. Insomma, fosse così, sembrerebbe proprio che, come papà Giorgio, anche Umberto Ambrosoli se la sia andata a cercare.
(nella foto: la copertina del libro di Umberto Ambrosoli su suo padre)

Il PD scopre le carte contro il gioco d'azzardo

Ormai il gioco d'azzardo, oltre che una pericolosa piaga sociale, è diventata anche una vera e propria patologia.
Per questo il PD Lombardo presenta una proposta di legge per regolamentazione del settore e la prevenzione e il trattamento delle ludopatie.
Se ne parla oggi dalle 17.00 in diretta web. Partecipate, perché è importante per vincere.

Tutti insieme contro il razzismo

Oggi giornata mondiale contro il razzismo. L'Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei ministri, con il patrocinio di Unhcr (Agenzia Onu per i Rifugiati) organizza la prima “Catena Umana” nazionale per dire No a tutti i razzismi.
Alle ore 10.30 in punto, nelle 35 città che hanno aderito all’iniziativa, un variegato popolo anti-razzista fatto di studenti, insegnanti, volontari dell'associazionismo, comunità straniere, cittadine e cittadini si prenderanno per mano e circonderanno i luoghi-simbolo della cultura italiana, per manifestare pubblicamente il rifiuto del razzismo e della xenofobia.
Un gesto simbolico di grande significato, proprio a pochi giorni dal terribile atto criminale di Tolosa.

Non ci prendere per pirla!

Formigoni dà del pirla a un consigliere Idv che lo aveva accusato di non aver mai lavorato. E fa diramare una nota dal proprio ufficio portavoce, con l'elenco dei lavori svolti: "insegnante di storia e di filosofia nei licei classici (anche prima della laurea, per mantenersi all'università), insegnante di italiano al liceo scientifico e all'istituto tecnico, assistente universitario, giornalista in varie testate (con stage a Epoca e alla redazione parigina della France Press), ricercatore presso alcuni istituti post-universitari".
Si dovrebbe anche rendere noto che il presidente "illegittimo" della Lombardia è in pensione dall'età di 48 anni. E comunque, gradiremmo maggiori delucidazioni su altre "attività" che vedono coinvolto Formigoni.
E' ora di cambiare in Lombardia: al voto subito!

Bravo merlo!

Guido Podestà, presidente Pdl della Provincia di Milano, "cinguetta" su twitter, e fa una pessima figura.

E questi vogliono guidare la Rai

Fallisce "Telepadania", la tv di quelli che rivendicano la presidenza della Rai. Il conto di "Telepadania", ovviamente, lo pagano gli italiani. Alla faccia di "Roma ladrona".

martedì 20 marzo 2012

Tutti al lavoro!

Per la riforma, ma non si producono risultati. Comunque è piuttosto paradossale, in tempi di crisi, pensare di creare occupazione rendendo più facili i licenziamenti. Forse sarebbe il caso piuttosto di puntare a far sì che la gente il lavoro non lo perda. Ma anche io non sono un tecnico... Chissà il professor Luigino Bruni che ne pensa a riguardo. Glielo chiediamo stasera?

Scuola di vita prima che scuola di calcio

Attualmente il Barcellona è considerata la squadra di calcio più forte al mondo, e quasi tutti i suoi titolari provengono dal vivaio. Il club catalano investe molto nell'organizzazione delle proprie squadre giovanili, e anche lì ottiene risultati straordinari. Ma non è solo una questione di allenamenti, tecnica e tattica: "Nella «Masia» (l'accademia di calcio dove si allenano i giovanissimi atleti -dai 9 anni in su-) le giornate sono scandite da orari precisi: sveglia alle 7, colazione, dalle 8 alle 13.30 tutti a scuola. Poi pranzo (l'alimentazione è seguita con occhio di riguardo), riposo, compiti e studio. Gli allenamenti, sugli 11 campi della Ciudad Deportiva (5 in erba, gli altri in sintetico), vanno in scena dalle 19 alle 21, prima di cena. Alle 23 tutti a dormire. Alcool bandito, niente telefonini a tavola, e fino ai 18 anni niente piercing, tatuaggi e capelli tinti. Regole che un giorno porteranno molti di loro a indossare la maglia blaugrana davanti ai 100mila spettatori del Camp Nou".
(nella foto: Lionel Messi, fuoriclasse del Barcellona)

Vietato ai minori

Esce in Italia "17 ragazze": un film, tratto da una storia vera, che racconta di 17 giovani studentesse di un liceo che decidono di fare un figlio tutte insieme.
In Italia la commissione di censura ha deciso di vietarlo ai minori di 14 anni.
Sarcastico e duro il commento di una delle autrici: "E' un atteggiamento che mi sorprende, in un Paese il cui ex premier per il compleanno si è 'regalato' una minorenne".
Ecco, ricordiamoci sempre come siamo visti all'estero, grazie al fallito governo Berlusconi-Bossi.

Un nuovo modello di azienda

Nasce una nuova azienda in provincia di Varese. Ma la notizia non è questa, bensì il modello di partecipazione a questa impresa: 40 soci, tra cui piccole imprese (aziende locali che, unendosi, si concentreranno su volumi di fabbricazione dei componenti elettromeccanici) e privati. Le quote delle società sono tutte al 5%, ed il 20% è riservato ai dipendenti. Un progetto talmente innovativo e concreto, che ha persuaso anche le banche a partecipare. Una case-history che si basa su competenza, lavoro e passione, e potrebbe fare scuola non solo a Varese, ma anche in tutta Italia, e dare il via a "nuovi modelli di economia": argomento di cui parleremo stasera alle ore 21.00 a Vedano Olona.

lunedì 19 marzo 2012

Tasse: dalla black list al bollino blu

120 miliardi di evasione sono una vera e propria emergenza, nonché un danno enorme per il Paese. La lotta all'evasione rischia però di dare vita a iniziative esclusivamente vessatorie, come controlli esagerati sulla trasparenza o l'aumento della pressione fiscale, che finiscono immancabilmente per colpire anche chi le tasse le ha sempre pagate.
Per questo, oltre a pensare a liste nere di evasori sorpresi a non emettere scontrini o fatture, è giusto anche ipotizzare riconoscimenti a chi compie il proprio dovere.
Tra l'altro, quella del "bollino blu" è un'idea che era stata proposta mesi fa (quando ancora non se ne parlava) in Consiglio comunale a Vedano Olona dal gruppo Progetto Popolare.

Fuori i gay!

Andrea ne parla come "il territorio più intollerante del mondo". E gli atti di violenza accaduti l'altra notte in provincia di Varese a danno di un gruppo di ragazzi omosessuali da parte dei buttafuori di una discoteca, in effetti sono davvero un brutto episodio che purtroppo porta alle cronache la nostra provincia.
Il fatto però è che le discriminazioni e le violenze contro gli omosessuali sono in continuo aumento in tutta Italia: una conseguenza della mancanza di una legge contro l'omofobia, vigente in tutti i Paesi civili d'Europa, ma continuamente affossata in Italia.

Ormai non fa neanche più notizia

Un altro assessore della giunta Formigoni indagato: stavolta è il turno del fratello di Ignazio La Russa. E' proprio ora di cambiare.

Il debito degli italiani

E' un macigno di 32.000 euro a testa (neonati compresi): è quanto risulta dal calcolo fatto da Adusbef e Federconsumatori nel rapporto tra popolazione e debito pubblico, arrivato nel gennaio 2012 alla cifra record di 1.935,829 miliardi di euro, con un aumento di ben 59,912 miliardi nel giro di un anno. E questo nonostante tutti i tagli ai servizi (scuola, sanità e trasporti), le tasse (su lavoro e energia), il blocco di pensioni e stipendi (dei lavoratori dipendenti).
Visti i risultati, chissà che magari "i tecnici" non capiscano che i problemi fino ad ora sono stati affrontati dal verso sbagliato...

La Lega continua a raccontare favole

La favola di "cappuccetto padano" per tornare a parlare della vecchia storia di "Roma ladrona".
Poi si scopre che il bilancio della Lega regge grazie proprio ai soldi che arrivano da Roma (e ricordiamoci oltretutto che fino a ieri i leghisti erano al governo: il fallito Berlusconi-Bossi).

domenica 18 marzo 2012

Verso un'Europa nuova e alternativa

L'intervento di Pier Luigi Bersani all’iniziativa "Un nuovo Rinascimento per l'Europa" organizzata a Parigi dai democratici e dai progressisti europei, per elaborare insieme una nuova visione politica comune, alternativa a quella della destra e segnare il percorso che accompagnerà per i prossimi 18 mesi le campagne elettorali di Francia, Germania e Italia.

Dai mariuoli ai balordi

Ieri la colpa era di "un mariuolo", oggi di "un balordo".
Ma abbiamo "sentore" (e timore) che l'esito alla fine sia lo stesso.

Gayssazione

Storica sentenza della Corte di Cassazione sulle coppie omosessuali: devono poter avere "un trattamento omogeneo a quello assicurato ai coniugati".

sabato 17 marzo 2012

I GD pronti alla sfida

L'Italia è anche un'altra, la gente lo grida: i ragazzi sono pronti per vincere la sfida”: è lo slogan del Congresso regionale dei Giovani Democratici della Lombardia, che si svolgerà domani, domenica 18 marzo dalle ore 9.45, al Teatro della Cooperativa in via Hermada, 8 – Milano.
(qui la pagina Facebook dell'evento)

Paghe e diritti: lo spread Fiat-Volkswagen

Intervista doppia a Franco Garippo, operaio del consiglio di fabbrica dello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, e a Nina Leone, operaia in cassa integrazione di Fiat-Mirafiori, Torino.

Emergenza corruzione

Da mettersi le mani nei capelli!
Alla Regione Lombardia nuove accuse a Lega e Pdl dall'architetto indagato.
Emiliano, il sindaco barese del PD: "Non lascio per un po' di pesce".
Rutelli, leader Api, attacca l'inchiesta dell'Espresso e querela l'ex tesoriere Lusi.
In Emilia indagine sul governatore Errani (PD), in Toscana invece indagati per corruzione un ex assessore PD e Gamberale.
Siamo in piena emergenza: occorrono al più presto un ricambio totale della classe dirigente (politica e imprenditoriale) e una legge seria con norme più severe per i reati di corruzione.

venerdì 16 marzo 2012

Che piazza sarà?

Domani sarà aperta presso Villa Aliverti l'esposizione dei progetti presentati per il concorso per la riqualifica di piazza San Maurizio. Nel caso non aveste tempo od occasione per andare in Villa Aliverti, vi segnaliamo che qui potete vedere online il progetto vincitore (presentato dall'architetto Cesare Ventura, che si è aggiudicato il 1° premio di 3.000 euro -nell'immagine: il prospetto della veduta da via Matteotti-).
L'amministrazione, oltre ad invitare a visionare i progetti, chiede alla cittadinanza di esprimere un parere: mah, forse era il caso di farlo prima, se si voleva una scelta partecipata. A meno che sia ancora possibile, seguendo le opinioni dei cittadini, intervenire sull'evoluzione del progetto finale.
Comunque, oltre a quello della piazza, ci attendiamo anche un rilancio di via Matteotti: giusto per non fare una scarpa e una ciabatta.