E' stato un confronto senza troppi acuti, seguito da circa mezzo milione di spettatori solo sul web, che hanno assistito per un'ora e mezza ad un dibattito in cui si sono confrontate idee e visioni del PD presente e futuro.
Alcune differenze emerse, anche in maniera evidente:
- sui toni da tenere nei confronti del governo (più pragmatico Bersani, che parla di opposizione costruttiva per evitare l'antiberlusconismo: «il più grande anti berlusconiano è chi lo manda a casa»)
- sull’innalzamento dell’età pensionabile (più propenso alla riforma Franceschini)
- sulle future alleanze (Bersani vuole che il PD si rivolga a tutto l'arco del centrosinistra, riaprire il cantiere dell'Ulivo; Franceschini pensa a una coalizione decisa «attorno a un programma di cose da fare», evitando di «buttare dentro un calderone tutti quelli che ci stanno»; infine Marino guarda a ambientalisti, radicali e Idv, ed ha il progetto di attrarre le forze di sinistra che si sono allontanate per «riportare a casa 4 milioni di elettori persi»).
Sull'esito finale delle primarie, Franceschini e Bersani concordano sul fatto che chi vince le primarie diventa segretario, mentre Marino ha ancora detto no a questa intesa («Le regole non si cambiano in corsa: non voglio essere l'ago della bilancia, corro solo per le mie idee»).
Si parla di un altro confronto TV, forse sulla RAI.
Qui trovate l'intero dibattito, mentre qui trovate una sintesi.
sabato 17 ottobre 2009
PD: congress in progress (15). I candidati reggono il confronto
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Congresso Nazionale 2009