Giuseppe Adamoli aveva denunciato il problema della scarsa rappresentanza femminile nelle istituzioni, ritenendo giustamente necessaria una nuova legge elettorale per garantire un più giusto equilibrio di uomini e donne.
Ma la situazione delle quote rosa non è migliore nemmeno nel mondo del lavoro: al convegno “La donna nel mondo del lavoro: vincoli, opportunità e prospettive” che si è tenuto al Centro Congressi Ville Ponti di Varese, è emerso che in Italia «nove manager su dieci sono uomini».
Un controsenso, se si pensa che presidente della Confindustria è proprio una donna!
Una situazione che va senz'altro cambiata: se non si impiegano le donne, si riduce per definizione il pool di risorse e di talento a cui ogni paese può attingere per il proprio sviluppo.
E prova ne è che nelle nazioni scandinave (Norvegia per prima) dove le quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende vengono pretese per legge, la presenza di donne manager ha prodotto risultati di efficienza e di fatturato superiori al passato.