martedì 13 ottobre 2009

Il governo e la propensione alle prepensioni

E mentre Mario Draghi, Presidente della Banca d'Italia (nella foto), intima che «Bisogna aumentare l'età media effettiva di pensionamento», poiché il tasso di copertura assicurato in Italia dal pilastro pubblico ai futuro pensionati «sarà più basso, a parità di età di pensionamento, di quello che il sistema ha garantito finora» (in perfetta sintonia con la UE che da tempo ci invita ad una riforma), la maggioranza, con un emendamento proposto dal senatore Pdl Giuseppe Valditara, medita l’abbuono di 2 anni di contributi figurativi da accordare ai docenti alle soglie della pensione.
Tutto questo per favorire, al termine dell'anno scolastico, il pensionamento anticipato di un buon numero di insegnanti di ruolo, liberando così posti ed evitando che anche nel 2010 ci siano diverse migliaia di precari disoccupati.
Soluzione perfetta? No: come detto il sistema previdenziale è già in forte squilibrio, e l'età andrebbe allungata. Inoltre, così si ridurrà la spesa per l’istruzione, ma aumentando la spesa previdenziale non ci sarà comunque la tenuta dei conti pubblici (già a livelli record).
Insomma, la coperta è corta, e quindi tirarla da una parte o dall'altra non risolve di certo i problemi. Solo adeguate riforme possono farlo, e se non per il presente, almeno per il futuro. Altrimenti tra 10 o 20 anni ci troveremo in condizioni peggiori.