E' passata l'aberrante legge sullo scudo fiscale. Capiamo che le risorse sono poche e bisogna recuperare soldi, che poi (forse) potranno essere investiti nelle imprese, nella scuola, nei servizi. D'altra parte anche altre nazioni come Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno adottato provvedimenti simili. Però loro, a differenza nostra (come potete verificare qui, qui e qui),
- fanno pagare un'imposta più alta a chi usufruisce di questa legge
- non garantiscono l'anonimato
- non hanno depenalizzato reati tributari quali il falso in bilancio (reato penale)
- non hanno abolito su questi capitali che rientrano dall'estero le norme antiriciclaggio.
Una differenza non da poco, visto che organizzazioni criminali potrebbero approfittarne, anche se Tremonti "non crede". Noi, purtroppo, lo diamo già per scontato.
Notare come poi il nostro ministro dell'economia creativa, dopo tutti gli intenti etici dichiarati al G8 de L'Aquila, abbia invertito (nei fatti) quelle belle parole.
La cosa che infine fa ulteriormente imbestialire è che le assenze dell'opposizione (in particolare tra le file del PD) hanno contribuito al passaggio dello scudo fiscale (come illustra magnificamente la vignetta di Giannelli): signori, di fronte a cose serie come queste, non c'è malattia o impegno che tenga!