La riforma del lavoro del ministro Fornero lascia ad oggi ancora qualche dubbio, in particolare per quanto riguarda la questione dei precari, rimasta aperta e irrisolta. Anzi, forse ancora più complicata, visto che l’ASPI (l’Assicurazione Sociale Per l’Impiego) sarà finanziata dai lavoratori: con l’1,4% di tasse in più da chi ha un contratto a tempo indeterminato, ma con il 2,8% da chi invece ce l'ha a tempo determinato, facendo così costare il lavoro precario più di quello stabile, ma rischiando di far pagare il costo in più al lavoratore e non all’impresa.