venerdì 27 aprile 2012

Consiglio comunale di Vedano Olona: i rendiconti magari tornano, i servizi se ne vanno.

Nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri sera vi era l'esame e l'approvazione del rendiconto 2011. L'assessore Tizzi ci ha reso noto che il patto di stabilità anche quest'anno è stato rispettato. Di contro registriamo però l'ennesima esiguità di proposte da parte dell'amministrazione, per cui termini (venuti dal banco delle opposizioni) come "bilancio triste", "paese anestetizzato", "pochezza di idee", non ci sembrano così fuori luogo.
Noi l'abbiamo già evidenziato in altre occasioni: il bilancio di un Comune non deve limitarsi solo alla corretta gestione di spese e entrate, ma considerare che dietro a quei numeri ci sono persone con le loro necessità. Ad essere duramente critici, potremmo sottolineare che fino ad oggi il bilancio dell'amministrazione presenta profondi e dolorosi tagli, come la chiusura del centro rifiuti e la liquidazione di Vedano Servizi. Ora si aggiungerà anche la cessazione del servizio scuola-bus, di cui godevano oltre 50 bambini. A dire la verità il servizio non era così vitale rispetto al costo sostenuto, e effettivamente comporterà maggiori disagi a pochi di quei bambini. Ma anche in questa occasione, la vicenda è stata gestita in maniera incompiuta, non offrendo alternative appetibili, come ad esempio gestire il servizio attraverso l'ausilio di volontari (anche disoccupati che potevano essere retribuiti, soddisfacendo così un doppio bisogno) e l'utilizzo di automezzi comunali, visto che addirittura li si voleva concedere agli osservatori della sicurezza (le ronde). A proposito, sapete perché i volontari della sicurezza non si vedono più in giro? Pare che non avessero una copertura assicurativa a cui avrebbero dovuto provvedere di tasca propria. Insomma, chi doveva garantire sicurezza al paese non era a sua volta al sicuro. Se fosse davvero così, sarebbe stato congegnato proprio un bel piano!
I tagli poi si riscontrano anche nei servizi del Piano di Zona (secondo punto all'ordine del giorno), che, come ha denunciato la consigliera Antonella De Micheli, negli ultimi 3 anni ha visto la riduzione di 500.000 euro, di cui 350.000 solo dal 2011 al 2012. Tagli che si ripercuotono oltretutto sulle fasce più deboli, come le non autosufficienze o chi ha perso il lavoro. Queste tremende sforbiciate dipendono da Stato e Regione, a cui il Consiglio comunale (all'unanimità) ha deciso di rivolgere un richiamo.
Un appello è stato poi lanciato dalle minoranze alla giunta, chiedendo la riduzione dei compensi. Sia chiaro: i nostri amministratori non prendono i lauti compensi dei parlamentari (anche se magari si impegnano di più), e quanto percepito è assolutamente conforme alla legge. Però rispetto alla precedente amministrazione la differenza di maggior costo annuo è di circa 35.000 euro. Non vogliamo fare facile demagogia: una riduzione dei compensi dei nostri amministratori non risolverebbe di certo i problemi, però potrebbe coprire alcune emergenze e dare soprattutto un bel segnale ai cittadini, sottoposti continuamente a tagli e sacrifici.