La sezione leghista di Malnate chiude per protesta contro il gruppo dirigente, sotto inchiesta per l'uso scorretto dei fondi elettorali.
Certo, più che per gli ammanchi finanziari, gli elettori della Lega dovrebbero prendersela, con chi li ha guidati in questi oltre 20 anni, per tutte le promesse mancate, per l'assoluta mancanza di idee e progetti, per la cattiva gestione delle amministrazioni locali prima ancora che per quella delle casse del partito.
I fondi pubblici usati per fini privati e per privilegi da «casta» sono solo la punta dell'iceberg del fallimento e del tradimento della Lega, che passa prima da un'azione politica vuota e demagogica, fondata sulle paure e sull'egoismo, senza alcuna prospettiva e priva di ogni logica.
Ciò non toglie che la questione settentrionale, portata alla ribalta dalla Lega, esiste, e che il Nord ha le sue buone ragioni per chiedere maggiore autonomia e più risorse da trattenere sul proprio territorio. E questo può tradursi in quella riforma di federalismo che appunto la Lega non è stata in grado di realizzare. E il PD non può perdere l'occasione di colmare queste mancanze e dare risposte concrete al Nord, per rilanciarsi e per rilanciare il Paese.