Ha ragione Stefano: è assurdo che i partiti pensino di pareggiare i conti tra loro rinfacciandosi le rispettive malefatte, come quelle emerse di recente nei casi Margherita e Lega. La soluzione è fare in modo che queste cose non accadano IN NESSUN PARTITO, e che "tesori e tesorieri" devono essere regolamentati da una legge ferrea, che stabilisca innanzitutto che i rimborsi elettorali devono corrispondere a quanto si è speso, e non ai fiumi di denaro le cui cifre abbiamo sentito in questi giorni.
Il PD è già avanti rispetto alle altre forze politiche, visto che è il solo partito a far certificare il proprio bilancio da una società esterna. Ma non basta: la trasparenza deve essere generale e deve essere controllata da un organismo di alto livello istituzionale, come ad esempio la Corte dei Conti o un'Authority creata ad hoc.
Per questo, Pier Luigi Bersani propone di intervenire al più presto su questa materia.
Si faccia subito, prima che sia la gente a chiedere direttamente conto alla politica, e che a vincere sia poi così il populismo.