Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano (nella foto con Formigoni), risulta accusato di falso ideologico pluriaggravato poiché, in qualità all'epoca di coordinatore regionale lombardo del Pdl, sarebbe stato il promotore della presunta falsificazione delle firme a sostegno della lista di Roberto Formigoni.
Insieme a lui, tra gli indagati ci sono i consiglieri provinciali Massimo Turci, Barbara Calzavara, Nicolò Mardegan e Marco Martino, il consigliere provinciale di Varese del Pdl Franco Binaghi, il sindaco di Magenta (Milano) Luca del Gobbo, il consigliere provinciale di Pavia Gianluigi Secchi e quello provinciale di Monza Massimo Vergani: dalle "vacanze di gruppo" al "falso ideologico di gruppo".
Le firme falsificate sarebbero oltre 900, senza le quali "Firmigoni" non avrebbe potuto candidarsi: quindi ci troveremmo di fronte ad un'elezione illegale.
Formigoni libera la sedia, e anche la lista.