I partiti ricevono come rimborso elettorale somme superiori anche di 3-4 volte l'effettiva spesa sostenuta.
Questo ha portato, dal 1994 (anno dell'aggiornamento della legge sul finanziamento pubblico) ad oggi, ad un aumento esponenziale (circa 10 volte) dei contributi da parte dello Stato, con una spesa complessiva di oltre 2 miliardi di euro (a fronte di soli 579 milioni spesi effettivamente dai partiti), pari alla copertura necessaria per l'attuale riforma del lavoro.
Mentre i partiti cercano di mettersi d'accordo per impostare nuove norme sui bilanci dei partiti, forse è il caso (anche alla luce delle recenti vicende Margherita e Lega) che prima si impegnino a restituire ai cittadini la gran parte eccedente delle somme incassate. Evitando così "coup de theatre", dopo che magari sono intervenuti i magistrati.