venerdì 30 settembre 2011

Il PD tra radicali show e radical chic

La decisione dei radicali di astenersi dal voto di sfiducia contro Romano, ha fatto infuriare i deputati del PD, anche quelli più comprensivi. In effetti queste prese di posizione sono proprio difficili da capire, in particolare dagli elettori. E non è la prima volta che accade. Il PD sta meditando l'espulsione, ma la decisione vera e propria toccherebbe al gruppo dei radicali: vogliono o no fare gioco di squadra? La presa di posizione di mercoledì alla Camera poi pare proprio priva di senso: motivare la scelta fatta per dare visibilità al problema carceri non giustifica affatto il gesto, tenuto conto poi che il PD sta avanzando delle proposte concrete sulla questione. Insomma, i radicali sono in Parlamento grazie ai voti degli elettori PD: questo non significa che debbano piegarsi alla linea del Partito, ma nemmeno agire a sorpresa, senza preavviso. E soprattutto, non è giusto che cerchino di trarre dei vantaggi in situazioni piuttosto delicate, a spese del PD e soprattutto del Paese.
Da un possibile addio dei radicali, in settimana c'è stato quello ormai certo di Mario Adinolfi, blogger e giornalista, (nonché giocatore di poker e vicedirettore di RED TV). Adinolfi lascia il Partito con una lettera a Pierluigi Bersani, in cui motiva le sue decisioni. Mario ci mancherà, perché persona estremamente intelligente. Però, diciamolo, le fughe dai Partiti con lettera di accompagnamento sembrano essere una sua specialità.