L'economista Tito Boeri ha fatto un'analisi dell'ultima versione della manovra approvata ieri con la fiducia al Senato:
- pochi tagli alla spesa pubblica (grazie anche agli sconti che il governo si è fatto)
- innalzamento della pressione fiscale (44,5%: mai stata così alta)
- incertezza sulle entrate dalla lotta all'evasione (tra l'altro depotenziata)
- alto rischio di recessione per il Paese (visto anche che la pressione fiscale è rivolta più al lavoro che non ai patrimoni).