E' con amarezza (e anche con un pizzico di stupore, ma nemmeno tanto) che apprendiamo che Berlusconi non avrebbe intenzione di comparire davanti ai magistrati di Milano in merito all'inchiesta "Ruby".
La decisione non è ancora confermata, e ci auguriamo che alla fine il Cavaliere receda da questo proposito e si presenti invece alla Procura di Milano per fare chiarezza.
Oggi in video ha respinto ogni accusa mossagli: allora si rechi dai giudici e dimostri la sua totale innocenza. Si comporti, oltre che da cittadino rispettoso delle leggi, da vero capo di governo, serio e responsabile. Non farlo, usando le sue stesse parole pronunciate in video, sarebbe degradante per la sua dignità, di uomo e di politico.
In questi giorni abbiamo assistito alla fuga, piuttosto ignominosa, di un altro leader politico, il tunisino Ben Ali, con cui il nostro Silvio ha diverse analogie: la stessa età, l'amicizia in passato con Craxi... Giusto per indicarne qualcua.
Ecco, l'impressione è che anche Berlusconi sia in fuga: dalla realtà del Paese e dalle proprie responsabilità. E questo non fa bene a lui, alla sua storia ed all'Italia, che si vedrebbe accomunata più ad uno squallido regime del Terzo Mondo che non ad una moderna democrazia dell'Europa occidentale.