lunedì 31 gennaio 2011

Una lettera che giunge in ritardo

Berlusconi passa dalle "letterine" alle lettere: ne scrive oggi una al "Corriere", con cui offre al suo "gemello" Pierluigi Bersani un "patto" per "agire insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana".
Una lettera senza contenuti ma che denota, da parte del Cavaliere, una grande faccia tosta. Primo perché la proposta viene fatta, guarda caso, in un suo momento di grande difficoltà; ma soprattutto, perché il PD più di 2 anni fa aveva avanzato l'idea di un tavolo di lavoro comune per affrontare la crisi (sempre negata dal governo), ma l'invito era stato sdegnosamente respinto (come prova questo video dal min. 6.20).
La lettera, quindi, non solo appare generica e superficiale, ma arriva in ritardo. E perciò, deve essere rispedita al mittente. L'unica lettera che siamo disposti ad accettare da Berlusconi, sarà quella delle sue dimissioni.