"Basta cemento!" è uno slogan della Lega. Ma in Veneto a farlo proprio sono i contadini che si rifiutano di cedere i loro terreni ai Comuni che vogliono renderli edificabili per farci villette e capannoni industriali. Semmai la Lega in Veneto (dove governa) in questi anni ha fatto proprio il contrario di quanto gridava: ha continuato a cementificare il territorio. Questa cementificazione selvaggia ha finito non solo per deturpare quello che era il paesaggio naturale, ma ha creato anche le condizioni che hanno finito per provocare le tremende alluvioni dei mesi scorsi. E nonostante questo, si continua a volere proseguire su questa strada: nonostante i pericoli a cui si va incontro, nonostante la deturpazione del paesaggio ed il sempre maggiore impoverimento di verde, nonostante il rischio della perdita delle tradizioni (perché contadini e terreni agricoli rappresentano anche questo, non solo uno sbocco economico), nonostante molti dei capannoni e stabilimenti edificati alla fine rimangano sfitti e vuoti (il 20% in tutto il Veneto!).
I contadini che si si oppongono e insistono perché i loro terreni restino agricoli ci perdono tanto in termini economici: il cambio di destinazione può valere dalle 5 alle 10 volte il prezzo di partenza. Ma, nonostante le forti pressioni a cui sono sottoposti, non mollano: "Rischiamo di perdere la nostra terra e la nostra libertà. Ma ancora preserviamo il nostro modo di pensare e di vivere. I soldi? Non possiamo portarceli dietro quando saremo morti".