Il sociologo Ilvo Diamanti su "Repubblica" mette sotto la lente d'ingrandimento la situazione del gradimento o meno delle primarie nel PD.
Uno strumento su cui si è fondato il Partito, tanto da divenire elemento netto di differenziazione dalle altre forze politiche.
Ma che si sono rivelate contraddittorie in occasioni come le regionali in Puglia o le comunali a Firenze e Milano, dove si sono imposti candidati diversi da quelli indicati dal gruppo dirigente PD.
Nel focus realizzato dalla società di ricerche Demos l'elettorato del centro-sinistra (nel totale) è in maggioranza favorevole all'utilizzo delle primarie, ma gli elettori PD risultano in percentuale minore rispetto ad altri partiti (SeL e Idv).
Di certo, in vista di possibili alleanze nel caso di future elezioni, dovrà essere risolto al più presto il nodo primarie: riformarle o meno, continuare a farle o no.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che sarebbe un macroscopico errore abolirle: anche perché poi come fai a chiedere una legge elettorale alternativa al "porcellum"?