Le lettere per la visita di Natale alle famiglie scritte dal Cardinale Dionigi Tettamanzi sono sempre una lezione di vita. E mai come quest'ultima ("Se qualcuno mi apre la porta"), in cui l'arcivescovo di Milano presta la sua attenzione a situazioni particolari che vedono protagoniste persone alle prese con le difficoltà del vissuto quotidiano.
Situazioni che vengono definite "piaghe di una società malata":
- i giovani senza speranza, preoccupati di un futuro sempre più incerto
- gli stranieri senza cittadinanza, che vivono in un clima di paura ed emarginazione
- i lavoratori senza lavoro, cassintegrati o disoccupati, stretti nella morsa della precarietà
- le famiglie divise, che portano il peso di un disagio economico e socio-educativo
- le persone sole, gli anziani ed i malati in particolare, abbandonate in questo periodo di crisi anche dal sostegno delle istituzioni
Quello descritto dal Cardinale Tettamanzi è un vero e proprio spaccato della realtà italiana, un testo che oltre a cogliere in pieno queste problematiche è anche un appello a TUTTI alla responsabilità ed alla solidarietà per impegnarsi a risolverle, e che una volta di più mette in luce la sensibilità e la grande umanità di questo illustre prelato.
"I profeti, oggi come sempre, risultano un po' antipatici perché non sono mai d'accordo con le mode correnti; non sono perfetti, ma si impegnano e anzi si ostinano a proclamare che un altro mondo è possibile".