Nonostante la sbandierata difesa di Crocifissi e radici cristiane, fra Lega e cattolicesimo c'è assoluta incompatibilità. A dirlo è una delle voci più autorevoli della Chiesa bresciana (e non solo), mons. Canobbio.
"Non è questione di riti celtici, ronde o soli delle Alpi, bonus etnici o «bianchi natali». Cattolico è persona aperta al tutto, affinchè questo lo pervada e lo arricchisca. Cattolico è colui che non si costituisce in nessun modo misura della realtà che accoglie. Per questo non c'è preclusione per nulla e per nessuno nell'animo del cattolico. Le barriere erette per salvaguardare la propria identità, lo sguardo inquisitore, la condanna degli altri sono il sintomo di una malattia. Si potrebbe dire che questa consiste nella grettezza, figlia della paura, la quale conduce a vedere nemici là dove ci sono persone diverse, smarrimento della verità là dove si affermano aspetti differenti di questa".
(via On the Nord)