Nonostante i diversi appelli, con un colpo d'anca degno della migliore ballerina di samba, il presidente del Brasile nega l'estradizione al criminale terrorista Cesare Battisti. Una decisione che non fa certo onore a Lula (se si tiene conto poi delle incredibili motivazioni legate alla decisione assunta), ma che purtroppo ci si attendeva, vista l'assoluta immobilità ed il profondo silenzio sulla vicenda per tutto questo tempo da parte del governo, che, se fosse vero quanto dichiarato da Eduardo Suplicy (senatore del Partito di Lula), ha preferito mettere davanti gli interessi economici tra i 2 Paesi al diritto ad avere giustizia dei familiari delle vittime.
In ogni caso, una brutta figura per la politica estera e per l'immagine dell'Italia.