Con il 2011, in arrivo per le famiglie italiane l'ennesima stangata. Le associazioni consumatori hanno calcolato oltre 1.000 euro di costi annui per rincari vari (luce, gas, benzina, alimentari ecc.). Una notizia che, associata al recente studio ISTAT su "Reddito e condizioni di vita", fanno intravedere un futuro cupo, poiché mette una famiglia su tre a rischio di fronte a spese impreviste.
Il rapporto ISTAT “La ricchezza delle famiglie italiane” indica poi che la distribuzione della ricchezza ha un alto livello di concentrazione che impedisce la mobilità sociale delle famiglie più povere ed una prospettiva di uguaglianza, tenendo così bloccato il Paese. In pratica, una grossa sperequazione nella distribuzione del reddito: al 20% delle famiglie italiane più povere va solo l’8,3% del reddito totale percepito nel 2008. Mentre, al 20% delle famiglie più ricche italiane va quasi il 40% del reddito totale.
E a tutto questo occorre aggiungere una ripresa economica che stenta ad arrivare (anzi, le ore di cassa integrazione ormai hanno sfondato la cifra del miliardo, con ben 53 milioni nella nostra provincia), e tutte le incognite che deriveranno dai tagli ai servizi in molti comuni che potrà causare la riforma del federalismo.
Intanto, come antipasto di un cenone che sarà davvero duro da mandare giù, viene confermata la mazzata per i pendolari.