sabato 18 dicembre 2010

Stazioni lombarde: un viaggio nel degrado

Il Gruppo Regionale PD conclude il censimento delle stazioni lombarde, ed il resoconto è disastroso: nel 27% dei casi manca sia la biglietteria con personale che automatica e in stazioni come Busto e Gallarate la domenica sono chiuse; le obliteratrici per i biglietti mancano nel 17% dei casi; il 90% sono dotate di sala d’aspetto, ma in quasi la metà manca il riscaldamento; WC inagibili e chiusi in più del 30% dei casi; stazioni inaccessibili a persone disabili nell’85% dei casi con sottopassi degradati in un terzo delle realtà; vita difficile anche per chi arriva in bici perché ci sono rastrelliere solo nella metà delle strutture e spesso non hanno copertura; anche la possibilità di arrivare a prendere il treno a bordo di mezzi di trasporto su gomma pubblici è limitata al 49% per cento delle strutture.
«E a fronte di questa situazione – puntualizza il consigliere Stefano Tosi – dalla Regione sembra ormai confermato l’aumento delle tariffe del 20 o 25 per cento. Un aumento che però colpirà i viaggiatori senza migliorare le condizioni dei servizi».
Il PD proporrà delle soluzioni per migliorare la tragica situazione:
- un investimento maggiore da parte della Regione, con l’introduzione di un fondo di rotazione di 25milioni di euro a cui gli enti locali possano aggiungere;
- nuovi accordi fra Regione, Rfi, Fnm ed enti locali per la gestione delle stazioni;
- dare in gestione le strutture ad associazioni, come ad esempio la Pro Loco, coordinate dalle amministrazioni comunali può sicuramente renderle più accoglienti e sicure.