L'ultima finanziaria contiene varie novità fiscali di cui bisogna tenere conto per il 2011, come ad esempio:
- l'aumento del tasso d'interesse legale dall'1% all'1,5%
- il divieto di compensazione, con altri tributi in F24, per eventuali crediti erariali ad esempio per Iva o per imposte sui redditi
- l'applicazione di un'imposta forfettaria del 10% sui premi di produttività ed efficienza corrisposti ai dipendenti
- aumento delle sanzioni per regolarizzare con il «ravvedimento operoso» eventuali omessi o carenti versamenti di imposte, Iva e ritenute a causa di errori o semplicemente di carenza di liquidità
- revisione, entro il 31 marzo 2011, del contenuto e degli importi degli studi di settore applicabili per il 2010
- introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica dei dati delle fatture superiori a 3 mila euro, 3.600 se il cliente finale non può scontare l'Iva
- limitazioni ai pagamenti in contanti: un provvedimento, quest'ultimo, introdotto dal governo Prodi e che il governo Berlusconi aveva tolto.
Tutto ciò comporterà un maggior controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate sulle spese effettuate, grazie anche al nuovo redditometro.
Non c'è che dire: una vera inversione di rotta, ma con 2 anni di ritardo.