Per come è strutturata la riforma del federalismo fiscale (come si evince dallo studio del PD realizzato dal senatore Marco Stradiotto sui dati della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale -Copaff-), a guardare bene chi rischia di perderci veramente è il cittadino, visto che:
- arriverà una nuova tassa, la Imu, che andrà a sostituire le altre tasse locali
- è previsto il taglio dei trasferimenti dello Stato a TUTTI i Comuni
- non si parla di abolizione dell'IRPEF, che quindi rimarrà, e eventuali aumenti o diminuzioni saranno decisi dalle Amministrazioni locali
Di conseguenza:
- le maggiori risorse per una parte dei Comuni arriveranno da ulteriori tassazioni ai cittadini
- i minori trasferimenti penalizzeranno tutti e per pareggiare o avere più risorse bisognerà aumentare le tasse locali (la fatidica Imu e l'Irpef).
E non è un caso che sia Olbia (che ha parecchie "seconde case") il comune che trarrà più benefici da questa riforma.
Un provvedimento che potrebbe davvero risollevare il Paese, ma che se rimanesse con questa mal congegnata impostazione, oltre a pesare sui cittadini, spaccherà ulteriormente l'Italia in 2.
Qui lo studio completo del PD sul federalismo.