"La scarcerazione è una decisione che rispetto, ma non condivido: questi violenti, veri e propri delinquenti, hanno infatti la possibilità di reiterare le violenze. Logico sarebbe stato mantenere per loro le misure restrittive". Così il ministro degli Interni Roberto Maroni (condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale -morso alla caviglia di un poliziotto-) sul rilascio dei manifestanti arrestati durante i disordini di martedì 14 dicembre.
E' giusto che chi commette un reato ed è colto in flagrante paghi, però di fronte ad immagini come queste, siamo così sicuri che le decisioni prese dai giudici siano tutte fuori luogo? Non può essere che qualcuno di quei ragazzi fermati fosse davvero estraneo ai fatti e finito nel fuggi-fuggi generale? Non solo la legge è uguale per tutti, ma anche il garantismo deve valere per TUTTI. O la presunzione d'innocenza vale solo per chi è indagato (e condannato ai primi 2 gradi di giudizio) per associazione mafiosa?
E a rincarare la dose e rendere il clima ancora più rovente ci pensano il ministro "dell'Ingiustizia" e quello "dell'Offesa".