lunedì 1 novembre 2010

C'era una volta il ministro cattivo

Vi ricordate Roberto Maroni quando affermava che bisogna "essere determinati per affermare il rigore della legge"?
Ebbene, a più di un anno di distanza quelle parole sembrano una favola. Ora infatti nella vicenda "Ruby" per lui è tutto regolare che "qualcuno" (approfittando della sua posizione di potere) chiami la Questura dando false informazioni per fare rilasciare una straniera minorenne, accusata di furto, fuggita da una comunità e senza fissa dimora.
In questo caso non c'è ferocia da parte della Lega, ma addirittura piena e succube accondiscendenza.
Caro ministro, accerti fino in fondo la verità, perché sarebbe davvero disdicevole (e ci dispiacerebbe molto di questo) che chi di recente, per il suo impegno contro la mafia, ha ottenuto il riconoscimento del prestigioso premio "Falcone e Borsellino", corra il rischio di essere accomunato in questa torbida vicenda e tacciato magari di imbarazzante soggezione.