Dopo la lettura delle variazioni a bilancio, l'approvazione del regolamento cimiteriale e la proposta di aderire, come attività di uffici comunali, alla riforma Brunetta (da cui emergono più lacune che certezze, per cui diciamo: bah...), la discussione entra nel vivo e si alza di livello.
Si comincia dalla convenzione con gli "Osservatori volontari sicurezza Seprio", da cui emergono diverse contraddizioni. Innanzitutto, nel primo articolo della convenzione si fa cenno di provvedimento preso per fare fronte alla "percezione di insicurezza" dei cittadini. Appunto: percezione, non dato reale. Perché i dati dimostrano che i reati sono in calo. Ma la propaganda politica (spalleggiata da media compiacenti se non asserviti) volta a creare paure e mostri, ha, purtroppo, effetto sui cittadini. In pratica è come se, alle prese con un ipocondriaco (il classico malato immaginario) invece di convincerlo, dimostrandoglielo, che in realtà è sanissimo, lo assecondassimo, propinandogli farmaci inutili. D'altra parte sarebbe la soluzione più facile, così come lo è quella delle "ronde". Bene ha fatto il consigliere Vincenzo Orlandino di "Vedano Progresso" a evidenziare altre vie che avrebbero maggiore efficacia e nello stesso tempo la funzione di aumentare la qualità della vita del paese: vale a dire, favorendo la socialità, creando eventi e momenti di aggregazione, incentivando attività commerciali con aperture serali. Vie percorribili, ma senz'altro più faticose da portare a termine. Certo, come ha sottolineato l'assessore Chiurato, nulla vieta che queste scelte vengano intraprese, ma per ora non si intravedono nella politica dell'amministrazione. In ogni caso, pur nutrendo dubbi sull'efficacia dell'iniziativa, facciamo gli auguri a quei cittadini vedanesi che hanno comunque deciso di dedicare il loro tempo alla sicurezza del paese.
Altro punto contraddittorio, tra l'altro già emerso in altre precedenti sedute, è la mancanza di informazioni degli assessori sollecitati dalle richieste della minoranza, con risposte così vacue a volte da dare quasi l'impressione di reticenza. E' stato il caso di lunedì sera, dove di fronte a domande piuttosto ordinarie (del tipo: questa associazione svolgerà il proprio servizio anche in altri comuni?), l'assessore alla Sicurezza non è stato in grado di formulare risposte esaurienti, pronunciando il classico (per questa giunta) "non so". A questo punto consigliamo alle minoranze nelle prossime sedute di provare a comprare delle vocali: così, dopo aver già assistito a spezzoni di "Zelig", eccoci a "Passaparola".
Note di carattere positivo sono emerse invece dal punto successivo, la mozione presentata congiuntamente da "Progetto Popolare" e "Vedano Progresso" sul 150° dell'unità d'Italia. Una mozione votata da tutti i gruppi (tranne "Progetto Vedano") con l'inserimento di un emendamento proposto dal gruppo di maggioranza Pdl-Lega, che prevede dei richiami al federalismo ed all'Europa.
Si studieranno quindi per l'anno prossimo delle iniziative dedicate a questo tema.
Sull'unità d'Italia, soprattutto negli ultimi anni, ci sono state polemiche diverse, nonché giudizi scettici. Ma, analizzando la storia di altre nazioni, cosa pensare dei massacri subiti da scozzesi e irlandesi che hanno portato nel corso dei secoli al Regno Unito? E che dire delle manovre (anche subdole e spregiudicate) compiute da Bismark per unificare la Germania? Per non parlare della guerra civile che sconvolse gli Stati Uniti proprio 150 anni fa! E abbiamo citato, non a caso, Paesi dove il sentimento nazionale è sentito fortemente.
Per questo, per l'anniversario dell'unità della nostra nazione, noi consigliamo di non perdersi in dispute storiche, retoriche e magari di dubbio valore, oltretutto in un clima nocivo di contrapposizione. Insomma: anziché ancorarsi alle ambiguità del passato, meglio valutare le prospettive future, o piuttosto, approfittare dell'occasione per mettere in evidenza e trasmettere (in particolare ai giovani) i valori che questa celebrazione incarna: l'amore per la patria, per la libertà, la giustizia e la democrazia. Valori per cui molti giovani di allora si sacrificarono, perché credevano in tutto questo. Valori che oggi, purtroppo, appaiono sempre più appannati.
Anche perché, parliamoci chiaro, se l'Italia di Cavour (come ha illustrato il Sindaco) è stata aspramente criticata dal grande scrittore russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij, la Padania di Bossi potrebbe subire lo stesso trattamento tutt'al più dal giornalista kazako Borat Sagdiyev.
martedì 30 novembre 2010
Consiglio comunale di Vedano Olona: dall'intento di sicurezza all'unità d'intenti
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