La visita di Mariastella Gelmini all'istituto Ipc Falcone di Gallarate di settimana scorsa, sembrava essere stato un trionfo, con la ministra che non aveva subito contestazioni e che aveva elogiato entusiasticamente la struttura visitata come «Una scuola bella e innovativa sotto ogni punto di vista». Ebbene, oggi si scopre, attraverso una lettera di alcuni insegnanti dell'Istituto, che è stato tutto artificiosamente costruito ad arte.
Innanzitutto la visita del ministro è stata annunciata all'ultimo anche ai mezzi di informazione, proprio per evitare contestazioni dall'esterno. Inoltre, a docenti e studenti ritenuti "non allineati" è stato vietato partecipare alla cerimonia. Non solo: nella scuola semideserta, il ministro era circondato da un manipolo di studenti/fotografi e cuochi accuratamente selezionati secondo precisi criteri. Tocco finale: la comparsa di una maestrina che si affanna a spiegare l’uso della LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), portata sul posto solo per quella occasione.
Come non bastasse, si scopre, attraverso la denuncia degli studenti, che la scuola in questione non è poi questo "gioiello di architettura scolastica", come lo aveva definito la Gelmini. Infatti i problemi presenti sono diversi: spazi troppo piccoli, guasti, bagno per i disabili è sempre fuori uso, piccoli crolli e perfino allagamenti.
Un evento, quindi, intriso di falsità e fallimento: la sintesi della politica della Gelmini.