lunedì 15 novembre 2010

Cronaca dalla prima Assemblea Provinciale PD di Varese

Dal nostro delegato all'Assemblea Provinciale Rolando Lucioni:
"UNITA’, VALORI , RINNOVAMENTO E VICINANZA.
Queste sono le parole d’ordine che escono dalla prima assemblea provinciale del Partito Democratico della provincia di Varese.
L’ordine del giorno dell’assemblea è stata l’elezione del nuovo segretario Fabrizio Taricco e del direttivo provinciale.
Il nuovo segretario ha rimarcato il ritrovato ottimismo nel partito: superando la delusione per il non brillante risultato alle elezioni regionali, dopo la positiva assemblea nazionale a Malpensa fiere, di fronte al fallimento del centrodestra berlusconiano, una nuova linfa scorre nelle vene del PD, sintetizzata da queste parole.
UNITA’ ricercata, voluta con determinazione, cercando di abbattere i muri e le antiche divisioni.
Certo, un percorso difficile, ma già a buon punto, un percorso che necessita compromessi , per far si che tutte le anime del partito si sentano rappresentate, compromessi che a volte possono sembrare poco democratici, ma che, al contrario, sono l’unico modo per sintetizzare e rendere rappresentate tutte le sensibilità del partito, insomma far si che il PD sia il partito di tutti, con un’orgoglio di appartenenza che mostri la passione politica che ci anima e che ha portato 1500 iscritti agli 84 circoli della provincia di Varese a votare un segretario che sia il simbolo dell’unità del partito
Non è un caso che siamo l’unica forza politica che si definisce “partito”. Abbiamo tutti la stessa maglia, quando sdendiamo in campo gli avversari sono altri.
VALORI, quelli che ci uniscono, quelli che si contrappongono agli anti-valori della lega e del berlusconismo, che sono ispirati dall’individualismo, dal populismo, dall’egoismo e dal razzismo,
e che condividiamo tutti: solidarietà, giustizia sociale, legalità, tolleranza.
Valori che devono guidare la nostra azione politica, ma soprattutto che devono essere trasmessi e recepiti dai cittadini, valori per costruire un partito aperto e credibile nei fatti in contrapposizione a una demagogia inconcludente.
Siamo in antitesi alla lega, alla loro propaganda demagogica. Serve una denuncia orgogliosa delle menzogne leghiste, infioratori di rotonde, acchiappa-cadrega e demolitori della solidarietà tra le persone.
RINNOVAMENTO, superare le vecchie correnti, ricordandoci quello che siamo stati, ma portando questo come valore aggiunto al nuovo PD. Mi ha stupito la presenza di molti, tantissimi delegati giovani (vicino a noi, Aureliano di Tradate classe 1991), alcuni ispirati dai “rottamatori”, molti altri che pensano, che il rinnovamento non si annuncia ma si fa’, tutti che comunque che credono nel PD e che a questo trasmettono un’incredibile energia vitale.
VICINANZA con i circoli, che devono essere sostenuti per essere il collegamento con il territorio, tra la gente e per la gente, perché ciò significa essere veramente democratici, saper percepire e saper trasmettere.
Vicinanza con la società civile, le associazioni di categoria e quelle di volontariato, essere con loro e per loro, sostenerle e con loro costruire un paese migliore.
Vicinanza a tutti quelli che vogliono impegnarsi. Come diceva Clinton (e non solo) “put the people first”, prima le persone, per vincere l’insofferenza, la sfiducia, il rifiuto, che sfociano nella demagogia.
Vicinanza con la scuola, l’università, la ricerca, base per il nostro futuro.
Vicinanza con la cultura, l’arte, cibo per l’anima
Insomma, un partito aperto, una politica di servizio, che ascolta e che unisce, per affascinare anche chi non ci vota.
Tutto questo e molto altro è emerso dagli interventi dei delegati, un partito vivace e attento, con un dissenso che si è fatto sentire: i “Mariniani”, i “rottamatori” e i “Saronnesi” hanno portato il loro dissenso sulle modalità dell’elezione del segretario e del direttivo provinciale.
Non si può certo raccogliere il consenso di tutti, ma è doveroso da parte del nuovo segretario e di tutto il partito ascoltare e appianare le divergenze."