Alle elezioni nazionali il Partito Popolare spagnolo vince con 186 seggi su 350, conquistando la maggioranza assoluta. Il Psoe, il partito dell'ex-premier socialista Zapatero, consegue invece il peggior risultato della sua storia. Una sconfitta comunque annunciata: dopo il miracolo economico nel primo mandato è seguita infatti la grande crisi economica nel secondo, che ha portato la Spagna alla soglia della recessione e al tasso di disoccupati più alto fra le grandi economie. A Zapatero va comunque dato atto atto di avere dimostrato grande responsabilità annunciando le dimissioni e le elezioni anticipate. La Spagna così può avere l'opportunità di una svolta con un governo scelto dal popolo.