"Questo è il nostro parlamento" titolava in prima pagina a caratteri cubitali "La Pravdania" del 16 novembre scorso (vedi immagine), con indicata la fotografia di Villa Bonin Maistrello a Vicenza, dove il 4 dicembre avrebbe dovuto svolgersi la prima convocazione del parlamento padano della Lega tornata all'opposizione. Però il vero proprietario della Villa in questione è il signor Mario Maistrello, che piuttosto seccato dice che "il signor Bossi si è dimenticato di prenotare, e da qui a Natale noi siamo pieni. Una telefonata questi signori potevano anche farla...".
Poveri leghisti! Invocano una nazione che nessuno riconosce (perché mai esistita), sono stati prima cacciati con il loro governo da Roma e poi sfrattati dai ministeri di Monza (in realtà mai aperti) ed ora si ritrovano il parlamento occupato da cene aziendali...
Non gli rimane che il Ticino, che se lo sogna anche il sindaco di Vedano. Se non l'annessione (di fatto irrealizzabile), possono sempre chiedere asilo politico all'amico Bignasca. Sempre che gli vada bene essere chiamati poi "terroni" o "ratt".