Le prime cose che dovrebbe fare il futuro premier, dando retta al buon senso e non ai partiti:
- introduzione della tassa patrimoniale, da accollare ad una ristretta fascia di italiani (patrimoni finanziari dal milione di euro in su)
- reintroduzione dell'ICI sulla prima casa (sempre però limitata ai redditi alti), che darebbe ossigeno ai Comuni
- tagli della politica e dei privilegi della "casta" (un piccolo risparmio, forse, però di sicuro un gran segnale)
- lotta all'evasione con una nuova riforma fiscale che contempli regole e meccanismi più severi e nello stesso tempo semplici
- investimenti sulla banda larga, per portare innovazione, efficienza e migliaia di posti di lavoro
- riforma elettorale, che cancelli il vergognoso porcellum ora vigente, accogliendo così la richiesta del popolo italiano espressa dal milione e mezzo di firme raccolte per il referendum
- legge sul conflitto di interessi, così che una volta per tutte il sistema Italia sia aperto e libero dai poteri forti e dalle cricche.