Quasi sotto un'ira divina, tra disastri naturali e crolli finanziari, pare stia per chiudersi l'era delle cricche, del demerito, delle illusioni e delle promesse mai mantenute, della contrapposizione ad ogni costo, della cialtroneria immorale, dei conflitti sociali e anche d'interesse. Ma non è ancora finita: bisogna restare vigili e non abbassare la guardia.
Sta perciò a noi, come PD, impedire che ci sia un ritorno a periodi e personaggi così sciagurati e portare l'Italia fuori dal fango in cui è precipitata. Per cui niente inciuci e schiena dritta: se va via il re, niente spazio nemmeno ai "lacché", e anche il minimo principio deve avere la priorità su ogni papabile "principe".
Altrimenti, tutto sarà stato vano.