Corrado Clini, neo ministro dell'Ambiente, si presenta male: "Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale: è una tecnologia e bisogna valutarla". Peccato che il 12 e 13 giugno 27 milioni di italiani abbiano bocciato questa tecnologia con un referendum.
In effetti poi il ministro rettifica: "Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum e sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili".
Ecco: investiamo sulla green economy, se vogliamo essere più competitivi e uscire dalla crisi.