Auditorium della Conciliazione strapieno: i 1.700 posti a sedere sono tutti occupati. I segretari di Circolo giunti da tutta Italia hanno risposto alla chiamata di Bersani.
Il Segretario Nazionale si scatena contro il governo, annunciando una mobilitazione l'11 dicembre a Roma. Il pubblico invece attacca l'assemblea dei "rottamatori", che si tiene in concomitanza a Firenze, con fischi ed ululati rivolti al sindaco di Firenze Matteo Renzi, promotore (insieme al consigliere regionale lombardo Pippo Civati) della manifestazione.
Fatti che lasciano perplessi: l'impressione è che si sia persa un'occasione, scadendo in inutili polemiche. Forse il metodo degli organizzatori di "Prossima fermata: Italia" sarà apparso irriverente, e il termine "rottamazione" usato da Renzi effettivamente spropositato. Ma a Firenze ci sono più di 2.000 persone (tutti elettori PD), che hanno aderito all'appello di rinnovamento, non solo di dirigenti, ma anche di idee. Vero è che l'avvento di Bersani ha portato qualche risultato da questo lato (ad esempio, l'80% dei Segretari di Circolo è sotto i 40 anni), ma non sarebbe stato opportuno valutare le conclusioni tratte da questo incontro, o perfino andarci? Invece c'è chi insinua che si sia cercato addirittura di ostacolare la cosa, spostando la data dell'Assemblea Nazionale dei Circoli (inizialmente programmata per fine ottobre) per sovrapporla a quella di Firenze. Stentiamo a credere sia vero, perché una mossa di questo genere apparirebbe come un segno di debolezza: infatti, se hai paura di Renzi e Civati come pensi di farne a Berlusconi?