L'allarme è stato lanciato da Salvatore Vassallo e Pippo Civati: in vista del nuovo Statuto del PD, messo a punto dalla commissione eletta lo scorso anno e che sarà votato all'assemblea nazionale il 21 e 22 maggio, pare che si vogliano penalizzare le primarie. E non è che la spiegazione di Bersani aiuti a fare chiarezza.
Sarebbe un clamoroso autogol per il Partito: intanto si cancellerebbe uno strumento altamente democratico che ha contraddistinto il PD dalle altre forze politiche (che tra l'altro, ce lo invidiano). Poi, potremmo trovarci dei candidati che non sono espressione degli elettori e degli iscritti, ma della classe dirigente. E così il Partito rischierebbe di rinchiudersi in se stesso, invece di aprirsi alla società civile.
Eppure gli esempi di Firenze e della Puglia qualcosa dovrebbero insegnare...
Ci aspettiamo non chiarimenti, ma smentite a queste preoccupanti notizie.